Recensioni di Giandra

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Questione di cervello - 01/05/20, ore 02:21
Capitolo 1: Questione di cervello
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia è senza ombra di dubbio una delle lemon più belle che io abbia letto in vita mia. Non è solo una lemon, perché dal primissimo rigo all'ultimo c'è uno scandagliarsi di pensieri, di riflessioni, di introspezione che rappresentando in maniera perfetta il personaggio su cui si focalizza il narratore interno.
La sua opinione sul cervello e su come esso sia in realtà responsabile della maggior parte degli effetti attribuiti al cuore, ripetuta svariate volte in modi sempre diversi nel corso della storia, mi ha rapita.
Ma soprattutto ho trovato che la sua psiche sia stata letteralmente scavata, ho visto il personaggio muoversi di fronte a me, pensare a voce alta, parlare e agire come se fosse una scena dell'anime. Gli accenni canonici al rapporto tra i due, come quello nei confronti del guidare, sono stati veramente piacevoli da leggere, nonché divertenti.
La lemon descritta a volte con metafore che fanno riferimento alla parte più arida o malata del mondo naturale sono state per me emblematiche: la relazione con Nero, in fondo, non avrebbe potuto usarne di diverse. I pensieri che scorrono nella mente di Angelo, persino il suo pensiero di ucciderlo prima di lasciarsi del tutto coinvolgere dall'amplesso, e la realizzazione del fatto che non sia assolutamente pronto — e non lo sarà mai — sono stati passaggi chiave della fan fiction che almeno a mio parere sono risultati meravigliosi.
La scrittura scorre liscia come l'olio, i termini usati sono ricercati e le metafore pure, le descrizioni dettagliate quando necessario, ma nulla di tutto ciò ha appesantito la lettura. È uno stile unico che cattura, che imprigiona il lettore e lo costringe a portare a termine ciò che ha iniziato.
La lemon, dicevo, in un miscuglio di sensazioni fisiche e psicologiche, mi ha stregata: non è risultata neanche un po' volgare, anzi, è letteralmente perfetta.
Questa fan fiction è secondo me quella che meglio rispecchia l'anime con un what if...? grosso come una casa, ovvero: e se si fossero lasciati andare ai loro sentimenti? Risulta evidente che i due arrivino a tenere molto l'uno all'altro, ma l'interpretazione romantica è puramente soggettiva. Se però la dessimo per scontata, se fosse parte del canon, questa fan fiction potrebbe rientrarci perfettamente.
Come dicevo, quindi, personaggi IC (anche Nero, per quanto poco si vede di lui visto che è tutto descritto dal punto di vista di Angelo), stile impeccabile, trama esaltante, che mette assieme l'azione sessuale con la più sentimentale delle elucubrazioni.
Recensione alla storia Requiem aeternam - 01/05/20, ore 02:01
Capitolo 1: Requiem aeternam
Sono passata di nuovo da te, ma questa volta non è totalmente colpa tua: ho volontariamente ignorato una storia senza HTML, forse ci tornerò quando avrò voglia di rimboccarmi le maniche e soprattutto quando non starò letteralmente morendo di sonno. 
Adesso, spero soltanto che questo commento non ti faccia intristire e che non ti offenda. Io sono immensamente sincera, sempre, penso che lo avrai notato anche dalle altre recensioni (positive ma dove, in un italiano più o meno corretto, ti esprimevo tutte le mie considerazioni più impellenti). Sarò schietta anche in questo caso, sperando di spiegarmi e di risultare quanto più cortese possibile.
