Recensioni di Abby_da_Edoras

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Recensione alla storia La piccola principessa degli Inferi - 03/09/21, ore 10:35
Capitolo 7: Epilogo- Un anno dopo
Ciao, eccomi giunta dunque, con grande dispiacere, all'epilogo della tua bellissima storia! Dico con dispiacere perché mi ero affezionata moltissimo a questi personaggi, mi sarebbe piaciuto leggere ancora qualcosa su di loro e comunque mi piace molto come scrivi, le tue storie sono semplici ma sempre molto piacevoli, positive, con un lieto fine per tutti e mi mancheranno davvero tanto. Devo ammettere che se non avevo ancora letto questo ultimo capitolo era perché speravo con tutto il cuore che, nel frattempo, tu avessi l'ispirazione e la voglia di iniziare una nuova storia o di proseguire quella di Sandor e Sansa. Ho da poco letto "La canzone di Achille" e mi era venuto in mente quanto avresti potuto ispirarti tu per scrivere una ff a lieto fine con protagonista, magari, che so, Briseide, o qualche altro personaggio del libro... Insomma, alla fine mi sono decisa a terminare questa storia, ma non smetterò di sperare che tu ricominci a scrivere perché ci tengo davvero tanto alle tue storie.
Oppure potresti scrivere una storia su Maggie e Sir Richard, facendo finire diversamente anche la vicenda della povera Maggie che, anche lei, ha una vita davvero tragica... :(
Insomma, veniamo a questo ultimo capitolo. Innanzitutto complimenti per la scelta dell'immagine, è veramente deliziosa, Persefone e Macaria sono stupende ed è tenerissimo come la famigliola si abbracci e si stringa, sembra proprio che chi ha creato la fan art si sia ispirato alla tua dolcissima storia!
Macaria ha già compiuto un anno ed è arrivato per lei il momento di trascorrere i sei mesi sulla Terra insieme a Persefone. Non ci avevo pensato prima, ma è ovvio che sarebbe dovuta andare così, solo che adesso per Ade sarà doppiamente doloroso trascorrere quei sei mesi da solo, lontano non solo dall'amatissima moglie ma anche dalla figlioletta. Ed è vero, bene o male il legame tra Ade e Persefone non cambia nonostante la lontananza e la nostalgia, ma Ade si perderà ogni anno sei mesi di vita della sua bambina, sei mesi che non torneranno... e oltre ad essere stata bravissima nel soffermarti sui pensieri di Ade e sul fatto che, comunque, preferisce essere lui a soffrire piuttosto che privare la figlia di una vita anche sulla Terra e delle bellezze che può offrire, hai anche citato nel modo più appropriato una delle canzoni più belle di Elisa "A modo tuo", e forse non lo sai, ma quei versi della canzone "sarebbe stato difficile dire a Macaria “Tanti auguri a te!” a ogni compleanno e poi vederla andare via da sé, un po’ di più ogni anno. Sarebbe stato difficile lasciarla al mondo e tenere un pezzetto per sé" mi fanno piangere ogni volta che la ascolto e mi hanno fatta piangere anche adesso, trovandoli così adatti alla tua storia!
E' stato bellissimo anche immaginare la piccola Macaria incantata nella sua prima scoperta della Terra e di tutte le sue bellezze (sarò fissata, ma questa scena mi ha fatto venire in mente il "mio" Teddy che, finalmente libero, rivive le cose belle della natura come se fosse nato una seconda volta...), Demetra è sempre tremenda, ora sostiene che la nipotina assomiglia a lei (e davvero meno male che Ade non la sente! XD), però è anche completamente soggiogata dalla piccola, da brava nonna, e per fortuna che con lei non si permette di programmarle la vita come aveva fatto con Persefone. Poi mi hai commossa un'altra volta con la scena dell'incubo notturno di Macaria e Persefone che cerca di calmarla cantandole la ninna nanna che usava con lei la madre (la bellissima Fiore di maggio è perfetta per entrambe e potrebbe benissimo essere un'antica canzone della mitologia greca, anche a me piace pensare che molte canzoni attuali possano legarsi ai miei personaggi!), ma ancora una volta mi sono commossa quando è stato invece Ade a cantare per lei e le parole rassicuranti e tenerissime della sua canzone hanno tranquillizzato Macaria, reso ancora più nostalgica Persefone... e fatto piangere me! A proposito, questa era l'unica canzone che non conoscevo tra quelle che hai usato, ma le parole sono davvero meravigliose!
