Recensioni di bluemary

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Recensione alla storia Miracle - 19/04/13, ore 18:35
Capitolo 3: Things change.
Penso che questo finora sia il capitolo che preferisco dell'intera storia, sai? Forse perché è IL capitolo, quello che segna la svolta e che mette i presupposti per far avvenire il miracolo, il più difficile da scrivere e da mantenere plausibile per le reazioni e i pensieri dei personaggi, secondo me. Forse perché ti sei superata ancora una volta, destreggiandoti in modo divino non solo con Eddie, che ormai ti appartiene almeno quanto appartiene a Moore, ma anche con Sally, di cui sappiamo troppo poco e che tu riesci a caratterizzare così bene. Se anche prima non ne fossi già stata ampiamente convinta, questo sarebbe il capitolo che mi avrebbe fatto decidere di segnalare questa storia per le scelte, una volta conclusa. E credo sia riduttivo dire che l'ho adorato dalla prima all'ultima parola.
Ma andiamo con ordine, o rischio di fare uno sproloquio senza capo né coda.
Come inizio ci presenti Eddie intento a farsi la doccia. Come succede normalmente, la doccia è luogo di relax e riflessioni, quindi eccolo a rivivere il massacro appena compiuto, con tanto di sorriso soddisfatto e divertito, perché in fondo Eddie è anche questo, è chi commette violenza e ride, gloriandosi del terrore e del sangue che lascia dietro di sé. E' talmente preso da questi ricordi e dal fastidio per il criminale che era riuscito a colpirlo al volto, che perde per qualche minuto la cognizione di dove si trovi, pensando di finire la doccia, asciugarsi e andare a letto a godersi il sonno del (in)giusto; peccato che, quando apre gli occhi, realizza di non essere nella propria doccia. E, realizzazione ancora più sconvolgente, è nella doccia di Sally.  "Oh, cazzo" davvero XD Questa parte mi ha fatto ridere quasi come quelle in cui si dimostra la sua incapacità di afferrare al volo gli oggetti, perché ce lo vedo proprio Eddie che si fa la doccia tutto tranquillo, con la mente tabula rasa dell'ultimo incontro, e che all'improvviso va nel panico ricordando di avere Sally lì fuori che lo aspetta.
Eddie sarà pure un sadico grande e grosso, che incute timore praticamente a chiunque e ci gode un sacco nel farlo, ma sono convinta che lui sia terrorizzato di fronteggiare Sally, perché questa è la seconda possibilità che ha desiderato disperatamente e basterebbe un nonnulla per sprecarla.
Passata questa breve scena, ci ritroviamo con Sally, nervosissima, estremamente confusa e a metà tra la paura e la rabbia nei confronti di se stessa. Non ha idea di cosa l'abbia spinta a far entrare Eddie e a dargli la possibilità di fare una doccia, sa di essere da sola, senza Laurence (che non sarebbe un aiuto contro Eddie, diciamocelo, Sally farebbe meglio da sola, ma lui sarebbe comunque un sostegno e una sicurezza, forse più "morale" che fisica), e di aver lasciato avvicinare l'uomo che aveva cercato di violentarla. Non riesce a capirsi, razionalmente si rende conto di aver fatto una cazzata, ma quando mai i sentimenti sono razionali? In poche righe non sei solo riuscita a rappresentare molto bene il suo turbamento e le contraddizioni che si agitano nel suo animo, ma hai anche arricchito il tutto con piccoli dettagli che rende la scena ancora più vivida (Sally che si morde unghie perfettamente smaltate, le mani avvinghiate al maglioncino, il suo andare avanti e indietro in cucina). Merita una menzione anche il fatto che lei sia sicura che Eddie la rissa se la sia cercata - e non ha del tutto torto XD. In fondo lo conosce bene.
Ed ecco che, mentre Sally si chieda cosa l'abbia spinta ad aprirgli, ci regali un flashback in cui si vede la stessa scena del primo capitolo ma da suo punto di vista, una scelta azzeccatissima, visto che così possiamo sapere cosa le fosse passato per la testa in quei momenti.
La Sally di quel flashback è terrorizzata, ricorda fin troppo bene di cosa sia capace Eddie e quando lo sente battere il pugno contro la porta prega perché lui non la sfondi, perché sa che lui ne sarebbe capace e che se solo lo volesse potrebbe continuare ciò che H.J. aveva interrotto otto anni prima; il tentato stupro ha lasciato cicatrici profonde nella sua persona e non c'è da stupirsi questa sua prima reazione, considerando che per lei Eddie ora è solo il mostro che rideva mentre la colpiva e poi si apprestava a violentarla. Anche a distanza di anni ricorda alla perfezione, con una lucidità che solo i traumi peggiori possono dare, ogni piccolo particolare di quella violenza: ecco allora che risente l'odore del tavolo da biliardo e del sangue, la mano che le accarezza la schiena in un sadico contrasto con i pugni e i calci di poco prima, il tintinnio della cintura e il fruscio dei pantaloni, tutto estremamente nitido, quasi fosse successo al rallentatore. Ma a distoglierla da questi orribili ricordi è proprio Eddie, l'Eddie attuale, che fuori dalla porta richiede ancora di entrare; non minaccia più, non davvero, ed è con incredulità che lei coglie la richiesta nel suo richiamo (perché il Comico non chiede, il Comico prende, così come non corteggia e non fa l'amore, ma violenta e basta) e poi un 'per favore' che la sconvolge. Sally sa benissimo che Eddie non ha smesso di comportarsi in modo violento, può aver seguito senza sorpresa la striscia di sangue dietro alle imprese che lo avevano reso famoso come eroe di guerra, e quel 'per favore' è qualcosa di totalmente inaspettato, troppo stonato con l'Eddie che aveva conosciuto e odiato, per non lasciarla in preda al dubbio. Mi è piaciuto molto leggere il contrasto tra il PoV di Eddie e quello di Sally, nei due differenti capitoli: nel primo capitolo Eddie appare disperato, quando persiste nel bussare e nel richiedere di entrare, qui Sally lo vede sempre minaccioso e violento, una fonte di terrore, fino alla fatidica richiesta. Lei non si accorge di aver appoggiato l'orecchia alla porta, ma quando lo sente andare via, quei passi pesanti che, allontanandosi, dovrebbero suonare come una liberazione, all'improvviso crolla tutto: perché sotto sotto Sally si era innamorata di Eddie, prima del fattaccio. Sotto sotto aveva provato qualcosa per lui. E adesso che lui è tornato, che chiede le cose invece di pretenderle, che suona disperato invece di minaccioso, non può lasciarlo andare via e vivere nel dubbio di cosa sarebbe successo se lo avesse fatto entrare.
Anche se Sally è presente meno di Eddie nel film e nella GN, è comunque un personaggio estremamente complesso, soprattutto a causa delle sue scelte, e tu la stai rendendo in modo estremamente fedele e al tempo stesso approfondendola in un modo personale che è sublime *__* Non mi stupirei se le cose fossero andate davvero come le stai descrivendo tu!
Ma andiamo con ordine: abbiamo lasciato Sally a tormentarsi in attesa che Eddie esca dalla doccia (e dalla sua vita), ed eccolo che le arriva alle spalle, silenzioso come un predatore e giusto per spaventarla ulteriormente (anche se sono convintissima che lui non ne avesse la minima intenzione).