La storia, in realtà, è scritta molto, molto bene, con quell'introspezione che piace a me e che non mi stanca mai. L'unico errore che ho notato, o che almeno adesso mi viene in mente, è l'uso di un verbo al passato nella narrazione al presente, ovvero "la brezza tiepida si insinuava". Sai scavare piuttosto bene dentro un personaggio con le parole, questo c'è da dirlo. Il problema, però, è che in questo caso io ho trovato Nero piuttosto OOC. Inizialmente stava andando tutto bene: lui era triste, malinconico, spezzato al pensiero di Angelo morto, le primissime parole sul mare stavano quasi per commuovermi. Comprendevo il suo stato d'animo e lo consideravo più che plausibile, nonostante la scelta di uccidere Angelo sia stata sua; ma ora, proprio perché è stata sua, non comprendo il senso del suicidio finale: innanzitutto non contemplo affatto questa possibilità per un personaggio come lui, inoltre il rimorso e il rimpianto non credo sarebbe arrivato fino a questo punto, considerando quel suo ultimo sorriso alla fine dell'anime, secondo me emblematico oltre ogni dire. Uccidersi nell'acqua per tornare da Angelo è forse un'idea poetica a suo modo, ma è proprio il gesto in sé che secondo me stona troppo, mi devi scusare. Saranno sicuramente impressioni e opinioni, ma del resto una fan fiction non è altro — un insieme di impressioni e opinioni, grossomodo —, motivo per il quale ho deciso di procedere con una bianca. La sensazione finale, proprio, che mi ha lasciata la storia, è stata un certo meh per questa scelta narrativa, soprattutto un certo fastidio perché se non fosse stato per quella la storia sarebbe stata perfetta.
"Ha l'impressione che da un momento all'altro qualcosa potrebbe trascinarlo sott'acqua, condurlo in un mondo vuoto, dove non si vede, non si parla, non si respira né si ama. Il mondo tanto perfetto e confortevole che sogna con incerta e inquieta beatitudine da mesi." È, come hai detto tu, esattamente l'effetto che il primo Angelo, quello che ancora non si era affezionato a lui, avrebbe voluto ottenere — e che ha ottenuto. Ho pensato proprio che le descrizioni fossero esatte, azzeccate, a ben vedere in realtà la storia mi è piaciuta un sacco, in sé e per sé.
Un'altra cosa è che ho ritenuto l'inserimento dei Salmi abbastanza in linea col personaggio, forse più per Vanno in realtà, ma penso si addica abbastanza anche a lui; la citazione finale non credo di averla colta appieno, ma in generale non mi è dispiaciuta la presenza di queste frasi all'interno della storia, anzi, soprattutto a una seconda lettura e dopo le note d'autrice.
A questo proposito, spero che tu stia bene! Ho letto dell'intervento agli occhi e mi auguro che sia tutto okay.
Ho letto anche che in fondo questo è stato uno dei tuoi primi scritti di 91 days, quindi mi sento meno in colpa a darti una bianca considerando che a tutte le storie successive ho assegnato delle bandierine di un verde brillante (non che conti particolarmente, ma diciamocelo: è un po' come i voti a scuola, che non sono la priorità ma più sono alti più fanno piacere).
Alla prossima, allora, e spero davvero che tu non mi odierai — mi sto già pentendo della bianca ma mi fido del mio istinto, sorella.

Giandra (o come ti pare)

PS: Dovresti anche aggiustare l'introduzione: a causa del fatto che è stata creata dopo la tua pubblicazione la sezione di 91 days, immagino, è riportato il nome dell'anime due volte. Ora potresti anche toglierlo direttamente.
Recensione alla storia Sciogliere il ghiaccio - 01/05/20, ore 01:40
Capitolo 1: 13. Candied pineapple covered with dark chocolate
Ah, ma sei sempre tu. Suppongo che domani ti sveglierai con una sorpresa, che dire. 
Ero curiosa di leggere questa fan fiction, ma quando aprii la sezione tempo fa avevo, sinceramente, voglia di smut, quindi visto il rating verde non la calcolai minimamente. Stasera sto cercando di approfondire la sezione e se magari la smetti di intasarla passo anche da qualcun altro (scherzo, naturalmente: se tutte le storie della sezione fossero così, dove per così inteso belline e scritte bene, sarebbe un posto migliore). 
Detto questo, la fic: l'idea è veramente adorabile e adoro il fatto che non sia minimamente necessario un contesto, volendo potrebbe anche essere un missing moment, visto che non è esplicitato nemmeno il fatto che stiano insieme (anche se sono altamente shippabili, su questo non ci piove). 
Vorrei spendere due parole anche sul titolo di questa fic: Candied pineapple covered with dark chocolate. La cioccolata è l'occhio nero, ovviamente. Qualcosa di così estremamente soft che non posso evitare di sorridere solo a leggerlo. 