E, tanto per finire in bellezza, la scena finale (che sembra davvero illustrata dalla dolcissima immagine che hai scelto!) con Ade che, finalmente, riesce a raggiungere le sue "donne" sulla Terra, è stata così intensa e tenera che di nuovo mi sono commossa (mi hai fatto leggere questo ultimo capitolo con le lacrime agli occhi per tutto il tempo!). Da un lato Ade si sente malinconico vedendo che Macaria già cammina e che lui non era presente quando ha iniziato, si è perso quel passaggio così importante della sua crescita... però è ampiamente ripagato dall'affetto luminoso e immenso della sua piccola che è felicissima di rivederlo, gli mette la coroncina di fiori e gli dice che è bello, dall'abbraccio e dal bacio della moglie Persefone, da quei piccoli ma ineguagliabili momenti speciali in cui si è vicini alle persone care e la felicità è completa e totale.
E sì, Ade, Persefone e Macaria sono una famiglia che ha affrontato tante difficoltà per formarsi e restare unita, ma che adesso si gode la gioia che ha tanto meritato. E anche il Signore degli Inferi non è altro che, finalmente, un marito e un papà felice come tutti gli altri.
Questo capitolo finale è stato la degna conclusione di una storia meravigliosa, che ho amato tantissimo fin dalla prima parte (A dark love story), e potrei dire che forse questo è il capitolo più bello e intenso di tutti, come ti ho detto mi ha commossa e emozionata tantissimo e mi fa sentire ancora di più quanto mi mancheranno le tue storie, ma anche quanto sei brava e quanto non dovresti temere di "buttarti", davvero c'è molto bisogno di leggere storie dolci e serene come le tue in questo periodo, storie che fanno sognare la possibilità di una felicità semplice ma vera, autentica e profonda, in cui tutti possono avere il loro "lieto fine" (e sai quanto questo sia importante per me!).
Spero di poterti rileggere presto, per adesso ti saluto e ti mando un abbraccio!
Abby
Recensione alla storia La piccola principessa degli Inferi - 23/07/21, ore 14:45
Capitolo 6: Riconciliazione
Ciao! Domani riparto per una settimana e quindi ho voluto prima leggere un altro capitolo della storia, che purtroppo è il penultimo! Mi dispiace che tu non ti senta convinta di questa storia, per me è veramente molto carina e mi ha fatto vedere gli dei della mitologia greca sotto un aspetto ben diverso, non più come figure distanti e "irrigidite" nel mito ma come personaggi veri e propri, con sentimenti ed emozioni come le nostre.
Estia è stata davvero molto diplomatica nel suo colloquio con Demetra, ha cercato di ignorare la sua freddezza e le sue provocazioni (quando ha detto di non essere affatto pentita di quello che ha detto su Ade io l'avrei presa a schiaffi! XD) e invece ha puntato sul fatto che sia lei sia Persefone vorrebbero riconciliarsi ma sono tutte e due troppo orgogliose per chiedere scusa, e questo è vero, anche se, in realtà, non mi sembra che Persefone abbia granché di cui scusarsi visto che è stata la madre a dirle che non voleva più avere a che fare con lei e con l'essere figlio di un mostro che portava in grembo (sì, mi ricordo bene le cattiverie che le ha detto).
Invece mi sono rotolata leggendo la parte in cui Ermes e Estia accompagnano una Demetra super-brontolona nel Regno degli Inferi, insomma altre che dei, Ermes e Estia in questo caso hanno dimostrato la pazienza dei Santi! XD Bellissima anche la battuta sulla fotografia, anch'io mi diverto un sacco a inserire nelle mie ff "storiche" delle battute legate a qualcosa di moderno (penso che te ne sarai accorta!) e quindi ho apprezzato moltissimo la tua!
