Recensioni di Andy Black

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Recensione alla storia The call of legend - 25/07/17, ore 17:02
Capitolo 1: Preludio dell'inizio
Tec.
Sono passato, dopo (credo) un casino di tempo da quando me l'hai chiesto. E di questo me ne dispiaccio molto, perché hai recensito gran parte dei capitoli di TSR e i tuoi consigli mi hanno aiutato davvero molto.
Ecco, quindi ho voluto rubare una fetta del mio tempo (e questo l'ho stabilito davvero tanto, tanto tempo fa) e finalmente ho aperto la pagina della tua storia.
Avrai visto la bandierina bianca ma, a differenza di chi critica con quella fredda neutralità cercherò di colorire le mie espressioni e mostrare empatia perché so quanto difficile sia accogliere critiche. E le mie sono costruttive.
Ci sono delle precisazioni da fare.

La grafica.
Te ne sarai accorto anche tu, penso, imparare ad usare il codice HTML è essenziale per aver vita lunga su questo sito (nonostante la vita abbia deciso d'evaporare da sola da questo fandom, motivo per cui c'è poco scambio d'opinioni tra gli autori. E questo è male).
Quindi ti chiedo di leggere per bene la storia e di stenderla in maniera più comprensibile, dato che la spaziatura è essenziale per la corretta lettura del testo. I periodi che contengono dialoghi dovrebbero essere su due righe differenti, dal momento in cui a parlare sono due o più persone.

Ecco, poi commento anche il capitolo che, essendo un prologo, esprime giustamente quell'aria di mistero. Reman spiega brevemente com'è che si trova a vagabondare per Kalos e lotta poi col suo Zubat contro un Kadabra.
La trama è poca, sostanzialmente, ma, ripeto, essendo un prologo e non conoscendo il resto è comprensibile.

Lo stile è quello su cui lavorerei di più, su questo capitolo. Innanzitutto si parte con una sorta di ricordo, e non credo che lui non ricordi il volto di sua madre o un piccolo particolare di tutta quella vicenda. L'intero capitolo manca di descrizioni, che servono inevitabilmente a dare caratterizzazione ai posti e ai personaggi.
Questa è la cosa che ho accusato di più, assieme all'impaginazione da rifare.

La bandierina è quindi bianca, perché ci sono degli accorgimenti da fare. Sono contento di non aver trovato errori di sorta, dato che hai utilizzato un italiano corretto e quantomeno decente. Fino ad ora, questa storia è a metà tra una buona storia e una che, purtroppo non lo è, ma soltanto per quegli accorgimenti di cui sopra.
Lo sai, mi leggi, commetto errori in continuazione e non sono uno scrittore professionista, mi diletto e lo faccio principalmente per la mia voglia di fare, quindi prendi tutto ciò che ho detto con le pinzette e, se non ti piace ciò che hai letto puoi benissimo cestinare i consigli.
Del resto la storia è tua.
Quindi bandiera bianca, questo capitolo necessita di riscrittura completa e aggiornamento stilistico, ove mai vi fosse stato un miglioramento nei capitoli successivi.

Auguri per la tua storia, Andy.
Recensione alla storia 1. Il Pianto Delle Stelle - 31/03/16, ore 10:09
Capitolo 4: Capitolo 3 - Abbraccio
Cerco di recuperarne una al giorno.
Sai che sto leggendo la storia con grande interesse, anche se non ho più il tempo per recensire.
Giustificazioni inutili, lo so, ma è giusto recensire una storia di un autore che credo meriti, nonostante la lunga amicizia che ci leghi.
Ed è proprio per questo che devo cominciare a fare i complimenti.
Ho detto più volte che la storia mi prende, e questo è un miracolo: gli stereotipi che si presentano sul fandom fanno spesso di noi autori contemporaneamente vittime e carnefici, costringendoci spesso a scrivere di storie tutte uguali tra di loro.
C'è sempre quella scritta meglio e quella scritta peggio ma in sostanza, spremendo, il succo è quello.
Il Pianto delle stelle invece no. Ecco, magari questa è una recensione generale che avrei dovuto farti solamente quando la storia sarebbe finita, ma conosco il progetto, so quanto sia lunga la storia e so anche che non è semplice portare avanti ciò che tu, come anche io, stai facendo.
Questa storia è solo un tassello di un mosaico assai più ampio, visualizzato assai tempo fa e posato in opera da poco. Sono fiero d'averti "costretto" a farlo.
Ma ora non stiamo più parlando della storia e sono andato parecchio fuori tema.

