Recensioni di A li

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Recensione alla storia Violent red - 05/02/12, ore 22:57
Capitolo 18: Capitolo 17
Ahi ahi. Probabilmente ho letto per prima questo nuovo aggiornamento; ma sono sempre l'ultima a recensire!:/ Mi perdonerai: esami e verifiche varie si avvicinano...
Ma è valsa la pena aspettare, direi, decisamente. Anche se, come dici tu, questo capitolo è più lento del precedente, io direi che presenta una grande, una BIG BIG svolta. Più svolta del precedente. Izaya in questo Capitolo 17 che definirei magnetico (forse per le citazioni dal Piccolo Principe, forse per gli strani riti woodo sul bambolotto di Kururi) mi ha tanto ricordato il Gaara dei vecchi tempi di Naruto. Infanzia tormentata, odio che gli pioveva addosso da tutte le parti e poi quel passo avanti, quel cambiamento. Chissà se l'hai letto, il volume 16 di Naruto; se non l'hai fatto, questa sarebbe una gran bella coincidenza. Perché quando Gaara fa quel piccolo, innocente, mostruoso passo avanti, si ferma e dice: Grazie. ... E ricordo che a quel 'Grazie' ho sbarrato gli occhi e ho anche pianto. Perchè? Perchè era un segno, il segno. Il segno di chi smette di contare soltanto su se stesso.
E Izaya cos'ha fatto e non la stessa identica cosa? Un piccolo gigantesco passo avanti, con quella stessa magica parolina. Quando Shizuo è rimasto sconvolto, penso di aver avuto le vertigini anch'io.
Come di consueto, passiamo all' "analisi " del capitolo :D . [Che, se comincia a dispiacerti, puoi anche chiedere che venga rimossa ;)]
Partiamo dall'inizio. In generale devo dire che non amo particolarmente il personaggio di Mairu. In un certo senso -e possa io essere perdonata- capisco di più Kururi. Izaya è complicato, cattivo, sporco. Se avessi l'età di Mairu e Kururi mi comporterei certamente come la seconda delle due: sarei arrabbiata, offesa, delusa dal comportamento di mio fratello. Kururi poi ha dalla sua parte i maltrattamenti subiti da Izaya (vedi il bambolotto), quindi è ancora più da scusare. Nonostante ciò (e chiudiamo, perché ho l'impressione di essere in minoranza a giustificare Kururi), Mairu mi è piaciuta molto qui. Aveva già dimostrato di essere sveglia, la piccola, (con quella famosa domanda rivolta a Izaya in cui gli chiedeva perché non si lasciasse voler bene), però in questo capitolo la vedo crescere. Quel viaggio notturno sulla metropolitana non è che un viaggio all'interno della sua testa, all'interno della sua volontà. Per questo alla fine piange: certo, è il sollievo; ma a me quel pianto ha dato da pensare. E mi sono trovata a riflettere che alla fine di quella notte la sua forza è stata testata e Mairu ha vinto; ha vinto contro le paure, ha vinto contro la bambina che c'è dentro di lei, ha vinto contro i suoi genitori (che vorrebbe odiare ma che non riesce ad odiare, e questo dimostra di quanta forza lei si armi per stare sempre dalla parte di Izaya). Invece, non so bene cosa pensare del suo dialogo con Kasuka. Trovo che il personaggio sia uscito fuori perfetto (vedi la MAGNIFICA frase Nessuno si accorge di un problema che non fa rumore: ommioddio, lo inquadra alla perfezione! E, secondo me, lo rende più profondo, più poliedrico che nel manga; perché qui è sofferente, il suo silenzio E' sofferenza). Ma il suo discorso con Mairu mi ha messo addosso una certa dose di tristezza, e basta [Probabilmente sono io che non so recepire!]