-Questo fottuto affare non mi sta. (sappi che ormai per me è canon che Eddie dia degli "affari" a qualunque cosa non sappia bene come definire XD) Fa tenerezza qui, perché sembra un bambino troppo cresciuto, imbronciato e a disagio perché le cose non stanno andando come vorrebbe.
Ho adorato la sua descrizione dal punto di vista di Sally: non solo è da sbavo immaginarlo così gocciolante (e con l'accappatoio di Laurence stretto in vita tipo asciugamano, ho riso un sacco XDD), non solo ci viene ribadita la sua figaggine e anche l'imponenza, che fa sentire Sally piccola e indifesa, ma ci hai anche trasmesso giustamente la paura che lei prova nell'averlo seminudo, perché per noi sarà pure un figo estremo, ma per lei ora come ora è semplicemente una minaccia. Mostrare Sally che a questa vista comincia subito a sbavargli dietro sarebbe stata una caduta di stile, invece tu l'hai evitata con gran classe, scegliendo una reazione molto più plausibile. E della sua paura deve essersi accorto anche Eddie, che a modo suo cerca di scusarsi (anche se dubi molto che gli dispiaccia averle mostrato quanto lui sia molto più prestante e virile della mezzasega del marito), dimostrandosi stanco e stranamente pacifico. Punto extra per quel "dolcezza" che è così canon e bello assieme.
Sally, per lasciarsi indietro la tentata violenza, ha quindi deciso di affrontarlo e per lei la cosa si potrebbe chiudere qui, nel momento in cui gli dice dove sono i vestiti e gli fa chiaramente capire che deve andarsene entro breve, il tutto in un tono che non ammette repliche, perché anche se ha paura è capace di controllarla e affrontarla. Presto Eddie sarà rivestito e se ne andrà per sempre, ma sono cinque minuti a mezzanotte (rimando geniale), e tutto può succedere.
Ed ecco che il PoV torna a Eddie in quella che è la parte più spettacolare dell'intera storia. Sarà pure deluso, pieno di rimorsi, quasi disperato nella sua ricerca di un minimo di apertura verso di lui da parte di Sally, ma Eddie resta sempre lui e come al solito al turbamento emotivo reagisce con rabbia, desiderando di poter picchiare qualcuno e scaraventando lontano l'accappatoio, come se gli avesse fatto qualcosa di personale. Perfino la divisa ordinata gli sembra una presa per i fondelli, perché lui non voleva che Sally lo guardasse con paura, non voleva vederla spaventata e distaccata, sperava che lei lo accettasse e che tutto si sistemasse e ritrovarsi invece in procinto di lasciarla di nuovo senza aver risolto nulla gli fa male, e l'unico modo in cui sa reagire a qualcosa che gli fa male è con la violenza. Ecco però che qualcosa è cambiato da otto anni prima: adesso si ferma un minimo a pensare e gli viene il dubbio che Sally non volesse prendersi gioco di lui ma semplicemente fargli un favore, dimostrarsi impeccabile per evitare la sua ira. Forse solo in questo momento si rende conto di quanto quella volta le avesse fatto male, di quanto lei, quel trauma, ancora se lo porti dietro. E al posto della rabbia subentra un'amara rassegnazione, al punto che non sa nemmeno a chi dica il vaffanculo e già la mente corre al conforto dell'alcol. Sono sempre cinque minuti a mezzanotte, l'ora in cui tutto può succedere, e lui si sta rendendo conto che quella potrebbe essere l'ultima occasione che gli rimane.
Il successivo dialogo con Sally non fa altro che evidenziare il reciproco imbarazzo misto a turbamento di tutti i loro trascorsi e di troppe cose non dette che li fa parlare di cose scarsamente rilevanti, in una silenziosa tensione che con la tua bravura hai reso palpabile. Non hanno chiarito, non hanno risolto nulla, non ci sono state tragedie (ho adorato quando a metà tra una battuta e l'altra Eddie pensa a quanto lei sia bella, l'ho recepita proprio con un tono da uomo innamorato e mi si è stretto il cuore). Per un attimo sembra che tutto sia finito: Sally gli ha aperto la porta e ora sta per richiuderla, Eddie è già per metà in strada. Sembra.
"Il Comico osservò l’esterno, vide il buio, sentì la pioggia scrosciare e annusò l’odore di asfalto bagnato. Gli piaceva, era come essere a casa. Era il suo teatro, un palcoscenico, su cui lui aveva sempre vinto grazie al sangue e alla violenza. Era la sua vita, era un mondo in cui la resa era punita con la morte, e la vittoria veniva premiata con l’odio. E lì, in quell’istante, Eddie avrebbe potuto afferrare la donna e farla sua, vincerla, come aveva fatto otto anni prima. " Questa parte è sublime, racchiude l'essenza del Comico e non ho davvero parole per esprimerti la mia ammirazione: non solo hai capito il personaggio in ogni minima sfumatura, ma lo sai anche rappresentare alla perfezione, in un modo personale che non stona con l'originale ma semplicemente lo approfondisce e ce ne completa il ritratto. Questo E' Eddie! Anche dopo otto anni, lui non può fare a meno di pensare che basterebbe pochissimo per agguantare Sally e farla sua, per violentarla, come se non si fosse pentito delle proprie azioni, come se non fosse cambiato nulla. Ma qualcosa in realtà è cambiato, perché pur riconoscendo questa possibilità non la accetta. Non può nemmeno però accettare di andarsene via e lasciare che tutto finisca così, quindi si volta, impedisce a Sally di chiudere la porta e, in quello che forse è il gesto più gentile della sua vita, la bacia, dimostrandole per la prima volta che anche lui è capace di dolcezza, che non è solo un uomo violento, non è solo un (aspirante) stupratore. Che non vuole farle del male. E così Sally non si ritrae.
L'immagine di questo bacio mentre ci sono i rintocchi è splendida, così come splendida è la conclusione, con la donna che si ritrae con la delicatezza di un fiore, fiore di cui però lui non può conoscere nulla. Come fai a tirare fuori frasi così splendide? *__*
Il bacio c'è stato, ma i rintocchi poi sembrano aver infranto quel momento di vicinanza, così ecco che di nuovo Sally fugge, cercando la sicurezza della propria casa, ed Eddie la insegue, cercando di tenere sopito l'istinto del predatore e assicurandole che non deve avere paura perché lui non vuole farle male, questa volta sarà diverso. Ho apprezzato davvero molto che tu abbia mostrato come malgrado tutto lui abbia ancora l'impulso di prenderla di forza, perché non si cambia all'improvviso e soprattutto un uomo come Eddie non è il tipo da redimersi davvero. Rimarrà sempre un violento, un sadico, non diventerà mai un principe azzurro, se no ne verrebbe snaturato. Ciò che prova per Sally però è abbastanza forte da tenere a freno i suoi impulsi peggiori. Almeno per un po', perché nel vedere che Sally lo rifiuta anche quando lui aveva fatto il gentile, ecco che la rabbia torna ad affiorare. Eddie non può tollerare di essere rifiutato, non dopo quel bacio gentile e consensuale, non quando il "no" di Sally riverbera dolorosamente dentro di lui. E allora di nuovo commette un errore, di nuovo la aggredisce, anche se invece di stuprarla la scuote per le spalle fino a farle male, nell'unico modo in cui sa reagire alla propria disperazione. Per sua fortuna si ferma prima di commettere l'irreparabile, bloccato dall'ultimo urlo di Sally e dai suoi singhiozzi, e si ritrova quasi sconvolto da ciò che le stava facendo. Ho letteralmente adorato la reazione di Sally, quel "fuori!" rabbioso, nato dalla paura ma non solo, perché lei non ci sta a un'altra aggressione.
