Recensioni di shilyss

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Recensione alla storia Love on a real train - 21/03/19, ore 20:55
Capitolo 2: 2
Cara fumomiele! ^^

Siccome Bandersnatch, come sai, mi intriga moltissimo, sono venuta qui per proseguire la lettura, ma devo confessarti che ho l’ansia: ho visto che hai aggiornato postando una shot, ho Paralyzed da finire e pure Caramelle da iniziare… insomma, ragazza mia, qui ho da leggere fino al 2050! Il che, per inciso, è un bene, eh!

Allora, passiamo alla recensione: la centralità del Glifo e del libro di Davies è esaltata e spiegata in ogni riga del capitolo. Ogni riga mi riporta alla mente una delle scelte possibili e devo confessarti che è strano, molto strano, assistere alla presentazione di Bandersnatch e trovare sia Stefan che Colin. In pochissimi finali i due rimanevano insieme fino alla fine, quindi a ogni tua frase io pensavo alle varie opzioni – alla follia di Stefan, alle sigarette, alla tesi del complotto che prende buona parte della trama. L’effetto che mi hai dato è quello non di un what if, come in effetti è, ma di un missing moments, una sorta di finale alternativo che, però, non nega gli altri, affatto: li ingloba.

Stefan può mettersi a disegnare il glifo e impazzire in ogni istante e l’invito di Colin che chiede al protagonista di andare a casa sua può veramente finire allo stesso identico modo, che non spoilero anche se vabbè. Quale direzione prenderai? Sono veramente, veramente curiosa di capire come procederà d'ora in avanti la tua scrittura/ennesimo finale, perché non nega gli altri, come ho già detto, ma può renderli più tridimensionali e approfondirli. Vedendo l’intesa tra i due protagonisti, inoltre, non posso non pensare alla figura un po’ tragica della compagna di Colin, così sopra le righe eppure bambinesca, totalmente estromessa dai ragionamenti mentali del geniale compagno (che ho anche trovato ottimamente interpretato).

A inquietarmi positivamente e a divertirmi sono due aspetti che tu hai ben sottolineato, dando loro il giusto spazio e senza scivolare nello spiegone: Stefan forse è davvero impazzito appresso alle scelte di Bandersnatch e l’associazione tra chi inventa giochi e programma percorsi con scelte obbligate (che il giocatore pensa siano libere) e l’assonanza con l’azione della divinità che, appunto, pur essendo onnisciente e onnipotente, lascia all’uomo il libero arbitrio di scegliere tra il bene e il male, pur sapendo già (proprio perché è Dio e sa tutto) cosa faremo. Ci intrufoliamo qui nella logica, nella teologia, nella scienza e se vado avanti mi metto a disegnare glifi pure io (e non mi sembra il caso).

Suppongo che capirai come questa storia mi stia prendendo tantissimo (adoro che tu scriva anche su Black Mirror) e ti faccio davvero tanti, tanti, complimenti. :*
Un abbraccio e buona serata,
Shilyss <3
Recensione alla storia Love on a real train - 14/03/19, ore 23:39
Capitolo 1: 1
Cara fumomiele!
Cosa mi ero persa, cosa??

