Recensioni di arya_stranger

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Recensione alla storia Streets Of November - 01/11/15, ore 18:58
Capitolo 10: Everybody Hurts.
Mi sento una merda. Ho recensito tardissimo quando ti avevo detto che avrei recensito secoli fa ma... non è colpa mia è colpa della scuola. Perdonami.
Credo sia inutile dire quanto siano teneri e dolci quei due. Credo li troverei estremamente teneri anche se facessero una strage in un orfanotrofio facendo a pezzetti tutti i bambini e poi mangiandoli. Bene, che sto dicendo?
Gerard è davvero tonto. Credo sia davvero troppo orgoglioso, tanto da non chiedere nemmeno a Frank di rimanere. Ma dai, smettila di esser così orgoglioso e muovi il culo, fai qualcosa di più.

"«No. Andiamoci adesso.», esclama poi Frank, facendomi sussultare."
La mia reazione a questa frase è stata tipo "aspettatemi vengo anche io" e poi "no, scherzo, forse è meglio se vi lascio soli." Capisci in che condizioni mi sto riducendo?
La storia del parco dei petali neri (come il nome stesso del parco) è assolutamente bellissima e incredibilmente fantastica wow la amo. Davvero non saprei trovare parole per definirlo.

"«Era un bacio?», mormora ad un tratto Frank."
Per questo ti dicevo che sarebbe tenero in ogni cavolo ti situazione. Sembra sempre un piccolo cucciolo indifeso e aww. Me lo immagino dopo la stage sussurrare qualcosa tipo "abbiamo davvero compiuto una strage?"
Troppo tenero. Muoio.
La conversazione che ne segue è struggente, soprattutto il fatto che Gerard si ostini a non parlare. E l'unica cosa che riesce a dire o a fare è baciarlo. Alla fine le parole nel 99% delle situazioni sono inutili, i gesti valgono molto ma molto di più.

La metafora della montagna russa è bellissima. Il problema è che non riesco a trovare aggettivi più adatti oggi.
La scena di notte in cui Frank entra in camera di Gerard, dice che ha paura, lo bacia e poi esce è inquietante. Non so se fosse o no tua intenzione, ma era abbastanza inquietante. Non so perché ma me lo sono immaginato come un piccolo fantasmino e boh...

Il regalo di Natale. Tu mi vuoi uccidere o far morire o cosa? Dimmelo per favore. La chiave del bagno? Davvero? non puoi, non va bene, è troppo troppo. Mi chiedi cosa ne penso? Penso che sei cattiva, ecco cosa penso. Perché cavolo, uffa. Cioè, non so cosa pensare.

Arya (?)

P.s. scusami tantissimo per la recensione corta e oscena, e poco seria. Ma davvero non sarei riuscita a fare niente di meglio. Credi di averci messo tremila errori e frasi sconclusionate senza senso logico. Scusa se ho scritto solo cazzate, ma davvero non riesco ad essere seria perché il mondo mi sta uccidendo e devo cogliere ogni minima occasione per far finta che tutto sia rose e fiori e quindi sono la persona più felice del mondo yeeeeh
Recensione alla storia Streets Of November - 28/08/15, ore 22:19
Capitolo 9: Stop looking at me
Ehi ♥

