Recensioni di Calipso19

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Recensione alla storia Blood and Champagne - 04/05/24, ore 18:43
Capitolo 27: A Place to Fall
Ho letto questo capitolo 6 volte, le prime due per capire cosa stavo leggendo e le altre per godermelo.
E mi sa che ho fatto in tempo a vedere sia la correzione della formattazione, sia la scomparsa della parola “prono”, ahahaha.

La cosa che mi ha colpito di più (oltre all’ovvio) e che mi è piaciuta sono state le canzoni. Hai avuto una capacità incredibile sia nella scelta delle stesse (soprattutto la seconda, e non era facile sceglierne una adatta all’occasione: chapeau) sia nelle tempistiche: metrica, ritmo, parole. Tutto azzeccato e perfettamente in linea con la scrittura. Sei stata come un direttore d’orchestra.

Leggendo il capitolo ho avuto innumerevoli sorrisi, tutti diversi: quando si sono baciati, quando si sono detti “ti amo”, quando hai descritto il rossore sul viso di Alastor. Mi fa ridere pensare che, nonostante quello che è successo, una parte di Charlie ancora non crede che Al la ami (se non sbaglio). E’ successo tutto così in fretta!
Mi ha fatto sorridere e ridere la sfacciataggine di Alastor in un contesto del genere. E’ proprio un bastardo senza vergogna (ricordo quando hai detto che fino a un certo punto non saresti riuscita a imbarazzarlo. Non l’hai fatto, ed è stato bellissimo)! All’inizio la cosa può stranire: magari da lui ci si aspetta riservatezza, un principio di incertezza dovuta all’inesperienza, un pò di paura o ingenuità sessuale. Ma se ci penso un attimo in più, realizzo che le sue azioni sono perfettamente in linea con il pensiero: ci amiamo, ci stiamo amando, ed è la realizzazione di un desiderio, il raggiungimento di un appagamento da tempo desiderato anche se sottilmente percepito. Qual è il modo migliore di godere di ciò se non viverlo apertamente, con libera gioia, insieme, con spensierata consapevolezza e spudorato consenso? Alastor è stato questo, puro al 100%, come lui stesso ha anticipato.
Ho adorato, adoro, il suo comportamento così autentico, ogni capitolo un pò di più (grazie a te).
L’unico momento in cui non l’ho “percepito” è stato durante la confessione di Charlie, mentre con lei è accaduto il contrario: l’ho “sentita” di più durante quei momenti e nulla successivamente, dal bacio in poi. L’ho persa io o è lei che è entrata nella fase “sbronza da Alastor”? Ahah.

Ora, io non sono né una pischella né un’attempata, ho la mia giusta dose di dimestichezza sessuale (e anche di depravazione a quanto pare, visto che sono vostra testimone consorella in questa avventura letteraria), ma la difficoltà che ho avuto nel leggere alcune parti di questo capitolo è imbarazzante. Lo ammetto con una punta di vergogna.
Parliamo, parliamone, di quando descrivi con sobrissima accuratezza la nudità del nostro personaggio (ma come ti è venuto in mente): ci ho messo 2 minuti a finire di leggere quella parte, non scherzo e non esagero. Distoglievo lo sguardo in continuazione, non credendoci e non riuscendoci. E ho letto robe più forti, eh.
Forse è il contorno, il corteggiamento con cui ci hai condotto fino a questo momento. Alla fine ce l’ho fatta, e rifatta, e rifatta.
Descrizioni che non sono solo descrizioni, ma “impressioni”. Si sentono, non solo si vedono (da quella lontana recensione, ti sei evoluta in modo esponenziale): riusciamo a sentire il calore, la sensazione tattile (chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri sotto a un ponte), la sensazione del nostro stesso corpo e del nostro cuore.

Ho cercato di rendere questa recensione il più sobria possibile, ed anche contenuta rispetto ad altre, perché non ci sono parole per descrivere esattamente l’intensità dell’esperienza sentimentale che mi stai regalando.
Ti posso dire che anche questo capitolo è stato un ennesimo trionfo, e percepisco che non sia stato affatto facile da scrivere. Anzi, oso solo immaginare gli scenari chimerici che hai dovuto attraversare per arrivare fino a questo punto. Se fossimo singoli che si possono raggiungere fisicamente, ti metterei una coperta sulle spalle, ti farei sedere su un divano e ti accarezzerei la testa. “Mia cara, hai fatto un ottimo lavoro, sii fiera di te stessa” mi sentiresti dire.