Invece, Izaya come al solito mi ha riempito di spunti. Sarà che adoro Le Petit Prince da quando ero piccolina piccolina, ma quelle sue poche parole mi hanno lasciata come annichilita, frastornata. E creare dei legami significa essere schiavi della cosa amata. Certo, solo che non ci avevo mai pensato. Come al solito mi hai stupita (e se non l'hai fatto tu, l'ha fatto Izaya xD): riesci ad approfondire i personaggi e la loro psicologia, mentre di solito la tendenza è quella di semplificarli e impoverirli. In questo caso, dai a Le Petit Prince l'interpretazione (se vogliamo, parziale e deviata) che Izaya davvero applicherebbe al passo dell'incontro tra il Principe e la Volpe. Izaya ha tanta paura di ferirsi che preferisce ferirsi da solo, ha tanta paura di creare dei legami che li esorcizza sui bambolotti della sorella; come gli antichi riti sacrificali delle tribù primitive: uccidere il Re Sacro perché la sua malattia non infetti l'intero popolo, esorcizzare il male, uccidere per non essere uccisi! Ma, scusa, forse mi sono fatta prendere troppo la mano e la tua scena del bambolotto non aveva nulla a che fare con questo. .-. ... In ogni caso, Mairu l'ha capito: è impossibile non diventare schiavi della cosa amata. E lei lo sa, perchè ci guadagna il colore del sangue.
Seconda parte. Telefonata della mamma. Cavolo, inizio ad amare quella donna (la sua gentilezza e il suo amore parentale non hanno limiti! Per non parlare dell'acume, e del suo tatto...)! Quell' Ah Shizuo... mi ha fatto schizzare il sorriso agli angoli estremi della faccia: non vedo l'ora di ascoltare la sua domanda. Anche se il mio cervello ha cominciato all'istante ad elaborare teorie: ...come va tra te e Izaya? / ...tu e Izaya state insieme? / ...finalmente ti sei innamorato? Ecc, ecc. Ho grande stima dell'intelligenza di quella donna. E poi, si sa, le mamme sanno sempre tutto. ù.ù
Poi. Passiamo alla parte PIU' importante: Izaya e Shizuo. Un momento, prima a Shizuo (che la precedenza, in questo capitolo, se l'è meritata).
Era sull'orlo di una crisi bipolare. Arrivata a questo punto, stavo già ridendo in preda agli spasmi. I tentativi di frenare il proprio impulso di chioccia nei confronti di Izaya sono talmente patetici e deboli, che Shizu-chan ottiene solo il risultato di sembrare ancora di più un fidanzato amorevole isterico in crisi di panico. Mi sbaglio? La sintesi migliore per tutto quel suo agitarsi è questo tocco di genio qui: (...) ma non gli erano avanzati cuscini per soffocarlo dopo averli impiegati tutti per rendere confortevole il suo riposo. Dio, ma quanto lo ama?
