Recensioni di ManuFury

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Recensione alla storia La promessa - 29/08/16, ore 21:35
Capitolo 1: La promessa
2^ Classificata
Al Contest: "Apocalisse: Vivere o Morire"

Najara87 / Najara


“La promessa”


Grammatica e Sintassi: 4,85/5

Ho letto, riletto e riletto ancora la tua storia e mi sono trovata sinceramente benissimo: la punteggiatura è perfetta, i dialoghi ben calibrati, l’ortografia praticamente impeccabile, sono rimata sinceramente O____O.
È però vero che sono riuscita a trovare alcuni minuscoli errori e questo se non altro mi rassicura sul fatto che tu non sia una macchina. :P
Davvero ti faccio un sacco di complimenti per la perfezione con cui mi hai consegnato questa storia, grazie mille! ^u^

Stile e Lessico: 9,5/10

Te lo dico in tutti i Contest in cui ci siamo incontrare: di volta in volta sei migliorata tantissimo e in questo non hai fatto eccezioni, anzi, hai fatto scintille, davvero! ^^
Il tuo Stile si è finalmente perfezionato al punto da essere perfettamente fluido: mi sono ritrovata benissimo nelle punteggiatura da te utilizzata, ho apprezzato le pausa, i momenti di suspense, le descrizioni dettagliate e ben integrate nella storia, i dialoghi mai eccessivi, ma ben integrati, i flashback che dicono molto senza rivelare tutto.
Insomma, senza tanti giri di parole, ti posso dire che mi sei piaciuta più del solito! ^^
Anche il Lessico è migliorato molto visto che sei riuscita a eliminare la maggior parte delle ripetizioni e, quelle ancora presenti, non sono affatto fastidiose, anzi, permettono al lettore di focalizzare su quella data parola la propria attenzione o la propria curiosità, così che riesca a tenerla a mente per gli avvenimenti futuri.
Come ti ho detto sei migliorata molto e questo mi fa estremamente piacere, ma non me la sono ancora sentita di darti il punteggio pieno per il semplice che fatto che ho notato ancora un paio di sbavatura che col tempo, ne sono sicura, verranno eliminate senza problemi.
La prima riguarda l’invertire il soggetto e l’aggettivo, un po’ come fanno gli inglesi; ovviamente non è un errore, semplicemente è una cosa curiosa e caratteristica che, però, ti volevo fare presente proprio perché non è così usuale. L’altra è il solito piccolo errore, quello di ripetere un po’ troppo il soggetto “lei” all’interno dello stesso periodo: Edith è la protagonista, all’inizio della storia c’è solo lei e il suo macabro seguito, non è necessario ripetere sempre che l’azione la fa lei, che lei si muove; è una cosa facilmente intuibile.
Beh, in verità le cose negative erano solo queste! :P
Per il resto ho solo complimenti da elargirti e quindi ti faccio un grande applauso! ^^

Caratterizzazione dei Personaggi: 10/10

Come sempre nelle tue storie trovo dei personaggi complessi e sfaccettati, che sanno attirare subito l’attenzione del lettore. Così è stato con Edith: benché la calma iniziale è facile avvertire un senso di tormento che permea la sua anima, che muove le sue azioni e che, a momenti, incrina la forza di volontà con la quale si muove per le strade ormai deserte.
Edith è una ragazza che ha perso tutto ma che si ostina a sopravvivere per via di una misteriosa promessa che ha fatto a qualcuno, una promessa tanto forte che la spinge ad andare avanti anche se, a momenti, i ricordi dolci e amari rischiano di farla crollare, così com’è nella natura umana. Sono ormai mesi che vive in quest’infermo e sa perfettamente come muoversi, sempre animata da questa forza interiore, da questo amore che poco alla volta ci viene presentato e che commuove per quanto è forte è intenso.
La sua sopravvivenza mira semplicemente al compiere la sua promessa e per questo non si ferma di fronte a nessuno, nemmeno al povero David: lui che era da tantissimo tempo che viveva da solo e che aveva pianto al vedere un altro essere umano, quel giovane che aveva tanti progetti per il futuro, per una terra di nuovo loro, ma che non ha potuto realizzarli. Ecco, sebbene non abbia del tutto apprezzato questa parte, sono dell’idea che l’istinto di Edith sia stato forte e ampiamente meditato: la sua promessa e il suo amore per quella ragazza ormai morta, sono stati elevati al di sopra di ogni regola morale e, pur di riportare tutti a casa, la giovane si è avventata senza esitazione su David, non potendogli permettere che uccidesse l’amore della sua vita.
Non ho condiviso questa decisione, ma visto che il pezzo era coerente con le idee di Edith ed era ricco di pathos, sono comunque riuscita ad apprezzarlo. Sarebbe stato forse più facile dimenticarsi di tutto e ricominciare, ma Edith mi è piaciuta anche per questo: aveva preso una decisione, aveva fatto una promessa, l’ultima della sua vita normale, e l’avrebbe portata a termine.
Quando finalmente la giovane riesce a tornare a casa, portando con sé la moglie e il loro bambino: la sua volontà e il suo amore fanno il resto basta un colpo per mettere fine alle sofferenze della ragazza e una volta stese entrambe sul letto, le dita saldamente incrociate, ne basta un altro per mantenere la loro promessa.
Ti devo fare i miei complimenti per la semplicità con cui ha presentato questo personaggio così complesso, per essere stata in grado di farmela amare da subito per la sua gentilezza e per il suo amore sconfinato e così determinato, amore che va oltre alla morte e che dà a Edith la forza di andare avanti per poter finalmente risposare in pace accanto alla donna che ha sempre amato.
A questo punto mi auguro solo una cosa, che finalmente loro tre siano finalmente felici assieme.
Ribadisco che mi è dispiaciuto tanto per David, ma era chiaro che le cose dovessero andare così… probabilmente il suo sorriso solare e il rossore sulle gote mancherà a molte persone, come a Edith mancava il sorriso e i baci di sua moglie, la possibilità di sentire il loro bambino scalciare dentro di lei.
Davvero i miei più sentiti complimenti.