Solitamente ti scrivo delle recensioni davvero infinite, tanto che, dopo averle concluse, mi stupisco di quanto cavolo io abbia scritto. Ma questa volta sono davvero rimasta senza parole. Non so davvero cosa dire, o meglio, cosa scrivere. Semplicemente per il fatto che hai già detto tutto tu. Cosa altro dovrei mai aggiungere? È tutto assolutamente perfetto ciò che crei nella tua mente e poi elabori per scritto. Assolutamente perfetto e bellissimo. Ormai credo sia inutile ripeterti quanto io ami come scrivi, in particolare le riflessioni che riesci a sviluppare con estrema chiarezza nonostante i pensieri di per sé siano piuttosto confusi e ingarbugliati.
Premetto dicendo che non voglio assolutamente che Frak vada via. Non può e non deve andare via per nessuna ragione al mondo. E spero che, dopo ciò che è successo alla fine del capitolo, cambi idea. Ma nel profondo ho paura che ciò che è accaduto lo faccia solo scappare. Ma staremo a vedere.
Spero ci dirai che regalo ha comprato Frank a Gerard, perché sicuramente ha perso qualche neurone a trovarne uno all’altezza di quello che Gerard ha fatto a lui. Sono davvero curiosa di sapere cosa gli donerà.
Tranquilla, si era capito che il terremoto era solamente qualcosa plasmato dalla mente di Gerard. Secondo me era abbastanza chiaro. È davvero tenero il fatto che abbia questa sorta di “radar” che lo avverte quando Frank è in pericolo. Non so se accada solo con lui o più o meno con tutti, ma è una cosa dolce, e allo stesso tempo una responsabilità non da poco.
Gerard è davvero buffo. Fa di tutto per autoconvincersi che non gliene importa così tanto di Frank, ma in realtà si taglierebbe una mano per lui. O almeno è quello che credo io. Cioè, io penso sia così. Lo si capisce per esempio quando un attimo prima dice che non gli importa se Frank se ne va e un secondo dopo ammette di essere felice per il fatto che lui sia lì. Gerard, cavolo, accetta il fatto di voler bene a qualcuno e di preoccuparti per lui. So che può spaventare, ma è bello prendersi cura delle persone che si amano. E io sono sicura che Gerard se ne stia rendendo conto piano piano. Infatti corre per andare a salvare Frank, di nuovo. Non torna a casa fingendo che sia tutto okay, non lo cerca passivamente e distrattamente, no. Corre per andare a vedere se sta bene. E beh, non sta affatto bene, giusto?
Non credevo Frank avrebbe fatto ancora un gesto del genere e Gerard era stupito tanto quanto me. La sua reazione potrebbe sembrare fuori luogo, ma in fondo non lo era. Certe volte la paura viene sfogata con la rabbia, o almeno a me succede così. Quindi lo capisco.
La breve scazzottata è stata davvero necessaria. Dovevano liberarsi di tutte le emozioni incasinate che avevano dentro, e hanno trovato un modo per farlo, anche se non è proprio un metodo indolore, almeno funziona.
Diciamolo pure che il padre di Frank è un vero stronzo. Come si può mettere in punizione un figlio perché è stato picchiato? Quale mostro potrebbe fare una cosa del genere?! Spero che suo padre abbia l’occasione di rendersi conto del figlio fantastico che ha la fortuna di avere, nonostante i suoi problemi, perché sono proprio quelli a renderlo tale. E deve pentirsi per non essersi reso conto prima del dono enorme che gli è stato fatto quando suo figlio è venuto al mondo. Avrebbe dovuto prendersi cura di lui, perché tutto quello che è accaduto è solo ed esclusivamente colpa sua.
Il bacio. Spesso e volentieri i baci violenti nascondono molto più amore di quegli dolci e teneri. E non lo dico giusto perché molto frequentemente sparo cazzate, ma perché è così. Entrambi sono terrorizzati da quel bacio, e forse sapevano anche che prima o poi avrebbe avuto luogo. Il fatto che Frank voglia convincere se stesso e Gerard di non essere gay è la conferma della loro paura. E anche Gerard riesce a convincersi del fatto che nessuno di loro due sia gay, perché quel bacio non era niente, solo un incontro di labbra arrabbiate. Ma, non è così.
La scena in cui si guardano insieme allo specchio è la cosa più dolce del mondo. Più dolce di tutti i baci di tutte le frerard messe insieme e più dolce di tutte le zollette di zucchero mai prodotte. Ti giuro, ho rischiato di sciogliermi. La cosa bella è che era dolce, non sdolcinata. Le cose sdolcinate fanno schifo, ma quelle dolci sono bellissime. Sei riuscita a togliere un po’ di zucchero alla situazione aggiungendo quella malinconica drammaticità che ha reso il tutto qualcosa di perfetto.
Il bacio che ne segue è qualcosa che non ho nemmeno il diritto di commentare. Tu hai già detto tutto, e io non mi esprimo. Come hai scritto, è un incontro fatale, e non voglio renderlo ancora più fatale.

Aspetto il prossimo capitolo.

Arya.
Recensione alla storia Tempo Sfocato - 21/08/15, ore 16:12
Capitolo 1: Capitolo 1
Ho deciso di leggere senza nemmeno dare un’occhiata all’introduzione perché il titolo della storia mi ha colpita subito. Non so perché, ma sono titoli del genere quelli che mi piacciono davvero.
Spesso la gente sottovaluta l’importanza di un bel titolo, e sbaglia nel farlo. Io quasi sempre scelgo i libri da leggere in base al loro titolo, scostandomi dal vecchio detto “non giudicare un libro dalla copertina”.
Tempo sfocato. Mi piace davvero tanto.
Titolo a parte, devo dire che anche questo primo capitolo mi è piaciuto. In realtà non ho molto su cui basarmi, considerando che la vicenda è appena iniziata e che il capitolo è corto (non che io abbia qualcosa contro i capitoli corti. Uno scritto non si giudica in base alla sua lunghezza).
Tuttavia, si riesce a intuire che scrivi bene e sono sicura che portai mostrare questa tua abilità soprattutto nei prossimi capitoli. Sei brava con le parole, ed è una cosa che apprezzo. Non sopporto quando in una frase ci sono tremila ripetizioni. Ma a me è sembra che tu faccia l’opposto. Sempre alla ricerca di parole nuove da utilizzare.
Per quanto riguarda il contenuto del capitolo, non posso dire molto se non che per adesso la trama che stai portando avanti è originale. L’idea di un Gerard buttato fuori di casa che si rifugia in un locale mi piace. Sono curiosa di sapere cosa si inventerà adesso.
Frank è decisamente scontroso e tenero nonostante tutto. Ma credo che Frank sia sempre e comunque tenero, in qualunque veste.
Non so se sia stata una mia impressione, ma quando Gerard trova il corpo di Frank riverso a terra mi è sembrato che si sentisse in colpa per averlo picchiato. E ovviamente non poteva lasciarlo lì. Adesso voglio sapere chi è la persona che vive nella palazzina con il citofono placcato in oro.

