Recensioni di MissAdler

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Autumn in love - 23/01/21, ore 09:47
Capitolo 1: Autumn in love
Ciao! Ho la cartella delle storie da recensire che sta per esplodere, ma ci tengo a iniziare da questa, poi penserò a recuperare le altre con calma.
Come sai, ho letto e amato, ma volevo un po' di lucidità mentale in più per poter recensire in modo utile. Ho ancora le scimmie in testa che suonano i piatti, ma ho del tempo libero stamattina, perciò eccomi qui.
Per prima cosa rinnovo i complimenti sullo stile. È tutto molto fluido, il ritmo è perfetto e l'introspezione è perfettamente mescolata all'azione.
I gesti, le espressioni e i toni dei personaggi sono azzeccatissimi, mentre leggevo i dialoghi avevo in testa le loro voci e mi sono figurata perfettamente le scene.
Per quanto riguarda la trama, sappi che ho adorato quella vacanza che hai dipinto velocemente ma con le pennellate giuste per fare in mondo che l'immagine fosse d'impatto.
È vero che l'estate porta con sé batticuori e amori appena sbocciati, ma l'autunno possiede quella poesia decadente che non può non conquistare.
Vediamo Sherlock molto provato dalla situazione che si crea una volta tornati a casa e ripresi i soliti ritmi. Vediamo John che ricomincia le sue frequentazioni femminili e assistiamo al crearsi di una nuova distanza tra i due. Che forse tanto nuova non è, perché dopo Mary si era formato un vero e proprio abisso e Sherlock ora lo teme con tutto se stesso.
La scena in salotto è di una tensione assurda, la descrivi talmente bene che solo alla fine, una volta sciolta, mi sono resa conto di aver digiunato i denti per tutto il tempo.
Io so che John e Sherlock si amano, sapevo come sarebbe finita, più o meno, ma questo non mi ha impedito di empatizzare con loro al punto di temere il peggio.
È sempre bellissimo calarsi in Sherlock, nella sua mente geniale eppure non molto scelta quando si tratta di sentimenti, nella sua ingenuità che fa tanta tenerezza e nelle sue paure più profonde che spezzano cuore.
Ma.
Qui per me tu hai fatto un lavoro magistrale con John. Nonostante non sia suo, il pov, hai costruito la sua mimica, in suoi gesti talmente bene che sono riuscita a coglierlo perfettamente.
Brava! E se te lo dico io, che di John me ne intendo... ;)
Insomma, climax di grande effetto! Il modo in cui poi la situazione si chiarisce e la tensione si scioglie provocando un sollievo immediato.
A proposito del tema della gelosia, per me John è sempre stato geloso si Sherlock e i motivi che tu hai addotto sono quelli che sospetto anch'io.
Hai trattato anche questo in modo molto realistico, che trovo molto fattibile nelle dinamiche tra loro.
L'autunno che si innamora di Sherlock poi è un'immagine stupenda, romantica e poetica. Con quel pizzico di decadenza che sì, ci piace un sacco!
Insomma, una storia densa e completa in tutte le sue parti, che scorre e ca giu senza che la lunghezza pesi in alcun modo sul lettore. Ci si immerge in questo autunno malinconico e bellissimo come ci si immerge in un sogno.
Probabilmente sto dimenticando di dire tante cose, ma spero di essere stata comunque chiara nel farti capire quanto tutto ciò mi sia piaciuto.
Complimenti sinceri e a presto!
S.
Recensione alla storia Shoganai - 24/08/20, ore 15:59
Capitolo 3: Ikigai
Ciao, scusa se ci ho messo un'eternità a recensire, sto procedendo davvero a rilento, sia nelle risposte che nelle recensioni vere e proprie. Comunque piano piano recupererò tutto.
Molte cose te le ho già dette quando ho letto il capitolo in anteprima, quindi scusami se finirò col ripetermi.
Questa terza parte è sicuramente diversa rispetto alle prime due. Innanzitutto ha un ritmo più dinamico, c'è più azione e l'introspezione non occupa tutto lo spazio del capitolo, come è accaduto invece nei precedenti.
Finora abbiamo dimorato nella testa e nel cuore di John, abbiamo ascoltato i suoi pensieri, vissuto le sue stesse emozioni, assistendo a quel cambiamento che ha completamente stravolto la sua vita e la sua persona.