Una perla che viene direttamente da Black Mirror! La tua scorsa shot era finita nelle mie liste tipo prima ancora di finirla e questa minilong promette di fare altrettanto. Non mi dilungherò sull’aderenza col gioco, ma vorrei spendere due parole sul modo in cui sei riuscita a entrare nella testa di Stefan. La sua scelta di programmare da solo il videogioco è l’unica possibile, perché l’episodio ci porta comunque a intraprendere un dato tipo di percorso (premetto che non ho giocato/visto tutti i finali possibili, ma almeno una dozzina sì). Vedere una presentazione di Colin e Stefan insieme è stato bello. È stato come vederli riemergere da un’apnea troppo lunga e anche se nelle note spieghi e dici che Stefan non è il disturbato che conosciamo allegramente, sappi che l’ho riconosciuto comunque nel disagio di trovarsi con quel tossico adorabile di Colin. Come amo quel personaggio e il modo in cui l’hai descritto, con quei capelli biondo ossigenato, sopra le righe con la canna o la sigaretta tra le labbra! L’ossessione per l’autore di Bandersnatch e il richiamo all’omicidio della moglie e alla fine dello scrittore sono il filo rosso, è il caso di dirlo, di un disagio che comunque appartiene in maniera evidente a Stefan anche qui, quindi mi complimento per la caratterizzazione che io trovo molto, molto aderente. So che shippi questi due e in effetti è molto difficile non rimanere catalizzati dalla commistione mentale che lega i due sviluppatori: Colin ha la funzione di mentore per tutto l’episodio ed è evidente sia come cerchi il ragazzo – ho sempre pensato che fosse una sorta di suo personale… Stregatto, ecco – sia come rappresenti per Stefan un faro, una guida, un amico, una voce. Stefan ne è ammaliato, pende dalle sue labbra, ascolta il suo video in uno dei suoi molti futuri. Quindi niente, spero di poter leggere prestissimo anche il prossimo capitolo (che vedo già postato) ^^ e ti faccio tanti, tanti complimenti per questo inizio… col botto!
Un caro saluto e buonanotte :* :*
Shilyss
Recensione alla storia Scegli la tua realtà - 24/01/19, ore 12:10
Capitolo 1: Scegli la tua realtà
Cara fumomiele, <3 <3

troppa era la curiosità per la tua shot targata Black Mirror per non passare. Con questa serie ho un rapporto conflittuale e piuttosto complesso, ma sostanzialmente la amo e mi spaventa assieme. E, ovviamente, ho visto Bardnesnatch e l’abbiamo giocato facendogli fare più percorsi, anche se non tutti quelli disponibili. Eccomi dunque a sospendere, ma solo momentaneamente, la bellissima Paralyzed per giungere qui. Il mio rapporto con Black Mirror è caratterizzato da amore per tutti gli episodi, ma anche turbamento. Il primo episodio della prima serie mi offese e, per lungo periodo, sospesi del tutto la visione. Poi, spinta dalle insistenze di fidanzato, mi accinsi a guardare i successivi episodi. Uno di quelli che preferisco è sulle app d’incontri (quello che finisce con Panic degli Smiths, della scorsa stagione). Bandersnatch è tutto quello che hai detto tu. Realtà parallela e finzione si mescolano in un gioco dove i confini tra immaginazione e realtà si confondono e dove il personaggio “finto”, il protagonista alienato che ci divertiamo a far soffrire e che tormentiamo come fossimo dèi ingiusti, si trova costretto entro binari predestinati (distruggere il computer, prendere il treno, cercare invano Colin, uccidere il padre). Senza andare a fare un’esegesi dell’episodio, posso dire che tu hai colto il dramma di Stefan e il suo male interiore e che la ship con Colin non mi sembra poi così tanto assurda 😉. È comunque una comunanza spirituale molto forte, la loro. Colin è un aiutante/maestro/esempio, ma è anche una sorta di doppelganger ben riuscito di Stefan. Il suo retaggio (la figlia che vediamo in braccio alla deliziosa compagna) è quella che rimarrà invischiata nel gioco Bandersnatch contemporaneo in uno dei molti finali.

Che ne raccoglie l’eredità e la maledizione. Oltre a essere ben scritta, la shot espleta ottimamente il senso dell’episodio: temi come la libertà e gli universi paralleli suggestionano autore e scrittore. L’esperienza di uno sconvolto Stefan, che assiste solo a uno dei possibili destini che lo separano dall’anima affine alla sua, è solamente una versione del gioco che è la vita. Il libero arbitrio appare come un inganno in cui spettatore, protagonista e lettore rimangono incastrati (una delle versioni del gioco era considerata la migliore, mi pare, proprio perché illudeva il giocatore di poter essere libero). Resta, dopo la lettura, la domanda sospesa se tutto sia scritto o meno e in quale misura.

Bellissima, davvero bellissima! Tanti complimenti e a rileggerci prestissimo,
una piacevolmente colpita Shilyss