    E a proposito, la parte che mi è piaciuta di più è stata quella della medicazione. Non solo per il bacio, non solo perché Izaya è stato così...insolito, così vulnerabile...e ha valicato la distanza di sicurezza. Ma perché il tutto è avvenuto come un rituale, come una cerimonia, come un fare l'amore senza farlo fisicamente. Un'unione spirituale. Dedizione da una parte, silenzio e accoglienza dall'altra. Una sintesi perfetta: l'amore così complesso e saturo non ha bisogno di parole. E Shizuo lo capisce, quando dice Perché baciarsi era oltremodo facile e parlarsi, invece, una sfida(...)?
Izaya mi ha sciolto in quei momenti. I suoi sguardi sui tagli, quelle note sottintese dietro le sue parole (che io ho letto, e correggimi se sbaglio, come una sorta di piacevole constatazione del male che è in grado di farsi, come una soggezione masochista), la debolezza, la dolcezza...E quel Non sei un mostro; che per Shizuo vale così tanto, che è una risposta che vale mille volte più di mille Ti Amo. E anche se Izaya pensava di ripagarlo con il sesso (sì, è stato un grande passo indietro da parte sua), io non penso che lo volesse fare davvero, non per quello. Ha balbettato, ha parlato con incertezza, e poi in quel 'Tu sì', quella sensazione di aver parlato senza pensare... Izaya non è mai stato così, ma finalmente può cambiare, finalmente le sue barriere dann segno di voler cedere. Ovviamente, però, il modo di cedere mi ha fatto pensare. Possibile che Izaya non sia in grado di aprirsi a qualcuno, se non aprendosi anche fisicamente, se non mostrando fisicamente la parte più interna di sè? Solo facendosi del male può imparare ad aggiustarsi, a cucire i tagli che gli altri gli hanno procurato, a riparare le parti di lui che sono state rotte?
Izaya è così. E' un mistero, è imprevedibile. E per questo è così bello. penso che Shizuo si sia innamorato di lui anche per questo.
Per quanto riguarda il resto, la colazione, il braccio dietro le spalle, le parole che Shizuo riesce a scucirgli di bocca...non ha fatto che riscaldare tutto ciò che la scena della medicazione e del bacio avevano cominciato a far intravedere. Una speranza, che avanza a passi lenti e cauti, certo, ma C'E'.
Sulla conclusione, e su Shirou, non mi pronuncio. Odio tanto quell'uomo (che è pure omofobo) che non riuscirei a fare altro che a riempirlo di parolacce. La gelosia di Shizuo, comunque, è interessante ;) soprattutto considerando che è la prima volta che viene a contatto con papà Shirou. Se il sentimento è questo, e cioè di gelosia e desiderio di rivalsa, beh, siamo sulla strada giusta. Forse finalmente è arrivato qualcuno in grado di liberare Izaya.
    Uh, un'ultima cosa, che stavo dimenticando. Insieme alla scena della medicazione, ho letteralmente amato quelle parole fuggite dalle labbra di quel genio (sì, lo E') di Shizuo: Per me non è lo stesso se tu non ci sei. Solo un barcollamento? Izaya, sul serio, solo un barcollamento? Io penso che al suo posto sarei schiattata. Dolce, dolce. Meraviglioso momento. 
E ok, ora ti lascio in pace. Spero che prima o poi sapremo cosa c'è scritto su quel tavolo ;)
Ah, Violent Red mi mancherà in questo mese. Aggiorna presto, eh, mi raccomando.
Con tanto tanto tanto affetto e ammirazione, Ali.
 