Goditi il viaggio e il concerto, alla prossima!

P.S. Se hai bisogno di un consulto per Séraf sono a tua disposizione, non hai che da chiedere.
P.P.S. Sono consapevole che il tempo e le energie mentali siano scarsi per fare ciò, ma non vorrei sembrare egoista dicendo che mi mancano le risposte alle mie recensioni.
P.P.P.S. Non ho dimenticato alcune faccende della storia che mi domando se abbiano una continuazione: la conversazione fra Asmodeus e Alastor, la scommessa di Angel e Husk (anche se un pochino l’abbiamo vagliata), se ricomparirà Brigitte, se Charlie conoscerà Annie, se Charlie e Alastor parleranno delle manipolazioni varie che ci sono state da parte di lui.
(Recensione modificata il 04/05/2024 - 08:20 pm)
(Recensione modificata il 06/05/2024 - 08:46 am)
Recensione alla storia Blood and Champagne - 29/04/24, ore 17:32
Capitolo 26: No, darling. Not Really.
Anche questa volta mi ritrovo a recensire due capitoli invece che uno alla volta.
Non l’ho fatto apposta, ma tra un nuovo capitolo, una tua risposta a una recensione, ed io che penso a cosa rispondere e intanto esce un nuovo capitolo… Diciamo che il tempo fugge e allo stesso tempo non scorre abbastanza rapido.

Ma passiamo al succo della questione. Riguardo lo scorso capitolo non ho tantissimo da dire: è stato inaspettato quanto aspettato. Il cambio di punta di vista interno mi ha spezzato, l’ho subito con violenza questa volta.
Avrei voluto restare nel punto di vista di Alastor, non solo per quello che è successo ma anche per sapere le sue sensazioni dato il momento clou della storia.
Non mi aspettavo che Annie avesse un ruolo di nuovo secondario. Mi manca! Avrei voluto finalmente assistere all’interfaccia fra lei e il figlio.
Il guazzabuglio che ne è seguito è stato spettacolare, ma assolutamente rapido.
Charlie mi ha di nuovo stupita: l’ho trovata molto razionale, quasi strategica, nel soppesare dove non agire e quando farlo.
Le parole finali del capitano mi hanno fatto soffrire: “ti implorerà di ucciderlo”. Uh, sarà vero? Il finale di capitolo lascia intendere delle cose che poi non sono (ancora) successe. Siamo al tramonto?
Post scriptum: ho adorato, ma adorato, gli scambi fra i personaggi di Helluva Boss. Hai visto che è uscito il trailer dei prossimi episodi?

E passiamo al capitolo 26.

Ho passato tutta la giornata fuori casa, sapendo che la sera mi sarei trovata a leggerlo. La mia coscienza era in pace: diversamente da altri momenti, ero serena nell’attendere il capitolo e la mia pazienza era padrona di me.
Ma ero sfinita, e mi sono addormentata contro la mia volontà. Ho cercato di resistere per aspettarti, ma non ce l’ho fatta, così l’ho letto poco dopo la sveglia di stamattina, ancora a letto.
Aggiornamenti solo una volta alla settimana?
Non ti si può biasimare: il tuo impegno per capitoli di questa lunghezza e con questa velocità di aggiornamento è importante , per quanto a noi lettori sembri che non sia abbastanza.
Sul resto, da anonimi lettori, possiamo credo supportarti con gentilezza a distanza.

- Risposta seria in messaggio privato.-

Ritorniamo alla storia.
Questo capitolo trasuda dolore, almeno nella prima parte. Sia il nostro che leggiamo, sia il tuo nello scriverlo, sia quello di Alastor.
Passiamo da sensazioni, flash, ricordi (dolcissimo quello della mamma che gli taglia i capelli) ed azioni vagamente percepite con una velocità a cui quasi siamo abituati. Mi chiedo se esista un cannone che abbia effetti simili.
Sono confusa dallo scambio fra Annie e lui: è successo davvero? In quel momento presente? E in quale mondo onirico? La tua storia mi sta rimbambendo, sappilo.

