Recensioni di Padme Undomiel

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia The Twisted Nails of Faith - 31/12/20, ore 15:55
Capitolo 1: The Twisted Nails of Faith
Della morte di Seishiro si è parlato a lungo, in ogni modo, parlando di tragedia e di dolore, ma non si parla mai troppo di quel che è stato per Seishiro: perfezione, sollievo, felicità e a suo modo, amore. È questa la cosa più bella di questo omaggio, l'elemento originale della ff: nel dolore c'è pace. Finalmente, verrebbe da dire, perché Seishiro l'ha desiderata a lungo. A discapito di Subaru, certo, ed è bello che Seishiro se ne renda conto, ma è anche bello che si resti IC: Seishiro è un egoista, e non importa che la vita di Subaru sia distrutta, conta solo che un Sumeragi e un Sakurazukamori saranno per sempre legati, in tutti i modi distorti possibile.
Ho apprezzato tanto il rimando a Setsuka, e alla neve che ricorda il cuore immacolato di Subaru. Ho pensato che la neve sa essere bellissima, ma se la tocchi a mani nude fa male... che puoi anche tenerla tra le mani, ma non ti apparterrà mai del tutto, perché si scioglierà, e non potrai capirla. È bello che sia Setsuka, con la sua certezza serena e il suo essere realizzata, sia Subaru, col suo cuore candido che Seishiro potrà solo amare in quanto diversissimo dal suo, siano accomunati a quella neve.
Il sorriso di Seishiro è la nota che, malgrado tutto, scalda. Sembra paradossale, tremendo, ingiusto, ma non è forse il bello di questo straordinario personaggio?
È bello riavere una tua storia! Se l'inizio è questo, direi che non vedo l'ora di avere il resto ;) la SeiSub ha decisamente bisogno di te!
Recensione alla storia La Nausea - 08/06/16, ore 21:34
Capitolo 1: La Nausea
E dire che ero convinta di averla recensita a suo tempo, questa.
L'infanzia di Seishiro è un grande punto interrogativo che qualunque lettore di Tokyo Babylon o X si porta dietro da secoli. Si sa così poco del nostro Sakurazukamori preferito, non sarà il caso di approfondire queste parti mancanti nelle fanfiction? L'impresa non è facile, ma con così poche parole hai comunicato l'essenziale: in questo bambino è avvenuta una tragedia, così silenziosa che nessuno, nemmeno lui stesso, l'ha notata.
Seishiro, come Subaru, è imbrigliato in regole e ruoli, solo in modo diverso: dove Subaru desidera e soffre, Seishiro nega ogni desiderio e accetta. Di non avere amici coetanei, di non pensare ai suoi sogni al risveglio, di sapere come uccidere e come mostrarsi sempre tranquillo. Seishiro ha un carattere tale che alla fine non sente neanche più il bisogno, di ciò che ha perso in quel vuoto... gli resta solo un vago senso di sorpresa nel pensare che 'all'inizio ogni cosa era importante'. La frase finale è una batosta senza speranza, perché Seishiro non potrà mai riacquistare quello che ha perso: potrà solo amare le cose dolci. E le persone dolci, visto che poi amerà Subaru.
Poche parole e molte immagini evocative, Seishiro traspare col suo sorriso e il suo disincanto anche in queste vesti infantili. Complimenti per questo lavoretto così significativo.