Personalmente mi piace moltissimo questo cambio di ritmo. Nel primo capitolo assistiamo alla totale apatia di John, come se fosse morto dentro e senza più una ragione per essere entusiasta della vita, nel secondo accade il miracolo e nel terzo è un po' come se si risvegliasse all'improvviso e scoprisse che la sua vita è completamente cambiata. John ritorna alla realtà, lo vediamo interagire con la polizia, vediamo altri personaggi che ruotano intorno a lui, tra cui la cameriera, quel Greg così caldo e arruffato, Mycroft (anche se solo accennato indirettamente). Ci sono spiegazioni da dare, domande che richiedono risposte, un furto da giustificare, ma dopo una prima parte in cui John sembra quasi non sapere come affrontare tutto questo e riambientarsi nel mondo reale, tutto sembra aggiustarsi immediatamente, nella frazione di un secondo, quando capisce chi è veramente S.
All'improvviso John non ha più bisogno di trovare una soluzione per proteggere il fantomatico ladro, né per giustificare se stesso. Sherlock ha tutte le risposte a portata di mano e un accomodamento per tutto il resto.
Ma già il fatto che sia lì in tutto il suo splendore, e che sia pronto ad offrirgli la vita che ha sempre desiderato, sembra sufficiente a risolvere ogni problema di John.
In fondo non gli serve nient'altro, ormai si è svegliato da quel torpore, da quella vita non vissuta, e finalmente ha trovato il suo posto nel mondo. È proprio qui che la storia defluisce nel canone, in quell'epilogo che vede John e Sherlock a Baker Street, insieme, compagni di vita in tutto w per tutto. Abbiamo la signora Hudson, i casi, quella quotidianità così tipicamente loro. E poi c'è Rosie ovviamente. E nonostante qualche piccola differenza e la loro relazione già avviata, ci ritroviamo immersi nel contesto della serie BBC.

Questo finale è stato semplicemente perfetto. Non l'ho trovato né rapido, né forzato. Quando si tratta di loro due non ci si può attenere a quei paramenti considerati "normali", perché sono personaggi che escono da ogni schema, per cui sarebbe sciocco concepire soluzioni tradizionali.
Se pensiamo che John è andato a vivere con uno sconosciuto dopo averlo incontrato per un minuto scarso e che questo sconosciuto ha ucciso un uomo a sangue freddo per lui, ridacchiando subito dopo sulla scema del crimine, è abbastanza,a chiaro che abbiamo a che fare con due uomini decisamente fuori dal comune, e non sempre in senso positivo.
Io penso che John non potrà mai resistere a Sherlock (e viceversa) in qualunque universo, epoca, situazione, parte del mondo si trovino.
E qui ho trovato tutto estremamente sensato.
Loro sono IC, l'introspezione è accurata e ben delineata, lo stile mi è piaciuto molto, è talmente scorrevole da far sembrare capitoli obiettivamente molto lunghi facilmente digeribili.
Le parole intraducibili che hai scelto sono una più azzeccata dell'altra, non ne conoscevo neanche una ma è sempre bello imparare qualcosa di nuovo.

Non dirò nulla sulle note finali, perché già ne abbiamo parlato, ti faccio semplicemente tanti complimenti per questa storia. Sono felice che tu l'abbia scritta e spero di leggere a breve altro di tuo, magari su Joe e Nicky!
A presto!
S.
Recensione alla storia Shoganai - 14/08/20, ore 21:49
Capitolo 2: Koi No Yokan
Buonasera!
Non vedevo l'ora di riuscire a prendermi un po' di tempo per passare a recensire questo capitolo. Già averlo letto - in parte - in anteprima mi aveva conquistata completamente, il lavoro finale poi è stupendo!
Il prompt a cui ti sei ispirata mi è piaciuto da subito e lo sai, ma il modo in cui lo stai sviluppando, soprattutto in questo capitolo, è straordinario. Questo John apatico, statico, immobile, bloccato in una sorta di coma, che all'improvviso si risveglia nel corpo, nell'anima, nel cuore e nei sensi, che si trova di fronte uno sconosciuto che gli dice cose di se stesso che nessuno gli aveva mai detto prima, e che forse nemmeno lui aveva mai davvero realizzato consapevolmente... questo John è cosi umano da far paura.