Dicevo, la storia ha una peculiarità importante, ed è quella di essere reale. Ecco, non dovrei commentare le opinioni altrui ma, per esempio, rileggendo la recensione di herr, sempre preciso e meticoloso nelle sue osservazioni, ti viene posta la critica riguardo il cibo.
Ma abbiamo una visione simile di ciò che è scrivere le fan fiction, quindi non mi sorprende una cosa del genere. Vuoi rendere quanto più realistica tutta la situazione. Vorresti svegliarti e trovare i personaggi del manga per le strade del tuo paese, magari anche i Pokémon. Non sei tu a voler entrare nel loro mondo, quanto il contrario.
Li stai estrapolando, li stai ponendo in un contesto che non gli appartiene. E questo è molto interessante.
È questo il vero motivo per cui la storia mi piace. Perché ci sono uova e non necessariamente la roba che mangiano loro.
Quindi complimenti ad herr per la sua grande conoscenza della materia (perché riconosco che faccia delle osservazioni al limite dell'impossibile, una sorta d'enciclopedia Pokémon. Un po' come me con il rap - se non fosse per Green e Buddy) ma soprattutto complimenti a te, che mi dai l'impressione di vivere in quel mondo, di potermi immedesimare meglio in un contesto fantasioso quale quello dei Pokémon.

Ora finirò di generalizzare.
Anzi no. Nella lettura dei vari capitoli ho trovato degli errori. Li devi rivedere. Tutti.
Detto ciò posso commentare questo capitolo.

La misteriosa figura di Kalut mi ha intrigato, complice il fatto che tu non ne parli molto. Chiaramente è lui il fulcro della storia e lo si nota già dagli albori della fan fiction, in cui appaiono altri due Allenatori, i protagonisti della tua storia: Celia e Xavier.
E ti dico che Celia per me è da ammazzare di botte. Mi sta proprio sulle palle, è uno di quei personaggi che brucerei nell'acido, perché è troppo infantile.
Xavier invece mi ricorda parecchio diversi altri personaggi, Allenatori molto abili, in grado di fare grandi cose con i Pokémon (e lo dimostrerà più avanti), come nella scena contro Goodra, in cui lui (ma soprattutto tu) ha dimostrato parecchia abilità e spirito d'osservazione, frutto di una grande esperienza.

La lotta è particolareggiata, cosa che mi sono sempre proposto di fare nelle mie storie, ecco perché mi piace molto. È importante che non sia solo un botta e risposta, ma che ci siano sempre degli impedimenti o delle scene di spettacolo, secondo me. Insomma, i Pokémon sono l'unico elemento che prescinde da noi, altrimenti sarebbe una storia di fantascienza generica, ergo, li valorizzi con le lotte.
Ed hai fatto un ottimo lavoro. Una chicca, l'osservazione sulla pelle di Eelektross, che poi farai anche più avanti, non so se il richiamo sia volontario. Ma ok, buono così.

Ho come l'impressione che Pumpkaboo gli sia stato gettato tra le mani. Forse mi sbaglio.

