Recensioni di Phantom13

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Recensione alla storia Poteri e doveri - 25/04/16, ore 20:24
Capitolo 9: Ideale
E finalmente Balgruuf. Tra tutti, è il mio jarl preferito, nonchè uno dei personaggi del gioco e uno dei pochissimi che ti accoglie a braccia aperte senza farsi troppi problemi al riguardo :)
Uno dei motivi per cui non mi sono mai unita ai Manto della Tempesta (forse anche più dell'antipatia per Ulfric) è che non sopporto l'idea di dover tradire Balgruuf, conquistare la sua città e imprigionare lui e la sua famiglia :/ Dunque, livello affettivo alle stelle!
Whiterun è davvero l'unica città di cui mi sono sentita Thane nel vero senso della parola: proteggere la sua gente e difendere le sue mura ad ogni costo! Ho davvero sentito questo, giocando in ogni singola delle mie partite. Cosa che non è mai successa altrove: nelle altre città sono diventata Thane solo per comprare la casa e basta, o per appagare una stravagante mania di egocentrismo eroico e prendere sotto la mia ala l'intera Skyrim XD Ma Whitrun resta il cuore di Skyrim, per me, molto più di Solitude! :D
Sarà per il benvenuto indiscriminato di Balgruuf, sarà per il fatto che la sua politica neutrale e pacifista ricorda molto quella che si trova dalle mie parti, fatto sta che tra tutti i luoghi di Skyrim mi sono rispecchiata quasi solo a Whiterun. Whiterun: un posto da difendere a tutti i costi, da ogni sorta di nemici, patria mia virtuale! (ma solo dopo Hyrule XD)
Ho ripensato a tutte queste mie sensazioni, mentre leggevo.
Visto l'ultimo capitolo, avevo intuito che sarebbe stata questa la situazione in cui avremmo incontrato Baalgruf (anche se, per quanto impossibile, speravo una riflessione sul Dovahkiin). Hai mostrato l'aspetto più pratico e guerrigliero di Balgruuf, leader della sua città e pronto a combattere per essa; ma non hai tralasciato di mostrare anche i suoi timori e le sue paura. Non dimentichiamo che, oltre ad essere jarl, è anche padre di famiglia ... Andare in guerra sapendo che si potrebbe anche non rivedere più i propri cari? Che sensazione terribile!
Il capitolo è scritto benissimo, come al solito. Dettagli e riflessioni in abbondanza, con anche approfondimenti psicologici e sentimentali. E qui arriva il problema.
Ireleth. Mi dispiace tantissimo dirlo ma ... il modo in cui l'hai presentata mi ha fatto storcere un po' il naso. Come personaggio piace molto anche a me, concordo anche sul fatto che il suo stretto rapporto di lealtà nei confronti di Balgruuf sia degno di venir raccontato e approfondito ma ... secondo me hai calcato troppo la mano proprio su questo. Non sembra più una relazione d'amicizia e leale obbedienza ... sembravano piuttosto due amanti O.O Leggendo le ultime righe del capitolo ho proprio strabuzzato gli occhi: cosacosacosa? Ma stanno insieme questi due?!, ho pensato.
Le dita che sollevano il mento del re, le parole dolci, gli sguardi intensi, gli ultimi momenti spesi insieme, le occhiate lunghe e profonde, i ricordi ... queste sono cose da innamorati e da amanti! Non certo da amici o da compagni d'arme!
A meno che non fosse proprio questo il tuo scopo, ma mi pare d'aver capito dalla nota d'autore che non si tratta di questo ...
Oppure sono io che ho bevuto un caffè di troppo e che ho capito Roma per toma ...

A parte il mezzo infarto causato da Ireleth, come capitolo m'è piaciuto. Un bel finale, semplice e non molto epico, ma comunque bel finale, pieno di ricordi e sensazioni! La guerra che s'è accumulata in tutti gli altri capitoli si sta per scatenare!
Con la bella Whiterun sotto assedio, finisce la nostra avventura qui!

