Recensioni di visbs88

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Non ci servivano le stelle - 09/11/13, ore 15:30
Capitolo 1: Non ci servivano le stelle
Grammatica e lessico: 10/10.
Stile: 10/10.
Originalità: 14/15.
Caratterizzazione dei personaggi: 15/15.
Uso della canzone: 10/10.
Gradimento personale: 5/5.
Punteggio totale: 64/65.
Giudizio:
Il sovrannaturale fatto bene è sempre una cosa bella bella bellissima *scuoricina* davvero, non è il primo genere che ti direi se mi chiedessi “Qual è il tuo preferito?”, ma più ne leggi di interessante più ti affascina. E il tuo era interessante.
Dunque, nulla da dire sulla grammatica, non ho scovato nessun errore ^^ e anche il lessico l’ho trovato perfetto, rende benissimo l’ambientazione che hai scelto, l’atmosfera, le sensazioni dei personaggi. Sembra quasi che la storia respiri, c’è una delicatezza strana sopra il mondo buio e oscuro che dipingi… è un effetto splendido che darei l’anima per saper rendere, quindi sentiti lusingata. Ciò si collega in modo più o meno stretto allo stile, che come intuirai dal punteggio ho trovato a sua volta molto espressivo, intenso. Il ritmo spezzettato della storia non disturba il lettore, anzi, i brevi flash che proponi sono tutti d’immenso effetto e descrizioni più lunghe avrebbero decisamente guastato il tutto. La tua storia è un po’ la dimostrazione di come bastino pochissime righe qua e là per rappresentare un ambiente, non necessariamente papiri troppo dettagliati – a volte anche quelli hanno il loro perché, vedi Tolkien, ma non entriamo in merito.
Anche dal punto di vista dei contenuti ho poco da criticare alla tua storia ^^ i personaggi mi sono piaciuti molto, in particolare Jay – che posso immaginare fosse quello che più ti interessava rendere affascinante, o almeno, io al tuo posto credo avrei ragionato così XD seriamente, io non è che legga molto nella sezione, ma trovo sempre piacevole non imbattermi in “belli e tenebrosi” troppo scontati. Jay forse un po’ lo è, ma ha anche una personalità forte che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa, per un angelo: è interessante immaginarsi un caduto come un “ragazzaccio” di strada, che si lasci andare così perdutamente nei piaceri più sporchi della vita; mantiene e insieme perde la sua aura di divino. È un concetto un po’ difficile da spiegare; diciamo che lo trovo umanissimo e sovrannaturale insieme, è un contrasto molto armonico, però. Gli angeli è normale immaginarseli più che distanti dal mondo, in qualsiasi stato essi siano, mentre Jay è estremamente concreto. Mi piace davvero come l’hai dipinto, è affascinante e a tratti criptico, viene voglia di saperne di più su di lui, fare un’incursione nei suoi pensieri maledetti. Ho apprezzato anche la figura del protagonista, ovviamente, molto imperfetto in confronto agli angeli, forse, ma al fianco di uno di essi fino a conquistarne l’amore, a quanto dice Manakel. Interessante la parte finale, l’ho trovata profonda. Sembra dire che tra noi e essere che ci sono superiori non c’è poi così tanta differenza, che non c’è esperienza che non possiamo vivere a nostra volta, che tutti i sentimenti sono grandi anche se avvengono in un essere piccolo. Bella anche la descrizione di Manakel, l’ho trovata espressiva; sei riuscita a rendere quantomeno l’idea del personaggio in pochissimo spazio, e credo che questo sia molto importante per uno scrittore quando si parla di ruoli secondari. Tirando le somme: buon lavoro, davvero ^^ non me la sento di darti il punteggio pieno nell’originalità perché non ho trovato qualcosa di davvero sorprendente, “incredibile”, nella tua storia, a parte l’interessante co-protagonista; ma come vedi non ti ho certo scalato molti punti, e questo perché comunque tu hai saputo amalgamare diversi temi ricorrenti in molte storie – la città malata, la caduta di un angelo, il ragazzo che fa a botte senza curarsi delle conseguenze – dando vita a una storia che non risulta mai noiosa o scontata; le frasi a effetto, quei dettagli particolari nei dialoghi sono proprio gli elementi che rendono una storia speciale. Ad esempio, quel “Te ne sei mai pentito?” “Tutti i giorni” è stato davvero d’impatto, una bella pensata, e ne cito solo una altrimenti mi dilungo troppo e risulto anche ripetitiva.