Recensione alla storia Violent red - 28/01/12, ore 21:52
Capitolo 17: Capitolo 16
Ovviamente, eccoci al capitolo della svolta. Al capitolo più problematico.
Posso dire una cosa? Appena l'ho letto, arrivata ad un certo punto, nella mia mente è suonato un fantastico 'clik' e ho gridato "Eccolo!Eccolo!Evviva-ho-vintooo!" Finalmente ecco apparire il mio SPORCO. Giuro che ho goduto come non mai. Lo dicevo no? Questa storia è sporca, sporca. E ovviamente il tutto non fa che renderla più brillante.
Izaya_ Si è comportato da pazzo, e più del solito. Sinceramente quando Shirou ha detto quelle fantastiche paroline ('A volte penso che quel giorno avresti dovuto abortire'), credevo che Izaya sarebbe esploso. Ma proprio esploso, fisicamente. Me lo sono istantaneamente immaginato andare in pezzi, mille piccoli pezzi, e che poi questi pezzi sparissero nel buio, nel vuoto, e nel silenzio. Che poi, non ci sono andata molto lontana. Izaya ha una personalità multipla(!)? :O (!) Ma davvero? Sinceramente, questa non me la sarei aspettata. Gli incubi sì, i cambiamenti, la schizofrenia. Sì. Ma la personalità multipla è diversa, è una patologia più complessa, molto più feroce e pericolosa. E' strettamente collegata alla schizofrenia, ma chi ha una personalità multipla perde il controllo, a volte completamente. E detto in tutta sincerità, io NON credo a Shinra (A proposito, cosa significa quel 'Non sembrava nemmeno a me'!? Già non ci capisco nulla, ora ho le idee ancora più confuse!). Io credo che Izaya non sappia quello che fa, o almeno, non nel momento in cui si è tagliato, in cui era appeso a Shizuo, in cui lo baciava, in cui si abbandonava. L'ha detto lui, no? 'Sei stato tu. Mi hai messo queste cose in testa! Prima non c'erano'. Proprio così, PRIMA non c'erano: quello che gli capita con Shizuo è nuovo. Io ne sono certa, Izaya non è un manipolatore quanto vuole farci credere. E ce l'ha dimostrato nella discoteca. Voleva portare a termine il suo piano, ma alla fine in realtà, non voleva altro che leggere quelle risposte negli occhi del suo Shizu-chan: Mi vuoi? Ti importa qualcosa di me!?
Ora, apart from lo sfogo (scusa l'inglese dilagante ogni tanto), la prima parte mi ha intenerita, la seconda mi ha inorridita, la terza mi ha fatto battere forte il cuoricino, l'ultima mi ha stretto lo stomaco fino al limite della nausea (Lo so, lo so: hai messo l'avvertimento Non per stomaci delicati; ma quando mai io ho dato retta ad un avvertimento? E meno male, altrimenti non avrei mai letto questa meraviglia!:3).
Parte 1; la persecuzione di Izaya. Me-ra-vi-glio-sa. E Izaya poi sarebbe uno che ha il controllo di sé? Ma se appena vede Shizuo si eccita come un bambino e poi lo insegue a destra e a manca!.-. Non mi è sfuggito quel riferimento (ovviamente ovvio) nel 'Perché rovinava sempre tutto?'. Testuali parole di Shizuo nel capitolo precedente. Se se lo chiede Shizuo, e se lo chiede Izaya stesso ci sarà un motivo, o no? Izaya, perchè non ti SVEGLI!? (...scusa, ho di nuovo perso il controllo)
Parte 2; il litigio Izaya/Shirou/Kyouko. Sinceramente, questi litigi mi fanno sempre salire il nervoso. Io, personalmente, litigo sempre con i miei, e non ne posso più. Perciò questi litigi continui in casa Orihara mi riecheggiano nella mente e mi fanno imbestialire. E poi DA-DAN! La rivelazione! Sinceramente, sono solo contenta che Shirou non sia il padre di Izaya. Ora i suoi comportamente hanno un senso - e poi, quando mai uno perfetto bellissimo e squilibrato come Izaya potrebbe essere figlio di uno inquadrato e dispotico come Shirou!?
Parte 3; IL bacio! Dio solo sa quanto abbia adorato questo momento. Izaya si lascia andare! Grazie al CIELO! Era ora! Lo vedo, come se fosse davanti a me, con le guance arrossate, gli occhi incautamente chiusi, le mani aggrappate alle spalle e alla guancia di Shizuo, il respiro corto, il cuore che batte veloce. E Shizuo che pensa, 'Tipregotipregotiprego fa' che sia così per sempre', e poi si ritrae, ma sa che non può resistergli. Non può resistere a Izaya. Non può resistergli, perchè è il suo grande amore. Non può resistergli perchè è così stupido da aver deciso di restare con lui. Ho amato, adorato, venerato questo momento. Izaya e Shizuo non sono mai stati più intimi di così, più profondamente connessi che in questo momento.
Parte 4. Il finale.
Posso dire di amare Izaya? Posso dirlo? Sarò strana. Ma quelle lacrime, QUELLE lacrime. Izaya è UNO, è uno solo ed è quello che ha pianto sulla spalla di Shizuo, che si è tagliato con la rete metallica e si è scorticato a sangue perchè pensa di non meritare di esistere, perchè in fondo, anche se cerca di negarlo, si è sentito ripetere così tante volte di non essere nulla, di non valere nulla, che ormai ci crede. Ci crede anche lui. Penso di amare Izaya alla follia.
E nella top ten dei momenti migliori, più dolenti e drammatici, più emotivi e vibranti, il primo, il secondo e il terzo posto sono conferiti, meritatamente e a pieno consenso della giuria (me, me stessa, e la parte più nascosta di me che sostiene Shizuo gridando), a due scene di questo capitolo.
La prima, il bacio di Shizuo al palmo della mano di Izaya. Mi ha fatto tremare la pelle.
La seconda, le lacrime di Izaya.
La terza, le parole di Shizuo:

Possiamo riparare ciò che si è rotto.
Mi piacciono le cicatrici.
Un corpo che emana calore. Questo, secondo me, è perfetto.


E sì, con questo concludo.
Non m'importa se alla fine Shinra avrà ragione. Non mi importa cosa significa la scritta in cirillico dipinta a sangue da Izaya. Non mi importa se Mairu scappa di casa.
Io continuerò a credere in Izaya. Fino alla fine.

Con grande, enorme affetto,
Ali.
Recensione alla storia Violent red - 28/01/12, ore 21:11
Capitolo 16: Capitolo 15
Vale la pena spendere due parole anche su questo capitolo, benché lo ritenga un capitolo di passaggio (Mi sbaglio?). :)
Soprattutto, mi concentro su alcune cose che scrivi.
Innanzitutto, adoro la vecchina. La signora Konno. Penso che sia uno dei personaggi più belli -tra quelli secondari- che hai inserito finora. Per esempio, è discreta, dolce, diretta, tutto allo stesso tempo. Hai cambiato sguardo, dice, sorridi poco, sei sempre distratto ... E sospiri. Così. Quel suo imitare, esprimersi a gesti, è più tipico dell'infanzia che della vecchiaia - è come se, pur invecchiando, avesse conservato un animo di bambina.
Formidabile poi la sua conclusione: Smettila di farti tante domande. Il più delle volte abbiamo già tutte le risposte sotto gli occhi, ma facciamo in modo di guardare da un'altra parte.
Centrato e molto intelligente.
I pensieri di Shizuo mi hanno scombussolata: sono acuti, più acuti del solito. E sono intrisi di consapevolezza (dei suoi sentimenti per Izaya, anche se li vuole negare) e di dolore. Si chiedeva a chi appartenesse, se fosse importante, se quel poco che c’era tra loro meritava di essere distrutto da un nome qualunque, o se invece ci fosse un senso che non riusciva a vedere, se perlomeno gli avesse riservato il pezzo migliore della sua artiglieria, e in tal caso cos’aveva fatto la persona a cui apparteneva per meritarsi tanta importanza. Per meritarsi di essere più importante di lui.
Infine, visto quanto mi piace Kyouko (e sarò l'unica, ma è così fragile, così preziosa, che a volte vorrei stringerla forte), ovviamente ho estremamente apprezzato l'ultima parte. Adoro quanti passi avanti stia facendo questa gran donna, adoro come abbia deciso di alzare la testa. Lo dicevo due recensioni fa, lo ripeto: finalmente reagisce.

Ali <3

Recensione alla storia Violent red - 23/01/12, ore 22:36
Capitolo 15: Capitolo 14
Ciao Fissie.

Eh, già, sono proprio io. Non sono morta. v.v Credevi che ti saresti liberata di me così in fretta, dopo tutto quello che ho speso a scriverti quelle appassionate recensioni? No no, signor no.
(Sì, mi sto dando molte arie, ma magari poi nemmeno te ne eri accorta, della mia sparizione :D)

Ed eccomi al Capitolo 14.
Ad essere sincera -come sono sempre-, arrivata al 22 gennaio 2012, non mi ricordavo molto di Violent Red. Sobbarcata da impegni e compiti per l'anno scolastico, viaggi, notizie dei telegiornali, incontri...mi ero lasciata un po' stare. E la mia parte più avida di leggere (e di leggere Violent Red, anche e soprattutto) ne ha risentito.
Ma, quando ieri sera ho letto il Capitolo 14, è stato come essere catapultata di nuovo nel centro del vortice, nella mente torbida e maledetta di Izaya, in quella limpida e pura di Shizuo.
E, lo ammetto, tutto mi è tornato in mente all'improvviso. E non ho avuto bisogno di rileggere nulla. Tutto era ancora lì, in fondo alla mia memoria, che aspettava per tornare alla luce. I litigi tra Izaya e Shizuo, i lavori continuamente persi a causa di Izaya, l'ubriacatura nel bar, la prima volta, Mayhew...e Kyouko. E' stato come tornare indietro nel tempo, come riappropriarsi di una parte di sè che si è persa per strada.
Una bella sensazione.
Spero che anche tu sia felice di risentirmi. :)