Originalità e Trama: 5/5

In questa storia c’era praticamente tutto quello che avevo chiesto: una Trama avvincente e tantissima Originalità e come sempre sei riuscita a fare centro perfetto! ^^
La storia si apre con questa calma quasi surreale nella quale, però, è facile capire che qualcosa non funziona nel verso giusto. Qui conosciamo Edith che compie gesti comuni, che ripensa a una promessa che la spinge a marciare ogni giorno di più, portandosi appresso un macabro seguito.
La tensione sale quando sale quella della protagonista e gli occhi divorano riga dopo riga questo racconto mentre Edith prosegue nella sua marcia senza sosta. Vi sono attimi di cedimento, attimi in cui tutto sembra troppo grande, troppo impossibile e altri in cui sarebbe così facile fermarsi e ricominciare daccapo, ma è chiaro che non è possibile.
Il finale è arrivato troppo in fretta, troppo inaspettato e troppo commovente, tant’è che ho sentito chiaramente il mio cuore perdere un battito: mi sono commossa come poche altre volte in vita mia, ho sentito il respiro mancarmi e, per un attimo, gli occhi farsi lucidi.
Ho apprezzato questa storia sotto tutti i punti di vista: per la trama apparente semplice, ma più complessa di quanto uno potrebbe immaginare e per l’originalità con cui hai descritto gli avvenimenti. Anche gli zombie mi sono piaciuti anche se sei rimasta sulla tipologia classica, hai comunque aggiunto qualcosa di personale: il loro non demordere mai, il fatto di essere come segugi che, una volta puntata una preda, non l’abbandonano per nulla al mondo.
Complimenti davvero, hai scritto un’ottima storia, bravissima! ^u^

Uso del Fucile da Caccia: 5/5

Il fucile trovato da Edith non è sempre al centro della scena, eppure la sua presenza è palpabile in ogni attimo: quando la ragazza si sveglia la mattina, quando il dolore e i ricordi sono così forti da minacciare di schiacciarla, quando parla con la moglie, dicendogli che è uno strumento di morte, eppure così bello e lei le amava le cose belle.
È stato commovente il suo utilizzo e il profondo significato che lo permeava: non per niente Edith usa quello per porre definitivamente fine al vagare della moglie e del loro bambino, perché è un’arma bella e a lei sarebbe piaciuta.
È anche l’arma con cui, stringendo salda la mano della propria amata, Edith pone fine alla sua vita.
Un ottimo utilizzo, punteggio pieno! ^^

Gradimento Personale: 10/10

Ormai mi conosci da innumerevoli Contest e sai che ho il brutto vizio di parlare fin troppo prima e arrivare qui senza avere più cose da dire… stavolta è come tutte le altre volte! ^^’’
Ho parlato a lungo in precedenza su quanto la storia mi sia piaciuta sotto ogni punto di vista: su quanto tu sia migliorata nello Stile, su quanto la Trama mi abbia catturato e l’Originalità sia sempre alle stelle, su come i personaggi fossero ben delineati e ho particolarmente apprezzato l’uso del fucile all’interno della tua storia.
Parte del mio gradimento va anche alla scelta di chiamare la città in cui Edith ha trovato David “Hope”, “Speranza”: dava un senso di pace, faceva credere che tutto sarebbe potuto ricominciare daccapo e invece… la storia si è conclusa col suo tragico e commovente epilogo.
Mi auguro che ti sia chiaro che la storia mi è piaciuta particolarmente… ma se non fosse chiaro (viste le poche parole spese qui), ti consiglio di guardare al fondo della Valutazione. ;)
Ci tengo però a farti ancora una volta i complimenti per la splendida storia che mi hai proposto! ^u^

Titolo e Impaginazione: 5/5

Ti sembrerà strano ma perfino il Titolo della tua storia mi è piaciuto! XD
L’ho trovato molto evocativo e racchiude in sé il succo stesso della storia, quindi punteggio pieno! ^^
Anche l’Impaginazione va più che bene: hai usato il mio front preferito, ti sei districata bene tra i vari flashback e l’uso del corsivo, hai equilibrato bene la lunghezza dei paragrafi… quindi direi tutto perfetto, ottimo lavoro! ^^

Bonus Attrezzo: 3/3

Come ti ho già detto il finale mi ha commosso ed emozionato come poche altre storie; in fondo sono contenta che tu abbia scelto proprio l’arma che destinasse la tua protagonista alla morte, altrimenti non penso che la storia avrebbe avuto lo stesso intenso significato.
Punti Bonus assegnati e meritatissimi! ^^

Bonus Personaggio: 0/2

Mi spiace ma non era specificato il lavoro svolto da Edith in precedenza e, sebbene questo non abbia intaccato la storia, ti ha impedito di ricevere questo ulteriore Bonus.
Sii comunque fiera, perché, lo ribadisco fino alla nausea, hai scritto una storia degna di questo nome! ^^



Totale: 52,35/55

[Vincitrice del Premio Speciale: “Welcome To My Apocalypse”]

Recensione alla storia A uno sparo dalla morte - 29/08/16, ore 20:59
Capitolo 2: Giustizia è fatta
8^ Classificata
Al Contest: "Apocalisse: Vivere o Morire"

gnarly / Gnarly


“A uno sparo dalla morte”


Grammatica e Sintassi: 4,25/5

Allora, allora… nella tua storia ho trovato qualche errore sparso che ho corretto e riportato qui sotto, ma non è questo il vero “problema” (se così possiamo chiamarlo) della storia. Il problema è proprio la struttura di molte frasi che risulta forzata e fin troppo arzigogolata, tanto che spesso e volentieri ho dovuto rileggere i vari passaggi (quelli dove c’era più azione) alcune volte per essere certa di averli capiti nel modo giusto.
Senza dubbio questo deriva da una scorretta formazione del periodo (talvolta inverti il soggetto, alle volte metti prima di gli aggettivi, ecc…) e dall’uso sbagliato della punteggiatura che ti fa leggere una frase in un certo modo quando, invece, il significato voleva essere un altro.
Non sono stata qui a correggere tutto, ma se vuoi (appena avrò un momento più tranquillo) potrei darti una mano a sistemare la storia, ma il mio consiglio è quello di trovare un buon Beta per aiutarti a sistemarla.
Spero di non averti offeso con queste affermazioni… ^^’’
Non ti ho riportato qui gli errori (mi sembrava davvero brutto e scorretto nei tuoi confronti), ma li puoi trovare nella Valutazione completa sul Topic del Contest.