Le scene di Celia sono sempre un po' grottesche, e non le apprezzo mai fino in fondo. Quindi boh, se è un effetto voluto ottimo lavoro. È che mi da proprio fastidio, credimi, è contraddittoria, lunatica e infantile. Però ha grande orgoglio, e questo è da apprezzare.
Anche se ha il culo pesante e cerca passaggi dalla gente. Odio questo tipo di persone.
La grinta che vedo in lei non la trovo in Xavier, in quanto tra i due noto una profonda differenza di sorta:

Celia vuole risaltare, vuole arrivare in alto e dimostrare a suo fratello, ma prima a se stessa, di essere in grado di fare ciò che fa, anche se usa i trucchetti, mentre Xavier è all'apice della sua bravura, è pieno di fiducia in se stesso e non è ancora sceso dal piedistallo immaginario su cui è salito.

E va beh, stilisticamente te ne ho parlato telefonicamente, miglioramento esponenziale, anche se c'è sempre l'errore della virgola selvaggia. Dovrai rivedere questo aspetto.
So essere questo uno strumento a te tanto caro, ma è la scorrevolezza del testo che ne risente. Devi lavorarci ancora un altro po'.
In questo capitolo in particolar modo.
Ma comunque non ha senso un consiglio del genere, ora che sei quasi al capitolo trenta.

Mi dileguo, a domani.

Cordiali saluti,
- nd
Recensione alla storia Crush - 04/11/15, ore 10:10
Capitolo 1: Crush
Oi ciao, ci siamo conosciuti qualche ora fa (LOL) quando hai recensito la storia con Crystal e Silver. Incuriosito ho aperto la tua pagina ed ho letto questa storia, rimanendone piacevolmente colpito.
In particolare mi ha colpito l'impaginazione, fatta davvero bene, e la minuziosità d'alcuni particolari.
Anche lo stile m'è piaciuto, nonostante qualche imperfezione, ma ne parleremo dopo.
Il fatto carino è che in realtà Gold, nel manga di Soul Silver ed Heart Gold, prenda per il culo proprio Crystal vestita alla Lyra style; non so se sia una coincidenza ma m'ha fatto sorridere, già alla prima frase.
La discussione è simpatica e Gold in realtà c'ha palesemente provato con Blue, e la tastata di natiche credo che sia la prova più convincente della mia, della tua tesi. Quindi Gold bugiardo, nonnò.
In ogni caso è una flash molto simpatica, Crystal è parecchio IC perché s'incazza effettivamente per nonnulla e Gold è un coglione quindi ok. In Hoenn's Crysis ho cercato di mantenere questi canoni, anche perché scrivere di Silver, Crystal e Gold è parecchio complicato, sono bei personaggi ma parecchio "spessi", ecco, con molte sfumature.
La storia si doveva chiamare "Manuale per prendere per il culo Crystal", secondo me. E comunque sei stata brava. Tuttavia ho trovato, come già detto, alcune imperfezioni:

- Feraligatr e non Feriligatr;
- dall'altro capo - moto A luogo, ALL'ALTRO CAPO DEL MONDO;
- Portò una mano proprio al suo povero sedere, scoprendo di essere stato colpito proprio lì. - Ripeti proprio, cerca di evitare le ripetizioni.
- -Non posso darti torto.-Ammise la turchina - e qui in realtà ti segnalo solo uno dei vari casi. Dopo la punteggiatura ci vuole lo spazio, sempre, Quindi dopo il trattino di chiusura del discorso dovresti mettere uno spazio; una sciocchezza da niente che non pregiudica l'esito generale della recensione, la storia m'è piaciuta davvero tanto ed ho apprezzato veramente il tuo lavoro, m'hai strappato un sorriso;

Ecco, io non sono un professore e probabilmente commetterò errori ancor più banali, tuttavia se siamo qui è anche per migliorare; quando cominciai furono le recensioni ad aiutarmi a migliorare lo stile ed ora, anche se non è questo granché, t'assicuro che ne sono più soddisfatto di quanto non ne fossi due o tre anni fa.
Ergo continua a scrivere e ad esercitarti. E buon proseugimento;