Per la storia, l'immagine di Angelo che aspetta impazientemente il ritorno di Nero è molto tenera. Anche le descrizioni iniziali, il modo in cui mii hai fatto immaginare la scena sono stati... abili? Non saprei quale altro termine usare, è l'una e mezza e spero che basti per farti capire cosa intendo. 
Non ho notato grandi errori se non la "e" usata dopo la virgola (cosa che non si può fare perché la e è una virgola) e la d eufonica usata anche per vocali non omogenee. Per il resto, come sempre scorre, ti tiene incollato, ti coinvolge.
Ma la cosa veramente bella e divertente della fan fiction è l'idea di Nero che, dall'alto della sua incapacità di mentire, prova a inventarsi che si è procurato un livido attraverso una rissa, pur di non ammettere da subito che è semplicemente, stupidamente scivolato. Angelo che non può fare a meno di sorridere è perfettamente IC e i loro scambi finali sono tenerissimi, li ho amati e ho davvero rivisto i miei beniamini (mi hai fatto venire voglia di rivedermi qualche episodio, mannaggia).
Una cosa: mi è piaciuto anche un fatto totalmente soggettivo, che magari non era nelle tue intenzioni, ma che mi è risultato vero: nella prima parte, dove Angelo è per conto proprio, ho ritrovato la sua solitudine, quell'atmosfera un po' tenebrosa che ha caratterizzato le sue scene per gran parte dell'anime; e poi, quell'aria più rilassata e infine il suo sorriso alla vista di Nero... insomma, la luce della sua vita, qualcosa che lo ha risollevato dopo anni e anni bui e tristi.
Non so più cosa sto dicendo quindi ti saluto. Non so se ti troverai altre recensioni ma nel dubbio scappo via prima di scrivere qualcosa di incomprensibile a memoria d'uomo.
Alla prossima e ancora complimenti!

Giandra (e tutto il resto appresso)
Recensione alla storia Departed - 01/05/20, ore 01:17
Capitolo 1: Departed
Anche questa storia è senza recensioni e a me non sta bene, soprattutto considerando che Nero è il mio personaggio preferito (come ti ho già accennato) e che quindi qualsiasi introspezione su di lui fa sempre piacere. 
Ti dirò, il finale di 91 days è più che è aperto: molte persone, me inclusa, non credono che Nero abbia ucciso Angelo, anche se non c'è spiegazione chiara di ciò che è accaduto; per te è successo, invece, e anche questo ha perfettamente senso, in fondo, volendo dare una certa interpretazione. 
L'idea di questa chiaroveggente che avrebbe detto quella frase ad Angelo mi è piaciuta: in fondo è vero che affinché una persona abituata a stare sempre da sola faccia spazio nella sua vita a qualcun altro qualche cambiamento deve accadere, è d'obbligo. Suppongo che fosse una descrizione piuttosto accurata di Angelo, che infatti ha ricevuto la "profezia", ma Nero si rende conto che non fa fatica a vederla dedicata anche a lui stesso. Realizza che tutte le persone della sua vita alla fine si sono allontanate da lui, in un modo o nell'altro — il riferimento alla famiglia mi ha uccisa perché se penso al dolore di Nero verso il fratellino stronzo, di cui ora mi sfugge persino il nome, mi si spezza il cuore ♥ 
Ma la cosa più dolorosa soprattutto è sapere che un rapporto che per lui stava diventando importantissimo era in realtà fondato su una bugia. 
"Vero è che due lupi solitari non possono stare assieme, ma dopo essersi odiati e amati è impossibile per loro essere separati." Sì, è giustissimo. Loro due si sono veramente trovati, in qualche modo, per quanto le circostanze non lo avrebbero mai lasciato intendere, soprattutto per Angelo che poi alla fine si è affezionato all'altro e ha deciso di non ucciderlo, per sua stessa ammissione. 
Infine Nero che si rende conto che lo rivedrà molto presto e il barattolo di ananas che cade dal sedile mi hanno spezzata, soprattutto il secondo dettaglio che è stato davvero un elemento evocativo. 