E' una scena intensissima, raccontata in modo spettacolare. La reazione rabbiosa di Eddie al rifiuto di Sally, l'aggressione nata anche dal dolore di non poterla avere, il terrore e assieme la rabbia della donna, che pur spaventata si rifiuta di subire come una vittima inerme, sono tutte cose che fanno venire la pelle d'oca. Sei davvero grandiosa!
E ugualmente intensa, forse anche di più, pur senza urla, è l'ultima parte: Eddie ha ripreso il controllo, ma non ha intenzione di lasciarla perdere e così la cerca di nuovo, baciandola in modo gentile, strappandole nuove lacrime nel momento in cui lei non capisce le sue intenzioni e forse si ritrova logorata dal doverlo affrontare; ed è quasi infantile il modo in cui lui voglia cancellare ciò che ha fatto di sbagliato otto anni prima comportandosi ora in modo giusto, come se bastasse un approccio gentile a cancellare simili ricordi, ma mi ha dato anche una stretta al cuore, perché è evidente quanto tenga a Sally.
Ed ecco allora il terzo bacio, perché lui non si vuole arrendere, perché se non provasse con tutto se stesso lo rimpiangerebbe per sempre. Questa volta non c'è la minima violenza, il minimo cenno di sopraffazione. E, poi, Sally lo sorprende, ricambiandolo. Eddie è tanto felice da sentirsi quasi stordito: "Eddie non si era accorto di avere afferrato la tenda accanto a sé con la mano libera, ma il rumore di qualcosa di grosso che cadeva a terra gli fece capire che doveva averla strappata dai ganci che la sostenevano. Sentì Sally sussultare, ma la sua mano corse subito ad appoggiarsi sulla guancia di lei, nel tentativo di tranquillizzarla e farle capire che no, non aveva intenzione di farle del male, che era solo maledettamente felice per quello che stava succedendo dopo otto anni di rimorsi e di rimpianti". Confessa che tu vuoi farmi frignare in modo vergognoso ç___ç La felicità estrema di Eddie e il modo in cui subito si preoccupa di rassicurarla, per paura che gli scivoli di nuovo tra le dita, colpisce davvero al cuore.
Forse è quest'ultima rassicurazione, forse Sally lo ha capito, forse anche lei stava vivendo nel rimpianto, anche se nel suo caso non aveva alcuna colpa; fattostà che, invece di ritrarsi di nuovo o cacciarlo, fa l'ultima cosa che Eddie si sarebbe aspettato: lo spoglia della maschera, così da ritrovarsi dinanzi l'uomo che sta sotto; non il Comico, non il sadico vigilante che l'aveva quasi stuprata, ma Eddie, l'uomo che lei aveva tanto voluto amare e che è riaffiorato con questo bacio. E' come se con la maschera lo spogliasse della violenza e del cinismo con cui si è dovuto e voluto mostrare al mondo, ed è un'allegoria così profonda che non mi stupirebbe se Moore la ritenesse canon, nel caso in cui leggesse questa tua storia.
Sally ha preso la sua decisione e comincia timidamente ad accarezzare e a baciare Eddie; e questa volta, per fortuna, lui riesce a trattenersi, lasciandole tutto il tempo di cui lei ha bisogno.
Una splendida conclusione per un capitolo superlativo. Non so davvero più quali complimenti rivolgerti, ma questa storia è sempre più spettacolare. I personaggi sono così  terribilmente IC e plausibili che sembra uno spaccato dell GN, le immagini poetiche e incisive rendendo eccelso uno stile scorrevole e già ottimo e sei stata incredibile nell'affrontare una tematica tanto complessa in modo semplicemente perfetto.
Hai tutta la mia ammirazione <3
Recensione alla storia Endless - 17/04/13, ore 20:46
Capitolo 1: Endless
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Segnalo questa storia per le scelte perché è impeccabile sotto ogni punto di vista ed eccelle come pochissime altre storie io abbia avuto modo di leggere da quando frequento Efp.
In Watchmen ci sono personaggi tanto complessi e sfaccettati che è già molto difficile di per sé utilizzarli in una fanfiction mantenendoli IC senza banalizzarli, esagerarne dei tratti caratteriali, incasellandoli in una definizione che andrebbe loro stretta, o ridurli a macchiette con una o due sole caratteristiche dominanti; mantenerli IC in un rapporto che esula da ciò che viene mostrato nel canon, ma che con il canon si può incastrare tanto perfettamente che ti viene da dire 'sì, è davvero così che sono andate le cose, ora quadra tutto alla perfezione', è puro talento, ed è ciò che riesce a fare Kitsune con questa oneshot.
Eddie è rappresentato in modo sublime, seguendo fedelmente l'evoluzione trattata da Moore: ogni suo gesto, spesso violento e collerico, verso la fine cinico e rassegnato, ogni sua frase, perfino il suo modo di parlare, rispecchiano il personaggio originale. Ci viene mostrato a spezzoni, prima e dopo il suo crollo emotivo, e in entrambi i casi non c'è una singola sbavatura: il suo modo di interagire con Adrian e le sue reazioni sono proprio quello che mi sarei aspettata nel film se queste scene fossero state previste nella trama.
Anche Adrian, seppur non ci sia il suo PoV, è caratterizzato benissimo dalle azioni e dalle risposte che rivolge a Eddie, risultando sicuro di sé, manipolatore e sempre calmo e padrone della situazione come la sua controparte cinematografica.
E la scelta di avere un solo PoV dimostra come ormai Kitsune sappia utilizzare in modo magistrale la narrazione in terza persona, senza scivolare nella narrazione onnisciente o nel cambio di punto di vista.
La scelta di dividere la storia in piccoli paragrafi, come vividi flash della vita di Eddie che mostrano quale legame avesse con il miliardario, risulta vincente, accompagnando la conta ispirata dalla canzone che funge da prompt.
Anche lo stile è impeccabile, incalzante e frenetico come il countdown che caratterizza la storia, in cui trovano spazio espressioni poetiche e di fortissimo impatto (mi viene da citare ad esempio una delle frasi finali: "Allora non gli resta che trattenere il fiato, il sorriso ancora impresso in volto, nell’epilogo che ha sempre aspettato e che ora si sta avverando dinanzi ai suoi occhi, sentendo nelle sue orecchie il rumore assordante di vetro infranto, guardando il cielo farsi sempre più lontano mentre l’inferno si apre in attesa di divorarlo", che davvero riesce assieme a esprimere vividamente la scena del film e al tempo stesso descriverci come Eddie viva la cosa, con quella menzione finale all'inferno che è il suo perfetto e amaro epitaffio).
Infine una menzione d'onore va al linguaggio e all'atmosfera che si percepisce in questa oneshot, che vanno a ricreare la stessa impressione di tragedia imminente e di AU ucronico e in un certo senso distopico che si respira nel film e nella graphic novel.