Stile e Lessico: 6,5/10

Purtroppo, visto e considerato quello che ho detto sopra, anche il mio gradimento nello Stile e nel Lessico ne ha un po’ risentito.
Non so se sia giusto affermarlo o meno, ma ho avuto l’impressione che il tuo Stile sia molto acerbo e un po’ frettoloso, elementi che non fanno scorrere bene la lettura, impedendo a chi legge di farsi coinvolgere nelle vicende di Kara e dei suoi amici. Io per esempio ho vissuto la sua avventura in modo molto distaccato, ero curiosa, ma non sono riuscita a restare incollata allo schermo proprio per la difficoltà di comprensione di cui ti parlavo prima, ma vediamo di andare con calma e di spiegarti tutti per bene.
La fluidità della storia è compromessa in più punti nei quali il lettore deve fermarsi e rileggere l’intero passaggio per essere certo di aver compreso appieno il significato della frase o del periodo in questione. Servirebbe un lavoro di correzione, semplificazione e ampliamento del testo: correzione per mettere a posto la punteggiatura (come già ti dicevo sopra) così da rendere più facilmente comprensibile il messaggio che vuoi lanciare, semplificando così la lettura e la fluidità della storia, eliminando una volta per tutte quelle “e” e quei “poi” di congiunzione che, a lungo andare, risultano fastidiosi e pesanti da leggersi. Inoltre servirebbe ampliare e arricchire di descrizioni e di fatti la storia stessa che, mi spiace dirlo, ne è un po’ carente: per esempio io ho davvero faticato a immaginarmi i personaggi perché ne avevo delle descrizioni davvero sommarie, ho faticato a immaginarmi la tenuta di campagna perché era veramente poco o nulla descritta. Ora non dico di mettersi a descrivere ogni singola cosa, ma servirebbe quel tanto di spiegazioni per dare al lettore pennellate di paesaggio e personaggi, così che non debba immaginarsi tutto di propria iniziativa.
Per farti un esempio concreto: inizialmente pensavo che Mark fosse un ragazzino sulla decina di anni (e ci avevo quasi preso, in effetti… u_u), ma di aspetto praticamente non so com’è, se è alto o basso per la sua età, se ha i capelli chiari o scuri, gli occhi come sono, ecc… d’accordo che non era il personaggio principale, ma era comunque importante ai fini della storia, era importante per Kara e quindi meritava un minimo di descrizione. Così come la tenuta di campagna che, sempre personalmente parlando, immaginavo che fosse su due piani e con un solo ingresso; mentre mi pare di intuire che sia ben diversa. Potevi facilmente descriverla mentre Aaron stava facendo il giro della casa per cospargere la benzina, dando qualche spunto al lettore, facendogli capire com’era fatta, non so se riesco a spiegarmi bene… ^^’’
Ti consiglierei anche di aggiungere qualche abbellimento alla storia stessa, mettere qualche aggettivo in più, così da dare più pathos al testo altrimenti l’elenco di semplici azioni e pensieri tutti in fila uno dietro l’altro sembrano un freddo elenco della spesa che sa trasmettere poco o nulla.
Spero finora di essermi spiegata decentemente e di aver articolato bene il perché ho definito il tuo Stile un po’ acerbo, ovviamente senza nulla togliere al tuo scritto… ^^’’
Con uno Stile come questo potresti tranquillamente scrivere in prima persona: dove le descrizioni devono essere ridotte all’osso (almeno per quanto mi riguarda) e la parte introspettiva la fa da padrona; tutto questo comunque senza omettere il pathos di cui ti accennavo prima.
Anche con il Lessico non mi sono trovata molto: oltre a essere un po’ troppo semplificato e di basso registro (che non deve essere inteso come una brutta cosa, sia chiaro, alle volte uno stile semplice e con un basso registro rende benissimo nella storia), mi è sembrato molto “artificioso”, molto stentato… quasi come se la lettura dovesse procedere a singhiozzi. Non so se sia stato voluto o meno, ma personalmente non l’ho apprezzato.
Inoltre ho notato che spesso ti sbagli a esprimerti: utilizzando espressioni della lingua parlata anche in quella scritta il che, sebbene non sia del tutto scorretto, non è nemmeno del tutto giusto…
Mi rendo conto di quanto sia contorta questa frase, quindi faccio un esempio che mi è rimasto impresso, in un passaggio tu hai scritto “un’espressione le copriva il viso”, ma un’espressione non copre il viso, al massimo lo deforma o un altro sinonimo che ti sia più gradito. Di questi “errori” se così possiamo chiamarli ce ne sono davvero tanti sparsi per il testo che un po’ intaccano la lettura, rallentando la fluidità con cui si scorrono le frasi.
A proposito di sinonimi, purtroppo il tuo scritto difetta anche di questo: ci sono diverse ripetizioni all’interno e piuttosto vicine che alla lunga stancano veramente tanto il lettore, lo affaticano piuttosto pesantemente.
Per tutti questi motivi ti consiglio vivamente di trovare un buon beta e di scrivere con lui/lei, così poco alla volta riuscirai a sviluppare uno Stile proprio, ricco di pathos e molto più maturo rispetto a quello che hai detto.
Mi auguro vivamente di non averti offesa in alcun modo, ho semplicemente espresso dei pareri e quello che per me non va bene, magari per un altro Giudice è l’ideale, cerca soltanto di non prendertela. ^^

