Recensioni di Quella Della Pasta

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Recensione alla storia 甘え — amae - 19/02/24, ore 19:45
Capitolo 1: 甘え — amae
{ Recensione premio per la storia vincitrice del concorso 'Se bastasse una canzone' (nella categoria: 'Futuro prossimo') indetto dal forum Torre di Carta }

Hello~ (Da notare che mi sono spudoratamente ispirata al disclaimer delle recensioni premio di Mokochan, LOL) Come promesso, eccomi qua a regalare un po' di amore all'unica partecipante del mio concorsino sanremese! XD
Premessa doverosa: non conosco la serie su cui questa fic si incentra, dunque l'ho approcciata con tutta la libertà del caso. Mi perderò metà del divertimento, a non conoscere i personaggi, ma per la mia giUoia scrivi così bene che leggere questa storia è stato un piacere comunque. <3

Gli appunti della mia fastidiosa editor interiore per primi, così ce li leviamo subito di torno.
Per i miei gusti, c'è ogni tanto qualche virgoletta di troppo. Nel senso: in un pezzo come con la scusa di “andarlo a cercare”, non ritengo l'uso delle virgolette necessario: l'intento nel testo si capisce perfettamente da sé, mentre le virgolette quasi sottendono una metafora che non ha senso di esistere. Ma è qualcosa che ricorre nel testo suppergiù un paio di volte, e non ha inficiato la scorrevolezza che ho provato nella lettura. Bon, era l'unica cosa che avevo da dire in merito XD

Approcciandomi a questa storia con l'animo di una profana di Tokyo Revengers, di sicuro non posso parlare in questo commento di IC in generale; posso però sbrodolare lodi su come la tua prosa morda chi legge ogni volta, che sia in un lavoro breve o in uno più complesso come questo <3
In questo pezzetto c'è tutto: Era quel tipo di sentimento che dava tutto senza chiedere niente in cambio — forse aveva giusto la presunzione di stravolgere la vita nel miglior modo possibile — e Kazutora forse sentiva di non meritarlo, perché quando rimaneva solo coi suoi pensieri, ecco che quelli neri come la pece tornavano ad attaccare la sua fragile emotività, imbrattandola con l'inchiostro del dubbio e della paura. C'è un desiderio disperato che mantiene la tensione in chi legge altissima sin dai primi paragrafi, e anche se la fic arriva a un finale lieto da farmi sciogliere in un brodo di giuggiole (e gli animali sono un'ottima aggiunta in ogni storia, a mio parere, quindi punti in più per il gatto, LOL) è tutto così viscerale e palpabile nella tua scrittura ché queste sensazioni non ti mollano d'improvviso semplicemente perché i protagonisti coronano il loro amore.
Quel così come sono ora… vado bene?, che io prendo in generale perché - ripeto - non conosco il contesto, l'ho trovato di una delicatezza devastante. Cose del genere sono difficilissime da maneggiare, e tu l'hai fatto con una gentilezza che, invece di apparire fuori luogo, ben si amalgama al contesto di palpabile desiderio che permea tutta la fic.

In sostanza: tanti, tantissimi complimenti, questa fic è un gran pezzo d'introspezione e la tua prosa è come sempre un gioiellino~