Recensioni di padme83

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Recensione alla storia La ragazza più sola. - 27/10/20, ore 18:00
Capitolo 2: Salsedine e polvere da sparo.
Ciao cara ^^
Torno volentieri a commentare questa storia, il primo capitolo mi aveva molto incuriosita, e il proseguo non ha fatto altro che gettare nuova benzina sul fuoco.
Dietfried è un personaggio veramente difficile da inquadrare, perché se da un lato è innegabile che qualcosa in Violet lo destabilizza emotivamente, dall’altra non perde occasione per ferire la ragazza, rinfacciandole la colpa per la scomparsa del fratello. E uso questa parola di proposito, perché ora sappiamo che il minore dei fratelli Bouganvillea è convinto che il maggiore non sia affatto morto. Ma allora dov’è? Si è allontanato di sua spontanea volontà – e allora è comprensibile che Dietfried non si capaciti di come abbia potuto fare una cosa del genere, provocando tanto dolore a lui e, soprattutto, alla madre. Oppure c’è altro sotto, è stato portato via e in seguito trattenuto da – perdona l’ignoranza, non conosco l’anime ^^’ – non saprei proprio immaginarmi chi? Se Violet in passato è stata un soldato, e un soldato attivo, significa che c’è stata (e forse c’è ancora) una guerra, e ciò presuppone quindi l’esistenza di una fazione nemica. Può essere che Gilbert sia loro prigioniero?
Perdonami, mi sto perdendo in ipotesi ed elucubrazioni. Ciò che conta, in realtà, è la reazione emotiva dei protagonisti: anche Violet, alla notizia che Gilbert potrebbe essere ancora vivo, ha una reazione decisamente potente. Lasci intuire che i due fossero legati da un sentimento molto forte, che Gilbert fosse addirittura innamorato di Violet, altrimenti perché dirle quelle parole, “Ti amo”, anche se la ragazza al tempo non era in grado di comprenderle a fondo? E ora nemmeno Dietfried può dirsi immune alla presenza della ragazza. Insomma, le dinamiche tra i personaggi sono complesse e destinate, temo, a imbrogliarsi ulteriormente, se Gilbert dovesse davvero essere ancora vivo.
Tuttavia, le parole sconvolgenti di Dietfried non sono l’unico colpo che Violet è costretta a subire a casa dei Bouganvillea: la Signora alla quale tanto è affezionata, la madre di Gilbert e Dietfried, sta morendo e vorrebbe dettare a lei quelle che, ipotizzo, siano le sue ultime volontà, o comunque qualcosa che lei ritiene i suoi figli (entrambi! La Signora forse la sa lunga, oppure semplicemente non ha perso la speranza di rivedere il suo primogenito) dovrebbero sapere. Certo è che, da quel poco che ho potuto intuire di lui, Dietfried non sarà per niente contento di essere rimasto all’oscuro a proposito delle condizioni di sua madre.
Il soggiorno di Violet si preannuncia tutt’altro che tranquillo. Io però a questa ragazza sono già affezionata e spero che il futuro per lei sia un po’ meno cupo di come appare al momento.
Complimenti cara, è sempre un vero piacere tornare da te ^^
Un bacione e a presto :*

padme
Recensione alla storia La ragazza più sola. - 09/09/20, ore 17:10
Capitolo 1: Chi scrive lettere su richiesta, andrà ovunque lo si richieda.
Ciao cara!
È con vero piacere che torno dalle tue parti, e seguendo il tuo suggerimento mi imbarco in questa nuova avventura, che si preannuncia veramente interessante.
Premetto di non conoscere il fandom (ma con i manga\anime che non conosco ci si potrebbe riempire un’enciclopedia purtroppo ☹), tuttavia questo non ha pregiudicato la lettura, tanto che, di primo acchito, ho avuto l’impressione di leggere un’originale, dato che mi è sembrato di ritrovare alcune tematiche che già avevo avuto modo di apprezzare nella tua War’s Puppet. Mi riferisco in particolare alla protagonista, che sembra condividere con la tua Lyra una natura ambivalente (almeno questa è l’impressione che ne ho avuto), umana, certamente, ma la ragazza sembra essere anche altro. Le sue protesi alle braccia suggeriscono un passato terribile – bisogna capire perché si trova in quelle condizioni, se in seguito ad un incidente oppure perché ad un certo punto qualcuno ha voluto che avesse un paio di braccia artificiali. Da quel che ho capito – ma potrei tranquillamente sbagliarmi – le braccia bioniche sembrano strettamente collegate al lavoro che svolge. E a tal proposito, questo è forse l’elemento più interessante della storia: le Bambole non solo scrivono lettere, ma sembra quasi che riversino su carta veri e propri frammenti di vita. Scrivi che è proprio attraverso le lettere che Violet ha imparato a conoscere i sentimenti umani in tutta la loro complessa varietà. Sarà interessante scoprire perché e, soprattutto, come si è venuta a creare questa situazione.
Anche questa storia presenta una dinamica a te cara: ritroviamo due fratelli, di cui uno scomparso in circostanze misteriose delle quali viene incolpata proprio Violet – o, almeno, Dietfried Bouganvillea sembra pensarla in questo modo. Il suo disprezzo per la ragazza è evidente, ma i sentimenti di quest’ultima verso di lui sono contrastanti. Da una parte lo teme, ma non abbastanza da rinunciare al lavoro che lui le ha offerto. Sostiene con lui una conversazione quasi alla pari e non si trattiene dal rispondergli a tono.
Qualcosa però sembra cambiare, all’interno di quell’abitacolo. Ho come l’impressione che Violet avrà la possibilità di sondare un ulteriore e vasto ventaglio di sentimenti soggiornando a casa dei Bouganvillea.
L’inizio è veramente promettente, ho ritrovato con piacere la tua solita cura nel linguaggio e nella costruzione dei personaggi e, qualora se ne presentasse l’occasione, continuerò la lettura più che volentieri ^^
Un bacione e alla prossima :*

padme