Caratterizzazione dei Personaggi: 7/10

I personaggi che mi hai presentato (creati tenendo praticamente conto di tutti i Bonus che avevo messo a disposizione) mi sembrano ottimi personaggi, ma purtroppo ho notato delle contraddizioni nel loro comportamento che me li hanno fatti sembrare inverosimili, oppure diversi da come, fino a quel momento, si erano mostrati, impedendomi probabilmente di apprezzarli fino in fondo.
Partendo da Kara mi sono resa conto che ha una personalità piuttosto complessa, ricca di sentimenti, di dubbi, di paure che la fanno essere molto decisa sotto alcuni punti di vista, ma estremamente debole e fragile sotto altri. Pablo la descrive come una ragazza forte, una giovane donna che sa quello che vuole dalla sua vita e che lotta con tutta se stessa per ottenerlo, ma allo stesso tempo, come dicevo sopra, è estremamente fragile: sia per via del suo violento bagaglio passato (la morte del padre, la fobia per i boschi, il rapporto burrascoso con la madre) risulta essere una persona fatta di cristallo, bellissima e forte, ma a cui basta un’incrinatura per spezzarsi in mille pezzi.
Devo dire che come personaggio non mi è dispiaciuto perché l’ho trovato molto realistico: spesso persone con una grande forza d’animo, sono quelle che hanno un’anima costellata di cicatrici che si sforzano di nascondere, ma che comunque, alle volte, emergono con tutta la loro forza, mostrando quanto in verità una persona sia debole. In particolare posso dirti di aver molto apprezzato il suo sfogo finale, il flusso dei pensieri che passano nella sua testa poco prima che sollevi il braccio per spararsi un colpo alla tempia: lì ho sentito davvero del pathos, ho capito i suoi pensieri, i suoi ragionamenti, la sua rabbia nei confronti di quegli esseri senz’anima, il suo dolore per aver lasciato morire tante persone e la sua pace perché, finalmente, per lei non ci sarà più sofferenza.
Kara mi aveva fatto davvero una buona impressione anche se certi suoi comportamenti mi sono sembrati piuttosto… insoliti e poco coerenti. Inizialmente dice di non essere attratta da Pablo per l’aspetto (sebbene sia una bella persona), ma per la sua intelligenza e, quando i due si baciano, sembra che sia il primo bacio che si sono scambiati, mentre dopo si viene a scoprire che non era la prima volta che si scambiavano un simile segno d’affetto. Personalmente questa cosa non mi è piaciuta molto: sarebbe meglio mettere subito in chiaro che Kara e Pablo si frequentano, magari facendo un paragone tra il bacio sul portico e quelli che si sono scambiati in precedenza; oppure, se non vuoi rivelare questa relazione così presto, potresti lasciarlo intendere tra le righe.
Un’altra cosa che non mi spiego molto del comportamento di Kara è il suo improvviso blocco a vedere lo zombie quando esce per la seconda volta dalla tenuta di campagna: improvvisamente guardando lo zombie, ricorda quello che è successo a suo padre e si pietrifica… cosa è scattato nella sua testa per farle avere una simile reazione? Ha visto il bosco alle spalle del mostro? La creatura somigliava a suo padre? Le ha ricordato qualcuno? Mi sono un po’ sforzata di capire, ma proprio non ce l’ho fatta… ^^’’ … un blocco completo ci può stare tranquillamente, ma deve esserci un perché, si deve dare una spiegazione, anche piccola, del motivo per cui è avvenuto in quel momento, in quel modo, non so se mi riesco a spiegare bene.
Un’altra cosa (prometto che sarà una delle ultime… ^^’’), a un certo punto scrivi che Kara è in grado di trovare il meglio nelle persone e usare questo “meglio” come punto di forza; con Mark però non ci riesce e, sebbene ne sia confusa, si affeziona di più al bambino che a tutti gli altri, ma perché? ^^’’ … da quanto ho potuto capire Mark ha tante caratteristiche positive: oltre al fatto di essere un bambino, scrivi di lui descrivendolo come un ragazzino dolce, che ancora non ha perso la sua innocenza, la sua purezza, è una presenza solare che riesce sempre a strappare un sorriso; che poi necessiti di affetto a causa del modo cruento con cui i genitori gli sono stati strappati è un altro discorso, ma mi sembra una persona con molti lati positivi o mi sbaglio?
Magari è colpa mia che non ho saputo cogliere i dubbi di Kara, ma mi sembra che di caratteristiche positive, questo bambino, ne abbia parecchie, almeno dal mio punto di vista… ^^’’
Questi sono i punti che mi hanno fatto storcere un po’ il naso mentre leggevo del personaggio di Kara e un po’ mi dispiace perché, come ti avevo detto, lei non mi dispiaceva essendo una protagonista molto realistica in fatto di dinamiche e comportamenti, ma questi passaggi mi hanno fatto alzare un po’ un sopracciglio.
Pablo, invece, non mi ha convito molto e sia chiaro che, con questo, non dico che non fosse ben caratterizzato, eh! Semplicemente non mi ha attratto come Kara era riuscita a fare. Sebbene quello che hai detto di lui, che era un medico radiato dall’albo in giovane età per diversi incidenti che hanno portato alla morte di altrettanti pazienti, non sono proprio riuscita a farmelo piacere: mi sembrava troppo bello e dannato per essere un personaggio reale e sentito come la protagonista, fin troppo perfetto.
Anche lui, mi spiace dirlo, ha avuto dei comportamenti che non mi hanno convinto: lo descrivi come una persona tranquilla, perfino fredda, che mantiene la sua solita routine benché l’apocalisse che li circonda, eppure si lascia andare a comportamenti estremamente affettuosi con Kara, come darle quel leggero bacio sulle labbra davanti a tutti, poco prima di accompagnare Aaron in cantina a prendere la benzina. Mi era parso una persona estremamente controllata e poi si lascia andare a simili effusioni in pubblico e, soprattutto, in una situazione critica come quella che si era andata a creare? Tutto questo non mi convince, non del tutto almeno.
Un altro passaggio che mi è sembrato un po’ troppo forzato e inverosimile in una situazione come quella è stato il litigio tra Pablo e Aaron: uno scambio di battute va benissimo, ma arrivare a volersi fronteggiare l’uno con l’altro quando c’è in gioco la propria vita, dovendo addirittura far intervenire una terza persona per calmare le acque, mi sembra azzardato e forse un po’ troppo forzato. Come ho già detto uno scambio acceso di battute ci può stare, è nella natura umana rispondere a un’offesa, ma tenendo conto che ogni minuto sprecato poteva significare la morte, forse la reazione di entrambi è stata fin troppo esagerata.
Venendo poi agli ultimi personaggi, Alyssa e Aaron, quella che mi è piaciuta di più è stata senza dubbio Alyssa sebbene il suo modo di fare e di esaltarsi in situazioni così critiche mi è sembrato forse eccessivo: puoi essere nerd quanto vuoi, ma per definizione i nerd detestano lo sforzo fisico, preferendo sedersi e parlare, e poi… non si trovano in un videogioco che se muori hai una vita di scorta, si tratta della realtà e se muori non esiste un tasto di reset. Nonostante questo, per quel poco che è comparsa, mi è sembrata una ragazza interessante e che, probabilmente, meritava un approfondimento maggiore.
Aaron è il classico personaggio tutto muscoli e poco o niente cervello, ma non per questo disprezzabile, ho sempre apprezzato i cliché se ben usati e visto il suo ruolo marginale penso che possa andare piuttosto bene. Mi dispiace non spendere molte parole su di lui ma, come ho appena detto, ha un ruolo in parte marginale e le informazioni su di lui erano molto limitate.
Vorrei spendere anche due paroline sul personaggio della madre di Kara che, per quanto fuori di testa, mi aveva incuriosito poiché mi ha ricordato un personaggio cui sono molto affezionata: il genere di persona che risulta sempre stordita o apatica tranne nei momenti di furia più cieca in cui non esita ad alzare voce e mani. Sebbene sia comparsa per poco, è stata in grado di attirare la mia attenzione.
Detto questo, in conclusione vorrei dirti che i tuoi personaggi mi sono sembrati buoni, ci sono degli angoli da smussare, dei comportamenti anomali da spiegare e delle informazioni in più da dare su ognuno di loro, ma non mi sono sembrati brutti, anzi, possono formare un gran bel gruppetto, una volta sistemati. Per questo motivo ho deciso di assegnarti un voto intermedio: i protagonisti mi sono piaciuti, ma non mi hanno convinta del tutto.

