Recensioni di meiousetsuna

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Recensione alla storia Tra Peccato e Giustizia - 06/07/18, ore 20:45
Capitolo 1: Tra Peccato e Giustizia
Contest "Scegli il tuo premio!" di Setsy
mystery_koopa con: Tra peccato e giustizia
Grammatica: 4.75/ 5
della Luna = quando si parla dei corpi celesti sole luna e terra, la maiuscola si può usare solo se c’è una personificazione (la dea Luna, etc) o in un testo di astronomia o comunque scientifico
Stile: 14/15
Questa storia scorre felicemente perché ha uno stile lineare che mi è piaciuto molto per il tipo di trama, cioè quella di un giallo classico che più classico non si può! L’uso di un linguaggio mediamente ricercato aderisce al genere di scrittura di queste opere; di base il lessico è piuttosto semplice ma è credibilissimo e mai banale, anche pensando all’epoca dell’ambientazione, per cui vi ho trovato un buon lavoro di filologia.
Non c’è mai confusione, anche se per un attimo il lettore potrebbe interpretare la follia di Emily in modo diverso, visto che è giustamente un tuo what if? Pare quasi che l’ombra del fantasma di Beatrice possa manifestarsi davvero, e questa lieve tensione attrae, anche se sei stato molto bravo a non dare falsi indizi. Insomma, la suggestione è tutta da questa parte del pc… è bello farsi delle domande, leggendo, essere interessati a formulare delle ipotesi.
Ad un certo punto, molto in linea con la versione teatrale, i personaggi hanno tagliato i fili e hanno cominciato a muoversi per conto loro. La citazione della canzone originale è proporzionata, ed è quella originale, rispettando anche qui l’uniformità de testo d’epoca.
Una frase non funziona: “il corpo ormai inanimato della ragazza si era lasciato cadere”. Se è inanimato non si può lasciare  cadere: cade o viene buttato; questi inghippi capitano anche solo per una questione di copia-incolla della scrittura al computer.
IC: 20/20
Sono stupita di come la tua versione di Emily sia il perfetto specchio di quella del romanzo, e quindi dell’adattamento teatrale. Non hai aggiunto nulla alla sua descrizione né fisica né caratteriale, ma non per questo c’è una semplice ripresa del personaggio canonico. La visione è tutta introspettiva; le sue motivazioni morali ― che antepongono una personalissima idea di giustizia a quella di bontà, o della legge ― le decisioni prese durante un rush di lucida follia. Nella normalità dei suoi pensieri è facile anche trovare una ristrettezza mentale diversa da quella della nostra epoca, che dona a Emily la famosa “banalità del male” in quanto non è un mostro da storia horror, ma una donna che non ci sarebbe motivo di sospettare più degli altri. Invece è capace del sangue freddo del vero killer! Il giudice Wargrave perde importanza rispetto al libro, ma qui è giusto così, lui comunque rimane l’assassino che sta operando per il suo tornaconto, e all’inizio della tua fiction viene rappresentato nel momento in cui sta agendo per liberarsi degli abitanti della casa. Il fatto di essere sovrapposto, da una Emily quasi in stato di allucinazione, alla povera Beatrice gli da’ un tocco in più di mistero.
Trama: originalità e/o aderenza al canone: 15/15
Qui ci siamo tantissimo. L’aderenza al canone è vicinissima al vero svolgimento della trama, ma il what if? è più che sufficiente a considerarla anche originale. Naturalmente sono edite, quindi era davvero difficile aver scritto qualcosa che soddisfacesse entrambe le richieste. Ho dovuto controllare le diverse versioni per rintracciare il tuo operato, complimenti! La trama è semplice, in questo passaggio, perché già ci hai portati al punto in cui abbiamo saputo chi è l’assassino, ma non per questo è meno interessante e valida. I personaggi sono mostrati con proporzione, a seconda della loro importanza, e non è da meno l’equilibrio di pensieri ed azione, visto che è un’introspettiva, in maggior luogo. Hai centrato il nucleo di un giallo “curtain” con molta sicurezza. Credo sia proprio il tuo genere!
Titolo: 4.90/5
Questo titolo forse si può definire un pochino “ingessato”, però devo ammettere che richiama subito i testi classici: “Delitto e castigo”, per dire. Diminuisce parzialmente l’effetto sorpresa, perché lascia comprendere che ci sarà tutta una parabola all’interno della storia, ma con questo si può definire molto onesto. Suona bene, lo vedo soprattutto come un titolo cinematografico anni  '30, quindi proprio dell’epoca. Insomma, se perde un briciolo per originalità, guadagna molto per quanto è centrato sul pezzo.
Gradimento generale:4.50/ 5
La storia si basa su una leggera variazione di una trama famosissima, e anche se questo non lascia spazio a molta innovazione qualcosa c’è. Insomma, nel complesso hai scelto di restare sulle orme del fandom, e penso che se si deve operare una scelta questa sia la migliore. La fiction è scritta bene, con scioltezza e con genuino amore per i personaggi. Forse la storia avrebbe guadagnato da una durata appena più estesa, perché le motivazioni di Emily sono davvero interessanti, lasciando in secondo piano gli altri che sarebbe stato bello vedere un po’ di più.
Totale: 63.15/65
(Recensione modificata il 06/07/2018 - 08:53 pm)