Per tutti questi motivi, e perché è una storia che emoziona e colpisce al cuore, la considero degna di rientrare a pieno titolo nelle scelte.

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Recensione vera e propria con tanto di fangherlamenti:

Ok, ci ho messo dei secoli ad arrivare qui, ma meglio tardi che mai, giusto? XD E poi devo recuperare un sacco di cose tue, quindi tanto vale cominciare dove mi ero fermata. Spero di averti già fatto capire un minimo quanto io abbia adorato questa storia con la segnalazione (che mi auguro venga presa in considerazione, prima o poi), perché non solo è incentrata su quello che ormai è diventato il mio OTP supremo, ma gli rende onore alla perfezione, senza nemmeno smentire l'atmosfera cupa e dark tipica di Watchmen.
Non dirò nulla sul tuo stile (sai già che lo adoro, che sei bravissima e che hai una capacità espressiva che ti invidio un sacco e che qui, con frasi brevi e dirette, rappresenti al meglio la situazione), ma voglio dirti che la scelta di introdurre le parti con una sorta di countdown alla rovescia è assieme straziante e azzeccatissima. Straziante perché so benissimo cosa succederà, che arriva l'inevitabile scontro che si conclude con la morte di Eddie e il mio cuore da fangherl in frantumi. Azzeccatissima perché come scelta stilistica mantiene alta la tensione e scandisce un ritmo di ricordi, pensieri e azioni che si susseguono con la stessa frenesia dello scontro all'inizio del film. Leggendo io potevo tranquillamente immaginarmi un extra del film, in cui Eddie e Adrian lottano tra loro ma al tempo stesso, tra un pugno e un calcio, saltano fuori questi flashback di loro due assieme prima che tutto crollasse e si arrivasse forzatamente a questo showdown finale.
Ho adorato, poi, come in una shot nemmeno troppo lunga tu sia riuscita a condensare benissimo quella che sarebbe potuto essere una relazione più che plausibile anche nel canon: un incontro come tanti, quando per Eddie Ozy era solo un moccioso irritante da sfidare per avere un pretesto per picchiarlo; lo scontro, fisico e verbale, in cui dà sfogo alla propria rabbia; la scena di sesso, così perfettamente IC nei gesti, nelle parole e nei pensieri; e, poi, l'ultimo numero, quando lo scontro questa volta è per la vita e tutto sta per finire.
Ti giuro, l'intensità di questa shot mi colpisce al cuore ogni volta e non è un caso se sia la mia Eddie/Adrian preferita ever, in fandom italiano e inglese. Ti prego, un giorno traducila, perché AO3 ne ha bisogno! Ok, finito momento promozionale, torno al commento vero e proprio XD
Mi piace un sacco come gestisci il punto di vista di Eddie, parolacce e pensieri politicamente scorretti inclusi, mentre lo vediamo alle prese con Adrian ("Lo conosce da poche settimane, e già quel moccioso gli sta sul cazzo come poche persone nel resto della sua vita." questo è così tipico di Eddie che non posso non sentire la frase pronunciata dalla sua voce XD). Adrian ovviamente si comporta come lo stronzetto impassibile e incurante di lui che lo avrebbe fatto arrabbiare ancora di più, e anche la sua provocazione, per quanto pronunciata in modo tranquillo e senza offese, va a colpire a fondo. Eddie ha quindi il pretesto che aspettava ("Non aspettava altro.", bravo, Eddie, che va in giro a sobillare gli altri per menare le mani XD), ed ecco che la rissa comincia e parte il primo stacco.
Hai fatto benissimo a non descrivere l'inizio, ma a passare subito allo scontro al suo acme. Una sfida infinita credo sia quello che descrive meglio il loro rapporto e che li rende così belli e perfetti come coppia *___* E tu lo hai mostrato benissimo, come continuino a sfidarsi a parole, con le azioni e perfino con gli sguardi, senza mai vincere del tutto, anche se qui Adrian è in vantaggio, visto quanto stia manipolando Eddie a fare quello che vuole lui. E mi è piaciuto molto il commento di Adrian (“E da quando ti interessa il rispetto altrui?”), perché è vero, a Eddie non frega nulla delle opinioni della gente, ma non posso fare a meno di pensare che di quella di Adrian, almeno un po', gli importi XD
Ho già detto che ho amato la lemon? Già l'inizio è così perfetto, così da Eddie che non so nemmeno come commentarlo XD "Di nuovo. Ci è cascato di nuovo. Eppure ne è sicuro, l’ha colpito. E stanno lottando ancora, perché quello è uno scontro. Così Eddie lo spinge alla scrivania, accogliendo con un ringhio l’eccitazione che anche attraverso i vestiti si preme sul suo addome. Finisce sempre così, cazzo." Qui mi è venuto da ridere, malgrado l'angst della shot, perché effettivamente Eddie si è reso conto che no, non stanno lottando, o almeno non solo, malgrado cerchi di convincersi del contrario, e il "finisce sempre così, cazzo" è spettacolare XD
Cosa dirti di questa lemon, se non che è totalmente, assolutamente, splendidamente hot? I due sono IC fino al midollo: Adrian che, malgrado la posizione sottomessa e le guance rosse e i capelli scompigliati, resta sempre padrone della situazione, in controllo delle proprie reazioni, capace di trarre Eddie in inganno e di godersi un tocco che lui vorrebbe fosse una violenza; lui vuole Eddie e lo ottiene, e non gli importa se nell'averlo si deve fare maltrattare un po' (come sappiamo bene noi due XD). Eddie è quello che abbiamo conosciuto nel film e nella graphic novel: un uomo sadico e violento, pronto a far valere la propria forza per ottenere ciò che vuole, ottenendo la supremazia con la violenza e i pugni. Non è gay e resta virile (e omofobo XD) anche durante l'amplesso, e mostri benissimo come un uomo sempre presentato come etero arrivi a fare sesso con un altro uomo in modo perfettamente plausibile: Eddie non sta facendo l'amore, vuole sottomettere, umiliare e possedere, tutte emozioni istintive, e lui, che è sempre stato il promotore de "l'uomo è selvaggio in natura", agisce esattamente come ci si potrebbe aspettare: usa il sesso come arma, per ferire quello che secondo lui è un "frocetto", per umiliarlo e mostrarsi superiore, per rimarcare una vittoria, esattamente come fanno gli animali. Potrebbe sembrare un controsenso, ma succede anche in realtà, tipo quegli omofobi che picchiano i gay e per "punirli" della loro inclinazione, li violentano; e tu fidati, l'hai reso IC e plausibile al massimo.
Ok, stavo divagando XD Tornando alla scena in sé, è davvero spettacolare. Da Adrian che parla quando non dovrebbe - perché se parla Eddie non può ignorare quello che sta succedendo e si ritrova a fronteggiare la fastidiosa consapevolezza che, invece di picchiarlo, sta per farci sesso - e ovviamente no che non "tace una una cazzo di volta" - Eddie esasperato è bellissimo XD - alla "camicia da frocio", a Eddie che lo spoglia distruggendogli i vestiti, a Adrian che malgrado la sua facciata impassibile dimostra di apprezzare assai il suo tocco e i suoi morsi. (Piccola menzione d'onore: “Che cazzo fai?” sibila, specchiandosi negli impassibili occhi azzurri, in cui è chiara tuttavia una nota di eccitazione. Le labbra di Ozymandias incontrano le sue prima che possa finire di parlare, e in un guizzo di puro piacere sente le dita sottili stringere l’evidente rigonfiamento dei pantaloni.