Originalità e Trama: 1/5

Come puoi vedere dal punteggio qui non sei andata molto bene e mi dispiace dirlo, ma leggendo la tua storia ho trovato dei grossi buchi di trama, delle scene che non avevano spiegazioni solide su cui fondarsi e che, quindi, hanno portato a questo brutto risultato.
Prima di elencarti tutte le cose che non mi hanno convinto, vorrei però dirti che la storia non era partita male: era una semplice Slice of Life sulla vita di un gruppo di persone post-apocalisse… nulla di che, ma con la presenza di personaggi interessanti, la scelta di non descrivere il morso di Kara direttamente ma attraverso un flash-back e la presenza di questi zombie indovini (un dettaglio interessante che, però, meritava più spiegazioni), poteva venire fuori una gran bella storia, con un punteggio forse non massimo, ma decisamente più alto. Però, come ti ho detto, ci sono davvero tanti buchi di trama, passaggi incoerenti e comportamenti insensati dei personaggi che mi hanno portato ad assegnarti questo punteggio.
Prima di spiegarti cosa non mi ha convinto vorrei ripetere che io non sono qui per smontare nessuno, va bene? Ti sto solo dando il mio parere sulle cose che andrebbero sistemate, quindi cerca di non sentirti demoralizzata… ^^’’

