Recensioni di colinred_

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Recensione alla storia La prossima volta - 09/11/18, ore 12:42
Capitolo 2: 'Na casa a Sabaudia
Ciao!
Allora...ho aspettato che pubblicassi un altro capitolo prima di recensirti, non perché il primo non meritava, anzi, ma perché volevo avere la conferma di quanto fatta bene fosse questa storia.
È scritta molto bene, penso che tu la stia concependo come una sorta di "puntata" per capitolo, in quanto il primo ha una mini trama autoconclusiva e idem questo.
Non c'è niente da dire sulla scrittura e sui personaggi che sono assolutamente IC. Immagino il tutto come una possibile seconda stagione tra i personaggi di Aureliano e Spadino. I loro comportamenti sono quasi tutti entro i limiti di ciò che abbiamo visto nella serie e quindi rende questo ancora più reale e credibile.
L'unica cosa che voglio appuntarti, ovvero darti un consiglio, è di stare molto attenta ai cambi di punti di vista, soprattutto se si scrive in terza persona. Magari quando si scrive e si rilegge, sembra tutto chiaro per l'autore che sa chi compie l'azione, ma poi non è così.
Alcune volte ho fatto fatica a capire chi stesse pensando/parlando/compiendo azioni e solo dopo un paio di letture sono riuscita a collegare ciò che c'era scritto ai personaggi giusti.
Per farti un esempio, quando scrivi:

"Alberto sospirò, le spalle contratte si sciolsero un po’. "

(Leggendo questo, io penso presumibilmente che tu continui a raccontare dal punto di vista di Spadino)

"Aveva mille domande che gli occupavano il cervello. Si sarebbe mai sistemata quella situazione? Quando, e se, Spadino fosse stato fuori pericolo avrebbero avuto una chance per stare insieme?
Non aveva le risposte a quelle domande, ma una cosa l’aveva: il qui e l’ora."

(Continuando a leggere, mi trovo un po' confusa perché convinta che fosse Spadino quello a pensare, ma in realtà è Aureliano. Adesso che so che è Aureliano a pensare, continuo a credere che le azione che avvengono dopo siano compiute da lui...)

Si avvicinò a lui e appoggiò le mani sul suo petto, accarezzandolo, poi gli prese la mano e iniziò a indietreggiare verso il letto portandoselo dietro.
Aureliano sorrise. «Che stai a fa?» chiese.

(...invece non è così perché Aureliano chiede "che stai a fa?" a Spadino e capisco che non è lui a compiere quelle azioni.)

Questo è uno degli esempi più evidenti che ho notato, ce ne sono altri ma non tanto ambigui come questo e facilmente capibili. La tua scrittura è molto scorrevole ma a volte per queste cose si blocca.
Spero tu non ti offenda, anche perché spero di leggere un nuovo capitolo molto presto su questi due tesori, grazie a dio esiste una sezione interamente dedicata a Suburra.
A presto, baci-Angela.