Recensioni di AhiUnPoDiLui

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Come polvere sull'erba - 09/05/11, ore 20:04
Capitolo 1: Capitolo unico
Secondo me invece - parere personalissimo! - Ivanhoe non riuscirà mai ad amare un'ebrea, per quanto bella e virtuosa come Rebecca, in quanto egli è troppo immerso nel mondo di valori della società del suo tempo per poterla ritenere degna del suo amore. Non è un caso, secondo il mio semplice punto di vista, che solamente Bois-Guilbert riesca ad arrivare al punto di desiderarla seriamente, e anzi progetti una vita assieme a lei: è l'unico personaggio che sia riuscito, sia pure miserevolmente e raggiungendo un cinico ed egoistico relativismo, a trascendere i valori della sua società e a far suo un punto di vista esteriore, in un certo senso moderno - moderno in maniera soprendente, secondo me! Egli ha vissuto troppo dolorsamente la delusione amorosa di cui egli stesso fa menzione nel corso del romanzo; troppo doloroso è stato vedere non attualizzata l'aspettativa del successo amorosa, che egli doveva dare per certo, avendo rispettato in tutto e per tutto la cortesia, in tutte le sue esteriorità e in tutte le sue "regole". E così ha superato, in virtù della delusione, il sistema di valori corrente, ed è approdato a quel cinico - seppur a mio parere disilluso, in senso positivo - relativismo di cui facevo accenno prima. "Potranno mai credere i posteri che sia esistita una tale intolleranza?" (la citazione potrebbe differire per qualche parola dalla traduzione, ma la sostanza, strucca strucca, è quella!), queste sono le parole che il Templare spende nei riguardi dell'atteggiamento dei suoi coetanei verso la giovane ebrea. Ecco! Questo è solamente il mio parere. In ogni caso, passando al tuo breve racconto, devo dire che mi è davvero piaciuto, pur nella sua semplicità. Esprime una tematica che non è di certo originale - ma non temere: non ritengo l'originalità l'assoluto criterio di valutazione di un testo letterario! -; eppure è stato significativo, a mio parere, che tu l'abbia affrontata proprio tramite le parole ed i pensieri di Rebecca, che, come dicevi tu, è una fuori-casta, un'emarginata, un personaggio che, perfettamente al pari di Bois-Guilbert, vive la privilegiata-non privilegiata situazione di poter cogliere esteriormente, vedere dal di fuori la società in cui vive, e dunque disprezzarne, con un certo senso di superiorità morale/interiore, o perlomeno additarne i punti più ridicoli e negativi. Ci troviamo in un mondo in cui la ricerca della Gloria, la Morte per un Ideale, è una massima aspirazione di virtù, e pure abbiamo questa giovane ebrea che ha la possibilità di traversare un flusso di lungimiranza: ed ecco che tu ce la proponi esattamente in questa veste, in un certo senso profetica! Beh, la finisco qui. Perdona la logorrea. Ciao! :)