Allora… all’inizio della storia, quando c’è il flashback di Kara nel bosco che vede il padre dilaniato dall’orso, dici che l’animale si avvicina a lei e l’annusa, ma un attimo dopo la vuole attaccare ferocemente tanto da costringere il cacciatore a sparargli e ucciderlo… ma se l’orso si è avvicinato per annusarla non è detto che l’avrebbe attaccata, poteva semplicemente andarsene: a differenza di quello che si crede, gli orsi non sono bestie assetate di sangue e attaccano solo se percepisco un pericolo. Inoltre, l’orso doveva essere su quattro zampe per avvicinarsi a Kara e, nonostante questa vicinanza, il cacciatore riesce con un solo colpo di fucile a ucciderlo? Mi sarei aspettata almeno un paio di colpi per essere certo di averlo fatto fuori.
La polizia e i militari dovrebbero essere gli ultimi a ritirarsi in caso di una situazione critica poiché sono gli unici a essere stati addestrati per fronteggiare situazioni difficili come quelle da te descritte, magari non per contenere una minaccia zombie, ma almeno per arginarla il tempo necessario a permettere ai civili disarmati di andarsene. Nella tua storia, invece, sono i primi ad andarsene, lasciando allo sbando la popolazione, ma hanno ricevuto un ordine preciso? E perché Kara non l’ha eseguito ed è rimasta in città con la madre?
Parlando della routine di Pablo affermi che lui è solito alzarsi e uscire dalla tenuta di campagna per andare a cercare cibo nei supermercati vicini… ma se sono a una buona distanza dalla città (come immagino che sia, altrimenti si vanifica lo scopo si allontanarsi dalle grandi città… ^^’’), come fa a raggiungerli a piedi? All’inizio pensavo che potesse usare il pick-up o un altro mezzo di trasporto, ma ho accantonato l’idea poiché una macchina consuma benzina preziosa e fa molto rumore, attirando zombie. E proprio parlando di zombie: se sono tanto lenti come li hai descritti com’è possibile che il primo che incontrano, quello che esce dalla boscaglia, riesce a “scagliarsi” contro Pablo che gli era corso incontro, e subito dopo come fa Kara a trovarsi immediatamente faccia a faccia con lo zombie se Pablo, per raggiungerlo, era corso verso la boscaglia? Kara non ha avuto paura ad avvicinarsi al bosco? Perché qui non ha tentennato mentre, poco dopo, senza un motivo apparente si pietrifica? Restando sugli zombie mi dici che percepiscono le mosse dell’avversario tanto da essere in grado di schivare i colpi e per questo devono essere accecati… ma se “percepiscono” i movimenti perché sono chiaroveggenti, non è necessario che vedano la persona che vogliono aggredire e quindi, teoricamente, renderli ciechi non serve a nulla.
Parlando di Kara, Pablo afferma che è una ragazza tanto forte e determinata da essere riuscita a soli ventidue anni a essere capitano della polizia e qui dire che è esagerato è riduttivo… ^^’’ … non sono certa di come funzioni in America, ma da quanto ho potuto capire qui in Italia (e in buona parte dell’Europa) ci vogliono almeno tre anni di apprendistato in accademia prima di diventare poliziotto effettivo e ne servono almeno altrettanti di onorato servizio senza macchie sulla propria carriera per passare da un grado all’altro e il grado di capitano è molto in là nella scala gerarchica. Magari in America vale la meritocrazia più che qui in Italia, ma ventidue anni sono davvero troppo pochi per ricoprire un ruolo così importante.
All’inizio del secondo capitoli dici che il gruppo ormai ridotto e sconvolto dalla perdita di Mark si sposta di settimana in settimana per evitare gli zombie, ma alla fine ti smentisci dicendo che a Kara restano pochi giorni da vivere; allora, o uno o l’altro… ^^’’ … o si spostano di continuo oppure l’infezione ha bisogno di molto tempo per diffondersi in tutto il corpo.
Poi… ammetto che il secondo flashback è veramente incasinato, quindi preparati psicologicamente… ^^’’
Pablo e Aaron vanno a controllare il bosco e tornano che sono coperti di sangue, ma che armi avevano per uccidere gli zombie e sporcarsi del loro sangue? Sono stati aggredito e gli zombie gli hanno sanguinato addosso? Sono stati feriti? Che è successo, da dove arriva quel sangue?
Mentre esplorano la tenuta di campagna, Mark trova una mazza da baseball che sfrega contro la ringhiera per produrre rumore, come mai non l’hanno trovata prima? Perché non possono usarla come arma per difendersi oltre che per produrre rumore?
Altra cosa che proprio non capisco: Kara ha una pistola, spara in aria per produrre rumore e attirare gli zombie, ma invece che sprecare così le munizioni (che mi viene anche da chiedermi quanti diavolo di caricatori abbiano… ^^’’), non potrebbe usarle in modo più furbo per uccidere gli zombie attirati dal rumore delle stoviglie? Se l’è portate dietro per cosa, allora, se poi usa la pistola per fare chiasso? Poi beh, c’è quella parte di cui ho già parlato, in cui si pietrifica senza che sia successo nulla.
Abbiamo detto prima che gli zombie sono lenti, quindi come riescono a schivare i proiettili che viaggiano a una velocità spaventosa? E sempre riguardo alla loro velocità: se sono tartarughe umane come fa quello all’esterno della casa a essere già alle spalle di Kara quando lei entra, tanto che è Alyssa a ucciderlo fracassandogli la testa? Che poi, spaccare una testa con una semplice gomitata è di nuovo eccessivo: si tratta sempre di ossa e se rompi una testa con una gomitata, in automatico ti rompi anche il gomito stesso.
Quando Kara sta per appiccare il fuoco per bruciare la tenuta di campagna, scrivi che controllata in tutte le stanze: come fa a non trovare Mark se le controlla tutta, ma soprattutto come riesce a controllare se, come hai detto prima, le stanze sono tutte occupate dagli zombie, accorsi in casa per via del rumore? All’esterno non ce ne sono più? Quando Kara sente l’urlo di Mark e Pablo prova a consolarla, come fa il ragazzo a sapere che il bambino si era nascosto in camera?
Un’altra cosa che non ho capito… ma Alyssa e Kara si conoscevano prima dell’apocalisse? Perché da come le descrivi verso la fine così pare, oppure i film di zombie li hanno visti mentre erano nella tenuta di campagna? E Kara amava Aaron e, visto che non è stata ricambiata, si è poi messa con Pablo? A questo riguardo mi sento piuttosto confusa… ^^’’ … nelle ultime righe ci sono dei passaggi misteriosi e degli intrecci amorosi che non credo di aver capito appieno… ^^’’

Sperando di non essere risultata troppo cattiva, sono riuscita almeno a spiegarmi sul perché, purtroppo, ho dovuto assegnarti un punteggio così basso?
La storia non era così male: niente di estremamente originale, ma sarebbe stata comunque carina e piacevole da leggersi, ma a causa di tutti questi errori, di queste mancanze di spiegazioni, il punteggio è crollato velocemente; anche perché certi passaggi mi sono sembrati scritti in fretta, buttando lì le idee senza svilupparle del tutto e lasciando quindi questo sapore amaro in bocca.
Mi dispiace proprio tanto perché ammetto che potrei essere stata puntigliosa e fastidiosa, ma non posso farci nulla… ^^’’
Mi auguro davvero di non averti offesa o scoraggiata in alcun modo, ho semplicemente espresso un parere… ^^’’

Uso della Pistola Semi-Automatica: 2,5/5

La pistola è senza dubbio un elemento presente all’interno della storia: è l’arma da cui Kara non si separa mai ed è lo stesso oggetto con cui la ragazza decide di togliersi la vita, piuttosto che diventare una di quelle creature che tanto disprezza e chissà che, così facendo, non possa finalmente trovare la pace che in vita non ha avuto.
Nonostante questo non mi ritengo del tutto soddisfatta dall’uso dell’arma: è sì presente, ma non risalta così tanto all’interno della storia se non nella parte finale, in precedenza Kara ce l’aveva e basta, l’ha usata per uccidere uno zombie e per sparare in aria per attirarne altri, ma sono cose che poteva fare con un qualsiasi altro oggetto e la storia sarebbe funzionata comunque, non so se riesco a spiegarmi bene… ^^’’
Hai fatto un lavoro buono, ma non abbastanza da convincermi a darti un punteggio più alto, sarebbe anche solo bastato aggiungere qualche dettaglio, mettere un altro flashback sul perché quella pistola era così importante.

