Recensioni di arizona giggia lane

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Recensione alla storia Dove finiscono loro? - 10/07/13, ore 14:47
Capitolo 2: Dove guardiamo noi
Ehilà :) Allora inizio subito a recensire questo secondo capitolo.. che rispetto al primo è moooolto mooolto moooolto più intenso, passami il termine. Se il capitolo precendete era più un'intrudizione, uno sbirciare di nascosto dall'armadio, con questo l'anta dell'armadio è tutta aperta ( ma che razza di similitudine è mai questa ? boh ahahahah ) ..si iniziano a intravedere quei sentimenti reali troppo spesso mantenuti nascoste dalle due...che ora devono fare i conti con i loro pernsieri impuri e con la realtà in cui vivono... devono pensare non solo a se stesse ma anche ai loro mariti e nela caso di Jessica anche ai suoi piccoli uragani, e quindi le cose non sono affatto facili...Ti dico già che ci sono moltissime frasi che mi hanno davvero colpita, il capitolo è scritto in maniera eccellente e dunque sceglierne alcune per commentarle, mettendo in risalto così le caratteristiche della tua storia, è stato molto difficile per me...e inoltre devo cercare di giostrare bene le recensioni..siamo solo alla seconda e già rischio di cadere nel banale :O
Comunque passiamo alle parti che ho apprezzatato maggiormente :
" Non capivo perché le sue carezze e i suoi baci potevano restare idee e non diventare azioni, senza che io ne sentissi veramente la mancanza. Forse russava troppo. Forse il suo profumo non mi ricordava la purezza che mi ricordava lei. Spostai il braccio di mio marito dal mio fianco, senza neanche troppa grazia, e mi alzai per rivestirmi. “È stato più emozionante tagliarsi i capelli” pensai.
E pensai anche di girarmi e dirlo subito a Jessica, perché commenti come quelli venivano fuori continuamente, fuori dalle riprese. Osservai il cellulare ancora, sicura più che mai che sarei rimasta a guardarlo per sempre, senza comporre il suo numero, perché quello non potevo farlo. Non potevo fare quello a Jessica."
Bello il riferimento alle riprese..da un tocco di quotidianeità alla storia..e senza questi tocchi la storia risulterebbe troppo " forzata", ma menomale che questo con te non accade...Con questa prima aprte iniziano anche i sensi di colpa diciamo.. e non sono per il marito...no no.. quello può tranquillamenmte continuare a dormire beato ....tanto a Sara non importa....i sensi di colpa sono verso Jessica: vorrebbe chiamarla ma non può, e dunque non lo fa.. e la rispsota è semplice : ama molto di più jessica che suo marito.. ed è anche un tipo di amore diverso..più intenso e puro direi..
" Andai a specchiarmi davanti all'armadio. Stavo odiando quel riflesso, non la “me stessa” su quel vetro, ma l'uomo dietro...quello che con una posa tutt'altro che aggraziata russava con il viso immerso nel cuscino. Lo potevo fare facilmente, potevo immaginare il riflesso di Sara in quello specchio al posto di mio marito, mi veniva facile in modo allarmante. Così dietro a me, su quel letto, comparve la sua figura. Il cuscino era coperto da capelli neri, e l'immancabile curva dei suoi fianchi creava i dossi più belli del mondo. Mi sembrava di poter usare tutti i sensi per immaginarla. Bastava ricordare il suo odore, sentire il suo respiro leggero. Non sentivo il suo tocco, questo no, ed era giusto così.
Ci deve essere qualcosa di insano nel pensare in questo modo una persona, nel sentirne la mancanza pochi secondi dopo averla salutata o nello svegliarsi, tutte le mattine, e immaginarla. Immaginarla non era sano, né giusto, nè era il comportamento da moglie che dovevo assumere. Scossi la testa, il profilo di mio marito andava riconquistando il suo posto, e io stessa ritornavo al mio posto, dai miei figli."
Decisamente diversa la situazione di Jessica.. che resta con i piedi per terra più per i suoi figli che per suo marito.. Poi di questa aprte mi ha colpito tanto la descrizione che hai fatto di Sara: semplice e diretta.. colpito e affondato.. sei stata bravissima.. hai usato gli aggettivi giusti e non ti sei dilungata molto. Brava :)
" “mi passi la mamma?” un brivido, non so perché, mi attraversò la schiena.
Sentii urlare dall'altra parte del telefono un acutissimo “mamma!” seguito dai passi leggeri e allegri di un trotto di uno dei mille bambini di Jessica.
“non ci credo, pronto?”
“oddio, tuo figlio ha appena urlato mamma, credo di essere in shock nel sentire la tua voce” mi rispose il marito di Jessica, l'uomo a cui avrei voluto tagliare le mani, l'uomo che rispettavo più di me stessa, perché la faceva felice, ed io fino a quel punto non ci potevo arrivare."
