Recensioni di shilyss

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Forgiving you is always been too easy - 30/04/20, ore 12:42
Capitolo 1: Forgiving you is always been too easy
Cara Bacinaru!
Ho seguito con molto piacere questa serie TV e sono molto felice che tu ne abbia scritto. Maeve e Otis sono resi perfettamente: lei una romantica che non ammetterebbe mai di esserlo, severa, bellissima e anche decisamente più adulta della sua età e lui così adorabilmente lui, impacciato, incasinato, sincero, schiettamente romantico. Forse il termine romantico non è il più adatto per parlare di questa strana coppia che si mette in affari prima di essere legata da alcunché, però i fiori, san Valentino, questo bacio che è dolcissimo proprio perché dato a fior di labbra sono tutti elementi che la rendono terribilmente romantica. Maeve lo attendeva eppure non dice nulla, però nota tutti i dettagli di Otis, tutta la sua ansia da adolescente innamorato e non può fare a meno di perdonarlo – anzi, di concedergli il suo perdono: la particolarità della gentile concessione di Mauve però sta nel fatto che il suo far pace con Otis e con i suoi disastri sia qualcosa che nasce spontaneamente in lei e che non decide razionalmente.

Lo perdona d’istinto, prima che la ragione intervenga a suggerirglielo e questo denota una volta di più come vi sia tra loro qualcosa – poi in verità non ho ancora visto la seconda stagione e sto con la sola prima: diciamo che questa tua storia mi hai fatto venir voglia di aprire Netflix. Come dicevo anche prima li ho riconosciuti anche nello spazio limitato della flash grazie ai dialoghi molto ben resi, segno di come in poco tempo si possa dare una caratterizzazione ic dei personaggi. Maeve è spesso sboccata, scostante, imbronciata, dura (sappiamo anche che clima vive a scuola, dove abita e, più in generale, i suoi trascorsi) e l’hai resa benissimo con quel mix di cinismo e secchezza: tutto il contrario del verboso Otis (scompigliato, incasinato, adorabile). Anche in questo caso colpisci nel segno ^^!
Shilyss
Recensione alla storia Piccoli e inaspettati momenti di gentilezza - 14/04/20, ore 00:22
Capitolo 1: Piccoli e inaspettati momenti di gentilezza
Ciao bacinaru!

Tra le attività da svolgere sicuramente durante la quarantena c’è vedere film e penso che recupererò quello di Operazione Uncle in settimana, ma nel frattempo mi dirigo in una zona per il momento più confortevole, The Witcher. Il momento che hai scelto di raccontare appartiene alla vita quotidiana, ma ci offre l’opportunità per vedere il lato più gentile e umano di Geralt di Rivia. Abituato com’è a vivere in solitudine e isolato, a uccidere mostri, non è avvezzo a occuparsi di una terza persona, però sente di doverlo fare perché Geralt non è solo uno strigo disincantato e scorbutico. È qualcosa di più – un buon amico, per esempio, e Jaskier se n’è reso conto.

Di Jaskier mi piace la sua lettura ic: hai sottolineato il fatto che spesso le sue arti compositive si mescolano con quelle amatorie generando situazioni imbarazzanti (che tra l’altro qui nasconde, nicchiando), situazione che sono altamente canoniche e che generano, tra l’altro, tutta la timeline con Ciri; qui usi il medesimo espediente del marito geloso per azzopparlo (poverino) e per dimostrare che si può essere scorbutici come Geralt e accorgersi se un amico sta male. Questo leggerissimo hurt/comfort riesce a rendere perfettamente sia il carattere dello strigo che obbliga l'altro a fermarsi che quello più impudente e sfacciato del bardo, che neanche si era reso conto di stare così male o, comunque, proseguiva il viaggio tranquillamente. Hai fatto ciò sfruttando alcuni elementi come il cavallo: Geralt deve essere davvero preoccupato se sceglie di cedere la propria amatissima cavalcatura a Jaskier e, in effetti, un peggioramento delle condizioni di Jaskier potrebbe costringerli a doversi poi fermare per un tempo ancora più lungo.