Gradimento Personale: 6/10

Immagino che dai miei precedenti commenti molto “simpatici” sia chiaro che la storia, purtroppo, non ha riscontrato il mio pieno apprezzamento… ^^’’
Come ti ho già detto non sarebbe una brutta storia: i personaggi sono interessanti e mi piace l’idea di far rivivere i momenti più importanti tutti attraverso dei flashback, ma necessita davvero di essere ripresa in mano per una risistemata generale.
Una volta corretti gli errori, migliorato un po’ lo Stile e il Lessico (più che altro ampliato con delle descrizioni che permettano al lettore di immaginarsi la casa e i personaggi) e corrette tutte le sbavature nella Trama che ti ho riportato in precedenza, sono dell’idea che la storia sarebbe molto più godibile. :)
Come mi è già capitato di dire sarebbe una simpatica Slice of Life in stile apocalittico, il genere di One-Shot che fa sempre piacere leggere anche solo per scoprire cosa faranno i personaggi, come si comporteranno, fin dove si spingeranno per sopravvivere.
Mi scuso se non mi dilungo molto, ma la maggior parte delle cose le ho già dette nei punti precedenti, quindi mi ritrovo sempre a corto di parole quando arrivo qui… ^^’’ … ci tenevo però a precisare che io non volevo smontare la tua storia e che, appunto, una volta sistemata penso che sarebbe molto gradevole a leggersi, quindi cerca di non darti per vinta, va bene? ^^
Io sono rimasta affascinata da alcuni personaggio e spero di poter leggere in futuro di nuovo qualcosa su di loro! ^^

P.S: ho trovato fantastiche le citazioni all’inizio di ogni capitoletto, semplici ma d’effetto, una bella trovata! ^^

Titolo e Impaginazione: 3,5/5

Il Titolo non mi ha particolarmente colpito forse perché era un po’ troppo lungo, forse perché non rappresenta bene la storia, non saprei dirti precisamente: è carino, questo non lo metto in dubbio, ma si poteva trovare qualcosa di meglio dal mio punto di vista.
In compenso ho davvero apprezzato la presenza di questi due mini capitoli all’interno della tua One-Shot che spezzano la storia in due momenti ben definiti: la “calma” apparente e la nuova vita che tutti si stanno godendo dopo il primo periodo di caos e morte e la parte finale, quando questa calma guadagnata con fatica viene sgretolata e gli eventi precipitano fino alla fatale conclusione. Hai avuto proprio una buona idea, molto brava. ^^
L’Impaginazione invece… qui di nuovo ci sono alcuni piccoli problemi; nulla di eccessivamente grave, sia chiaro, ma che mi sono comunque sentita di farti presente.
Prima di tutto ti avviso che certi paragrafi erano fin troppo lunghi e compatti e questo può, in molti casi, scoraggiare il lettore: ti consiglierei di andare a capo un po’ più sovente, così da dare respiro alla storia, guadagnandoci anche dal punto di vista visivo.
Un’altra piccola cosa riguarda l’uso del corsivo: apprezzatissimo durante i flashback, ma che sarebbe potuto essere molto più sfruttato anche negli altri punti della storia per porre l’accento su determinate parole in modo più diretto piuttosto che usando le virgolette alte.
In ogni caso, non sei andata male, questo ci tengo a dirlo… ^^’’ … ti volevo solo far notare queste due piccole cose; non hai usato il front che avevo consigliato, ma non mi sono trovata eccessivamente male, quindi tutto a posto. :P

Bonus Attrezzo: 3/3

Dietro alla pistola semi-automatica, che potrebbe sembrare un’arma sicura, un’arma grazie alla quale puoi sopravvivere, si nascondeva un destino impietoso nei confronti della tua povera protagonista, infatti lei non sarebbe riuscita a sopravvivere all’apocalisse zombie.
La pistola stessa è stata utilizzata da Kara per porre fine alla sua vita, evitandole il triste destino di vagare in eterno sulla Terra alla ricerca di carne umana.
Circondata da volti amici e sentendo solo più il colpo d’arma, Kara ha lasciato questo mondo, ma ti ha permesso di guadagnare questo Bonus.

Bonus Personaggio: 2/2

Come avevo già anticipato in uno dei punti precedenti ho apprezzato che sei riuscita a inserire quasi un personaggio per ognuno di quelli che avevo indicato come miei preferiti.
C’è Kara che fa parte della polizia (e che quindi ho identificato in parte come militare) e che ha una fobia parzialmente importante ai fini della Trama (dico parzialmente per via di tutti i discorsi fatti sopra). C’è Mark che è solo un bambino spaventato e terrorizzato da quest’apocalisse che ha colpito con crudeltà il mondo, ma che comunque non era riuscita a portargli via il sorriso (almeno fino all’incidente nella tenuta di campagna) e infine c’è Alyssa che, per quanto sia una presenza marginale, è stata descritta come una nerd dei film sugli zombie.
I punti bonus qui sono stati ampiamente meritati proprio per l’ottimo lavoro svolto!



Totale: 35,75/55
Recensione alla storia Un uomo solo - 07/11/15, ore 21:30
Capitolo 1: Un uomo solo
*Recensione Premio vinta al Contest: "1 su 24 ce la FA!" per esserti Classificata Prima*

HOLA! ^_^

Eccomi con un'altra Recensione e, come sempre, perdonami per il tremendo ritardo... lo studio fa male... ^^''

Va beh, bando alle scuse e passiamo a recensire la storia! ^^
Premetto di non essere una fan di storie di questo genere, ovvero di quelle che raccontano la vita di un personaggio originale, senza che vi sia nemmeno un po' d'azione (quella non guasta mai per quanto mi riguarda! *Q*), ma questo scritto non mi è dispiaciuto per niente. :)
Il testo è scorrevole e piacevole da leggere, senza paroloni difficili o complicati ragionamenti interiori che possano rallentarlo troppo, è stato anche bello non trovare errori (benché qualche virgola l'avrei spostato o direttamente eliminata). L'unico vero e proprio appunto che potrei farti su questo argomento è lo scrivere i numeri in cifre anziché in lettere, una cosa che personalmente parlando non approvo molto... ^^'' ... ma è un piccolo dettaglio mio e indubbiamente trascurabile... ;)
Come già detto, nella storia non c'è azione, ma solo una serie di ricordi che vogliono ripercorrere gli eventi più importanti della sfortunata vita di Ovidio (bel nome, tra l'altro! ^^).
Di lui abbiamo conosciuto le tappe essenziali che l'hanno portato a essere l'uomo che è ora: una persona di successo che si è guadagnata tutto ciò che ha col sudore della fronte, una scelta che, sebbene non sia del tutto originale, riesce sempre a fare colpo sulla mia persona, poiché permette di vedere le cose sotto una prospettiva molto positiva: "lavora sodo e otterrai tutto ciò che vuoi!" ... un messaggio che apprezzo sempre in uno scritto. ^^
Ovidio come personaggi non mi è dispiaciuto, complice la sua spiccata forza di volontà che sa emergere benché la sua timidezza. L'unica cosa di lui che non mi è piaciuta molto è stato il suo fossilizzarsi su Caterina, non prendendo nemmeno in considerazione la povera Elisa; dopo venticinque anni di matrimonio, qualcosa avrebbe pur dovuto provarlo per lei, secondo me... non amore vero, ma almeno qualcosa... ^^''
A parte questo, ripeto che la storia non è dispiaciuta, anzi, è stata piacevole da leggersi. ^^
Ti lascio e ci vediamo alla prossima Recensione. ^^
ByeBye