E tanto per non smentire quello che ho detto prima.. ecco altre situazioni di quotidianeità: capita che al tuo telefono possano rispondere i parenti.. e se la scena del figlio di Jess è stata dolcissima.. la gelosia di Sara con conseguente riflessione sul quanto rispettasse comunque quell'uomo.. è stata ..wow ...ma la parte più divertente in assoluto per me è stata questa :
“cena da noi, mi sto preoccupando. Jessica si dimentica sempre di dirti le cose” no, no. Si dimenticava proprio di chiamarmi, quella donna. "
AHAHAHAHAHAH mi è piaciuta tantissimo :)
Eppure mi sentivo sempre “meno” a Jessica. Ero meno magra, meno bella, meno bionda.
“diamine! Sono fantastica” dissi a me stessa, guardandomi allo specchio.
“si, sei uno schianto”.
E lo pensavo davvero. Poco importava se risultavo piena di me, perché la gente, nel mondo, dovrebbe farlo più spesso, apprezzarsi. Risultare Pieni di sé."
Questa parte invece mi ha fatto riflettere...non si possono mettere a confronto Jessica e Sara..sono due bellezze completamente diverse....e se per gusto personale preferisco leggermente Jessica perchè ha due occhi da urlo ( io sono fissata con il colore deglio occhi.. è la prima cosa che noto di una persona ahahah ) ..sono d'accordo per una volta con il martio di Sara... è uno schianto :P
"Poco dopo ci ritrovammo una in piedi di fianco all'altra, facevamo finta di guardare il panorama, ma in verità guardavamo l'una verso l'altra, con lentezza, con circospezione. Sapevamo benissimo i tempi da rispettare. Io guardavo verso di lei, lei aspettava guardando oltre il vuoto e viceversa. E quando lei mi guardava, come se quello fosse stato il suo turno, sentivo pulsarmi il viso, il collo e poi tutto il corpo. Il cuore impazzito, così impazzito da farmi anticipare il mio turno. Mi girai, volli farlo per guardarla negli occhi. È li che sta la verità, e li la trovai. Quanto ero bella.(....)
Era incredibile. A pochi metri da me c'era la persona con cui avrei passato il resto della mia vita, ed io pensavo solamente alla persona a pochi centimetri da me, quella che con un movimento ben poco causale mi stava spostando una ciocca di capelli. Mi trovò imbarazzata dopo quel gesto, non era da Jessica.(...)
Io sapevo che spostandomi quei capelli, mi aveva toccato la pelle del viso. Sapevo che le sue dita fresche combattevano contro le mie guance calde, rosse d'amore, bollenti di confusione. Ci sembrava di poterlo fare. Io sapevo che Sara non aspettava altro. Sapevo che mi aveva portata su quel terrazzo per poter ricevere un po' di me, sapevo che io ero lì per lo stesso identico motivo.Sapevo che le mie parole la imbarazzavano quanto imbarazzavano me, sapevo che le mie carezze camuffate sarebbero restate tali, perché tali dovevano restare.
Senza ali."
Questi li ho citati solo per bellezza...perchè mi dispiace donna ma non sono in grado di commentarli.. e forse un mio commento li rovinerebbe..dunque.. tengo la bocca chiusa :)
Ora passo al commento della nda:
Ok, vengo con te in Nepal se mi paghi il viaggio e mentre pianti le ortiche mi dici i prossimi capitoli delle tue storie....e...forse sì, credo proprio che tu sia più "macho" di Moccia ahahahahah :) Non avere paura baby.. anzi se il risultato poi è questo...è giusto che tu ce l'abbia.. basta che non ti faccia conrollare da essa..
Alla prossima donna ahahahha ciao ciao :P
Irene :)
Recensione alla storia Dove finiscono loro? - 09/07/13, ore 22:23
Capitolo 1: Dove iniziamo noi
Ehi :) so che aspettavi la mia prima recensione in una delle tue storie.. ed eccola qui :) Ho deciso di iniziare a recensire prima questa storia perchè secondo me è ...wow :) No dico questa storia è indescrivibile...Prima di recensirla come si deve però vorrei dirti una cosa : tu sei una pazza, nel senso buono della parola ! Insomma le tue storie ( mi riferisco in particolar modo a quell'altro, ma leggendo l'ultimo capitolo di questa storia anche questa direi ) sono folli ! Cioè non sono mai banali.. e poi scrivi in un modo...insomma mi affascina il tuo modo di scrivere, anche se il capolavoro sono le nda finali... unoche davvero ! Ti spingono a lasciare una recendione a tutti i costi :) Dicevo...scrivi in un modo così enigmistico che invece di fare i rebus ,mi leggo le tue storie :p sono così coinvolgenti.. e i capitoli necessitano di più letture per essere compresi in pieno :) Continua così...
