Recensioni di _aivy_demi_

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Recensione alla storia L'essenziale - 23/04/19, ore 23:14
Capitolo 1: L'essenziale
Buonasera e buone feste cara! Eccomi qui prontissima per la lettura della OS che partecipa alla nostra challenge. Mi piace il tuo destreggiarti in più fandom con così naturalezza, a seconda dell’ispirazione degli eventuali prompt dati. Leggo furry nelle note e già mi piace, perché adoro le storie che possono nascere con una simile particolarità. Se poi iniziano con una leggenda improntata fantasy con un finale aperto che potrebbe prendere mille direzioni, mi sale ancora più la voglia di leggere!
Ahhhh la seconda persona: apprezzo davvero tantissimo questo modo di impostare la narrazione, è una di quelle che più adoro e so che non è neppure sempre facile mandarla avanti. Un presente che rappresenta perfettamente la contemporaneità del nostro mondo, dove apparenza e lavoro sono basi fondamentali quanto spossanti. Però, c’è un però, tornare indietro alle proprie origini, al passato, permette di ritrovare un contatto con se stessi, stendere i nervi, dimenticare il mondo che danneggia i nervi, per riuscire a ritrovare pace. Una pace che non dura, visto che la vita comunque se deve fare la stronza non ci mette poco, ma calca proprio il piede: genitori spariti, nonna adorata e adorabile scomparsa con l’età. Nessuna famiglia, neanche guardandosi indietro negli anni. Una tristezza mi sta mettendo tutto questo, che non hai idea…
Trovo così dolce la presenza della nonna, e il suo essere una scrittrice eclettica e decisamente fantasiosa: un grande punto fermo per un bambino senza genitori e con il talento per la scrittura.
La malinconia continua a sprigionarsi parola dopo parola, tra i pensieri ed i gesti. Chiharu e Rin appartengono a due mondi assolutamente diversi, due mondi che entrano in contatto ma che potrebbero portare a dei problemi: il fatto che Rin voglia attendere che l’uomo possa desiderare di stare con lui nonostante tutto è una cosa dolcissima, ma che potrebbe pure essere qualche cosa di irraggiungibile o doloroso. Quanta idea di solitudine da scacciare, di aspettative, di desiderio di attesa e rispetto dell’altro. Ho trovato l’espressione “acqua fresca sulla tua terribile siccità interiore” davvero bellissima e molto azzeccata, oltre che ponderata. Il fatto che Chiharu ritenga la storia che gli ha raccontato la nonna la loro storia proprio, fa capire che razza di tumulto stia passando lui, e non solo.
Certo che Tenko sa essere particolarmente irritante con le sue questioni e domande, tanto da mettere a disagio coloro a cui sono rivolte portando incomprensione e insicurezza cazzarola: simpatico proprio!
Rin quindi è destinato alla ricerca di qualcuno da amare che possa ricambiarlo: che sia uomo o donna non ha importanza affatto, gli basta poterlo vivere appieno così. Ma se costui o costei non ricambiassero? Quale dolore immenso potrebbe provare nel farsi spezzare il cuore così? Questa idea mi crea una sensazione triste e amara, decisamente amara, perché sembra non dare una soluzione, non da scampo…
E non riesco nemmeno ad inquadrare ancora bene Chiharu, perché da una parte sembra soffrire per questa cosa, come volesse allontanarsi o non riuscire ad affrontare il tutto nel giusto modo, ma dall’altro palpita alla vicinanza di Rin. D’altronde, sentirsi coinvolto inizialmente suo malgrado in questa sorta di destino fa quasi strano, eppure è come se piano piano si stesse abituando all’idea. Non riesce bene a dare un nome alla cosa, ma non allontana il dio, gli resta accanto e soprattutto lo desidera accanto. Insomma, da una storia antica alla vita stessa, da una leggenda tramandata arrivare al proprio presente e scrivere la continuazione con le proprie azioni e i propri sentimenti: lo ritengo una cosa dolcissima e carinissima sinceramente, e come evolve il rapporto tra i due da ben da pensare che non tutto sia vano, e che Rin possa essere felice in compagnia di Chiharu. Come andrà a finire? Lo sapranno solo loro, e mi lasci la possibilità di sperare in meglio con le premesse date da questo finale aperto.
Mescolare il furry con la tradizione, le leggende con il quotidiano, creare un velo di mistero per poi svelare che il protagonista stesso è colui che è direttamente coinvolto in tutto questo, l’ho trovato un modo originale e graditissimo per riuscire a svolgere in maniera deliziosa il prompt dato dalla challenge. La lettura è stata scorrevole e piacevolissima, il tocco della tradizione, della conoscenza e l’utilizzo della terminologia specifica da una sensazione di essere completamente avvolti da quel mondo di cui i protagonisti fanno parte. Non riscontro errori nel testo, e questo rende il tutto ancora più godibile. Come sempre un lavoro che ho apprezzato leggere, e ancora di più vederti coinvolta in un progetto simile che non è facile portare avanti. Sono contenta tu abbia scritto nuovamente su di loro, e ti ringrazio per le tue parole a fine storia. Alla prossima cara, e come sempre buon lavoro! :3