Spettacolare il colpo di scena di Stolas. Inaspettato e con un sipario da paura. Letteralmente. Non solo poi mi vai a nominare Baudelaire, mi riporti I Fiori del Male, ma anche l’incipit è d’effetto: Poi venne il gufo.

Se tu avessi scritto : “E poi venne il gufo” avrebbe perso potenza.
B-R-A-V-I-S-S-I-M-A.
Sei bravissima.

La corda benedetta - l’oggetto della risoluzione. Efficace, non scontato né troppo elaborato per fornire una soluzione semplice del conflitto. E che ci mette in contatto con quanto successo nel canon. Effettivamente nessuno si è chiesto che fine abbia fatto quella corda. Geniale.
Lo scambio fra Stolas e Blitz: comico ma non stupido, perfettamente In-character.

Lo scambio fra Alastor e il Capitano: ancora rapido, siamo ancora sotto l’effetto della canna. O della storia boh. Sottende background in cui non c’è una verità assoluta o una compartimentazione del bene e del male (“ritrasformare Annie nel rottame che era quando stava accanto ad Alastor”). Se avessimo conosciuto il Capitano in vita, e lui ci avesse confidato di Annie e di come stesse dietro a quel figlio arrogante, forse avremo un’idea differente di tutto quanto.

Penultima cosa: mi vuoi far credere che Angel Dust e Husky sono rimasti in camera a fare le cosacce per tutto il tempo in cui si è svolto questo pandemonio? Sono più stupita di Angel stesso: un minimo di dubbio me lo sarei fatto venire, dati i rumori e il fatto che addirittura il Demone della Lussuria sia stato coinvolto in combattimento.
“gesticolando come un italiano ragniforme” aaaah ho goduto leggendo questa cosa.

Ed infine… Non so nemmeno come commentare questo ultimo scambio fra Al e Charlie. Sto di nuovo soffrendo. Sento una distanza abissale e dolorosa fra loro. Parole di circostanza che scivolano su lingue di sabbia.
“constatando che lei esitava a lasciargli la mano” - Quanti di noi hanno vissuto uno scenario simili e SANNO la sensazione di voler continuare un contatto fisico in una circostanza come quella? Quanti??
Un’altra azione che sottende 8000 scenari emotivi che, senza essere spiegati, CAPIAMO.
Io ADORO quando chi scrive narra di cose che non si sentono ne si vedono: l’empatia! Ah!
“Mi concedete un’ultimo ballo, principessa?” Ahia. Doloroso. Formalità e distanza. “Ultimo” ha una pesantezza troppo schiacciante, fa male al cuore. Potrebbe andare peggio, da qui in poi?
“No, mia cara. Non davvero”.
AAAAAH, ed è pure il titolo del capitolo. Quanto cacchio pesa quel “davvero”.

E quanta fatica faccio ogni volta a leggere e poi scrivere una recensione (non che non voglia farlo eh!), a causa della portata emotiva di tutto questo.
Ancora una volta non so se aspettare con impazienza il nuovo capitolo o tentare di riprendermi da questo.
Come sempre, pur aspettandomi già bravura, riesci a stupirmi con la tua abilità narrativa. Pur avendo già mostrato i personaggi secondo analisi identitarie che li hanno vestiti di una luce nuova, ad ogni nuovo capitolo è una scoperta inaspettata e gradita, coerente, dalle mille sfaccettature ma senza mandare fuori equilibrio tutta la storia e l’identità degli stessi.
Tu. Tu sei fantastica. Tu. Tu. Tu.

E grazie per aver alleggerito alla fine con l’uscita di Alastor e la sceneggiatrice, stavo morendo e la risata mi ha salvato. Però, ti prego, dimmi che non è stato il pattern della forza dell’amore perché davvero sarebbe assurdo.
E da quanto l’Inno d’Italia sarebbe una battuta di Alastor? Svengo.

Ci sentiamo presto.


