| Recensione alla storia Big Man - 16/06/12, ore 12:35 | | Capitolo 1: Idem | Io non so cosa dire.
Premetto che, nonostante la mia giovane età, sono riuscita a vedere due concerti della E Street Band: il primo, ancora quando c'era Clarence, e il secondo pochi giorni fa senza di lui; la differenza si percepisce, anche se Bruce sta dando anima e corpo in questo tour per, io credo, onorare al meglio Clarence.
Tornando alla storia, santo cielo, scrivi benissimo. I riferimenti alle canzoni, la profondità della loro amicizia, l'atmosfera... hai saputo rendere tutto quanto in modo meraviglioso. E quel "brandendo la vecchia Fender come un’arma che sparava vita e non morte" mi è rimasto impresso, in un certo senso rappresenta l'esistenza di Bruce: lui per me incarna appunto la vita, la gioia di vivere ("It ain't no sin to be glad you're alive") ma la vita sana, genuina, non autodistruttiva come hai specificato - giustamente - più volte nella storia.
Guarda, ho perso il filo, non so nemmeno come chiudere questa recensione, mi hai un po' scosso dentro.
Indubbiamente una buonissima impressione.
Grazie, a Clarence avrebbe fatto piacere.
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