Alla prossima!
Phantom
Recensione alla storia Poteri e doveri - 20/04/16, ore 18:04
Capitolo 8: Ricordi
Mi domandavo proprio chi avresti tenuto per ultimo: Ulfric, causa di quasi ogni male di Skyrim, oppure il buon vecchio Balgruuf. Pare sia giunto il turno dello jarl di Windhelm e che si visiterà Whiterun per il gran finale.
Comincio subito col dire che questo nuovo capitolo ... è parecchio diverso da come me l'ero aspettato. Fin ora, abbiamo visto tutti gli jarl in casa loro, nelle loro regge e nelle loro fortezze. Perchè qui no? Windhelm è una città che ha molto da raccontare, piena di storia, controversie, attualità, guerra e polemiche ...
Confesso anche di essermi aspettata un diverso tipo di riflessione, qualcosa che avesse a che fare con gli elfi (scuri, magari) o con gli argoniani, o con le vittime della guerra o la guerra stessa, o la causa per cui combatte o un'analisi dei motivi che hanno portato Ulfric a fare quello che ha fatto. Ma ... un ragionamento sugli Urli e sui Barbagrigia proprio è stata una sorpresa, e l'ultima di tutte le mie ipotesi. Anche perchè, secondo me, l'uccisione del Re dei Re è una di quelle cose di cui sicuramente Ulfric non si pentirà mai: l'unica scelta davvero ragionata in tutto il casino che è successo. D'accordo, il suo mezzo-pentimento misto a rammarico è durato ben poco ... comunque rimane la mia sorpresa. Cosa non necessariamente negativa, ben inteso: da un lato c'è un'aspettativa infranta e le altre possibilità sfumate, dall'altro c'è un nuovo tipo di riflessione inattesa e sempre ben accetta.
Confesso che l'idea di un Ulfric con una coscienza e con un cuore capace di provare rimorso o sensi di colpa mi disgusta abbastanza (e mi fa venir voglia di ammazzarlo un'altra volta)... ma questi sono gusti personali, in fin dei conti, e dunque contano ben poco.

Il capitolo è scritto bene, è scorrevole e preciso come sempre. Con qualche ritocco comico qui e là (l'abbraccio del troll XD). Credo ci sarebbero stati altri temi molto interessanti da trattare riguardo ad Ulfric, forse quasi fin troppi: la scelta di una riflessione sulla moralità, gli Urli, i Barbagrigia e il mezzo parallelismo indiretto con il Dovahkiin mi ha inizialmente lasciata un po' perplessa, ma in fin dei conti il capitolo m'è piaciuto comunque e ne ho anche ricavato qualche ragionamento imprevisto!
Mi ha proprio sorpresa il fatto che tu non abbia scelto uno degli argomenti che più caratterizzano Ulfric (la guerra e le sue politiche, che avrebbero forse creato un impatto maggiore sul lettore: tutti gli altri jarl parlavano infatti o di guerra o di politica, al centro di entrambe c'è Ulfric ...si sarebbe potuto giocare su questo). Ma una scelta andava fatta, ed è stata presa.

