Recensioni di PoemDestroyer25

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Un destino oscuro - 28/08/15, ore 02:48
Capitolo 1: All'origine delle ombre
Come andiamo, Tsuki?

Ti avevo promesso di recensire una tua storia ed eccomi qui, finalmente, dopo essermi goduto i sedici capitoli di Un Destino Oscuro.
Da dove posso cominciare? In primis, adoro l'idea di una storia che tenti di tracciare un quadro nitido delle origini di Malefor, colmando in effetti le lacune presenti nella trama di The Legend Of Spyro.
In essa, hai convogliato messaggi e significati in maniera impeccabile, e squisitamente “decorativista”, in qualche modo (ma a ciò, essendo più inerente al piano tecnico, arriveremo più in là). In particolar modo, mi pare di scorgere qualcosa di platonico (non in senso amoroso, bensì in diretto riferimento alla dottrina del filosofo!) nell'idea che Malefor viva in un'oscura grotta, assoggettato come un misero servo dal volere e dall'indottrinamento perpetrato da Flarendor: quest'ultimo, facendolo vivere praticamente e metaforicamente nell'“ombra”, gli ha sempre illustrato una parvenza di vita, poggiata su immani illusioni che propinassero una falsa volontà conoscitiva ed autonoma al povero Malefor. Ha voluto creare un automa da guerra, e al contempo riserva ambulante di energia oscura per sé con la malsana idea di dominare il mondo, dietro per giunta a chissà quali contorte motivazioni. Peccato non si fosse accorto che l'automa fosse in realtà un autentico essere vivente e pensante, con la reale volontà di trovare il proprio posto nel mondo e forgiare il proprio destino in nome di un'armonia interiore, latente ed agognata da tempo.
Ed è qui che la storia del piccolo drago viola si intreccia con quella dei dragonc-, ehm, draghetti addestrati come aspiranti guardiani e ai Guardiani stessi. Non posso dirmi un vero amante degli elementi “dolciotti” in varie storie, ma anche in questo caso riesci a prendermi! I draghetti co-protagonisti, Ignitus e Solaris in testa, hanno tutti una spiccata caratterizzazione che, complici anche le loro gesta, aggiungono alla storia una trama parallela di stampo corale che la rende estremamente godibile. E che dire di Neiry, Axius e Siil? La prima è la perfetta figura materna che arriva perfino a proteggerlo con rabbiosa veemenza da un'oscurità strisciante, ma che riesce a riservare al protagonista l'ultimo momento di vera dolcezza prima di scivolare nelle Tenebre. Axius, dopo i primi capitoli, si è rivelato più complesso e tormentato di quanto credessi, risultando ben fatto nel suo insieme. Ho trovato Siil, invece, alquanto sfuggente, ma assolvendo così proprio al ruolo di personaggio moralmente ambiguo ed infido, di cui non si sapranno le intenzioni finché non si giungerà alla fine.
L'incontro di Malefor con i suoi genitori – non male l'ironia di Airack! - è un colpo al cuore, dove il maggior significato della storia inizia a convergere la sua forza devastante, e che fungerà da spiegazione per la scelta del draghetto viola di imboccare il sentiero dell'Oscurità.
Insomma, questa storia retrospettiva, con tutti i suoi elementi, riesce a conferire al personaggio di Malefor una nuova, soprendente profondità, rendendolo meno “manicheo” e più intrigante da analizzare! In tale ottica, il dettaglio della sua amicizia con Ignitus sarebbe uno di quelli che avrebbe conferito maggiore drammaticità alla storia originale di TLOS.

Passiamo ora alla parte tecnica. A primo colpo d'occhio, vedo che anche tu non lesini sul lessico, in quanto a “pomposità”! ;) Devo però ammetterlo: non mi crea alcun problema (forse perché dovrei essere il primo a starmene zitto, a tal proposito...)!
Lo stile è fluente, con descrizioni ricche ma non per questo affatto pesanti o “congelanti” ai fini della scorrevolezza della narrazione, e il linguaggio forbito contribuisce a sottilineare il tono fondamentalmente tragico della vicenda. Ed è proprio questo che intendo quando lo definisco “decorativista”!
Venendo però all'ortografia, uhm... Non ci sono clamorosi errori di sorta, ma ammetto che mi ha fatto un po' sorridere vedere, ad esempio, la “z” sostituita da “s” all'interno di una parola, come in “silensio” (mi veniva da leggere con accento veneto! XD). Il più clamoroso che ho notato, tuttavia, riguardava il verbo “bacillare”... Uh, what?! Il termine corretto non è “B-acillare”, bensì “V-acillare”. ;)

In conclusione, nonostante gli errorucci appena indicati, è un peccato non dare a questa storia ben più di una bandierina verde! Te la meriti a pieno, soprattutto per l'impegno e la passione (si sentono eccome!) con cui l'hai portata avanti e infine terminata.

E con questo, PoemDestroyer chiude. Ciao, ciao!! E buona giornata (sono le due e mezza di notte, non credo che starai leggendo)!!

P.S.: Ah, e vorrei contattarti in privato riguardo ulteriori approfondimenti sulla storia, che essendo strettamente personali ho ritenuto inopportuno inserire in una recensione. A risentirci! ;)
(Recensione modificata il 30/08/2015 - 01:43 am)