P.S. Ho letto tutti i tuoi messaggi, ma tutti. Non sono pronta a rispondere, ma apprezzo molto tutto quanto.
Recensione alla storia Blood and Champagne - 24/04/24, ore 23:39
Capitolo 24: Best Thing I've Seen
Posso vestirmi di sincerità?
Non ho recensito lo scorso capitolo non perché non l’abbia letto, ma perché dopo quell’altro (Hello my old heart) non sapevo più che cosa dirti.
Ho abbandonato ogni resistenza.
Sono svuotata e a volte mi pento di aver iniziato a leggere questa storia. Anche le attese fra un capitolo e l’altro non so nemmeno più come percepirle, se dolorose o no.

MA la storia prosegue, E IN CHE MODO.
E’ stato un lunapark di emozioni, come al solito, ma adesso inizio dal finale.
ANNIE.
Io non avevo capito che fosse lei, non ero abbastanza accorta. Ma a “bizzarro sentimento” mi sono sentita schiattare.
E’ stato un bel colpo di scena. Però ora svengo dalla voglia di sapere cosa succede dopo.

C’è anche un motivo “tecnico” per cui non ho commentato lo scorso capitolo. A parte il fatto che i tuoi capitoli, per quante pagine possano essere, si MANGIANO, SI DIVORANO, questi ultimi due capitoli potevano benissimo essere uno. Capisco perché li hai suddivisi, tuttavia, ma per quello che succede e come viene raccontato, per me potevano essere uno.
E’ un momento stranissimo: la tua scrittura è sia veloce che lenta.

Voglio spendere qualche frase in più sul rapporto Charlie-Alastor, dati gli avvenimenti, cosa che mi sono sempre trattenuta dal fare nelle altre recensioni perché troppo prolisse.
Lei è una sorpresa non-continua, è un’onda anomala: se credo di aver capito il personaggio, e di averla “relegata” a persona passiva, o passivamente sofferente, ecco che mi devo ricredere. E’ un passaggio da uno stato all’altro piuttosto improvviso, senza troppi intermezzi. Come la cassiera del supermercato che sopporta tutto il giorno e poi reagisce esageratamente come somma di tutto ciò che ha trattenuto (sto citando un film che non mi ricordo, perdonami ma sto morendo di sonno).
Non è chiaro, ma penso nemmeno a lei, che cosa vuole fare con Alastor. Cioè, un conto è quello che desideriamo, un altro quello che vorremmo, un altro ancora quello che “dobbiamo fare” e cosa decidiamo infine di mettere in pratica. Lei ha sentimento chiari ma contrastanti, ma alla fine… Cosa ha scelto ha scelto di fare? Mi sembra navigare nel vuoto ma, allo stesso tempo, Charlie cerca di mettere in chiaro le cose con Al. Aggressivamente, stupendomi.
Alastor invece, anzi! Alastor Joseph Reynolds (il suo nome in vita lol), per me, è un personaggio troppo complesso e superiore per spiegarlo con la motivazione “ha subito evidenti traumi e ha paura/timore di amare e farsi amare, per cui è dovuto passare al lato oscuro” (o per dirla meglio, usando le parole di Charlie alla quasi fine del capitolo 24).

Ha subito traumi in vita? Sì. E’ diventato un trauma lui per gli altri.

Ha delle difficoltà nell’approcciare i sentimenti altrui? No, per me. Conosce i sentimenti, le emozioni, i motivi che stanno dietro ad essi (tutti noi abbiamo bisogno di amore incondizionato…) e le ipocrisie (… ma non accettiamo facilmente di darlo senza qualcosa in cambio), per cui ha deciso di imparare a sfruttarli.
Lo ha fatto consciamente o come difesa? Lo ha dovuto fare per difesa quando era in vita, per forza, ma anche poi consciamente e volontariamente, perché è dotato di affabile intelletto.

Ha delle difficoltà ad approcciarsi ai propri sentimenti? Ni, per me. Per quanto, per noi, sembri che lui rifugga emozioni e sentimenti, trovo che sia quasi il contrario. Lui è giunto all’hotel di Charlie in cerca di DIVERTIMENTO. Non è un tipo che fugge dai propri sentimenti ed emozioni, ci sguazza. Solo, secondo me, i suoi sentimenti ed emozioni sono un pò diversi dai nostri.
E quando un’emozione o un sentimento rappresentano una debolezza?
Eheh. Avrei risposto “quale debolezza?”, poi sono arrivata al punto del capitolo dove Charlie torna nella sala da ballo dopo la loro breve separazione, durante la festa.
Azione: il suo sorriso si congelò sul posto.
Luce: le lampade dorate.., la vide…
Emozioni: ….
Pensieri: ….