“Potrei farti la stessa domanda, ogni volta”. Sottolineo l'ogni volta XD Sono meravigliosi, amo i loro dialoghi <3)
Mi piace un sacco anche il contrasto tra loro due: Eddie che lo spoglia con movimenti frenetici, Adrian lentamente. Eddie che domina, Adrian che si fa dominare - anche se il segno sul collo glielo lascia lo stesso XD Eddie che lo blocca con la forza, Adrian con il suo tocco leggero e sfruttando la sua eccitazione. Eddie che perde il controllo, Adrian che non l'ha mai lasciato andare. La conclusione, con Adrian che provoca fingendo di andarsene ed Eddie che riprende il controllo, sbattendolo sulla scrivania per scoparlo, per poi rendersi conto che sta solo facendo il suo gioco, è perfetta e adattissima a loro. Splendida la chisura: "Ci è cascato di nuovo, cazzo." XD
Ed ecco che arriva l'ultima parte, quella che è un pugno allo stomaco e che mi ha ucciso dentro ç____ç Dieci, e io muoio...
Il calore dell'amplesso torna come calore del corpo di Adrian premuto contro il suo, ma questa volta stanno lottando davvero ed Eddie è invecchiato. E di anni ne sono trascorsi, lo può vedere dalle vecchie cicatrici ormai impallidite, da quei capelli che di giorno in giorno si fanno più bianchi, da quello sguardo che tante cose ha visto, e forse ne ha viste troppe. ç___ç sappi che se dovessi descrivere Eddie all'inizio di Watchmen, questa sarebbe l'unica descrizione a dargli giustizia e a far capire che genere di personaggio sia ç___ç E' vero, Eddie ha visto (e fatto) troppe cose, è stanco, è già sconfitto, proprio da quello che ha visto, più ancora che dai capelli bianchi e da un corpo che non può sfuggire del tutto allo scorrere del tempo. Adrian è ancora una sfida infinita, e perfino adesso si sente in modo palpabile il legame tra loro.
Ho trovato un tocco di classe mostrare che Eddie, perfino stanco e dolorante com'è, prova una scintilla di gioia selvaggia mentre attacca con il coltello, perché il Comico c'è ancora, da qualche parte dentro di lui. E ho amato tantissimo che comunque lui ricerchi gli occhi di Adrian, irritanti perché non è mai riuscito a piegarlo, ma gli catalizzano lo sguardo comunque. E la fine è da pianti disperati e assieme applausi scroscianti. Davvero, non so cosa dirti per esprimerti la mia totale e incondizionata ammirazione per il capolavoro che hai creato.
Ci terrei solo a fare due menzioni d'onore: "e che gli fanno capire quanto sia grande ormai il divario con un uomo tanto diverso da lui, ma che proprio come lui sa che il mondo cadrà a pezzi, in un modo o nell’altro." credo che questa parte sintetizzi benissimo i due personaggi, così diversi ma al tempo stesso così consapevoli, gli unici, perché perfino Manhattan non ci arriva a questi livelli. Il mondo che cade a pezzi è un'immagine fortissima e mi piace che tu ci abbia aggiunto in un modo o nell'altro, perché è vero, se non scoppia la guerra adesso magari ci sarà la bomba atomica tra un mese. O magari qualche altra cosa, ed Eddie lo sa, perché sa che l'uomo è autodistruttivo e selvaggio nel profondo. Ed è anche per questo che sono splendidi assieme, perché Eddie sa e aspetta, approfittando per fare i propri comodi con un cinismo profondo, mentre Adrian sa ma non si rassegna, arrivando ad adottare mezzi estremi, una cura che forse è peggio del male. E mi piace che Eddie sappia e che sappia che anche Adrian sa, perché è vero che gliene ha parlato durante la riunione, ma Adrian è stato l'unico a capire davvero le sue parole.
Ultima menzione per l'ultima frase, che, come ti ho già ripetuto fino alla nausea, è qualcosa di splendido: "Allora non gli resta che trattenere il fiato, il sorriso ancora impresso in volto, nell’epilogo che ha sempre aspettato e che ora si sta avverando dinanzi ai suoi occhi, sentendo nelle orecchie il rumore assordante di vetro infranto, guardando il cielo farsi sempre più lontano mentre l’inferno si apre in attesa di divorarlo. Aspetta." Eddie ha raggiunto un epilogo che 'ha sempre aspettato', sa che andrà all'inferno (tanto vivida che fa male l'immagine del cielo che si allontana e dell'inferno che si apre per divorarlo). E ha ancora sul volto il suo sorriso, degno Comico fino alla fine, perfino quando lo scherzo è su di lui. Quell''aspetta' finale è agghiacciante. E io muoio, ecco ç____ç
Vorrei dirti ancora tantissime cose, ma temo che risulterei poco coerente e mi limiterei a frasi di grande entusiasmo e pochissimo senso. Mi limiterò quindi a ringraziarti per questo capolavoro, grazie per aver dato vita al mio OTP nel modo più bello che potessi fare e grazie per avermi emozionato tanto.
Un bacio.

PS: Il caso ha fatto sì che mentre ti scrivessi questa recensione, dalla festa da basso sia partita "The sound of silence". E io sono qui a rileggere il finale della tua storia con i lacrimoni.
PPS: Ho dovuto modificare questa segnalazione, perché non mi lasciava lasciare una recensione a parte.
(Recensione modificata il 30/08/2014 - 09:51 pm)
Recensione alla storia Death of a Compromise - 17/04/13, ore 16:44
Capitolo 1: Death of a Compromise
Come ti avevo detto, dopo un ritardo tremendo torno a farmi sentire nella tua pagina autore e, indecisa com'ero su quale coppia scegliere, tra la FrostIron, la Eddie/Adrian e la Eddie/Sally, alla fine mi sono indirizzata verso Rorschach XD
Basta questa brevissima shot a dimostrarmi, se mai ce ne fosse bisogno, perché sei di diritto tra i miei autori preferiti: con un linguaggio vivido e uno stile che è a metà tra la poesia e un pugno allo stomaco da quanto è espressivo, riesci a dar voce a Rorschach, a mostrare quando Walter muore e viene rimpiazzato da un giustiziere privo di compassione e mezze misure. Quando Rorschach nasce davvero. E' un momento così importante, fondamentale nella caratterizzazione di questo personaggio, che le probabilità di raccontarlo in maniera banale sono elevatissime, ma tu ne sei uscita splendidamente, creando una piccola perla che mantiene alla perfezione la caratterizzazione originale e al tempo stesso risulta un ottimo approfondimento ricco di immagini e di tutti quegli spunti che rendono Rorschach un personaggio tanto complesso. In poche righe sei riuscita a non perdere nulla: hai mostrato la sua rabbia, dinanzi a un'ingiustizia che non si può comprendere né accettare; il crollo di Walter, nel momento in cui realizza che ciò per cui ha lottato è semplicemente un ideale che non ha attinenza con la realtà (la giustizia non esiste: parole forti, perché non sono pronunciate per retorica ma come semplice e agghiacciante dato di fatto); hai colto il momento in cui lui ha una realizzazione così simile a quella di Eddie, che l'uomo è una bestia violenta e spietata; e hai anche menzionato Dio, ricollegandoti al discorso che Rorschach fa al dottor Long, sul fatto che a Dio dell'uomo non importa abbastanza da intervenire, che non causa lui i mali ma non li punisce nemmeno. E se non c'è un Dio capace di punirli, se nel'uomo esiste un simile male, allora è compito di un altro uomo estirparlo, con una violenza che lo infiamma e lo esalta, tanto che continua a colpire quell'assassino anche dopo che è morto. Hai descritto benissimo Rorschach che si arroga il diritto di essere giustiziere, giudice e carnefice assieme, abbandonando quegli scampoli di umanità e incertezza che appartenevano a Walter e abbracciando una morale assolutistica che lo rende a sua volta colpevole. L'assassino ha ucciso Blaire Roche, ma indirettamente ha ucciso anche Walter.