Andy Black
Recensione alla storia Sicut in Fabulis. - Secondo la Leggenda. - 07/10/15, ore 13:09
Capitolo 1: Bellum.
Guerra. Tanto bastava.
Ho messo questa storia quando uscì nella home la prima volta perché la sinossi mi convinceva parecchio e perché l'impaginazione invoglia la lettura (leverei gli inutili trattini tra paragrafo e paragrafo ma storia tua, impaginazione tua).
Non credo d'averti mai incrociata, anche perché il periodo in cui recensivo in maniera pressoché fissa è passato da più di un anno e tu ti sei iscritta da giugno (sei su stalk radio) quindi: piacere d'aver letto qualcosa di tuo.
La trama intriga e credo sia il punto di forza di questa storia. Una guerra tra due fratelli, che anche se mainstream è un evergreen, sono curioso di sapere se la regione adiacente alla Kalos di tremila anni fa sia una esistente nella canonicità del gioco oppure originale, creata da te. Lessi una cosa del genere scritta da tal The Exalt, che però non andò oltre il prologo ed il primo capitolo. Non ti accuso di plagio, ma spero che questa storia plachi la mia voglia di sapere cosa minchia successe a Kalos anni prima.
Insomma, ci sono delle differenze, lui ha usato AZ e cose così (non so se lo emulerai, volontariamente o meno) e poi ci sono differenze di stile.
Ma con calma.

Parliamo dei personaggi e dell'ambientazione, che per me è perfetta: un maniero e l'impossibilità di potervi uscire. Mentre per il mondo esterno capisco che possa essere difficile l'esistenza d'un nobile COSÌ NOBILE (agguati, attentati, rapimenti e cazzate varie) non comprendo per quale motivo non possa girare nel castello, in casa sua.
La cosa è strana ma sicuramente avrai pensato a questa cosa.
Il principe, che è stato descritto soltanto verso la fine del capitolo, anche perché all'inizio era un bmabino, non ha nome ed ha i capelli rossi e gli occhi azzurri, proprio come me.
M'è già simpatico, tra noi rossi si crea fratellanza perché siamo specie in via d'estinzione. Lui mostra parecchia attitudine all'esplorazione, anche se ritengo che un comportamento scorbutico nei confronti del re non lo avrebbe realmente tenuto un principe vero.
Fatto sta che questo manco s'incazza quando viene mancato di rispetto e la cosa fa strano.
M'è parsa inverosimile la scena in cui il re gli annuncia che sarebbe scoppiata una guerra, lì, davanti a tutti; personalmente avrei alzato la sacralità del momento con una scena con la coppia in solitaria.
In più mi chiedo chi siano quei due galeotti fedifraghi che se la spassano con le finestre aperte.

Ma non fa niente. Lo stile, neh?
È semplice, forse un po' troppo per la trama che vuoi alzare. Anche perché l'utilizzo di termini come "adoprare" (a meno che non sia un errore) stona parecchio. Il registro linguistico deve essere consono a quello stilistico. Non è male, sia ben chiaro, ma ho storto il naso ogni volta che scrivevi "contro" (contro al legno - contro alla propria gamba - stonava contro allo sguardo grigio tutto sommato ancora giovane) perché anche se non è un errore mettere la particella A/AL dopo contro è parecchio inusuale e deriva da pratiche dialettali entrate nell'italiano. Contro IL legno, contro LA gamba, contro LO sguardo (ed in questo caso devi cambiare verbo perché le cose difficilmente stonano CONTRO qualcosa). Non vorrei fare la figura del professorino del cazzo, sono il contrario, ma mi sono accorto di questa cosa e te lo volevo dire dato che la storia mia sembra carina, almeno dal primo capitolo. Inoltre c'è questa similitudine che personalmente non mi piace (sempre gusto mio, sei libera di scrivere come vuoi, non faccio Treccani di cognome): Dame delicate come fiori ma velenose come Seviper. Tante cose possono essere velenose, usare un Pokémon quando puoi usare qualcos'altro per me è riduttivo e semplificativo, quando ho visto in determinate frasi applicazione maggiore ed utilizzo d'uno stile con i controcazzi, come qui: "Dame delicate come fiori ma velenose come Seviper parlottavano concitatamente dietro il movimento ipnotico dei loro ventagli variopinti".