Mi è piaciuto parecchio l’uso che hai fatto della canzone. C’è qualcosa direttamente tradotto dal testo (“Maledetto fin dal giorno in cui sono nato”), ma io ho trovato ancora più apprezzabile il fatto che sia soprattutto l’atmosfera, l’idea della canzone a comparire nella storia. Le esperienze forti vissute insieme dai rispettivi protagonisti sono diverse, ma sono pur sempre esperienze forti; l’ho vista come una sorta di rielaborazione – oddio, sembra che stia valutando un tema di italiano. Però è vero, insomma: non necessariamente usare una canzone significa riprenderla pari pari, ci sono casi in cui una scelta come la tua è ottima e per averlo intuito hai tutta la mia approvazione. Poi c’è anche solo il titolo, “Cursed”, che sembra un po’ il tema portante del tuo scritto; nel complesso, ti ho dato 10/10 proprio volentieri.
Beh, come avrai capito la storia mi è piaciuta molto, ed evito di aggiungere altro perché di sicuro sono già stata pesante come i miei sproloqui inutili. Io ci provo, ad essere sintetica, ma viene fuori questo con le belle storie. Scherzi a parte, davvero i miei complimenti, brava. ^^
Recensione alla storia Samael - 01/05/12, ore 19:22
Capitolo 1: Samael
Buonasera =) finalmente mi faccio viva e recensisco le tue storie... non mi fa molto onore il fatto che sia perché ti devo premiare per un contest e per giunta arrivando così in ritardo, ma spero tu sappia perdonarmi ._.
Bella la tua storia, bella davvero. Mi permetto di segnalarti due errori di battitura che ho notato:
- "A Sophia stava bene così, il silenzio le era congegnale: agognava l’anonimato che solo n mezzo al caos può esistere e ogni sera quel rituale le concedeva la sua ora d’aria." c'è una "n" solitaria che dovrebbe essere un "in";
- "A cinquecento metri dal suolo planò, virando su ali di nubi nuovamente verso il cielo freddo e terso e su, su ,ancora più su," una virgola ballerina che andava attaccata a su e non ad ancora.
Come al solito, la mia pignoleria non ha limiti XD ho trovato un poco sgradevole quel salto al presente che hai fatto dopo un po'. Sai cosa? Alla fine, una volta abituati al salto, il presente nella storia piace. Il mio consiglio è, se proprio non vuoi fare a me di questo cambio: fallo cominciare sin dall'inizio del paragrafo, e non dopo tre righe ;) è meno brutale, si amalgama meglio con la storia e dà molto di più l'idea di "voluto". O perlomeno io la vedo così, poi magari è una visione distorta della mia mente bacata...
Insomma, passando sopra a queste formalità, in ogni caso la storia mi è piaciuta molto, davvero, davvero tanto. Non si può certo dire che sia allegra e mi ha lasciato un gran magone nel petto. Ammetto che all'inizio avevo pensato che Samael volesse suicidarsi con la pistola, e già quest'idea mi aveva riempita di inquietudine... poi beh, il tuo vero finale è forse ancora peggiore, mi ha fatta rimanere malissimo. Sophia non si immaginava certo che la follia di suo marito giungesse a quei livelli... mi piaceva molto come personaggio: la vedo coraggiosa. Certo, il suo mangiare in modo svogliato non è un segno di forza, ma solo il fatto che pur piangendo non si arrenda, alla fin fine... me l'ha fatta apprezzare. Soffre ma non abbandona Samael, è in una condizione disperata, sta per cedere eppure non cedere. L'ho vista così, e mi aveva davvero colpita. Poi beh, non posso non parlare di come hai reso benissimo il contrasto fra l'uomo-angelo e l'uomo-roccia: un conflitto interiore davvero affascinante, una forma di pazzia che nelle sue mille sfumatura ha sempre qualcosa di nuovo. Ho amato soprattutto la figura dell'uomo-roccia: più freddo, forse, all'apparenza più crudele perché vuole strappare l'angelo dal suo mondo di sogni e felicità per riportarlo alla cruda realtà, ma più giusto e più coraggioso, perché sa che la realtà non si può mescolare con la fantasia. Il sorriso folle nel finale dell'uomo-angelo mi ha dato un brivido: l'irrazionale ha vinto sul razionale, alla fine. E' una visione triste dell'essere umano, che hai reso in modo magistrale: il contrasto si sente, al di là degli scontri fisici ben descritti tra i due personaggi si percepiscono anche quelli mentali, la rabbia e la disperazione, insomma tutti quei sentimenti tipici di una situazione disperata sfociata purtroppo in questo finale dal sapore amarissimo.
