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Recensione alla storia La fine di un eroe - 04/05/14, ore 22:32
Capitolo 1: La fine di un eroe
Ok, eccomi finalmente.. Ma ho una giustificazione, mi sono tenuta la tua OS per ultima, perchè la più lunga e perchè sapevo che c'era qualcosa di speciale: ieri leggendo le prime righe mi si è accapponata la pelle, e non potevo recensirla alle due di notte, assonnata non gli avrei reso giustizia.
Vorrei, per la verità, iniziare il commento con una domanda: 'perchè ha così poche recensioni?'
Dire che è spettacolare sarebbe riduttivo, dire che è ho la pelle d'oca anche, dire che il tuo talento qui su efp è sprecato, invece, sarebbe la cosa più sensata da affermare.
Perchè per tutta la durata del racconto mi è sembrato di essere lì: il dolore di Peter, la sua disperazione, la sua solitudine.. La sua pazzia, sono descritte così bene che.. Oddio per la prima volta non ho parole, non mi era mai successo, ti chiedo scusa, quasi mi commuovo e non l'ho mai fatto.
Vediamo di tirar fuori qualcosa di decente.

"Ma la fiaschetta è vuota. E la testa è vuota. E il cuore è vuoto. L’uomo comincia a camminare. Non sa dove sta andando, lo ha dimenticato tempo fa."

Già dalle prime righe la disperazione e la malinconia sono palpabili. Lui ha dimenticato, ha dimenticato e non vuole ricordare, lui non è più la persona di una volta, lui è solo, non ha più meta.
Le voci che lo perseguitano lo feriscono, lo uccidono, gli tolgono il fiato, e credo che tutto quello che lui desideri sia solo farle cessare una volta per tutte.

"Ed ora eccolo là, a parlare con la bellissima ragazza dai capelli rossi, e nonostante fosse stanco morto, sarebbe stato lì con lei altre tre ore."

Avrei voluto riportarti tutta la parte in cui parlava della sua giornata, ma avrebbe occupato troppo spazio. il fatto è che tu riesci a far capire appieno quanto difficile sia la sua vita, perchè è vero: Da un grande potere derivano grandi responsabilità. Ma dietro un grande potere, dietro grandi responsabilità, altro non c'è che un uomo che alla fine viene risucchiato, schiacciato e ucciso dalla sua stessa vita e routine.

"Ma Peter, il dolore ci dimostra che siamo vivi, che siamo immensi come le emozioni che proviamo. Potrebbe essere meglio non aver mai vissuto nessuna delle meraviglie che abbiamo vissuto pur di non soffrire?”. Potrebbe? Come sarebbe la sua vita se non avesse gli occhi verde mare di Mary Jane da ricordare? E la bontà di zio Ben? E l’altruismo di Harry? E ad un tratto lo sa. Lo sa perché ha vissuto gli ultimi anni senza ricordare gli occhi verde mare di Mary Jane, la bontà di zio Ben, e l’altruismo di Harry. Ha vissuto gli ultimi anni in una nebbia costante, accompagnata da un ronzio che non si ferma mai. Ha vissuto nel vuoto, nel niente. “No, non potrebbe mai” Risponde infine, e zia May lo abbraccia forte, nonostante le fragili braccia. “Dimenticherò di nuovo, non è vero?”

Il dolore sì, ci ricorda che siamo vivi, ma alle volte può essere così grande da ucciderci, e questo è accaduto a Peter. Forse non vale la pena vivere senza ricordi, ma se questi sono i nostri peggiori nemici, se sono i primi ad addolorarci, che senso ha? Lo hanno consumato quei ricordi, gli occhi di Mary Jane, la bontà dello zio lo hanno ucciso dentro. E sebbene lui creda che non valga la pena dimenticare, beh vivere nel dolore neanche.

E ora dovrei riportarti tutta la parte finale, ma mi rendo conto che sarebbe troppo..
In realtà quello che voglio dire è che credo finalmente lui abbia trovato la pace, per un attimo, quando vede le stelle, quando per l'ultima volta indossa la maschera, tutto sembra tornare al suo posto.. Ma durerà? Scorderà di nuovo? E cosa accadrà allora?
È come un circolo senza fine il suo dolore e alla fine di questa OS non posso fare altro che chiedermi: quando cesserà? Quando, finalmente, starà bene?
Forse mai...

E forse questi son solo pensieri sconnessi e stupide considerazioni, ma la tua storia mi ha messa in crisi, mi ha lasciato tanto, e anche un vuoto nello stomaco.
L'unica cosa che mi resta da fare è complimentarmi con te, e dirti che sei dannatamente brava, che meriti di più di questo stupido sito, perciò.. Attendo con ansia un tuo libro, sappilo.