Passando al capitolo vero e proprio, ti dirò semplicemente che è stato quello che più mi ha fatto contrarre lo stomaco in una morsa bollente e che, sul finale, mi ha anche fatto scendere qualche (parecchie) lacrima.
Non so cosa sia stato esattamente, ma quando sono arrivata alle parole Si sarebbero fermati quando il suo sguardo sarebbe stato improvvisamente assente, le labbra strette in una smorfia di dolore trattenuto, e il corpo abbandonato come se non vi abitasse più nessuno? Si sarebbero fermati, loro? Voleva che si fermassero? Voleva che non si fermassero? (specialmente questo) mi è salito un groppo di angoscia pura alla gola, le mie sopracciglia si sono aggrottate istintivamente e le lacrime sono cadute, da sole, e ho dovuto sputare fuori la disperazione, e il cuore mi battiva forte e quando ho finito il capitolo non riuscivo più a dormire.
Te lo giuro, questo è forse il capitolo più intenso di tutti.
Anche se non è la loro prima volta. Anche se non è romantico, ma tragico. Anche se Izaya alla fine ha rovinato tutto.
Izaya che, dopo il capitolo scorso, torna ad essere ancora di più se stesso.
Organizza, complotta, pianifica. E poi puntualmente riesce nei suoi intenti, ma si arrabbia, ma si caccia sempre nei guai. E Shizuo è lì.
Shizuo è migliore che in qualsiasi altro capitolo. E' sincero, è forte (trattiene la sua rabbia, finché gli è possibile), è dolce, è pieno d'amore. Anche quando Izaya pronuncia quel nome, Kameron, e gli spezza le ossa. Sì, le ossa. E non solo il cuore. Perché dopo quel momento le spinte di Shizuo sono meccaniche, e la sua forza bruta non serve più a nulla. Ha perso.

Il POV di Shizuo è sicuramente, senza alcun dubbio, la parte più delicata e meravigliosa del capitolo e, forse, della storia intera.
Hai raggiunto l'apice con queste frasi, con questo istante (anche se sono nel POV Izaya):
Per questo all'inizio era arrabbiato.
Poi Shizuo gli era apparso davanti e tutte le risposte che aveva invano cercato fino a quel momento architettando piani inutili quanto patetici avevano smesso di avere importanza, perché gli occhi nei quali si stava specchiando riflettevano gli stessi dubbi dei suoi. Ti piaccio? Mi vuoi? Ti importa qualcosa di me?

E potrà sembrarti, forse, una riflessione senza grande profondità, ma io l'ho trovata magnifica.
Tutto si risolve lì, in quei 'piani inutili quanto patetici'. E Izaya se ne accorge, quando nella melma fino al ginocchio, capisce la cosa più evidente, e più importante: che il piano era sempre stato solo una scusa, una pessima scusa.
Ma ormai è troppo tardi.
L'altro momento alla pari di quello appena citato, è la confessione-non confessione di Shizuo.
E quel L'ho fatto per te che si trasforma in mille parole senza significato, e poi quel Mi uccide l'idea che qualcun altro ti possa toccare. Perché so che non mi appartieni. Il movimento del coltello sul corpo di Izaya, sulle sue labbra, sul suo petto, è sensuale quanto potrebbe esserlo il sesso. E forse anche di più. Ed è un tentativo estremo di marcare il possesso, un tentativo infantile, profondo, e vano di amare ciò che non vuole farsi amare né possedere.
E, infine: Sento che...Ti voglio solo per me...Vorrei tanto...Baciarti...E fare l'amore con te...Mi piaci.
E questo non è altro che un Ti Amo scritto a caratteri cubitali. I pensieri di Shizuo non erano solo 'bellini', come dici tu, erano disperati.