ManuFury! ^_^
Recensione alla storia L'Ultimo Tramonto - 22/10/15, ore 22:42
Capitolo 1: L'Ultimo Tramonto
*Recensione Premio vinta al Contest: "Sangue di Drago" per esserti Classificata Terza*

HOLA! ^_^

Ebbene sì, dopo una vita e mezza (sono un ritardataria cronica, sorry! T_T) sono riuscita a ritagliarmi il tempo necessario per lasciare le Recensioni Premio a tutti voi vincitori. ^^
Ho scelto questa stria perché era un po' vecchiotta (mi piace indagare sullo Stile dei partecipanti prima di averli conosciuti in prima persona) e anche perché era la tua prima originale, quindi mi sono fiondata.
Ammetto che hai ragione... trasuda drammaticità da tutti i pori, da tutte le righe... T_T
Però è comunque una bella storia, racconta delle realtà fin troppo conosciute al mondo, di malattie che spesso ti portano via nel fiore degli anni e di tante altre cose brutte... racconta un po' il mondo, per dirla semplice. Però, alla fine, ti lascia in ogni caso un mezzo sorriso sul viso, poiché l'avvertimento di 'Nesto nei confronti di Ale e le sue parole poco sopra ti ricordano che, in ogni caso, c'è sempre qualcosa di bello e delicato a questo mondo, qualcosa per cui vale la pena di lottare e, anche se ormai si è vicini alla fine, è sempre un bene sorriderne.
Nella sua semplicità, è una storiella che fa piacere leggere benché il tema forte, come ho già detto, però davvero è carina.
Non mi è sembrato di notare errori di ortografia... in compenso noto come lo Stile sia moooolto cambiato col tempo (se me lo permetti, eh... ^^''): si sente che è acerbo, semplice... insomma, diversissimo da quello dettagliato e profondo che sono abituata a leggere, con molte ripetizioni e frasi brevi, incisive, che però spezzano un po' il ritmo della narrazione.
Questi non sono insulti, eh... sono solo pareri... ^^''
Mi fa piacere vedere come il tuo Stile sia maturato col tempo, sappilo. :)
Beh... scusa se la Recensione non è proprio il massimo, ma la devo concludere qui... ^^''
Ci vediamo alla prossima e sempre in gamba, ok? :)
A presto,
ByeBye

ManuFury! ^_^
Recensione alla storia Adesso, di che colore è il cielo? - 21/09/15, ore 14:34
Capitolo 1: Adesso, di che colore è il cielo?
*Recensione Premio vinta al Contest: "This Is War" per essersi Classificata Seconda*

HOLA! ^_^

Ed eccomi all'ultima Recensione Premio di quelle che ti aspettavano. Allora, ho scelto questa storia un po' perché era l'unica senza Recensioni e un po' perché il Titolo mi ha incuriosito.
Devo dire che... ho fatto leggermente fatica a comprenderne gli eventi... inoltre, non sono nemmeno sicura di aver capito tutto... ^^''
Perdonami davvero, ho riletto la storia due volte, ma ci sono dei punti, dei passaggi che proprio mi lasciano perplessa... .___.
Allora... la protagonista uccide uno spacciatore che era il miglior amico del suo angelo... e fin qui ok... mentre lei lo uccide arriva il suo angelo e vede quello che lei ha fatto... però viene colpito da un colpo di pistola, sparato da chi? (penso dallo spacciatore visto che aveva lui la pistola, ma lo spacciatore era già morto... il colpo è partito prima e ha ferito l'angelo, facendolo morire solo in un secondo momento? ^^''). La protagonista va dall'angelo incespicando, se lo tira contro e osserva la sua vita scorrere via... e poi resta lì? Se il dolore per quella perdita è così forte, perché non si è uccisa? Aveva una pistola e un coltello a portata di mano, sarebbe stato facile, così avrebbe potuto raggiungere il suo angelo, no?
Scusami, eh, ma questa serie di eventi non mi ha del tutto convinta... ^^'' ... a partire dal motivo per cui la ragazza ha ucciso lo spacciatore... puro istinto? Desiderio di strappare il suo angelo da un mondo grigio fatto di droga e violenza? Non mi è del tutto chiaro... e il fatto che tutto il racconto sia un po' confusionale non hanno contribuito molto... ^^''
Volevo anche segnalarti che il testo per intero sarebbe da rivedere: ci sono errori sparsi, refusi, parole utilizzate nel modo sbaglia, problemi nella punteggiatura, scorrettezza nella coniugazione dei tempi verbali...
Mi dispiace usare parole così dure, ma queste sono state le mie impressioni... ^^''
La storia non è male, però andrebbe rivista, ripulita da un po' di errori, renderla un po' più lineare, rispondere a qualche domanda che il lettore si pone.
Se avessi bisogno di aiuto per metterla a posto, ricordarti che sono sempre disponibile. :)
E niente... mi dispiace che l'ultima e unica Recensione a questa storia sia Neutra... ^^'' ... ma è proprio da rivedere.
Scusami ancora... spero di ritrovarti presto,
Alla prossima,
ByeBye

ManuFury! ^_^