Stilisticamente è impeccabile: non c'è una parola fuori posto, tutte le immagini sono vivide e violente, come nel film.
Il titolo, azzeccatissimo, dice tutto: muore un compresso. Muore Walter, che non era ancora abbastanza forte da vivere nella realtà in bianco e nero di Rorschach. Muore l'ultimo compromesso che lo rendeva umano e che gli impediva di divenire un giustiziere implacabile e ossessivo. Complimenti, ti dimostri ancora una volta bravissima nel cogliere tutte le sfumature dei personaggi e nel trasmetterle al lettore con uno stile che fa sanguinare il petto.
Recensione alla storia Miracle - 08/08/12, ore 18:02
Capitolo 2: No, spelled N-O.
Ed eccomi al secondo capitolo! Ancora grazie dei ringraziamenti (sai che è un piacere!), e viva le cartucciere, i nerd coccolosi, i sociopatici sessuofobi e i piccoli cervi! E da qualche parte ci sarà pure un genio, miliardario, playboy, filantropo XD
Ma accantoniamo per un attimo dei narcisisti a caso e passiamo al capitolo! Anche qui ti faccio i complimenti per il titolo, l'adatta continuazione dopo il titolo del primo capitolo; tra l'altro è un tocco di genio mettere la frase pronunciata da Eddie come titolo del capitolo con il suo PoV, e quella pronunciata in risposta da Sally in questo capitolo, dove il PoV è quello della donna. Belle anche le due citazioni iniziali!
Trovo geniale l'idea di fare un salto temporale per mostrarci il "dopo", anziché la lemon. Sally si sveglia con il sole, abbracciando insolitamente il cuscino e ritrovandosi senza lenzuolo, ma si tratta di un risveglio dolce e tranquillo, quasi si fosse dimenticata dell'incontro con Eddie. Eppure ci sono piccoli particolari che rimandano alla notte prima, come il suo non volerci pensare, il fatto che sia stanca, che comunque i pensieri tornino in ogni caso a soffermarsi sul Comico e su una notte che non sa se dover amare o odiare. La doccia è la reazione migliore a tutto, perché rilassa e dà l'idea di poter lavare via i ricordi e forse anche il tocco di Eddie. Trovo molto plausibile che lei non riesca a capacitarsi di ciò che è successo, ma che comunque non cerchi scuse o giustificazioni come invece lui tenderebbe a fare, visto che ammette di essere sempre stata lucida. E il rimando al sorriso del Comico ci sta d'incanto, è la parte più distintiva di lui, sia visivamente che come personaggio (e ogni volta che leggo quella frase me lo immagino nel flashback di Dan, che sorride in quel modo *__*). Devo dire che sei piuttosto sadica ad accennare appena alla lemon tramite i ricordi di Sally, senza darci la descrizione completa (che ovviamente aspetto con ansia nel prossimo capitolo XD); ma ci sta, questi ricordi frammentati accompagnano benissimo le emozioni di Sally mentre rivive la notte precedente tra confusione, angoscia e sensi di colpa che le fanno presente che lei è una donna sposata.
Approvo l'idea di mostrare il flashback del tentato stupro anche dal suo PoV, così da avere entrambi i punti di vista sulla questione. La differenza tra Silk Spectre e il Comico è lampante, l'hai espressa in appena due righe, enfatizzando come Sally, pur essendo una vigilante, non avrebbe mai avuto la forza e le capacità per difendersi da Eddie; e in quelle parole si capta benissimo l'inizio della sua paura.
Tornata al presente, Sally non vuole fare altro che dimenticare quella notte ormai catalogata come un errore. Cambierà le lenzuola, come per cancellare ogni traccia di Eddie, e cancellerà il vigilante dai suoi pensieri, perché lei non lo ha mai perdonato, perché non può perdonarlo dopo quello che le ha fatto. Tanto Eddie è stato cacciato via la sera prima, le lenzuola, una volta lavate, non avranno più alcun collegamento con lui e la giornata può tornare a essere una come tutte le altre. Ma c'è qualcosa che non ha calcolato: in casa c'è ancora qualcuno. Sente un rumore strano, ed ecco che dalla donna sposata riaffiora la vigilante abituata a pattugliare la città di notte: invece di scappare o chiamare la polizia, Sally afferra un coltello per affrontare la minaccia di persona, sicura di sé, con il cuore che le batte forte ma non sa se per paura o eccitazione. Solo che nel soggiorno non c'è nessuno, solo i ricordi della notte precedente ("Un bacio violento, respiri affannati. Abiti che ormai non erano altro che un impiccio.", non sai quanto io brami la lemon *___*). Ecco quindi che Sally avanza nella stanza e incappa in qualcosa che le svela una sconcertante verità: Eddie è ancora lì.
Appena il pensiero torna a Eddie, Sally viene invasa ancora dai ricordi. Mi è piaciuto il fatto che il sorriso, mentre Eddie ci provava con lei, non fosse quello che lei amava, ma una sua versione distorta dal desiderio, che la spaventa. E la sua reazione a mani che la toccano senza il suo permesso è da guerriera: attacca Eddie e lo colpisce al volto, perché lei non è una donna indifesa, lei è Silk Spectre ed è abituata a lottare; si tratta di legittima difesa, visto che le parole non avevano funzionato, ma in questo modo Sally ha segnato la propria fine. Non che Eddie si sarebbe fermato se anche lei si fosse limitata a rifiutarlo a parole o in modo meno violento, mi sa.
Spinta da questi amari ricordi, Sally torna in camera solo per trovare Eddie pacificamente addormentato e avvolto dal lenzuolo, ed è forse la vista del suo sonno tranquillo e profondo che le fa provare una rabbia tanto intensa da volerlo uccidere. Semplicemente non può accettare quello che lui le ha fatto, non può perdonarlo, nemmeno dopo averci trascorso una notte assieme consensualmente, perché le sue azioni sono state imperdonabili. Assieme al rancore per il vigilante, all'amarezza per ciò che gli ha permesso di farle (non a caso vede lo smiley come un'ulteriore beffa nei suoi confronti e, ancora sotto la doccia, si immaginava Eddie intento a festeggiare la nuova conquista, come se lei fosse solo un'altra tacca nella cintura tra le donne che si era portato a letto - pensiero più che mai plausibile, visto il soggetto in questione), Sally prova anche dei sensi di colpa per il marito e disgusto per se stessa, sia per il tradimento che per la verità ancor più difficile da accettare di aver avuto un amplesso con l'uomo che aveva cercato di violentarla. E' una consapevolezza terribile e non c'è da stupirsi che lei sia tanto confusa e devastata dalla cosa.