Davvero brava, complimenti! Alla prossima <3

Recensione alla storia Spirito delle Feste. - 01/05/12, ore 17:41
Capitolo 1: //
Hola!
(piccola premessa che puoi anche saltare: scusa per il ritardo ç_ç sono finalmente arrivata a distribuire le numerose recensioni premio per i contest che devo in giro, ogni volta ci impiego secoli...)
Beh, ho letto anche io a suo tempo la storia di eien/oggi Kaneda, e questi due me li ricordo benissimo ;) mi è piaciuta molto questa flash-fic. Piccolissimo appunto: "Era il giorno della Vergine e sulla terra si usava allestire a festa un abete" troverei più appropriato scrivere Terra in maiuscolo. Ma è un dettaglio che solo io, la persona più puntigliosa dell'universo, potevo segnalarti, quindi non preoccuparti x) la tua è una bellissima creazione. Il tuo stile è molto delicato, qui, poetico ma non altisonante, adatto a trasmettere una sensazione di dolcezza e affetto paterno, il che era il tuo scopo. Complimenti, ci hai azzeccato in pieno x) è stato divertente immaginarsi l'abete che traballa sotto le decorazioni del piccolo Natan x) e anche la scena finale è dolcissima, credo che nessuno possa non sorridere nel leggerla <3 la purezza dei bambini è qualcosa che non ha veramente eguali, sei stata bravissima a renderla in questa maniera.
Complimenti ancora, spero di rifarmi viva il prima possibile x)
Un bacio, visbs88.
Recensione alla storia Anima compagna - 26/08/11, ore 22:43
Capitolo 1: Anima compagna
Ed ecco che comincio con le recensioni premio :D ne ho ancora parecchie, ma meglio di niente ù_ù
Or dunque, cominciamo ^^
Innanzitutto, complimenti anche per questo primo posto, cara la mia vincitrice XD meritato, devo dire.
Questa è una storia davvero bella, ricca di sottointesi, curata in ogni suo aspetto, ho gradito davvero le metafore che hai inserito.
Il protagonista mi è sembrato dipinto molto bene: hai delineato perfettamente l'idea dello scrittore che perde la propria creatività che viene soffocata dai soldi, dalla fama, dai curiosi, da chi in sostanza non capisce quale sia la vera arte dello scrivere. L'hai fatto in modo non banale, molto curato. I sentimenti sono descritti davvero bene, lo stato di ansia dello scrittore è palpabile, ma hai descritto anche davvero bene il sollievo che lo invade una volta che ha trovato finalmente di nuovo la sua creatività. Stupenda la figura dell'angelo che ho adorato, quelle righe che frammentano la storia sono davvero ben calate nel contesto. Questo dialogo tra i due, muto eppure tanto intenso, non può fare a meno di colpire il lettore. Interessante la metafora dell'aquila con lo scoiattolo: trasmette un senso di pericolo e poi di sollievo, esattamente quel sollievo che prova il protagonista tornando a scrivere, beffandosi di ciò che chiede il pubblico e semplicemente credendo nella sua anima custode. Il giornalista mi ha fatto tenerezza, ma ritrae bene la società di oggi.
Un bel lavoro, davvero, i miei complimenti. Devo solo segnalarti una piccola svista: "Alla fine mi sedetti, incerto sul da farsi. E chisi gli occhi." sarebbe chiusi ;) nulla di grave ^^
Baci, alla prossima recensione <3