Fatti: Non era mai stata più bella.

Ah, poesia.

“Il demone ne approfittò per lasciar vagare il proprio sguardo sul corpo di Charlie. Sul suo collo da cigno, sulle sue spalle scoperte, sulle rotondità del seno accentuate dal corsetto del vestito. Incrociò le gambe sotto il tavolino, deglutendo e abbassando lo sguardo a sua volta.”
Ho riso? Ho riso. Ma in senso buono, perché sono scema e mi sono immaginata la scena perfettamente. E’ bellissimo quando due azioni in croce fanno intendere 800 scenari emotivi.
Ho adorato la loro conversazione, finalmente.
E poi la follia.
- E se fosse stata quella, la risposta? Se fosse stata quella la via d’uscita da tutte quelle sensazioni che l’avevano sottomesso, così indegne di lui? 
"Soldato"? "Poeta"? "Re"? E chi aveva bisogno di quei titoli! Le sue fauci sarebbero state la sua arma, il sangue il suo inchiosto, la fine della principessa la sua corona! -
Mi sono spaventata. Sembra che di essere entrati in una lavatrice di confusione pazzesca.
Ho adorato che tu abbia citato Anna Pavlova.
E poi ho sofferto tantissimo quando Charlie l’ha chiamato “mostro”.
Siamo in una scalata verso il climax molto sofferta, quasi verticale. Motivo per cui non vedo letteralmente l’ora di vedere il prossimo capitolo.

Mi sono confusa a livello sintattico in un punto:
- I suoi occhi sembravano pregarlo di leggervi dentro anche qualcos’altro, brillanti di lacrime nuove. -
Lei pregava lui di leggere negli occhi di lei qualcosa che lei non voleva dirgli a parole, o lei pregava lui che negli occhi di lui ci fosse qualcosa d’altro oltre quello che lui stava manifestando (e quindi pregarlo di dire lui qualcosa)? Forse la prima ma vorrei esserne sicura.

Asmodeus che nomina l’amore anziché il sesso e poi dice che ne ha abbastanza di quella mascherata: ho adorato.
Anche l’aver nominato Stolas e Blitz (con la o muta) mi ha fatto sorridere. Un altro che adoro: Stolas, maledizione.

Altra risata finale per il “Calpestami”. Meno male che alleggerisci un pò alla fine perché, dopo il colpo di scena della madre, ero veramente cotta.
Inutile che ti rinnovi i miei complimenti. Ormai mi devo trattenere dal risponderti con ulteriori epistole alle tue risposte alle mie recensioni (di cui ti ringrazio perché mi fanno sempre molto piacere), per paura di iniziare una corrispondenza ancor più sentimentale, tragica e smancerosa. Ma ce ne sarebbero da dire.

Ti aspettiamo!
Mi devi ancora illuminare sul piccolo ruolo di Seráf, eh!

Non vorrei rompere le scatole, ma hai presente il meme con Mazzarri che mostra l'orologio? Ecco, sono io in questo momento. E' mercoledì, fra meno di venti minuti non lo sarà più. Dove è il capitolo???
(Recensione modificata il 24/04/2024 - 11:47 pm)
(Recensione modificata il 25/04/2024 - 09:12 am)
Recensione alla storia Blood and Champagne - 13/04/24, ore 14:05
Capitolo 22: Hello My Old Heart
Ci credi che ho contato i giorni aspettando che tornassi? Sono un tantino preoccupata di essere addicted di questa storia. Stra felice di vedere che sei tornata comunque con un piccolo anticipo.

Ma veniamo a noi...