Non so che altro dire.
Ci sarebbero altre frasi che dovrei citare, altre riflessioni di Izaya, altre scenate di Shizuo...Ma, se ancora ti ricordi di me, sai che io sviscero a fondo ogni espressione, e cerco di cogliere i sottointesi, e che al mio occhio attento -ma al mio cuoricino innamorato, più che altro- non sfugge niente della tua Violent Red.

Niente che sia così sporco, mi sfugge. ;)

Finalmente I'm back! Ah, sono proprio soddisfatta di me stessa! Un abbraccio,
Ali. :3


Recensione alla storia Violent red - 06/07/11, ore 16:47
Capitolo 14: Capitolo 13
E, sì, lo ripeterò: Violent Red è drammaticamente sporca.
Ti ringrazio per aver preso quest'affermazione come un complimento e non come una critica; perchè dare a una storia lo spessore che è in grado di far precipitare le speranze e di affogare la serenità in un mare di amarezza e risentimento, è il lavoro arduo e in continua salita di un'ottima scrittrice. (Quale sei).

Per venire al Capitolo13, ammetto di averlo apprezzato parecchio.

Anche se, come ammetti tu stessa, è decisamente più lento dei precedenti. Ma io penso che sia azzeccato, a questo punto della storia, soprattutto dopo il livello di drammaticità e angoscia che hanno raggiunto gli eventi nel Capitolo12, dove quello che tu definisci schiaffo, di Shizuo, ha assestato un duro colpo alla stabilità mentale del piccolo Izaya.

A questo proposito, ho notato una cosa. Certo, probabilmente il nostro Izaya-ubriaco con il suo 'Shizu-chan?' voleva ripondere alla domanda 'C'è qualcuno di cui ti fidi'; ma in questo capitolo chiarisce che la risposta era che, no, non si fidava più di nessuno. Ecco il punto: Izaya non si fida più di nessuno, probabilmente dopo quel bel discorsetto che Shizuo gli ha fatto prima di scaricarlo dalla macchina, aprendogli con malagrazia la portiera.

Ma partiamo dal principio.

Ho adorato la scena delle formiche; proprio perchè, da brava narratrice, sei in grado di creare l'atmosfera attraverso gli occhi del tuo personaggio, prima ancora che specificando il sole gli batteva sulle spalle ecc ecc. Un esperimento sulle formiche è degno dell'Izaya più intontito e tormentato, perfettamente in linea con i uoi pensieri ancora scossi. La sua frustrazione e la sua disperazione si trasmettono dal suo corpo al mondo circostante, ad ogni essere che lui possa tormentare, che sia un essere umano o un innocente insetto.

In ogni caso, inizia a parlare di Shizuo (e dunque a riflettere su quella fatidica frase che gli ha fatto vomitare il vuoto che aveva dentro) abbastanza in là, e per prima cosa insulta le sue facoltà mentali. Perfettamente IC e sembra quasi che le sue parole non l'abbiano nemmeno sfiorato. Ma un paio di paragrafi dopo, ecco che inizia a tormentarsi sulla questione. E per la prima volta vacilla palesemente, chiedendosi perchè Shizuo non dovrebbe innamorarsi di lui, ma correggendosi subito dopo con una spiazzante, destabilizzante, mirata domanda.
Perché sì?

A questo punto Celty arriva praticamente a salvare la situazione.
Il battibecco con lei è un classico, e Izaya ne riacquista una specie di forza. E una nuova convinzione nelle proprie capacità di perfetto conoscitore dell'animo umano e di abile manipolatore.