Passiamo ora alla storia.. anche se prima della storia e di come è scritta dobbiamo parlare dell'idea: come ti è venuta in mente ? Insomma Sara è sposata... e jessica posta su twitter continuamente foto di lei e di suo marito e dei suoi figli... e la prima cosa che ho pensato è stata : " io sono contraria a questa idea...insomma non riesco a vedere Sara e Jessica nella vita reale insieme...". Dopo aver letto il ptimo capitolo però, il mio pensiero è diventato : " riuscivo a vedere Sara e Jessica nella vita reale insieme..."! Mi hai fatto cambiare idea ! Per non parlare di come è scritto il capitolo.. è coinvolgente, usi le parole e le frasi adatte.. perfetto .
" Entrai nel camerino di Jessica bussando forse troppo debolmente, forse di proposito.
“Jessica, lasciatelo dire, è il camerino più disordinato che io abbia mai visto” vestiti ovunque, ovunque. E mi chiedevo perché. Doveva aver provato 5 combinazioni di vestiti in cinque minuti, quella donna avrebbe potuto risultare sexy con un sacco di patate addosso, bucato, e pieno di patate.
“solo perché dico ai miei figli di mettere in ordine non è detto che lo debba fare io! Sono di fretta, ma dio solo sa quanta ragione hai!” vedevo la sua ombra dietro un'opaca tenda, si stava togliendo i vestiti di Arizona per tornare sé stessa."
Già queste prime frasi sono semplicemente perfette : le vedo cucite bene addosso alle nostre due attrici preferite... e la scena semplice del camerino è un tocco di classE : si dice che le cose semplici siano le più belle.. e tu ne hai dato una dimostrazione.
“non vieni al rinfresco? Abbiamo finito quasi tutti le riprese, non puoi mancare Jessica...” uscì mezza vestita dalla tendina, mezza vestita...teneva in mano una maglia mentre nel frattempo braccia e testa erano incastrate in una morsa, la terribile morsa della canottiera. Mi misi a ridere per coprire l'imbarazzo e cercai di aiutarla. Aiutarla a vestirsi, era una tortura.
“no...no ferma. Quest...questo di qua, fai passare il braccio sotto. No! L'altro. Ma quante braccia hai?”
“me ne cresce uno ogni figlio che sforno. Basta, tolgo tutto” e con una mossa agilissima si districò rimanendo realmente mezza nuda davanti a me. Mi girai immediatamente e fissai il muro.
“scherzi? Quante volte mi hai vista praticamente nuda?”
“dio, che muro favoloso. Lo sai...va bene così, finisci di vestirti” la tortura più pesante che mai.
“io so cosa?” una vampata di calore mi colorì il viso, cosa che era pressoché impossibile il più delle volte. Vedevo tutto ciò che stava facendo, lo potevo vedere nella mia testa. Mi immaginavo la sua pelle chiara e le sue spalle nude. Mi dimenticai immediatamente della domanda che mi aveva posto, perché a pochi centimetri da me c'era il suo corpo, senza stoffe costose a dividerlo dall'aria che respiravo, ed era un odore fantastico.
che bella scentta ! Oltre a saper scrivere d'amore e di persone pazze malate sei anche comica ? Mi stupisci continuamente....la frase delle braccia poi....ahahahha...ma ecco che con Sara che si volta per far vestire Jessica...torni nel romantico...

"Spalancai gli occhi senza che Sara potesse capirne il perché. Le incredibili somiglianze tra “Noi e “loro” si ripetevano, seguivano un percorso ben preciso, tanto da farmi intuire il futuro.
“arrivo” urlai verso la porta, sentendo i miei figli parlare a bassa voce dietro di questa.
“vado, ti chiamo ok?” Sara allargò le braccia, faceva così, sempre. Allargava le braccia e prima che potessi capirne il perché mi ritrovavo accolta in qualcosa a cui non sapevo dare un nome. Quanto amavo quando lo faceva, mi ci fiondai.
Spezie. Sentii un tenue profumo di spezie.
Qualcosa di dolciastro e leggero, poteva sembrare anche panna. Panna e cannella. Sara non usava profumi costosi per ammaliarti, bastava il suo odore e ne era consapevole.
“non lo fai mai. Non mi chiami mai” quanto aveva ragione.
“neanche tu”
”perchè forse è così che deve andare” avrei voluto sussurrarle: no, non andrà così. Io ci sarò e tu ci sarai. Faremo finta di niente, continueremo a parlarci con toni dolci e no. Non andrà così, perché noi ci cerchiamo sempre."
Questa invece è la parte più triste...triste perche Jessica e Sara dovrebbero essere sempre in contatto... giorno e notte .. e non vedersi solo durante le riprese.:...
Questo primo capitolo è stato super... scritto in modo impeccabile.. anche se il primo posto spetta all'idea...geniale...come la tua mente diabolica :P
Alla prossima recensione... :)
Ciao ciao :)
Irene :P

Ps: spero che mi perdonerai per il ritardo con cui recensisco :)
(Recensione modificata il 09/07/2013 - 10:24 pm)