[Recensione partecipante alla maratona di Giugno indetta dal gruppo Recensori Solidali e Critici - Fandom Anime & Manga]
Recensione alla storia Ode ad un Nuovo Mondo - 01/04/16, ore 09:22
Capitolo 1: Ode ad un Nuovo Mondo
Ciao! Innanzitutto, complimenti per il coraggio: tentare nell'impresa di donare un lieto fine a Seishiro e Subaru non è mai cosa semplice, e posso capirlo, dal momento che a distanza di anni soffro ancora come la prima volta nel leggere Tokyo Babylon e X. In più, questa ff sembra implicare che un lieto fine possa esserci solo a patto che Seishiro diventi un po' OOC. Un po', non del tutto però, e forse in questo sta la scelta più coraggiosa: conciliare il Sakurazukamori con il professore universitario, e lasciare che nessuno dei due prevalga davvero, dato che a prevalere è solo l'amore per Subaru e basta -diventa un po' la sua nuova identità. Mi sono chiesta, come mai questo nuovo Seishiro è tanto diverso? Sinceramente io non credo che la sua identità da Sakurazukamori sia stata l'unica responsabile della sua anaffettività, ma naturalmente il modo di essere educato fa tanto... e educare qualcuno a uccidere sicuramente non aiuta un bambino a crescere bene, soprattutto se incapace di capire i suoi sentimenti e quelli altrui. Mi ha un po' sorpreso qualche gesto amichevole e affettuoso con gli altri Draghi del Cielo e della Terra -Fuuma soprattutto-, ma facendo questo ragionamento potrebbe aver senso, in qualche modo.
Non mi ha stonato invece come si comporta con Subaru, perché tutto ha l'intensità e la passione di due anime legate che si incontrano e vogliono quasi fondersi l'un l'altra, per rimediare a una vita passata a farsi male e a stare separati. E poi è con Subaru che il vero Seishiro sembra svelarsi: non gli importa del mondo, è Subaru il mondo. Nel bene o nel male. In modo quasi morboso, ma d'altronde molto meno morboso del canon (non che ci voglia molto...). E, al contempo, in modo dolcissimo, da stringere il cuore. Nonostante l'angst -soprattutto per l'angst, che non può fare a meno di andare via neanche nel finale.
La scena dell'occhio l'ho adorata, perché hai riportato una tematica SeiSub importantissima anche in un contesto da 'lieto fine', e mi fa ridere che anche qui Seishiro non esiti ad accecarsi quale pegno d'amore, senza pensare a come Subaru possa vivere la cosa... e lo schiaffo in faccia di Subaru è un buon segnale del fatto che la loro reazione, ora, è sana abbastanza da non lasciare Seishiro libero di fare quello che vuole senza capire che così si fanno male entrambi.
Mi piace il modo in cui Seishiro e Subaru si guardano, mi piace questo Subaru così forte -sarà stato anche qui il contesto a fare la differenza?-, mi piace persino che tu abbia trovato modo di inserire un siparietto comico come se niente fosse, con l'inseguimento di Yuzuriha e Kusanagi con la palandrana rossa: fa tanto follia Tokyo Babylon. E mi piace, infine, il (non) lieto fine: loro non combattono, ma la fine del mondo incombe di nuovo. E chi lo sa se quel ti amo notturno sarà di nuovo il loro ultimo? Non conta saperlo, perché si sono appartenuti ancora, si sono appartenuti in modo più sano stavolta, e questo è emozionante.
Ti segnalo un paio di qual ' è con l'apostrofo e trans al posto di trance, ma per il resto nulla da dire.
Insomma,un bel lavoro originale, mi ha emozionato e riportato un po' di sana (?) Esaltazione SeiSub che non fa mai male. Vederli felici per una volta mi ha fatto bene al cuore!
Padme Undomiel
Recensione alla storia Tristes Noces - 04/01/15, ore 10:02
Capitolo 1: Tristes Noces
Avevo già trovato questo lavoro bello di suo, poi ho sentito la canzone... e ora trovo che sia perfetta armonia. Mi sembra di assistere ad una danza, lenta e ammaliante nella sua carica distruttiva, e in fondo il ballo di coppia non è una sorta di metafora delle relazioni amorose? Ci si avvicina e ci si allontana, ci si sfiora e ci si afferra, ci si guarda e si guarda altrove, ci si lascia e ci si prende, si modellano i propri movimenti su quelli dell'altro. Si produce qualcosa di visibile ad occhi esterni. Non si può interrompere il ballo se la musica non è finita. E poi anche la danza è un rito. Come il matrimonio.