Nuovo capitolo preferito. In assoluto.
C'è stato un salto di qualità quasi inquietante che separa il resto della storia da ora, a partire dal titolo. Non so bene spiegarlo.
Abbiamo cambiato colori e punto di vista.
Siamo Alastor, ma un Alastor molto diverso da come lo vivono gli altri. Un demone che non è in preda ai proprio pensieri, ma che lascivamente si abbandona al senso di vuoto, a sensazioni nebulose, che non si da pena di inquadrare.
Ricordi qualche recensione fa, quando ti dissi di concentrarti di più sul "raccontare come una telecamera"? Qui ci sei riuscita benissimo. Ho visto solo colori e quasi non ho letto parole.

Sono sinceramente toccata da questo capitolo, non nascondo che lacrime non ne ho versate, ma il sentimento schiacciante che ho sentito dentro il petto vale come un sano piagnisteo. Il tema del ricordo è qualcosa di molto personale e tragico.

Mi è piaciuto come, durante il sogno, Alastor passa da un momento all'altro come se lo stesse vivendo (mi piace come l'hai reso in scrittura: una sequenza di eventi non rapidi, ma che non danno modo di soffermarsi sul presente). Mi è piaciuto alla follia il passaggio dal tuffo al risveglio, uniti dall'elemento reale dell'acqua. Ottimo passaggio.
Mi sono commossa quando lui vede i capelli biondi che spariscono dietro la riva del fiume, immagine molto romantica, in senso ottocentesco. Charlie non viene nominata, ma noi sentiamo la sua presenza molto forte e travolgente per Alastor, anche se non sappiamo se lui se n'è reso conto consciamente. Perché mai dovrebbe voler raggiungere dei capelli biondi? E poi, con che sentimento decide di spigliarsi e tuffarsi?? In questo passaggio non c'è una descrizione, non c'è una riflessione, un pensiero. Solo ciò che lui subisce (sentì i battiti accellerare), ed è perfetto.

"Non aveva bisogno di voltarsi per sapere di essere completamente solo sul battello, adesso."
Questa frase mi ha colpito al cuore. Credici o no, ho scritto una cosa praticamente uguale quando scrivevo storie. Stessa sintassi, stessa coerenza. Battello escluso.

E' stato un capitolo veramente difficile da finire. Si sente tutto, o quasi, il patimento di Al, dai ricordi di tempi perduti, dalla madre, alle pressioni di lei per uscire di casa, alla questione esistenziale su cosa essere, soldato, poeta, o re.
Al ha sfruttato la possibilità di diventare re per cavalcare l'onda del pregiudizio che l'ha accompagnato tutta la vita (Beh, solo un idiota non vorrebbe essere il re!) nonostante la percezione della sua stessa natura (non sono un poeta, maman, te l’ho già detto! Sono un soldato!).
Sto soffrendo mentre scrivo.
Per me questo capitolo vale tutta la storia, e chissà cos'hai in serbo per noi prossimamente.
Sono curiosa anche di come risolverai fra Charlie e Alastor, ammesso che questa storia abbia un lieto fine. Adesso come adesso, Al lo vedo troppo bene da solo, patimenti a parte.

Altre cose:
Ma quindi il microfono ha un'entità propria? Avrà un ruolo in questa storia da qui in avanti?
La scena di razzismo che hai messo all'inizio è stata un'altra mazzata potente.

"Si strappò di dosso la giacca. L’appallottolò e la scagliò sulle assi del ponte. Poi fu la volta delle scarpe. Le slacciò frettolosamente e le scalciò via."
Qui sono scema io perché mi sono immaginata una scena alla Spiderman e ho riso. Però effettivamente ci sta, tuta aderente a parte. Brr, Alastor è troppo magro per una tuta aderente.

"Il demone gatto poggiò sulla consolle il secchiello di ghiaccio più o meno sciolto che doveva appena avergli svuotato sulla testa."
Quanto ho riso anche qui per questa scena. Mi sono vista Husk morto, ma è come essere tornati da un universo parallelo al solito Hazbin, con situazioni un pò comiche.

"Alastor aveva appena aperto bocca per vomitargli contro le peggiori minacce mai sentite al di qua e al di là". Qui ho riso decisamente troppo.

"Non m’importa sapere che fine fate voi due per decidere per me e Anthony!" E qui mi sono ricommossa. Non Angel Dust, Anthony!

Insomma, un capitolo denso. E il patimento non ha conclusione: "Aveva una lunga nuotata davanti a sè".