[A questo proposito, ho notato una tua riflessione, nascosta nei pensieri di Izaya, che mi ha dato da pensare, perchè mi è piaciuta una sacco. Ad un certo punto, Izaya dice: Sebbene non fosse nemmeno una persona, (Celty) era la creatura più caritatevole e indulgente che avesse avuto la sfortuna di conoscere. Non sapeva decidere se quella caratteristica la rendesse più umana o disumana (...)
E' una riflessione sul genere umano decisamente pessimistica, ma a mio parere piuttosto centrata e interessante. ;)]

Passiamo oltre.
Sembra quasi che sotto l'acqua - che per Izaya è costantemente simbolo di pulizia, di depurazione da peccati e dal suo personale sporco  (l'acqua c'è dopo il sesso con Shizuo, c'è a casa sua, c'è, in questo capitolo, in sua madre che tenta di pulirlo dalle tracce di lui, c'è in questa stessa scena) - Izaya torni indietro e allo stesso tempo riesca a scavare più a fondo in se stesso.
Non a caso, anche qui si scopre in modo piuttosto rilevante. Infatti arriva a pensare Quanto era riuscito a rovinare quella notte? Non voleva che gli importasse, ma gli importava. Non solo per il piano. Beh, è una delle cose più sincere che Izaya si sia concesso di dirsi. Aggiunto a quel Non mi interessa ripetuto ossessivamente ci dà un'idea precisa di quanto le parole di Shizuo lo abbiano turbato.
Ma la conclusione a cui arriva è sempre la stessa: Ti odio.
Come avevo già detto, la disperazione è una sua costante, così come lo è la coerenza con se stesso.
Izaya, probabilmente, non riuscirà mai a liberarsi di se stesso: che è l'ostacolo fondamentale al traformarsi in una persona più libera e serena.
E ce lo dimostra ancora, quando rivanga nel suo passato. Ovviamente, dimenticare una violenza è una cosa di una difficoltà sovrumana, che solo chi ha vissuto una situazione simile può capire. (E io, per fortuna, non faccio parte di quelle persone). Dimenticare sarà ancora più difficile quando la tua famiglia è debole (come Izaya continua a ribadire) e cerca di coprire e seppellire in cassetti nascosti tutto ciò che è accaduto. Lo stesso Izaya dice che non gli era stato chiesto se volesse che i suoi ricordi sparissero, ma a un certo punto aveva dovuto adeguarsi. Un bambino - aveva solo 12 anni - che non affronta e supera il trauma, da una parte non potrà mai dimenticare, e dall'altra non sarà mai in grado di liberarsi di quel se stesso che deve rassegnarsi a gettare via - anche se è qualcosa di mostruoso, anche soltanto da pensare.

Al contrario di quello che dici tu, io non sono stufa di Kyouko e anzi, ho apprezzato immensamente la scena.
Forse perchè ho esperienza di difficoltà familiari, anche se di certo non gravi come questa.
Lei mi piace molto. Rappresenta quella fascia di persone normali, che in quanto tali spesso non hanno la forza di reagire. Lei non è Izaya, non è così forte (e non lo è stata in passato, con sua madre) da ribellarsi; forse per questo si mostra tanto fragile di fronte a lui e spesso cade a pezzi, piangendo senza ritegno. Per questo stesso motivo Izaya prova disgusto nei suoi confronti. Penso che la sua reazione sia la comune reazione di un figlio che odia i propri genitori: fare di tutto per non diventare come loro.

E veniamo all'ultima frase.
(Sì, scusami!, sono diventata logorroica xP)
"Grazie. Per non aver mentito"
Penso che sia la prima volta in cui Kyouko affronta la verità. E lo fa nascondendosi, ma è come se la vedessi per la prima volta alzare la testa, affrontare la situazione con la schiena dritta e gli occhi fissi; anche se in realtà nasconde lo sguardo nella scodella. A me ha fatto quest'impressione. Che naturalmente può essere sbagliata.
Lo devo dire.

Quest'ultima scena è sublime almeno tanto quanto è tragica.

Con affetto :),
Ali.