Alla prossima, dunque!
Il gran finale!
(Recensione modificata il 20/04/2016 - 06:08 pm)
(Recensione modificata il 20/04/2016 - 06:09 pm)
Recensione alla storia Poteri e doveri - 10/04/16, ore 16:28
Capitolo 7: Crisi
La sensazione che ho avuto leggendo questo nuovo capitolo è stata molto, molto simile a quella di Elisif. Per non dire quasi identica.
La frustrazione è la stessa, la sensazione d'impotenza è la stessa, la situazione mentale e politica è la medesima, la sensazione di resa/menefreghismo postdepressione è uguale e c'è qualcuno da biasimare all'infuori del proprio comportamento e delle proprie azioni per la situazione che s'è venuta a creare. La reazione di Laila, però, è stata molto più realistica di quella di Elisif, a parer mio, e anche più attiva in un certo senso: la rabbia è umana ed indispensabile in queste situazioni.
Le differenze tra le due jarl corrispondono alle entrate comiche e hanno anche contribuito a differenziare in parte questo capitolo dal precedente: le guardie terrorizzate, la maga che quasi inciampa e la sfuriata da sbornia. Ci sono stati sorrisi da questo lato dello schermo ^.^
Non so, confesso di essermi aspettata ... qualcos'altro dal Rift, in tutta sincerità. Non so cosa di preciso ma ... qualcos'altro che non fosse un'altro jarl in crisi esistenziale. Più corruzione, magari, traffici sottobanco, un ladro che entra a corte (XD)... non so.
E stranamente m'ero anche aspettata di vedere Maven in un ruolo ben più attivo: forse come jarl (lo diventa abbastanza preso) o come figura più di rilievo, magari in un dialogo o una scenetta di corte. Non in un semplice pensiero rancoroso, ecco ...
In conclusione, è stata una fic molto lineare ma ci hai fatto notare un parallelismo a cui, sinceramente, non avrei mai pensato.
Il capitolo c'è piaciuto, però!

Bene, alla prossima!
Phantom
Recensione alla storia Poteri e doveri - 05/04/16, ore 21:27
Capitolo 6: Resa
Ed ecco un'altra flash da aggiungere alla collezione ^.^
Ci si sposta nella capitale, dunque! Elisif!
Che dire, una visione un po' pessimista ma mi piace! Ho sempre visto Elisif come una che ci prova ma che non ci riesce. Come se facesse del suo meglio per riscattare la memoria del marito ma il suo animo troppo tenero glielo impedisce, cosa che la rattrista molto.
Non mi sarei aspettata che tu la facessi arrendere in questo modo. In fin dei conti, l'animo del marito non ha ancora trovato pace.
Ma capita a tutti di avere una giornata storta o un momento di particolare depressione, no?

Scritta molto bene, si può percepire la sua frustrazione e senso di soffocamento! E brava Curse!