Questa storia è scritta anche meglio dell'altra, grazie immagino specialmente all'introspezione; le descrizioni sono state molto poetiche, specialmente quelle dei primi righi, e in generale nella sua brevità scorre molto bene e permette al lettore di focalizzarsi sui nodi più stretti. Tuttavia penso che avresti dovuto darle una rilettura più attenta prima di pubblicarla, perché ci sono degli errori davvero grossolani: "Socchiude gli occhi quando rivedere il viso dell'altro" direi che quel rivedere è in realtà un "rivede"; "aveva insisto" è chiaramente un "aveva insistito"; ci sono poi varie ripetizioni della parola donna e ragazzo, che in base al tuo stile puoi valutare se rimanere oppure no — te lo dico comunque nel caso in cui non fossero volontari.
Complimenti, mi è piaciuta molto questa storia, in particolare la prima parte che ho trovato meglio strutturata. 
Alla prossima!


Giandra (e tutto il resto appresso)
Recensione alla storia Sugar - 01/05/20, ore 01:02
Capitolo 1: Sugar
Questa storia mi ha fatto sorridere dall'inizio alla fine e, visto che mi sono decisa a dedicarmi un po' a recensire qualcosina nei miei fandom più recenti, eccomi qui a un orario improponibile per commentarla. Ammento, colpevole, di averla già letta tempo addietro, probabilmente poco dopo che tu la pubblicasti, eppure non avevo abbastanza voglia per dedicare qualche minuto del mio tempo a esprimere un parere; ma non importa: meglio tardi che mai.
Parto con il dirti che la dipendenza di Avilio/Angelo nei confronti di ogni forma di zucchero che esista sulla faccia di questa Terra mi ha sempre fatto sbellicare, soprattutto se si considera la sua personalità tenebrosa e per niente incline alle smancerie. Una perfetta antitesi, insomma. Adoro quindi il fatto che hai inserito la sua passione per le cose dolci nei primi righi di questa storiella, assieme alla perplessità di Nero che giustamente è più abituato a quantità normali di calorie e dolcificanti. 
Immagino che la timeline non sia ben identificata, che questo sia un what if...? dell'ultimo episodio oppure un missing moment tra le tante avventure che questi due hanno vissuto assieme. Ad ogni modo, il vederli accasati, in un certo senso, insomma, essere una coppia effettiva, mi ha rallegrato la serata! 
La malizia di Angelo è perfettamente IC, secondo me: abbiamo avuto più e più volte prova del fatto che sia un ragazzo sveglio il quale, quando giunge l'occasione, non si tira indietro neanche nel compiere l'azione più scellerata; immagino quindi che possa essere così anche nelle questioni amorose e sessuali. 
Le descrizioni dell'ansia e delle emozioni di Nero, mio personaggio preferito e anche lui decisamente IC, mi hanno fatto sbellicare: difficile nascondere determinate sensazioni in un posto affollato, per non parlare dei gemiti che ha dovuto trattenere. Più che farsi perdonare direi che Angelo ha trovato un altro motivo per farsi punire — magari era proprio il suo obiettivo :3
La storia è scritta molto bene, scorre e si lascia leggere con grande facilità; ti voglio solo segnalare due errori di poco conto: hai scritto "stuzzindolo" invece che "stuzzicandolo"; e poi qui, la frase "La mamma e la bambina passano di nuovo davanti al suo tavolo, lo guardano entrambe per un breve istante, ma Nero neppure se ne accorge a causa della vista annebbiata." teoricamente non potrebbe esistere, visto che il tutto è narrato dal punto di vista di Nero, narratore interno in terza persona insomma, che perciò non accorgendosi di mamma e figlia non può plausibilmente raccontarlo: potresti magari dire che le scorge appena o che le vede in tralice, sempre a causa della vista appannata!
La lemon è stata descritta in maniera per niente volgare, anzi: è estremamente godibile e mi ha fatto piacere l'uso di termini specifici che non stonano affatto con il testo.
Per finire, non ha mille pretese, non ci sono chissà quali pretesti psicologici, ma è una storia che mi tira su il morale e che per questo senz'altro rileggerò quando avrò voglia di un sorriso facile e carico di affetto per queste due teste di fava ♥
Grazie mille di averla scritta e scusa per il commento non molto articolato. 
Alla prossima!

-Giandra (o San, o Alexa, o Alessandra, o come ti pare ~)