La gestione del personaggio di Geralt è curata nel dettaglio dai gesti decisi e dalle battute spicce e secche, proprie di un uomo d’azione che non si vuole perdere in chiacchiere e che forse è anche in imbarazzo nel dover curare chicchessia, denotando un’altra volta quel suo essere IC nella storia, quel suo essere a posto solo mentre uccide mostri e meno, per esempio, in una corte reale, laddove Jaskier invece si trova perfettamente a suo agio. Devo confessarti che mi sono divertita molto leggendo di quando prende come fosse un insulto quel “tenerone” che è una chiara provocazione del bardo. Come ti dicevo anche nella scorsa recensione, studiandolo da vicino e vivendo con lui Jaskier ha capito com’è veramente l’amico e anche quanto sotto la scorza e l’atteggiamento scostante dello strigo ci sia decisamente qualcosa di più. E quel qualcosa io credo che qui tu l’abbia mostrato in questa storia molto ben scritta e piacevolissima da leggere. Non nego che leggerei volentieri altro di tuo su questo fandom, mi piace molto come gestisci i personaggi ^^.
Un caro saluto,
Buonanotte o buongiorno,
Shilyss
Recensione alla storia All the things they said - 11/04/20, ore 11:48
Capitolo 1: All the things they said
Ciao cara!

Appena ho adocchiato che hai scritto in questo fandom non potevo non leggere, dato che la serie TV di The Witcher mi è piaciuta moltissimo. Fluida nello stile, efficace nei dialoghi, propone uno scenario interessante e a mio parere molto ic: Geralt di Rivia è abituato a suscitare sospetto e odio nei confronti del prossimo; non si aspetta il meglio dall’umanità, vuoi anche per il lavoro di cacciatore di mostri che svolge e per quello che la lunga esperienza lo costringe a vedere – le bassezze umane, le maledizioni, gli intrighi. Jaskier si è posto l’obiettivo di cantarne le imprese e per farlo ha deciso di vivere accanto a Geralt. Vivendo certe esperienze sulla propria pelle e spesso anche determinandole (penso all’episodio dei desideri o quando lo porta alla corte dove ha un nemico che lo vuole uccidere) ha imparato a vedere altro, a capire che il pregiudizio nei confronti di Geralt è ingiusto. È un po’ come se le imprese del compagno di viaggio siano anche un po’ sue, che le canta, le vive, le sostiene e in cui crede.

Generalmente nella serie vediamo come l’eternamente indispettito, il cupo, sia Geralt. Abituato a vivere e a viaggiare da solo, sembra perennemente mal sopportare la presenza di Jaskier: qui però le parti si invertono. È il bardo che dimostra di essere irato con lo strigo perché non accetta il pregiudizio della gente e lo stigma che insegue Geralt, la nomea che si tira appresso volente o nolente. Ritengo che Jaskier nella storia non voglia accettare che una persona combattiva come Geralt tolleri la marginalità in cui è inserito, che non si opponga alla miopia della gente della taverna (che rappresenta uno scampolo di mondo, certo, ma uno scampolo che in qualche modo è l’opinione comune per come la intendiamo noi). Jaskier non ci sta perché ha visto oltre, ha scavalcato le opinioni negative, ha conosciuto Geralt nel profondo intuendone la grande umanità, ma non tolleri il suo cinico disincanto che lo fa sprofondare nell’accettazione del pregiudizio perché “tanto la gente pensa questo e giudica e lo farà per sempre.” Jaskier propone un rinnovamento nella percezione di se stesso di Geralt; l’augurio è che lo strigo capisca di valere di più – che per lui, Jaskier, vale di più e quella è l’unica opinione credibile.