Subito i ricordi tornano a tormentarla, facendole rivivere proprio l'attimo in cui tutto era crollato. Sally sapeva di non poter competere con Eddie, ma sapeva anche lui non si era mai comportato in modo violento e spietato, non con lei. E quando riceve il primo pugno, quando lo fissa con gli occhi lucidi e quello sguardo carico di emozioni, capisce anche che è finita: Eddie è fuori controllo, e non c'è nulla che lei possa fare al riguardo.
Questo è il ricordo peggiore, non solo per il dolore fisico, ma anche per il dolore emotivo di un tradimento inaspettato, perché si vede benissimo, grazie alla bravura dell'attrice, che lei non si aspettasse minimamente che Eddie potesse farle questo, e tu hai espresso splendidamente la cosa. E assieme al dolore arriva anche l'urgenza di cancellare ogni cosa, cancellare Eddie, perché è sua la colpa se Sally è così tormentata; perfino il ritorno di Laurence impallidisce dinanzi all'importanza di uccidere Eddie. Colpisce un sacco la frase "Doveva farlo sparire.", perché è così lucida e assoluta, malgrado il tormento emotivo che Sally sta passando, che rende benissimo l'idea delle sue necessità. Eddie la sta tormentando ancora, non la lascia in pace, le ha stravolto la vita e gliela sta stravolgendo ancora con il suo semplice essere presente, quindi deve sparire. Guidata da questo pensiero, Sally torna a prendere il coltello e carica il colpo senza pensarci due volte, perché se riuscisse a recuperare la razionalità non avrebbe più il coraggio di cercare di ucciderlo. Per sua fortuna, Eddie ha un istinto di sopravvivenza particolarmente sviluppato, e quindi si sveglia proprio al momento giusto, bloccando il coltello e chiudendo il capitolo con un "-Sally, che cazzo pensavi di fare?", cosa che mi lascia assai affamata per il seguito!
Ancora ti devo fare un sacco di complimenti per il capitolo! Lo stato d'animo confuso e variegatissimo di Sally è assai plausibile dopo gli ultimi avvenimenti e non vedo l'ora di leggere la lemon per vedere come è cominciato il loro avvicinamento.
Come sempre non deludi mai e questa storia ne è l'ennesima prova!
Bravissima *__*
PS: La descrizione del corpo nudo di Eddie mi ha fatto sbavare assai *çç*

Recensione alla storia Miracle - 08/08/12, ore 16:46
Capitolo 1: No, spelled Y-E-S.
Con un ritardo davvero tremendo, ma alla fine ci sono!
Intanto lascia che ti ringrazi per la menzione e per i ringraziamenti; considerando che questa storia non solo tratta dell'unica coppia het di Watchmen che mi piaccia, ma anche del missing moment che più mi interessava, non posso che essere felice della tua decisione di scriverla!
Prima di tutto, voglio ribadire quanto azzeccato sia il titolo che hai scelto, sia per la storia che per il capitolo: il titolo della storia è perfetto davvero, richiama non solo la singolarità di ciò che succede(rà) tra Eddie e Sally, ma anche uno dei momenti focali del film, il motivo per cui alla fine Manhattan decide di tornare sulla Terra. Perché è vero, il concepimento di Laurie è un miracolo, così come lo è il riavvicinamento tra Eddie e Sally, quella possibilità tanto assurda e insensata di vedere assieme e consensualmente una vittima e il suo quasi stupratore. Ti sei scelta una tematica davvero complessa da trattare, ma sono certa che lo farai egregiamente, come stai dimostrando da quello che hai scritto finora! E naturalmente anche il titolo del capitolo è un colpo di genio, visto che va a ricordare la scena con più pathos tra questi due personaggi, e in particolare una battuta di dialogo tremendamente incisiva e significativa. Tre parole per caratterizzare Eddie, uomo (ragazzo) a cui non piace ricevere dei no e che è convinto di poter ottenere tutto solo volendolo; e tre parole per mostrare come gli stupratori giustifichino le proprie azioni, come lui stesso giustifichi ciò che ha fatto, perché anche in questo capitolo, a distanza di anni, non vuole davvero ammettere di avere fatto un'enorme cazzata (scusa il termine).
Visto che si parla di Eddie, devo farti i complimenti per la sua caratterizzazione. Lui è un personaggio complesso, che forse nemmeno lui si capisce del tutto, ma lo hai rappresentato degnamente, con numerose sfumature che richiamano alla perfezione il vigilante mostratoci nel film e che ne approfondiscono i vari aspetti mantenendolo sempre estremamente plausibile. Eddie è prima di tutto un cacciatore, un uomo violento e amorale, dedito agli istinti e privo di scrupoli, e soprattutto totalmente consapevole di esserlo; le sue riflessioni iniziali quando cammina sotto la pioggia con l'onnipresente sigaro, riguardo al fatto che lui si diverta a cacciare le prede e che prima o poi lui stesso verrà cacciato da qualcun altro, sono proprio frutto della sua comprensione dell'animo umano: l'uomo brama la distruzione "men are savage in nature", verità su cui ha basato la sua vita e che nessuno può negare. Da qui anche l'incredibile lucidità e indifferenza con cui pensa alla propria morte, non con preoccupazione o con timore, solo con una distaccata curiosità e la promessa di lottare fino alla fine; mi è piaciuto l'accenno al fatto che dovrà rendere conto delle proprie azioni in punto di morte, perché dimostra la stessa incrinatura nella sua spietatezza che poi lo farà crollare nel film, quando scopre il piano di Adrian. Con poche frasi sei riuscita già a dare un'ottima resa del Comico, un incipit che è semplicemente perfetto!
Ed ecco che, dalla propria morte, i suoi pensieri si spostano sull'amore mancato della sua vita. C'è grossa confusione nei suoi sentimenti per Sally: frustrazione per come sono andate le cose, per non averla avuta, sensi di colpa che non riesce ad ammettere nemmeno con se stesso, rimpianto e una sorta di rabbia indirizzata verso di lei perché forse gli risulta più facile colpevolizzarla per quello che è successo che fare i conti con le proprie azioni. E' evidente quanto lei ancora lo turbi, quanto gli sia rimasta impressa, visto che anche dopo anni non riesce ad accettare con tranquillità il suo pensiero. Vorrebbe darle la colpa perché era stata lei ad averlo rifiutato (e quindi, nella mente di Eddie, questo giustifica poi la sua reazione rabbiosa e violenta), perché se gli si fosse concessa sarebbe andato tutto bene (e qui si vede come emotivamente Eddie sia ancora un ragazzino capriccioso e ostinato, mai maturato), perché lei ha rovinato tutto colpendolo e innescando quindi la violenza che ne è seguita; questo ragionamento di Eddie, chiaramente molto discutibile, è descritto benissimo, perché è proprio da lui vedere la cosa in questo modo. Eppure non è così pazzo da non sapere di avere sbagliato, per quanto lo neghi con tutte le sue forze, prove ne sono il suo disagio nel ricordare quella scena, la veemenza con cui neghi di aver sbagliato, il malumore che lo ha colto a quei ricordi. Eddie è diviso tra rabbia e sensi di colpa, non riesce a trovare un compromesso per le emozioni che Sally ancora gli suscita (bello il suo pensare, come per una rivalsa, che adesso lei ha sposato una mezzasega figlio di puttana ben poco virile, cosa che dimostra tutta la sua gelosia), e tu hai rappresentato in maniera fenomenale il Comico alle prese con le sue emozioni. La tua capacità di gestire il personaggio, utilizzando benissimo anche il suo linguaggio volgare dove necessario, è davvero ammirevole *__*
E veniamo al branco di idioti suicidi che ha pensato bene di attaccar briga con il Comico, tra l'altro quando lui è di cattivo umore. Avrebbero potuto sopravvivere, se se ne fossero rimasti buoni, visto che Eddie non aveva intenzione di fare il suo "dovere", preso com'era dai ricordi; ma per qualche istinto masochista avevano deciso di farsi del male, quindi che lo scontro abbia inizio.
