| Recensione alla storia Proprietà - 17/11/11, ore 00:12 | | Capitolo 1: // | Ciao, cara!
Ricevendo la tua risposta, mi sono decisa a passare di nuovo e mi sono resa conto di quanto facessero schifo le recensioni che lasciavo un tempo, e di quanto una storia così non meritasse un commentino striminzito. Spero di riuscire a fare qualcosa di meglio, stavolta. Mi impegnero u.u
Prima di tutto, vorrei spendere due parole sul personaggio di Juno, che è più complesso di quanto voglia far sembrare: l'ho sempre vista come una ragazza impulsiva, che vive il momento e che cerca di seguire ciò che le dice il cuore, più che la testa. Ne è la dimostrazione la sua gravidanza, e anche questi pensieri che tu hai analizzato, che mi sembrano più che fattibili.
Per questa sua caratteristica, si ritrova coinvolta in una situazione molto più grande di lei: aspetta un figlio a soli sedici anni e, ovviamente, non sa cosa fare.
Come tutti sappiamo, inizialmente ha cercato la strada più... "semplice" (non so se sia la parola giusta, e forse non lo è, ma è l'unica che mi viene in mente al momento), ma non è riuscita ad abortire. Poi ha deciso di dargli comunque un futuro, e poi tutto ciò che sappiamo - e che non è necessario ripetere xD
Fino ad arrivare a questo momento.
Sai, mi sono chiesta spesso come ci si deve sentire. Cioè, non dev'essere semplice abbandonare un figlio, e non dev'essere una scelta da poco. Una volta che lo lasci andare non è più tuo, semplicemente. Eppure, di semplice non c'è niente, in tale situazione.
Bisogna trovarsi nella situazione, per poter giudicare, questo è vero. E io, infatti, non mi sento in diritto di esprimere un commento. Eppure, secondo me è una scelta molto... matura. Se ben ponderata, può donare un futuro ad un bambino che, altrimenti, non lo avrebbe, vivrebbe in una brutta situazione, cose del genere.
Credo che quella di Juno sia stata la scelta migliore: lei non sarebbe stata pronta a crescere una bambina, eppure io trovo giusto che lei si ponga delle domande, che provi nostalgia per sua figlia.
Credo sia quasi impossibile portare in grembo un bambino per nove mesi e non provare neanche un po' di nostalgia quando lo si lascia e ci si rende conto di averlo perso per sempre. Quando si capisce che non lo vedremo crescere, che non ci chiamerà mai «Mamma», che non dovremo svegliarci la notte per vedere per quale motivo piange, che non lo sentiremo recitare la poesia alla festa della mamma. Non è una situazione semplice, e io in Juno vedo tanta umanità, umanità che la spinge a ripensare alla sua bambina, anche dopo averla data via.
Non la vedo OOC e non vedo la situazione fuori dal personaggio, tutt'altro. Credo che tu abbia utilizzato una visione del tutto molto umana e giusta, che abbia analizzato un lato del suo carattere che non si vede spesso. Hai fatto un ottimo lavoro, e ti dirò: scrivere drabbles non è semplice, diciamocelo. Riassumere un sentimento in cento parole o giù di lì è difficilissimo, soprattutto se si sceglie di rappresentare una tematica così delicata. Invece, per me, tu sei stata davvero bravissima, e spero di riuscire a recensire presto qualcos'altro di tu!
Mi scuso per la modifica, ma quella recensione non mi soddisfaceva per niente. Ci sentiamo presto!
Mari ♥
(Recensione modificata il 22/06/2012 - 08:24 pm)
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