Alla prossima!
Recensione alla storia Poteri e doveri - 31/03/16, ore 21:58
Capitolo 5: Fastidi
Sinceramente, giocando, non ho avuto l'impressione che Siddgeir fosse un personaggio così negativo. Certo, è giovane, impulsivo, superficiale e inesperto ma fatico un po' a vederlo come un inguaribile egoista. Cielo, egoista è egoista, ma non mi sembra il peggio che c'è in circolazione: è comunque riuscito a conquistarsi il trono (in un modo non molto ammirevole, ma c'è riuscito: se poi scopri come facevano i veri jarl vichingi a conquistare il potere rabbrividiresti ...) e a mantenerlo, cosa non evidente (Ulfric, per esempio, ha attuato un pessimo colpo di stato e non è riuscito a mantenere, o anche solo a conquistare, il potere che tanto anelava: ha addirittura scatenato una guerra!).
Ho sempre pensato che la mancata reazione militare di Siddgeir allo spostamento di truppe di Balgruuf fosse basata sul fatto che una persona onesta e aperta come lo jarl di Whiterun non attaccherebbe mai a tradimento e a Falkreath questo lo sanno, specialmente visto che sono entrambi regni simpatizzanti per l'impero. È una scusa un po' blanda, me ne rendo conto, visto che prevenire è meglio che curare specialmente quando ci sono vite umane di mezzo: tuttavia fatico ad immaginarmi un attacco a sorpresa da parte di Balgruuf ai danni di un feudo imperializzante con cui non ha mai nutrito ostilità.
Per quanto riguarda Helgen non ricostruita, mi dispiace per te ma sono dalla parte di Siddgeir completamente. Nel bel mezzo di una guerra civile, con i soldati di tutti i feudi pronti a combattere su tutti i fronti, gli stessi soldati che hanno bisogno di cibo e armi in fretta, eventuali campi bruciati da draghi o ribelli con cittadini affamati e impauriti ovunque e guerrieri senza più cibo, i Thalmor sull'attenti, il ritorno di Alduin e i costanti attacchi dei draghi ... ricostruire un'intera fortezza (perchè Helgen sembra un castello più che un villaggio) per due o tre sopravvissuti che potrebbero benissimo venir ospitati in città mi sembra davvero una pessima mossa: si utilizzerebbero moltissime delle già scarseggianti risorse per un'azione non immediatamente utile. Materiali necessari per le fortificazioni verrebbero usati per rimettere in piedi una fortezza vuota, il cibo e i soldi verrebbe dato ai carpentieri e non hai soldati ...
Le città e le case distrutte in guerra vanno ricostruite alla fine, quando tutto è finito, non durante i combattimenti: e qui c'è una doppia guerra, dal cielo e dalla terra! Ricostruire Helgen ora sarebbe uno spreco di tempo, di materiali, di carpentieri e di risorse alimentari ed economiche: la cittadella avrebbe buone probabilità di venir distrutta di nuovo entro la fine del conflitto. Il che sarebbe uno spreco totale, perchè andrebbe ricostruita con i fondi di un feudo stremato da un lungo conflitto e probabilmente martoriato dalla fame.
Anche per quanto riguarda il cimitero non posso condannare interamente Siddgeir: le città sono per i vivi, e se ci sono più morti che abitanti ... allora è sintomo che c'è un bel problema. Una città con così tante lapidi e così poche case è una città malata, secondo me: una tale quantità di tombe lega al passato, dunque ogni progresso o evoluzione diviene assai difficoltosa; e come ogni società immobile e immobilizzata la direzione da prendere sarebbe una sola e cioè andare ad unirsi a quei morti ... dunque posso capire il pensiero dello jarl.
Il fatto che abbia abbandonato il progetto (comunque inattuabile in tempo di guerra) "solo" per non far prendere un colpo a Runil è comunque un gesto carino: ha ascoltato i suoi abitanti, che volevano mantenere la "cultura" e le "tradizioni" di Falkreath. Non mi sembra una cosa negativa, questa¨, specialmente da parte di un re.
Correggimi se sbaglio, ma ho l'impressione che tu ti aspetti che ogni jarl debba essere responsabile, altruista e deve preoccuparsi e occuparsi del popolo. A dire il vero, questo tipo di regnante sarebbe la norma, e la tua aspettativa l'eccezione alla regola. I regnanti che stavano dalla parte del popolo (storicamente parlando) sono davvero pochissimi: tutti puntavano solo ed unicamente al proprio guadagno personale. Sarà anche per questo che, giocando, non mi sono affatto stupita di personaggi come Siddgeir, Skald o Ulfric bensì mi sono meravigliata (e neanche poco) di Balgruuf o Elisif (in parte). Nemmeno il fatto che il sovrintendente faccia la maggior parte del lavoro, nuovamente, non mi stupisce: era normalissimo. Non sto provando a difendere questi comportamenti! Ben lungi da me! Sto solo provando a spiegare perchè non riesco a provare un'indignazione simile alla tua per uno jarl che, tutto sommato, ha fatto certe mosse abbastanza astute e sembra comunque avere una mente attiva, anche se in gran parte concentrata su frivolezze.

Mi hai dato molti spunti a cui pensare :D Ho riflettuto sulla mia visione di Siddgeir e l'ho paragonata alla tua ... cosa che mi ha anche portata a sviluppare le riflessioni che ho scritto qui sopra nella recensione. Molti di questi pensieri gli ho intuitivamente formulati mentre giovano e non mi sarei immaginata di approfondirli o svilupparli.
Come sempre, ad ogni capitolo, riesci a far riflettere e ad offrire nuovi punti di vista e nuove interpretazioni sempre interessantissime e sensate!

Ottimo capitolo, dunque, e molto interessante (ne è la prova la lunghezza di questa recensione)! Profondo, ragionato, ben strutturato e scritto benissimo, con dettagli ovunque e senza errori!

Alla prossima!
Phantom
(Recensione modificata il 31/03/2016 - 10:16 pm)