Ho amato i piccoli dettagli che hanno caratterizzato i personaggi, Ade che, nonostante sia stato offeso personalmente da Demetra, non è tanto arrabbiato con lei per questo, ma perché teme che la piccola Macaria possa soffrire per l'atteggiamento negativo della nonna (anche lui ha accettato tranquillamente gli insulti che lo riguardavano, ma non dimentica che Demetra ha definito la bambina "figlia di un mostro"). Anche in questo caso Ade dimostra una grande pazienza e soprattutto un immenso amore per la moglie e la figlia, perché è solo per loro che sopporta che Demetra faccia loro visita. A proposito, sai che Ade mi sta ricordando tanto Erik? Mi è venuto in mente proprio ora che leggevo il capitolo! Dal canto suo, Persefone spera di potersi riconciliare con la madre, ma non per questo è disposta a scendere a compromessi e infatti si abbiglia da Regina degli Inferi e mette la corona proprio per sottolineare che è fiera del suo ruolo di sovrana e moglie di Ade e che non ci rinuncerà mai. E' lei comunque a fare il primo passo, abbracciando la madre e portandole la piccola Macaria e anche in questo dimostra di essere mille volte più matura e corretta di lei, perché non si è lasciata trascinare dalla rabbia e dall'orgoglio ma è stata pronta a perdonare senza rancori. Mi è piaciuto molto anche l'elenco dei regali per Macaria, davvero ogni regalo è lo specchio del dio o della dea che lo ha fatto! E sono molto felice che la bambina assomigli sia alla mamma che al papà (anche se nessuno lo dirà mai a Demetra! XD).
Intanto, però, Ade se ne è rimasto nel suo studio senza dover incontrare la suocera e secondo me ha fatto bene! Accetta che Persefone e Macaria la frequentino per il loro bene e la loro felicità, ma lui non è costretto a trovarla simpatica... e del resto Demetra potrebbe dire qualche altra cattiveria davanti a lui.
Un capitolo veramente tenero, delizioso e anche divertente, ironico. Mi piace davvero tanto questa storia e so che mi mancheranno moltissimo questi personaggi!
A presto!
Abby
Recensione alla storia La piccola principessa degli Inferi - 18/07/21, ore 15:01
Capitolo 5: Macaria
Ed eccomi anche qui, per un nuovo capitolo della tua bellissima storia! Io stavo cercando di centellinare questi capitoli sperando che, nel frattempo, tu continuassi la ff su Sandor e Sansa o scrivessi una storia nuova, ma purtroppo per adesso non ci sono novità... quindi vado avanti con i personaggi di cui sentivo la mancanza!
Molto carino e tenero il racconto della gravidanza di Persefone (a parte i "piccoli" effetti collaterali! XD), con Ade che finalmente può coccolarsi la moglie e pensare a un futuro felice per la sua famiglia, si meritava veramente una gioia simile. Divertente l'immagine di Persefone che si trova davanti i tanti regali per il futuro principino o principessina... ma sono tutti neri! Magari saranno anche adatti al luogo, ma non sono certo del colore più indicato per un neonato... forse Ade in questo modo si assicurava di non sbagliare, il nero va bene su tutto e si adatta sia a un maschietto che a una femminuccia! XD
Mi hai fatto veramente commuovere quando hai raccontato la scena del primo incontro di Ade con la figlioletta appena nata! Ovviamente anch'io non ho figli e quindi forse non sono la persona più adatta per dirti questo, ma per me sei stata bravissima a rappresentare i sentimenti e le emozioni dei neogenitori. Persefone esausta ma felicissima e Ade... Ade catturato dalla sua bambina per l'eternità (si sa che in genere i papà si innamorano subito delle loro figliolette femmine!), quando Macaria ha stretto la manina sul dito del padre mi sono venute le lacrime agli occhi e sono davvero tanto felice che Ade abbia potuto conoscere questa emozione meravigliosa. Lui da sempre considerato solo un mostro, il Re dell'Oltretomba, adesso ha dato origine a una piccola meravigliosa nuova vita. E anche Persefone è stata fortunata perché la madre l'aveva già destinata a una vita solitaria, senza amore, senza una sua famiglia e invece grazie a Ade ha potuto conoscere la felicità di innamorarsi, di avere un compagno accanto e adesso anche una bambina. E' veramente stupenda e emozionante questa tua storia che fa vedere un lato dei personaggi mitologici a cui normalmente non si pensa anche se, magari, si è a conoscenza della storia. Complimenti di cuore per come riesci ad arrivare sempre a toccare l'animo dei tuoi personaggi e di chi ti legge, con delicatezza e profondità.