All'inizio è Hokuto la coreografa, e i ballerini ascoltano le istruzioni -nessuno di loro vuole davvero ballare, però. Subaru si tira indietro, la mano porta da Seishiro è pronta a ritrarsi -non è rispetto, non è pazienza, non è cortesia: è solo che la musica non è quella giusta. Finché Subaru non si "arrende"... e allora la danza comincia. Ma non è delicata, né gentile: è possesso, crudele, violento, ed è Seishiro a guidare. Subaru si lascia condurre, e si lascia spezzare, ma non interrompe la danza.
Finché non comprende che lui e Seishiro hanno sempre volteggiato su una musica che nessuno dei due conosceva. E la musica non era una marcia nuziale, ma un lugubre canto di lutto. E solo su essa i due ballerini riuscivano a danzare -solo così si appartenevano, facendosi del male, facendosi piegare su se stessi e poi riafferrandosi, i movimenti perfettamente coordinati e speculari, gli occhi fissi gli uni degli altri, sempre. Fino a quando un ballerino crolla. Fino a quando Subaru non si "arrende", di nuovo, e si lascia portare giù anche lui, ora "sospeso in un mondo che non gli interessa più". Nessun applauso accompagna la fine della danza, solo silenzio. Eppure il rito è compiuto, e gli amanti si possiedono senza però aversi mai.
Grazie per avermi dato di nuovo motivo di riflettere su questa relazione così straziante, e per avermela fatta amare una volta di più. Bella, bella, bella. Complimenti sul serio!
Padme Undomiel
Recensione alla storia The ghost in the machine - 08/09/14, ore 13:29
Capitolo 1: The ghost in the machine
Che confronto interessante. Sarà che questi due hanno sempre avuto bisogno di sedersi un attimo e discutere, sarà che ho sempre trovato affascinante il legame tra due persone con visione delle cose diametralmente opposta, in ogni caso questo pezzo mi ha colpito molto, pur essendo breve -anzi, forse proprio per la sua brevità. Riesco a riconoscere facilmente i personaggi: Subaru così svuotato da non avere più neanche la forza di soffrire, ma solo di essere "stanco"; Seishiro, di qualunque natura sia, che sia fantasma o una semplice fantasia di Subaru, ambiguo e fuori dagli schemi comuni come sempre. Mi piace particolarmente il tema della discussione perché in sostanza stanno parlando della stessa cosa, dello stesso sentimento, di cui però fanno esperienza diversa per via delle rispettive convinzioni e dei rispettivi caratteri. Seishiro, così disincantato nei confronti dell'umanità, sembra cercare di "liberare" Subaru dalle illusioni nelle quali lo hanno "imbrigliato" -perché è l'unico per cui valga l'impresa?-, e in sostanza si oppone alla nobilitazione di qualcosa che, a sua detta, è solo fisico e contingente all'incontro reciproco. Ma Subaru ha mantenuto viva la sua devozione, il suo attaccamento e il suo amore per Seishiro per lunghi anni senza vederlo mai ... anche ora che Seishiro non è che un'ombra, un fantasma, un ricordo o una fantasia, le cose non sono cambiate. Subaru lo cerca ancora, per quanto la sua ricerca non lo destini ad altro che alla perdita, e alla solitudine: ora più che mai non potrà averlo. Dopotutto Seishiro non può che tacere e sparire, alla fine, perché non ha mai vissuto in un mondo senza Subaru. Non sa cosa significhi, e mai lo saprà.
Detto questo, c'è solo un punto che non mi torna. Seishiro è un onmyouji, non dovrebbe credere nella presenza degli spiriti, dell'anima slegata dal corpo? Capisco se a essere discussa è l'accezione romantica del cosiddetto "amore", che sembrerebbe rendere gli uomini "buoni e puri", ma addirittura sostenere che l'uomo non abbia una componente spirituale? 
Ad ogni modo mi è piaciuta molto, complimenti davvero :)
Padme Undomiel