Recensioni di shilyss

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Voglia di te - 12/06/22, ore 17:33
Capitolo 1: Voglia di te
Mia luce!!

Che bello trovare una tua nuova storia (anche se i miei tempi di reazione sono simili a quelli di internet explorer XD). Con una AU, poi, che mi fa sciogliere più o meno come un gelato al sole! Ma parliamo dei nostri piccioncini: Stede trattiene Ed e c’è tutta la dolcezza e la passione di una coppia sposata che, però, si ama: lo si percepisce dal modo in cui Stede cerca di impedire al marito di andare a lavorare, ma anche da alcune battute salaci e divertenti – e torno a ripetermi: la dolcezza e l’efficacia dei dialoghi sono sempre delle tue firme personali che apprezzo tanto tanto. L’idea di aver tramutato i pirati in dei ristoratori è geniale – il nome del locale e il gioco di parole con i bastoncini di pesce semplicemente delizioso – ma ho amato tantissimo anche il riferimento a Izzy che si troverebbe a gestire, con risultati dubbi, il pub – e in effetti, dovendo catapultare i personaggi di OFMD nel mondo contemporaneo, quale luogo migliore di un pub, trait d’union con i locali in cui i lupi di mare bevono il grog?

Lo sguardo finale che Ed lancia a Steve è stupendo ed è una promessa della passione che seguirà quando, a lavoro finito, i due potranno stare di nuovo insieme, prendendosi tutto il tempo per loro. Con pochi, abili tocchi, ci hai mostrato uno spaccato divertente e romantico/passionale al tempo stesso, di come sarebbe se Ed e Stede vivessero ai giorni nostri e non posso fare a meno di pensare che ne vorrei decisamente di più, di storie come queste, perché certi amori, certe attrazioni, attraversano il tempo e le epoche. Un abbraccio fortissimo, Bennina! Mi sei mancata!
Shilyss
Recensione alla storia Healing ink - 18/05/22, ore 19:46
Capitolo 1: Healing ink
Luce delle mie settimane!

Era assolutamente troppo tempo che non ti leggevo e per concludere una giornata di lavoro non c’è niente di meglio che un dessert a base di questi due… eh eh eh. Mi piace moltissimo come hai sviluppato il prompt: il tatuaggio è un segno indelebile che vuole ricordare un momento o un concetto o un ricordo indelebile e all’inizio Bonnet guarda con ammirazione sia Ed che tutto il reticolo di tatuaggi che lo ricopre. Antico segno di devianza poi fortuitamente normalizzato alla fine del XX secolo, al tempo di OFMD è appannaggio di quei corsari a cui Stede ambisce appartenere, sia pure col suo proprio codice. È bello che dopo il confronto drammatico, dopo essersi resi conto che la schiettezza e la sincerità avrebbe potuto impedire una loro separazione, una volta riuniti Stede senta la necessità – o forse dovrei dire “si senta pronto” a marchiarsi con la bussola e a divenire un pirata vero, se vogliamo.

Una delle firme della tua scrittura è la dolcezza mai eccessiva, ma sempre capace di scaldare il cuore del lettore grazie a delle immagini efficaci. Qui sono state più d’una, dal sottolineare come il trucco di Blackbeard sia parte della maschera del suo personaggio a quella notte passata in silenzio senza parlare, abbracciati, insieme. Vale più di mille discorsi e significa più di decine di capitoli, quello stare insieme perché si vuole avere vicino l’altro, perché basta questo, perché non servono parole quando entrambi hanno avuto la certezza di essere vicini a perdersi. Un silenzio denso, una notte che serve a chiudere certe ferite. A quelle degli altri ci penseranno credo il grog, il tempo e qualche spiegazione. L’altra cosa davvero bella è che a fare il tatuaggio – il primo per Bonnet – è Ed. Una sorta di rito iniziatico, di cosa privata tra loro, solo loro, che mi è piaciuto proprio tanto – ma come mi piacciono sempre le tue storie, del resto.
Un abbraccio fortissimo, Bennina: tanto pistacchio per te <3
Cla'
Recensione alla storia Quel che sta nel mezzo - 20/04/22, ore 18:40
Capitolo 1: Quel che sta nel mezzo
Mia luce!!!
Ho l’occhio meno gonfio, finalmente, nonostante le ventordici ore passate a lavorare al pc. Visto il tuo entusiasmo per questo fandom non potevo non sbirciare, leggere, guardare e informarmi – poi vabbè, io adoro Taika e anche la sua deriva comica e vederlo qui interpretare Barbanera è molto, molto interessante. Come coppia Stede ed Edward hanno quella complementarietà che vado cercando nelle ship, quella diversità che li rende così perfetti insieme e, come se non bastasse, l’atmosfera piratesca ha un che di romantico e di avventuroso fatto apposta per far volare la fantasia, tra mostri marini, regole di corte e retaggi del passato che avvolgono entrambi, sia il ricco gentiluomo che deve disfarsi dell’inettitudine tipica di chi non ha mai dovuto guadagnarsi niente, nella vita, sia il pirata duro e puro, con una precisa opinione di sé che è una maledizione annunciata, dato che Ed non pensa gli tocchi niente di bello dall’esistenza.

Evocativa la presenza del kraken, ma anche dell’illusione provocata dalla luce della luna che sembra quella di un faro, quasi fosse un miraggio. E in un’epoca in cui navigare voleva dirsi affidarsi a pochi strumenti, alla vista (buona) e alle stelle questa confusione si fa mezzo per comprendere che il viaggio di Bonnet non è per niente finito, dato che è ben lontano dal vedere la terra, segnalata da un faro, ma è perso in mezzo agli oceani rischiarati solamente dalla luna. Un altro pezzo bellissimo è quello di Barbanera che paragona gli occhi di Bonnet a dei gioielli come non ne hai mai visti: l’iconografia legata ai pirati è strettamente connessa con i tesori, i gioielli trafugati e seppelliti in qualche isola sperduta – altro elemento presente in questa storia suggestiva e intensa, a cui spero di rendere giustizia condividendo con te tutte le emozioni e le sensazioni che mi ha suscitato in un ordine più o meno logico: ecco, temo, qui sta la difficoltà maggiore!

Edward e Stede si sono incontrati, le loro vite si sono toccate, le loro anime sono cariche di sofferenza, l’elemento marino è presente in scene stupende – la solitudine delle isole deserte, ma anche le notti avvolte da tentacoli, riferibili sia alle creature marine che alle acque viscide e insidiose, buie e paludali. In mezzo a tutto questo c’è l’amore, c’è il perdono, c’è il consolare l’uno le ferite dell’altro e anche il cambiamento, fine ultimo di ogni viaggio, materiale o irreale che sia. Grazie, come sempre, per aver condiviso con dolcezza e pathos una storia così.
Con affetto, anche se ogni tanto sparisco ^^'
Shilyss