E poi, sinceramente, anche se tu avessi avuto dei bambini, non mi sarebbe sembrato tanto opportuno raccontare i dettagli e le fasi di un parto minuto per minuto! Quello che conta è l'emozione e il sentimento che traspare dai personaggi, no?
Complimenti ancora e a presto!
Abby
Recensione alla storia La piccola principessa degli Inferi - 14/06/21, ore 19:03
Capitolo 4: La Dea del focolare domestico e della famiglia
Ciao ed eccomi di nuovo alla tua storia... ma stavolta con un po' di tristezza perché ho notato che ci sono ancora pochi capitoli da leggere e poi non hai scritto storie nuove né proseguito quelle in corso e mi dispiace tantissimo, vorrei tanto che potessi trovare il tempo e l'ispirazione per scrivere ancora storie deliziose come questa o per continuare quella di Sandor e Sansa!
Ecco chi era la persona, o meglio la dea, con cui Ade si sarebbe confidato! Io avevo pensato a Ecate, invece si tratta di Estia, la dea del focolare domestico (e in effetti non poteva essercene una più adatta). Non sapevo che anche lei fosse sorella di Ade, ma mi fa piacere che i due avessero un legame così bello, visto che Ade, solitamente, era lasciato in disparte dalla sua stessa famiglia e viveva in tristezza e solitudine. E com'è bello, intenso e anche attuale il dialogo tra Estia e Ade! Certo il concetto dell'attesa del padre che è come un riflesso di quella della madre è molto moderno, ma io non credo che sia una cosa che accade soltanto ai giorni nostri, anzi! Penso che nei tempi antichi, e ovviamente anche tra gli dei della mitologia, semplicemente gli uomini dovessero mostrarsi sempre forti, determinati, granitici, senza mai incertezze o turbamenti, dovevano essere loro le colonne della famiglia e non mostrare mai dubbi o paure che invece avevano. Le parole di Estia sono molto sagge e mi hanno fatto riflettere anche su un altro punto, di cui forse potremo parlare: lei dice, giustamente, che gli uomini (sempre, in ogni tempo) hanno le stesse paure delle donne, ma rispetto a loro non hanno nessuno con cui confidarsi perché devono mostrarsi forti. Questo è certamente verissimo per Ade e per moltissimi che sono vissuti nel passato (penso magari anche ai personaggi di cui abbiamo scritto, Richard di York e i suoi fratelli, i vichinghi, i Medici...). In molti casi anche ora gli uomini si sentono in dovere di mostrarsi determinati e sicuri anche se hanno dubbi e paure come tutti, ma la società odierna è forse un po' più disposta ad accettare questi sentimenti anche da parte dei padri e ci sono persone, fratelli, sorelle, amici con cui possono confidarsi. Temo invece che stia venendo meno (e non so perché) la solidarietà tra le donne, che era così forte ai tempi dell'antica Grecia o anche del passato in genere, fino a pochi decenni fa. Era vero che le donne avevano accanto amiche, sorelle, madri, zie ecc... che le aiutavano e le sostenevano nei momenti di dubbi, stanchezza, paure, mentre ora mi sembra che anche loro siano molto più sole e spesso finisce che una donna si sente inadeguata o soffre di depressione post-partum e non trova nessuno che la capisca. Credo proprio che tutti dovremmo avere una Estia accanto. Lei non giudica, non si mette in cattedra, semplicemente chiede a Ade di sfogarsi, di dirle tutto ciò che vuole e che pensa e lei lo ascolterà e cercherà di aiutarlo. E, come Estia, anch'io sono rimasta colpita dalle parole di Ade, dalla paura che suo figlio possa soffrire per colpa sua, perché dovrà vivere in un Regno di Morti (scusa il paradosso!) e non sulla Terra dove, certo, ci sono tantissime cose brutte, ma c'è anche il sole, la natura, la bellezza, l'amicizia... Estia pensa proprio quello che io ho sempre pensato di Ade, fin da quando ho letto il primo capitolo della tua prima storia: Ade è il più nobile, generoso e profondo di tutti gli dei, perché non ha mai cercato il potere o il successo, ha accettato di regnare in un mondo triste e oscuro senza lamentarsi e questo non ha spento in lui la capacità di amare. Al contrario, per Ade l'amore è tanto più forte e prezioso quanto più ne è stato privato per secoli.