E anche stavolta ho scritto decisamente troppo. Chiedo scusa.
Ti ringrazio per il battello, per l'acqua verde che a malapena riesco a vedere per i troppi riflessi, per l'odore di sale e di fango, per il cigolio delle travi di legno sotto i miei piedi, per l'aria arancione che permea ogni impressione di questo ricordo.
Alla prossima!
Recensione alla storia Blood and Champagne - 07/04/24, ore 09:51
Capitolo 21: Sparkling Angel I Believed
Questo capitolo trasuda premesse. Premesse, premesse, premesse.
E attese.
Perché ovviamente dopo il colpo di scena dell'altra volta tutti noi ci aspettiamo una risoluzione. Io di certo non mi aspettavo che Alastor si facesse ancora vedere, per quanto effettivamente sia il comportamento più maturo e forse naturale da tenere. Io pensavo se ne sarebbe andato dall'hotel direttamente.
Comunque, moltissimo hype per il ballo. E' li che ci sarà un'altra svoltina vero? eheh.
Husk mi è ancora grigio come comportamenti, ma aspetto.
Ballo dell'Eclissi del Paradiso è di una poesia davvero poco infernale.
E' una data un pò in là il 17 aprile, ma capisco e non ti preoccupare, ti si aspetta. Anche io sono all'estero al momento, in un paese nel sud dell'Africa, e ci rimarrò per i prossimi due mesi, ma non mancherò di essere attivamente presente qui ad aspettarti. A presto!

Comunque oh, 12 pagine e non sentirle. Mi sono sembrate 5.
(Recensione modificata il 07/04/2024 - 09:52 am)

Ma parliamo un attimo di Seraf: ora è il mio turno di sorridere come una deficiente quando lo nomini, dal fascino che ha quando spara a "ho la sensazione che Alastor e Seraf abbiamo avuto una conversazione". MA GUARDA se hai te questa sensazione che sei l'autrice! Mi commuove il ruolo non passivo che gli stai dando, anche se giustamente discreto e secondario. Grazie, sono molto contenta di ciò!
(Recensione modificata il 07/04/2024 - 10:11 am)

Ho mentito, devo ritrattare su Husk: mi sono riletta il capitolo e qualcosa, non so cosa, ha fatto click dentro il mio cervello. Non ho ancora capito niente, mi sa, ma adesso ho ancora più hype.
(Recensione modificata il 07/04/2024 - 10:29 am)


MOMENTO MOMENTO MOMENTO. Il Paradiso. Il ballo. La luna.
Il ballo dell’eclissi del paradiso.
L’eclissi è un fenomeno che coinvolge anche la luna.
Il carillon mostra qualcosa che ha un legame emotivo forte con chi ha evocato quel ricordo. Il ricordo è qualcosa che si svolge nel passato.
Ma allora perché così tanti riferimenti a qualcosa che succederà nel futuro.
MOMENTO. Noi sappiamo questa cosa perché ce l’ha detta Brigitte, ok, ma forse c’è qualcosa che anche lei non sa.
MOMENTO. La spilla era quasi viva quando era integra, reagiva con cose che succedevano nel presente. Aspetta, qual era il rapporto fra spilla e carillon?
MOMENTO. E se fosse stata Annie ha pronunciare gli indizi utilizzando tre ricordi molto importanti che la legano ad Alastor? E perché l’avrebbe fatto?
Perché al ballo succederà qualcosa? Che cosa? Si incontreranno? È un’imboscata?
MOMENTO. Angel e Asmodeus hanno parlato di qualcosa che succederà al ballo fra Al e Cha. O che potrebbe succedere. O che vorrebbero che succedesse. Husk ha recuperato quattro biglietti, due sono per Alastor. Ammesso che Husk glieli voglia dare? Perché dovrebbe volerglieli dare? Perché vuole perdere una scommessa? Perdere l’ultima scommessa prima di farla finita con l’azzardo.
MOMENTO MOMENTO MOMENTO. Perché sto facendo tutte queste congetture, se poi la mia fame di mistero rimarrà insoddisfatta per altri giorni?
(Recensione modificata il 07/04/2024 - 05:51 pm)