Poi ho trovato tre errorini:
-già lo odiavano per tutte le volte in cui li avevano fatti scomodare.- siccome a far scomodare era solo il principe devi scrivere LI AVEVA fatti scomodare.
-ai i giovani di nobile- qui c'arrivi da te.
-altri si passavo- pure qui.

Qui invece mi hai fatto sorridere e pure tanto.
«Se non ti piace dovresti imparare a pensare alle donne quando ti ronzo attorno. Smetterei di interessarmi a cosa ti frulla per la testa all'istante.»
«Aegislash, fuori dalla mia testa. Ora.»
Hai vinto e ti do completamente ragione, noi maschi pensiamo al calcio quando non ci sono le donne nude nella nostra testa.

Detto questo ti saluto e mi congratulo per il capitolo discreto che ho letto. Il prossimo sono curioso di leggerlo.
Spero di beccarti in giro.

Andy Black
Recensione alla storia 1. Il Pianto Delle Stelle - 02/10/15, ore 13:07
Capitolo 2: Capitolo 1 - Taglio
Ho ricondotto immediatamente la prima frase al titolo, e la cosa mi ha fatto sorridere. Non per qualcosa ma perché effettivamente rivedo tutta la spiegazione che mi hai fatta.
Insomma, il Pianto Delle Stelle è una lunga metafora di circa cinquanta capitoli, ma alla fine riusciremo a comprendere il tutto.
In ogni caso si perdono, almeno dopo il breve incipit iniziale, le tracce del ragazzino dai capelli bianchi.
Non commento gli orari di Xavier, perché svegliarsi alle 14 e 18 è così poco ortodosso e tanto invitante da esser quasi schifoso.
Ma non lo commento.
Rido.
Quindi. Stile buono, certe volte pecchi alzando di troppo il registro linguistico. Ma l'errore, come sempre, sta nello svirgolamento selvaggio. Faccio un paio d'esempi:

-Xavier si avvicinò alla staccionata, sentendo la sua voce, la ragazza si era alzata e, preso in braccio il Pokémon, si era diretta verso di lui.-
Qui praticamente non capisco perché non usare un punto e virgola o una congiunzione.
Ancora:

- La cena fu sostanziosa, ma non pesante,-
Qui è del tutto inutile la virgola. Il ma è una congiunzione ed ha l'effetto opposto della virgola in questa situazione, ovvero velocizza tutto. O levi il ma o la virgola.
Sempre questione di stile, certo, ma sono imperfezioni per me riparabilissime che renderebbero molto migliore la lettura, di per sé già piacevole.
Poi ho trovato un paio d'errori di distrazione:
avesse stesse rispondendo
sollevo al posto di sollevò.

E detto ciò posso andare avanti, limito il mio commento generale dicendo che mi è piaciuto. Al contrario di quello che mi hai detto ho parecchio voglia di leggere il prossimo capitolo. Ho riso quando Xavier ha praticamente chiesto alla sua ragazza (non mi sovviene il nome adesso) di passare il tempo più costruttivamente (magari nel fienile, vedi Sally Mae di Suit Larry Magna Cum Laude).
E quindi nulla. M'ha fatto storcere il naso il modo troppo sbrigativo in cui l'ha invitata a partecipare al suo viaggio, io ci avrei girato un po' di più attorno, però è la mia opinione.
Ottimo lavoro, alla prossima.


AB