Dapprima c'è la rabbia, c'è il mettersi sulla difensiva, il tenere quella pistola in mano, ma anche in quei momenti John era tentato di arrendersi di fronte a quello stupefacente sconosciuto. Tutto era inevitabile sin dal primo momento. Sherlock vuole salvargli la vita, vuole rubarlo (letteralmente), e per farlo gli porta via una parte di sé che è giunto il momento di lascer andare.
Quella parte di sé è perfettamente incarnata in quel quadro che gli ricorda Mary, tutto quello che era un tempo e che vorrebbe essere ancora, se non fosse bloccato in un'esistenza che odia.
Mi è piaciuto il fatto che John in questa storia non abbia problemi con la sua sessualità, che abbia accettato da tempo di essere attratto da uomini e donne e che abbia anche avuto avventure con entrambi. Rende tutto più semplice da questo punto di vista. E poi trovo che con tutte le difficoltà interpersonali che già si ritrova ad avere sarebbe stato molto più pesante aggiungere anche questa. Diciamo che almeno con una parte di sé è perfettamente in pace.
E ora veniamo alla lemon. Sono contenta che tu abbia optato per una top!lock, perché in questo caso, e dopo tutta l'introspezione su John, la sua "passività" era praticamente necessaria. E molto, molto sensata.
Lui si lascia salvare, in ogni modo, in tutti i sensi, e si arrende completamente a quello sconosciuto. Lascia che sia lui a prenderlo, a "rubarlo" e il modo in cui hai descritto la scena mi è piaciuto molto. È certamente un amplesso realistico e molto passionale, mi fa sempre piacere trovare parti rosse descritte in questo modo. E anche il dopo, con quel dormiveglia sul lettino della piscina, con S che piano piano svanisce come se fosse stato un sogno, l'ho molto apprezzato. La conclusione poi ha fatto in modo che adesso io non veda l'ora di leggere il prossimo capitolo!
Ribadisco quello che avevo detto probabilmente anche nell'altra recensione, il tuo stile in ogni tua storia è davvero perfetto, a parte il refuso che ti ho segnalato nell'altra, e che mi ha fatto morire dal ridere, trovo che la grammatica sia impeccabile e lo è anche la costruzione sintattica.
Il capitolo è lungo, è vero, ma ti assicuro che non pesa. Per me è difficile trovare il tempo per leggere con calma e recensire a dovere, ma una volta che riesco a ritagliarmi una mezz'orett allora posso godermi appieno gli aggiornamenti.
Per quanto riguarda la parola intraducibile che hai scelto (e sappi che questa cosa mi hai fatto venire l'idea per il titolo della mia Nicky x Joe) è
assolutamente perfetta. Sherlock e John sono proprio questo per me, due persone che sono destinate ad amarsi già dal loro primo incontro, in qualunque epoca, in qualunque universo, non possono fare meno di trovarsi e di amarsi per sempre.
Ancora tanti complimenti! Questa storia mi sta piacendo sempre di più e aspetto con trepidazione il prossimo capitolo.
Un bacio
S. (LOL)
(Recensione modificata il 14/08/2020 - 10:16 pm)
Recensione alla storia Shoganai - 07/08/20, ore 16:05
Capitolo 1: Shoganai
Ciao! Quando ho visto che avevi pubblicato il primo capitolo sono stata felicissima, lo ammetto. Anche se l'avevo già letto adoro il fatto che uscirà il secondo molto prima del previsto. Non ti voglio mettere fretta eh, lo sai. Però è ovvio che non dovendo aspettare che completi tutta la storia ci vorrà meno tempo.
Già sai quanto mi sia piaciuto questo inizio, ho adorato il prompt appena l'ho letto tempo fa e l'avrei usato volentieri per la storia a quattro mani, però era che vero che, come giustamente avevamo notato entrambe, non era così semplice gestirlo in due.