Cazzi loro, decisamente XD
Lo scontro è un tripudio di violenza, divertimento e sadismo, tutti ben calibrati, che dimostrano non solo come al Comico piaccia fare del male, ma anche come trovi nel pericolo e nel rischiare la sua stessa vita (perché comunque, anche se è contro degli idioti, il rischio c'è, visto che uno di loro aveva una pistola) un divertimento estremo. Eddie è proprio una belva, che uccide per divertimento, senza pietà e senza alcuna cura per la vita altrui e nemmeno per la propria. Ha quasi un che di saiyan, considerando quanto si goda il terrore delle sue vittime XD
La cosa agghiacciante è che dopo aver compiuto una carneficina, l'unico rimpianto di Eddie è il fatto di non aver portato via con sé altro alcol. E, passato questo piccolo interludio violento, ecco che i suoi pensieri tornano inesorabilmente a lei.
Mi è piaciuto il brevissimo ricordo del tentato stupro dal suo PoV, perché così ci hai mostrato cosa davvero pensasse Eddie all'epoca; in particolare ho apprezzato questa frase "No, impossibile. Quello non poteva essere un vero rifiuto, e questa volta lui non stava giocando.", perché dimostra non solo come lui non fosse in grado di accettare un rifiuto, ma soprattutto che non lo potesse accettare proprio per quella volta in cui non stava giocando, in cui si stava davvero mettendo in gioco per l'unica persona a cui teneva. Ed ecco finalmente i sensi di colpa, questa volta non rifiutati, ma ammessi in pieno, perché lui vuole ancora Sally, la rimpiange, perché il suo sorriso ancora lo incatenava ad una vecchia fotografia (frase splendida!). E, cosa credo più unica che rara, per lui, desidera spiegarle il perché delle proprie azioni, sente il bisogno di giustificarsi.
L'incontro casuale con Sally, proprio mentre lui ha i pensieri incentrati su di lei, è semplicemente magistrale! Considerando quanto fosse difficile da trattare senza sfociare nell'OOC o nell'implausibilità, ti meriti un sacco di complimenti per essere riuscita a mantenerli entrambi nel personaggio, mostrando una Sally giustamente furiosa e terrorizzata al tempo stesso da lui e un Eddie confuso, quasi annichilito da quest'incontro inaspettato, ma comunque  sempre indiscutibilmente Eddie. Mi è piaciuta moltissimo la reazione primaria di Sally: prendere e sbattergli la porta in faccia, rifugiandosi nella sicurezza della propria casa. Ed Eddie che all'inizio rimane congelato a guardare lei e poi la porta chiusa, senza reagire, per poi bussare richiedendo una seconda possibilità, ovviamente in un modo tipicamente da Comico, perché nemmeno riconoscendo di aver sbagliato lui può strisciare e chiedere umilmente perdono (tra l'altro, plauso per questa frase: "Quella fu una delle volte in cui il suo corpo agì prima che il cervello potesse comandarlo. In effetti, ammise poi a se stesso, fu una delle numerose volte.", terribilmente adatta a lui XD). Eccolo quindi a bussare e a chiamarla a ripetizione, cercando di non dimostrarsi violento, arrivando poi a soffocare l'orgoglio e a chiedere un "per favore" che sa assieme di scusa e di sconfitta.
Il successivo mini flashback è qualcosa di sublime: Eddie che non riesce ad accettare che Sally lo rifiuti (sta scherzando, di sicuro), che cerca di tenere a bada l'ira e la pazzia di cui sa di essere affetto, che però trova tutto troppo divertente. E che poi perde il controllo, proprio quando Sally lo guarda con occhi terrorizzati, increduli e disillusi; hai colto in pieno il personaggio del Comico, sei stupefacente!
Anche nell'ultimo pezzo non ti smentisci: Eddie fa per andarsene, sconfitto (e, come sempre quando le cose non vanno come desidera, furioso, ma per una volta l'imprecazione con cui sfoga la propria rabbia è tinta di disperazione), ma proprio in quel momento Sally gli apre, perché in fondo non è ancora pronta a chiudere per sempre la porta di quel passato e forse spera in qualche modo di superarlo con quell'ultimo confronto. E mi è piaciuto molto che adesso l'equilibrio di potere si sia un po' spostato, che adesso sia Sally ad avere il controllo della situazione (anche se apre solo uno spiraglio), ad apparire dura e seccata, mentre Eddie si sente un verginello che fa addirittura fatica a parlare. E' semplicemente perfetto: Eddie è sempre sicuro di sé quando si tratta di uccidere e menare le mani, ma, se si tratta di affrontare i propri sentimenti e Sally, entra in crisi.
Anche il dialogo tra i due mi è piaciuto molto, specie la durezza di Sally, il suo "sfonda la porta" e il fatto che, malgrado la paura, affronti Eddie a testa alta. E poi leggere di Eddie che ha il terrore di rovinare tutto e quindi sembra camminare sul cristallo mentre parla con Sally, è davvero grandioso! Bellissimo infine lo scambio di battute finale, con Eddie che si lamenta per l'accapatoio da donna (addolcendo il tono quando Sally gli appare spaventata e sentendosi in colpa), e Sally che risponde che è di Laurence XD
Sei stata bravissima a mantenere un equilibrio tra i due, a farli interagire, mantenendoli nella stessa casa, senza renderli OOC. Sally non è pronta a perdonarlo o ad abbassare la guardia davanti a lui come purtroppo ho letto in molte fic, ed Eddie non chiede perdono, non si umilia, non si addolcisce in preda al rimorso; resta il bastardo un po' volgare di sempre, solo terrorizzato di distruggere la seconda chance datagli dall'unica donna che abbia mai amato e quindi deciso a "comportarsi bene". Entrambi rimangono fedeli a se stessi, entrambi tormentati da quell'evento passato, ma sempre estremamente plausibili.
E qui concludo la mia recensione, o rischio davvero di scrivere deliri e trip mentali insensati. Intanto sappi che hai tutta la mia stima, la storia parte benissimo e sono certa che manterrà tutte le aspettative, diventando un vero e proprio gioiellino del fandom!
I miei complimenti!