Recensioni di Milly_Sunshine

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Show must go on - 31/10/22, ore 14:54
Capitolo 1: Show must go on
So che è un racconto pubblicato molto tempo fa e probabilmente non ti aspetti di ricevere questa recensione, ma a mio parere per quanto possano essere stati pubblicati molto tempo fa i racconti di EFP meritano di essere letti e recensiti anche a distanza di molti anni. Sono una grande appassionata di Agatha Christie e mi ha fatto molto piacere leggere questo racconto ispirato ad Assassinio sul Nilo. Purtroppo ciò che spesso sfugge nei gialli classici euna rappresentazione a tutto tondo dei personaggi, troviamo troppo spesso vittime, colpevoli e sospettati random che vediamo solo attraverso gli occhi di altri, senza nessuna effettiva introspezione.

Entrare nella mente di Jackie è stato un bel "viaggio" che pochi romanzi della Christie permettono (mi viene in mente "Nella mia fine è il mio principio", molto introspettivo come romanzo, con il delitto che viene visto da una prospettiva decisamente più vicina di quella di un investigatore), ma che tuttavia fa riflettere su quanto, pur facendoci conoscere relativamente poco i personaggi, la Christie sia riuscita a renderli memorabili al punto da spingere a scrivere oppure a leggere fan fiction su di loro.
Recensione alla storia Hercule Poirot e il sorprendente enigma di Nigger Island - 31/10/22, ore 14:29
Capitolo 1: Hercule Poirot e il sorprendente enigma di Nigger Island
Ho scoperto questa fan fiction ieri sera e ho iniziato a leggerla con grande interesse e coinvolgimento. Ho molte cose da dire, ma preferirei iniziare da quella più importante e forse meno scontata: lo stile e il testo. Se non sapessi che si tratta di una fan fiction, potrebbe essere credibile come testo della Christie stessa. Il linguaggio e le espressioni utilizzate mi sembrano molto compatibili con i romanzi di Agatha, anche se nei suoi testi Hastings verosimilmente non si sarebbe dilungato così tanto nel descrivere l'abbigliamento di Poirot e il tempo impiegato a vestirsi (non certo perché Hastings non lo ritenesse eccentrico, quanto piuttosto per le sue esposizioni abbastanza minimaliste).

Ho apprezzato molto la tua scelta di non aggiungere niente, di basarti solo ed esclusivamente su fatti esposti nel romanzo. Effettivamente gli elementi per comprendere il mistero - come avviene nella maggior parte dei romanzi della Christie - in "Dieci Piccoli Indiani" ci sono solo non saltano all'occhio perché (diversamente da Poirot) al nostro occhio di lettore sfugge il dettaglio, oppure perché non vi diamo importanza (oppure, altra mia teoria, perché le ragioni che spingono gli assassini a uccidere nei romanzi della Christie appaiono spesso inconsuete ai nostri occhi contemporanei). Ritengo quindi molto credibile che Hastings non ci abbia capito nulla, come tutti noi, ma che invece Poirot abbia subito l'intuizione.

Bella idea quella della lettera finale: di fatto va a sostituire il classico monologo di Poirot al cospetto di tutti i sospettati, cosa impossibile dal momento che qui i sospettati sono tutti morti! E geniale il lasciare la busta aperta affinché Hastings possa stupirsi ancora una volta, curiosando su istigazione dello stesso Poirot. La vedo come un momento che sarebbe assolutamente credibile per un romanzo effettivo della Christie. In sintesi, ottimo lavoro, credibile sotto tutti i punti di vista (se mi è permesso muovere un'unica critica, non riguarda il racconto, quanto piuttosto l'avere optato per un capitolo unico qui su EFP, forse una suddivisione negli otto capitoli proprio a livello di pubblicazione, sarebbe stata più efficace anche per aumentare la suspense).