Alla prossima,
Arya.
Recensione alla storia Waiting for the end - 18/08/15, ore 18:34
Capitolo 1: Stranger in a strange land (past)
Beh, sì, in effetti recensire il primo capitolo di una storia è sempre un po’ rischioso. Ma più che rischioso direi che è una sfida, e a me piacciono le sfide.
Sulla trama non posso ancora dire molto, insomma, siamo solo al primo capitolo. Però posso condividere le mie prime impressioni, perché, volenti o nolenti, sono importanti.
La prima cosa che ho notato, fin dalle prime righe, è la cura che hai riposto nella scrittura del capitolo. È importante curare sin nei minimi dettagli qualcosa che si scrive, altrimenti le persone che leggono penseranno che non ti importi davvero, e nemmeno a loro importerà.
Il tuo stile è davvero piacevole, è attento e dettagliato, ma senza essere pesante. Anche il lessico è ben ponderato.
Devo dire che la figura di Frank universitario mi intriga sempre. Molto spesso nella fanfiction Frank è al liceo e la gente sottovaluta il potere di un Frank più maturo. Dal mio punto di vista la tua scelta non poteva essere più azzeccata.
Anche i Gerard prepotenti mi piacciono davvero tanto. Certe volte sono meglio di quegli dolci, perché sono molto più imprevedibili. E sono quasi certa che sia il tuo Frank che il tuo Gerard saranno molto imprevedibili.
Mi ha fatto sorridere l’osservazione sulla sfiga di Frank, perché, ammettiamolo, siamo tutti un po’ sfigati. La sua mania dell’anticipo, invece, mi ha ricordato tantissimo me stessa.
Okay, sono davvero curiosa di sapere perché cavolo di motivo Frank si è ritrovato a lezione di diritto penale. Non solo per il fatto che anche io sarei capace di fare una scelta del genere.
Aspetto con ansia il prossimo capitolo ^^

Arya.
Recensione alla storia Streets Of November - 14/08/15, ore 16:09
Capitolo 8: What is Love?
Ehi ♥
Il mio cuore manca sempre un colpo quando vedo che hai aggiornato. Ma ormai credo sia superfluo ripeterti quanto mi piaccia questa storia. 
Direi che questo capitolo capita proprio nel momento giusto (o nel momento sbagliato, dipende dai punti di vista).
Tutte le volte che finisco un capitolo rimango sempre qualche secondo imbambolata e incredula. Cerco davvero di capire come, alla tua età, tu possa esprimere dei pensieri e dei concetti così profondi. Ma alla fine mi rispondo sempre citando la saggia e cara Vivian:

"Souls don't have ages." 

Sui tuoi documenti ci potrà essere scritta una determinata età, ma non conta così poi tanto. La società si fonda su queste cose, ma non sono davvero così importanti. Ciò che conta è quello che uno ha dentro, non come è fuori o tanto meno cosa dice la sua carta d'identità.

Adesso mi impegno a scrivere una recensione. Cosa che non faccio mai. Io non scrivo MAI recensioni, ma pensieri alla rinfusa su ciò che ho letto.