Mi sono veramente commossa per l'abbraccio di Estia e Ade e per ciò che lei gli ha detto, anch'io sono sicura che Ade sarà un padre meraviglioso proprio perché fin d'ora si mette in discussione e poi con Persefone accanto il loro bambino non potrà che crescere amato, sicuro e felice in qualsiasi mondo dovrà vivere.
Ho davvero adorato questo capitolo, mi piace moltissimo il modo in cui scrivi e in cui riesci a analizzare i sentimenti più profondi e veri dei tuoi personaggi. Spero veramente che presto riprenderai a scrivere, perché mi sentirò sperduta quando avrò finito di leggere anche questa storia e le tue ff mi mancano davvero tanto!
A presto!
Abby
Recensione alla storia La piccola principessa degli Inferi - 07/06/21, ore 19:58
Capitolo 3: Pensieri ed emozioni di un futuro papà
Sono passata dall'Epilogo della tua storia su Richard e Anne (l'avevo detto che sentivo il bisogno di passare di là...), però poi mi è venuta voglia di continuare anche questa storia, visto che ero arrabbiatissima con Demetra e voglio proprio vedere se riuscirà a farsi perdonare!
Invece questo capitolo è dedicato interamente a Ade e Persefone, entrambi in "dolce attesa", perché Ade sta vivendo la gravidanza della moglie con talmente tanta partecipazione da esserne coinvolto in prima persona... anche un po' eccessivo, in effetti! E' bellissimo che Ade sia così premuroso e affettuoso con Persefone, specie dopo la freddezza di Demetra, ma come dice giustamente Asclepio trattare Persefone come se fosse un'invalida invece che una donna incinta potrà solo farle aumentare lo stress (e ci credo! XD).
Però, subito dopo, la tua bellissima analisi introspettiva di Ade fa capire benissimo perché lui si stia comportando in modo anche troppo assillante con Persefone. Ade è sempre stato solo e per lui già aver trovato l'amore è una sorta di miracolo, sicuramente non aveva mai pensato di poter diventare anche padre e la prospettiva da un lato lo rende felice, ma dall'altro, comprensibilmente, lo spaventa anche. E' delicatissimo l'accenno che fai ai bambini che finiscono nel Regno dei Morti e alla strana sensazione che Ade prova pensando a loro. E' innaturale che un bambino finisca nei Campi Elisi, ma adesso un bambino nascerà e vivrà nel Regno dei Morti, il figlio di Ade e Persefone, ed è normale che Ade non sappia come comportarsi. Ha paura di essere inadeguato (come molti papà), ma la sua paura è ancora maggiore perché non ha una figura di riferimento a cui ispirarsi, ha avuto un'infanzia infelice, un cattivo padre e non ha confidenza con i suoi fratelli. Ancora una volta ho amato la profondità dei sentimenti di Ade, che si distingue dagli altri dèi perché vuole davvero fare la cosa giusta, vuole che suo figlio sia felice, così come voleva che il suo legame con Persefone fosse una cosa seria e duratura. E' proprio l'opposto degli altri dèi che hanno amanti ovunque e seminano figli in Terra e in Olimpo senza preoccuparsene affatto!
E ancora una volta nel finale lasci la suspence... chi sarà questa persona con la quale Ade può confidarsi e che può aiutarlo a chiarire dubbi e angosce? Io ho pensato a Ecate ma chissà? Lo scoprirò nel prossimo capitolo!
Complimenti, anche questo capitolo è veramente molto bello, dolce e pieno di realismo e di profondità psicologica. A presto!
Abby