Tutto questo – perdona il papiro – per dire come abbia apprezzato che pur rimanendo nelle maglie del rating verde tu abbia affrontato tematiche che emergono chiaramente da un’analisi dei dialoghi precisi e bilanciati. È stato un vero piacere leggerti, mia cara!
Un saluto e buon weekend, per quanto ci consente la quarantena,
Shilyss
Recensione alla storia When I'm staring into the abyss, you're the only thing that keeps me from falling in. - 26/01/20, ore 15:18
Capitolo 2: From the first time I saw you
Ciao Polly!
Perdonami se ti ho fatta attendere tutti questi giorni – non vedevo l’ora di tornare **, ma finalmente eccomi qui. Tra Barry e Cassie è scoppiata la passione e non solo: i due hanno confessato di amarsi! Il mio bisogno di romanticismo non poteva essere soddisfatto più di così. Hai scelto di seguire il punto di vista di Barry e di farci sentire le sue sensazioni, il suo desiderio con una donna che lo accoglie in tutti i sensi, sia aiutandolo nel momento del bisogno forte della sua empatia e capacità di comprenderlo, sia accoglierlo fisicamente, da donna e da amante. Sentendosi desiderato Barry desidera e l’unico sforzo che deve fare è con se stesso, per godere il più possibile di un momento magico e irripetibile che è solo l’inizio di un rapporto in cui si intravede la speranza di una felicità futura. La scena lime è mescolata ai dialoghi che esprimono e tengono traccia della confessione reciproca di Cassie e Barry e risulta fluida, in un misto di introspezione e descrizione fisica che raggiunge un ottimo equilibrio tra eleganza e passione.

E tutto questo non nasce solamente perché Cassandra è bella (cosa che comunque è), ma perché nel corso del tempo che hanno passato assieme senza dirsi assolutamente nulla lei è stata una presenza importante. Il momento più toccante è quel bacio dato da Barry d’impulso, senza sapere né avere idea se Cassie avrebbe gradito. Certo, essendo usciti la sera prima c’erano delle potenziali buone speranze, ma… non era detto e sei stata brava a rendere il momento sulla pagina (virtuale) scritta. Insomma, questa minilong mi è piaciuta moltissimo e l’unica nota negativa è che non c’è un terzo capitolo! XD Un abbraccio forte e a presto,
Shilyss <3
Recensione alla storia When I'm staring into the abyss, you're the only thing that keeps me from falling in. - 15/01/20, ore 10:51
Capitolo 1: Save me from myself, don't let me drown
Ma ciao Polly!
Visto il tuo entusiasmo per Hader ho deciso di iniziare questa minilong (ma non temere, presto recupererò tutto perché mi è mancato tantissimo leggerti!) Ora, il capitolo è piacevolissimo e scorrevole. Barry appare nelle sue umane fragilità e l’immagine di lui col polso sanguinante, in macchina, preda dei sensi di colpa per una vita che non sta prendendo la piega giusta, è resa benissimo: di Cassie mi piaccia che sia tenera e che sappia ascoltare. Non chiede e non pretende spiegazioni, vuole solo che Barry stia meglio. Per ottenere un futuro bacio tra i due era importante, a mio parere, fare ciò che hai fatto tu, ovvero inserire l’OC all’interno di un corso di recitazione e spiegare che Barry l’ha sempre notata, ma che non ha mai fatto il famoso passo avanti per farsi notare.

Del resto, è qualcosa che capita molto spesso anche nella vita vera ed è per questo che mi piace leggerti. Poi certo, non è che la serata fuori con Cassie cancelli tutto dal cuore di Barry riguardo ciò che ha fatto, però gli permette di tirare un momentaneo sospiro di sollievo. La scena nel vialetto di casa è adorabile: lui vorrebbe baciarla, ma non è la sera adatta per mille motivi (tra cui che è la prima uscita), però è bello che tu abbia scritto che lui l’avrebbe voluto, perché questa sua esitazione dimostra come tenga alla ragazza e contribuisce a lasciare un desiderio sospeso tra i due.
Al prossimo capitolo, mia cara, spero di passare prestissimo :*
Shilyss