La prima parte in cui tutti rimproverano Gerard per come è conciato, non so perché, ma mi ha fatto ridere. Non so se era tua intenzione o meno, ma la scrittura ha il compito di far provare emozioni alla gente. Tu me ne hai fatte provare davvero tante. Credo ti mancasse solo in divertimento, e adesso si è aggiunto anche lui. 
Posso solo dire che Frank e Gerard sono dolcissimi qualunque cosa facciano. E lo sono anche quando sembra che si odino. Anzi, soprattutto il quel caso sono dolcissimi. La paura (anche se in realtà credo sia qualcosa di molto più profondo di una paura) di Frank per gli specchi è davvero singolare. Io non sono una persona che si guarda così spesso allo specchio, ma certe volte ne sento il bisogno impellente. Non perché sia superficiale, o perché voglia far colpo su qualcuno (direi proprio di no), ma perché voglio sentirmi a mio agio con me stessa. Non è di certo il caso do Frank. Insomma, non so nemmeno cosa cavolo io stia scrivendo, scusa. 
Però, vorrei sapere qualcosa di più sulla paura di Frank. 
Io credo che il momento in cui Gerard chiede a Frank se gli abbia mai mentito e quando poi gli chiede di svegliarlo nel caso in cui dovesse accadere, sia importante. Non so se sia così, o se semplicemente ho troppa immaginazione, ma credo sia il momento in cui Gerard capisce che può e deve fidarsi di Frank. Non mi chiedere il motivo perché davvero non ne ho idea. è stata una sensazione mentre leggevo, potrebbe essere completamente infondata. 
Quando Frank blocca Gerard sul letto ho davvero pensato (solo per un secondo) che lo avrebbe ucciso. è stato strano, ma poi ho pensato: "non avrebbe alcun senso ucciderlo". Ma nemmeno quello che sto scrivendo ha un senso, quindi perdonami.
La scena in riva al fiume è dolcissima. Vicino a casa mia c'è un torrente, nel bosco. Ci sono alcuni ponti e in particolare ce n'è uno che mi piace molto. Ed è lì dove mi sono immaginata la scena. 
Ti racconto una cosa, dato che non ho niente di meglio da fare che romperti. Ho sempre amato quel ponte di cui ti ho detto, anche se un po' di tempo fa mio nonno mi ha detto che quando lui era giovane e anche prima ci mandavano i presunti posseduti. Infatti il ponte si chiama "fosso dei bruciati (=indemoniati)".
Okay, tralasciando i retroscena macabri del mio paese, torno a parlare del capitolo. 
Il discorso sull'amore di Frank... >> non me lo dovevi fare. Scusami, non ci sto con la testa. 
Però io so che Frank e Gerard si innamoreranno e mi fa male il cuore e pensarlo. Perché nella realtà hanno probabilmente fatto lo stesso errore che ho fatto io. Non so nemmeno se sia un errore e di sicuro la loro storia è completamente diversa dalla mia... ti chiedo solo un lieto fine. 

"La vita è l'opportunità che ci hanno dato per poter imparare ad amare."

Il problema è che imparare senza nessuno che ti insegni può rivelarsi difficile. Ma loro possono sempre insegnarsi a vicenda ad amare. 


Non ha davvero senso non essere soddisfatta di questo capitolo perché (come tutti gli altri) è particolare, profondo e bellissimo. 
La bellezza di un capitolo non si misura in pagine scritte. Puoi scrivere una merda di venti pagine, o un capolavoro di dieci righe. Che ti importa? Tu pensa a dare il meglio di te stessa mentre scrivi, la lunghezza è decisamente secondaria.
Stupide sono le persone che diranno che questo capitolo è stupido. Di certo non il capitolo stesso. 
E scontate sono le patate arrosto con il pollo la domenica a pranzo. Il tuo capitolo non è scontato, semplicemente per il fatto che tu sei la persona meno scontata che io abbia mai avuto il piacere di conoscere. E questo è il complimento più bello e sincero che io possa fare.

Se mi dici che il prossimo capitolo sarà importantissimo io morirò nell'attesa, sappilo. 
Rispondo alle tue domande.
Frank è semplicemente perfetto. Ti avevo già fatto notate la tua straordinaria abilità nel modellare in modo complesso le psicologie dei personaggi, ma lo ribadisco. Amo in generale le persone con questa sorta di doppia personalità. Sono imprevedibili e non sia mai cosa aspettarti. Sono l'antitesi della noia. 
L'andamento della vicenda? Di tutti le possibili definizioni che ha proposto (Noioso? Squallido? Surreale? Assurdo?) solo una è giusta: SURREALE. Sai perché? Tutte le volte che leggo mi sembra di essere immersa in un sogno, e i sogni sono sempre surreali. Mi aspetto che accada qualcosa, ma accade l'opposto. Quando mi sveglio mi rimane in testa un ricordo che mi tormenta. Il punto è che quando mi sono svegliata il sogno non era finito. E credo che tutti possano testimoniare sul fatto che svegliarsi prima di aver finito un sogno è orribile. Cerco in tutti i modi di riaddormentarmi, ma non ci riesco. Devo sempre aspettare il capitolo successivo. 
Amo il surreale. La realtà è troppo noiosa e scontata. 


Bianca.

ps. Grazie.