Recensioni di BaschVR

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Out of the Ruins - 15/06/11, ore 13:32
Capitolo 1: Out of the Ruins
Mmmh. Okay, è vero, sono di parte perché Scarlet è notoriamente il mio personaggio preferito della compilation di FFVII (beccatevi questo, stupidi protagonisti!), tuttavia il punto di forza di questa flash fic non è lei. E no, non è neppure Heidegger, nonostante "il manto della grottesca pecora" lo elevi a livelli di adorazione che mai avrei potuto immaginare (e seriamente, devi dirmi che cosa ti eri fumato). Il punto di forza è quell'elemento che molto spesso ho criticato nelle tue fan fiction, quel diffuso abuso di cinematografia che finisce per rendere tutto un po' forzato; Qui, invece, complice anche il fatto che la fan fiction è una flashfic, tutto acquista maggiore spettacolarità: non descrivi tutto, tuttavia quegli elementi che inserisci nella narrazione favoriscono un preciso disegno con determinate caratteristiche: Scarlet è stanca, si trascina tra le macerie, e sembra quasi di vederla, vedere una gestualità teatrale e paradossalmente adatta alla situazione, che si intona con l'idea che ho del personaggio. La scena, nel suo complesso, mi ha fatto pensare al momento in cui Kuja, in FFIX, fugge da Burmesia in groppa al drago argentato, lasciando il gruppo ferito e allo stremo delle forze. Non so perché, però a mio parere Kuja, elegante e folle, è l'esempio più azzeccato per descrivere Scarlet in un momento come questo.
La caratterizzazione del personaggio in sé, poi, è ben fatta e ricalca gli ideali delle DICQEM (Donne In Carriera Quarantenni E Malvagie, per i non adepti), un ideale di donna che non passa mai di moda (almeno per me). L'unico difetto è la sua ultima frase: Sono certa che puoi capirmi, che non condannerai la mia scelta di non abbandonare un’occasione così importante.” E' troppo lunga, a mio parere, e rovina l'atmosfera di naturale teatralità forzando troppo la mano. E' una frase che potrebbe essere assimilata al momento in cui il cattivo di turno, invece di uccidere semplicemente il protagonista, parte con una pappardella di ore descrivendo il suo diabolico piano senza minimamente preoccuparsi del fatto che stia perdendo tempo. XD Mi rendo conto che non è questo il caso, ma credo sia un esempio calzante per farti capire quello che voglio dire. In caso non lo sia... beh, te lo spiego un'altra volta. XD
Sì, in definitiva mi è piaciuta. Un po' perché è solo un lampo, un flash dal finale colorito per chi conosce già la storia, un po' perché, dai, è Scarlet, come si può non amarla? Resta il fatto che è ben scritta, e in definitiva mi è piaciuta davvero tanto.
Recensione alla storia Shed No Rain - 02/05/11, ore 23:36
Capitolo 1: Shed No Rain
In apertura alla recensione, devo precisare che avevo già letto la fic un po' di mesi fa, e che dunque mi ero già fatto un giudizio sulla qualità della stessa xD Vedremo se con una nuova lettura la mia opinione rimarrà inalterata.
Se devo dire la verità, ciò che mi colpisce di più è il labor limae. Credo che l'effetto sia voluto, perché la prima parte ha il pregio di apparire grigia, sbiadita, uniforme nel suo scientifico approccio agli eventi narrati: e poi prorompe il rosso, all'improvviso, il rosso che è il sangue dei morti ma anche il colore dei capelli di Cissnei; un rosso che spezza il ritmo di cadenzato terrore e rende la scena vivida e forte, se contrapposta a quella precedente: ed una volta che il grigio è spezzato, tutto acquista una nuova sfumatura di colore, e persino l'impassibile Tseng dilata gli occhi per lo stupore. Da fantasioso esegeta quale sono, probabilmente sto sparando una cloaca a cielo aperto di cavolate, ma ammetterai che è un'analisi perlomeno pertinente xD Anche se sto cominciando a covare il dubbio che sia solamente io a considerare i Turks come un'allegra compagnia di trinconi ubriachi che passa le serate attorno al tavolo di un bar xD In effetti, vedo che tutti ne parlano in maniera piuttosto... beh, poco lusinghiera (e a ragione, direi, Tseng in FFVII fa saltare in aria un intero settore dei bassifondi XD).
Passiamo alla seconda parte: anche qui, il colore è il rosso. Il rosso stavolta rappresenta la decisione di cambiare vita che si fa strada attraverso le nebbie dell'insicurezza: ed è proprio il cammino che Cissnei ha compiuto nel corso degli anni al servizio dei Turks che rende la sua decisione sofferta ma necessaria. E' un percorso di maturazione che chiude il cerchio, e che rende completa la storia di un personaggio come Cissnei, che in CC viene lasciata un po' in balia del caso.
L'unico difetto (che poi, difetto... diciamo che è una preferenza personale) che ho trovato è stato l'uso un po' artificioso del pensiero indiretto come mezzo per esprimere ciò che prova il personaggio: forse è più inteso a dare teatralità, piuttosto che ad apparire naturale.
In definitiva... beh, mi sembra di aver detto troppo poco, eppure trovo che la mia analisi abbracci in maniera piuttosto esaustiva l'intera storia xD e se credo che stavolta avresti avuto buone possibilità... beh, sì, le avevi. Suppongo sarà per un'altra volta, no? Bene, la chiudo qui, sentendomi un po' in colpa perchè leggere di FFVII mi fa tornare in mente una certa After Crisis Selfless bloccata ancora a due pagine e mezzo dall'inizio del nuovo capitolo ormai da mesi, e che non sembra intenzionata a militare tra le file di questo sito ancora per un bel po'. Speriamo che torni presto a entrambi la voglia di scrivere XD