Un po' il principio è lo stesso, abbiamo questo John vedovo che va avanti per inerzia, senza sua moglie e senza più stimoli che lo facciano sentire vivo. Qui però, come motivazione aggiunta, abbiamo la presenza di Rosie, che io è senz'altro un fatto re molto importante, che gli impedisce di spegnersi del tutto e di continuare a fare un lavoro di cui non gli importa nulla e che è ben lontano dalle cose che vorrebbe fare in realtà.
Mi è piaciuta tantissimo l'atmosfera che hai creato, è stato un po' come leggere una graphic novel di genere noir, non so, un po' tipo Diabolik.
Ti sei focalizzata su dettagli che mi hanno colpita molto, creando tu stessa una sorta di quadro, una scena statica eppure ricca di tensione ed erotismo.
Questo John apatico riesce a contagiare tutto attorno a sé, perfino la casa in cui vive trasuda apatia, è senz'altro depresso e senza stimoli, preda di gesti rituali che ripete ogni giorno, come se non sapesse cos'altro fare.
Si siede a guardare quel quadro di Van Eyck (è lui, vero?) senza nemmeno riuscire a trovarlo interessante, ma solo in memoria di Mary che a quanto pare lo amava.
Molto bella l'introspezione che hai scritto su di lui, realistica e curata. Mi è piaciuta tanto.
Il ritmo della scena cambia con la comparsa di Sherlock, ladro di qualcosa che ancora non ci è chiaro, ma che è molto IC anche in questo AU, sensuale, sagace, pungente, con quella voce che ti entra dentro.
Ho amato la prima reazione di John, quel cambiamento così repentino, il risveglio del soldato che era un tempo.
E ho amato anche il fatto che nonostante tutto si senta così sedotto da quell'uomo misterioso. Trovo decisamente IC anche questo.
John sarà sempre affascinato da Sherlock, in qualunque universo conosciuto e non (semicit.) e tu hai reso benissimo questa cosa.
Conoscendo il prompt so bene cosa accadrà ora e no vedo lora di leggere il prossimo capitolo!
So che hai avuto dei dubbi al riguardo, ma spero che siano svaniti, perché la storia è partita davvero alla grande e sono certa che non deluderà andando avanti.
Come sempre ho apprezzato lo stile, la grammatica e l'attenzione ai dettagli. Speravo tanto che ti mettessi a lavoro su una nuova Johnlock e sono felice che tu l'abbia fatto!
Colgo l'occasione per dirti che nonostante la lentezza passerò anche sulle altre storie che mi mancano e che hai scritto ultimamente. La volontà di leggere e recensire sta pian piano tornando e di certo non lascerò indietro cose scritte da te.
Ti faccio tanti complimenti e aspetto con trepidazione il prossimo capitolo!
S.
Recensione alla storia C'est la vie - 01/08/20, ore 17:29
Capitolo 1: C'est la vie
Ciao! So che conosci bene le ragioni del mio ritardo, ma comunque mi dispiace perché sarei voluta passare molto prima.
Mi pare di averti scritto una recensione abbastanza chilometrica la volta scorsa, a questa storia, e penso che sia inutile ripetermi, anche perché tutte quelle cose continuo a pensarle tuttora, però ci tenevo a farti sapere che i piccoli cambiamenti che hai apportato ci stanno benissimo e forse la rendono più armoniosa. So perché hai sostituito quella parola con "amante", così come so bene perché avevo scelto di utilizzare proprio quella nella prima stesura. Beh, io ho apprezzato entrambe le versioni, ma così forse suona meno "aggressiva", diciamo che il lettore non viene minimamente "turbato" dalle parole di Sherlock. E bada, non è che io mi sia turbata la prima volta, però certamente era una battuta molto d'effetto, ecco.
Qui scorre più liscio tutto il discorso, mettiamola così.
Che ho amato questa storia già lo sai, e sappi che la amo ancora e che l'ho rimessa nelle preferite perché è esattamente lì che deve stare, oltre che nel mio cuore.
Sono contentissima che tu abbia deciso di ripubblicarla, sia perché così posso rileggerla quando voglio, sia per il significato che questa riconferma implica per te. Come vedi, la storia è stupenda e la amiamo in tante.
È una recensione piccina rispetto a quelle che ti lascio di solito, lo so, ma tu fai una specie di copia e incolla della precedente e avrai la definitiva.
Complimenti di nuovo!
S.