Recensioni di Sogno_colorato

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Chissà un giorno... - 13/09/17, ore 19:35
Capitolo 16: Sei ancora capace di sognare?
E' impressionante come la tua Susanna appaia del tutto impermeabile anche al minimo afflato di umanità, di simpatia per un altro essere umano, direi di generosità, ma ho paura che sia pretendere troppo, la sola cosa che la muove e che la occupa è il suo compatto egoismo e la sua pochezza umana. Chissà che il confronto con Albert non riesca a smuovere in lei una coscienza, se ne ha una, e la spinga a soffermarsi sul male che il suo gretto egoismo ha fatto e fa ad altre persone. Mi auguro che Albert le serva almeno a questo... ma proprio non vorrei vedere Albert sprecare la sua ricca e calda umanità con una persona come lei.
Recensione alla storia Chissà un giorno... - 13/09/17, ore 16:42
Capitolo 12: Ubi maior
Susanna è una persona povera, e non parlo del denaro... è una persona meschina, attaccarsi e restare attaccata in quel modo, come lei ha fatto, all'uomo di un'altra... e continuare a farlo, è davvero spregevole. Susanna non ama, lei vuole, pretende, senza curarsi delle conseguenze. L'amore dà ben altri frutti, non crea infelicità. Il suo spaventoso egoismo le distrugge l'anima, e le toglie ogni dignità. Spero che non sacrificherai questo stupendo Albert affibbiandogli Susanna!
Recensione alla storia Chissà un giorno... - 13/09/17, ore 15:37
Capitolo 10: L'ultimo giorno d'estate
E' frustrante vederli sempre comportarsi come esseri umani... disumani, sempre con questa vocazione al martirio sino all'autodistruzione. Perché non possono anche loro crescere, evolversi, accettare e vivere i loro sentimenti come esseri umani? Perché a differenza di Pinocchio loro restano
di legno? Vedremo cosa succede... ma è tutto molto triste e desolante.
Recensione alla storia Rebirth - 13/09/17, ore 13:49
Capitolo 1: Rebirth
E' bella la tua fanfiction, guimug, hai fatto compiere a Terence passi decisivi e finalmente sensati, spingendolo a riprendersi la sua vita, guidandolo verso la sua libertà, se pur passando attraverso il suo personale inferno, sconfiggendo i suoi demoni. Lo hai portato a rifiutare quell'assurdo e insensato sacrificio, perché un sacrificio ha senso solo quando è fatto con amore, e per amore, non quando ti distrugge l'anima. Lo hai spinto a liberarsi di un senso di colpa che non ha motivo di essere, perché nessuna colpa ha Terence di quell'incidente, di quella disgrazia, dello slancio di Susanna, né della sua ossessione, e delle sue aspettative per un sentimento malato, morboso, che da sempre sa non corrisposto, e a rifiutare di pagare un debito contratto senza volontà né consapevolezza. La presenza di Candy lo fa reagire, gli fa ritrovare se stesso, e gli indica il cammino da seguire, quello giusto, l'unico, quello che lo riporta da lei. E Susanna? Poi Terence deciderà come vorrà essere presente nella sua vita per aiutarla, e appoggiarla, per gratitudine, non per obbligo. E' tutto quello che gli si può chiedere.
Recensione alla storia Il fuoco e le rose - 18/01/14, ore 02:37
Capitolo 27: Capitolo XXIII - Insegnami l’amore
Eccoci qua per l'ultimo appuntamento (naturalmente per quanto riguarda "Il fuoco e le rose"). C'è un poco di tristezza nel cuore, come sempre quando qualcosa di bello finisce, ma anche tanta gioia per la storia bellissima e piena di magia che abbiamo amato e seguito con entusiasmo.
Mi ricordo l'incipit della ff, quando entrando subito in medias res ci facevi incontrare Terence a letto con Karen. Ce lo presentavi come un amante ardente e disinibito, capace di condurre il gioco, e di condurlo a modo suo, dominatore, se pur rispettoso della sua compagna del momento, ma senza esitazioni, senza incertezze, senza comunicazione o condivisione vera con lei, senza tenerezza, solo piacere, ricerca affamata del proprio piacere, sino a stordirsi, ad ubriacarsi...
Poco dopo lo vedevamo replicare con Susanna...
Ogni volta per lui sembrava essere un'esperienza poco più che solitaria, a malapena pareva accorgersi che erano in due su quel letto.
Ora prendi congedo da noi dedicando un intero capitolo a Candy e Terence, unici assoluti protagonisti, e alla loro notte d'amore, una notte lunga, intensa, fatta di piccole e grandi scoperte, di conferme e confessioni, di ansie, di gioia immensa, di tenerezza, di gioco e risate, di passione irrefrenabile, di emozioni fortissime, di comunicazione profonda, di unione suprema, e di piacere, di piacere ineffabile e sconvolgente, inaspettato per entrambi, anche per Terence. E della straordinaria indicibile felicità di essere in due, di essere insieme, di esserlo per la vita.
E così il cerchio si chiude.
Candy e Terence sono i protagonisti assoluti di questo strepitoso capitolo conclusivo, ed è giusto che sia così, è giusto che la scena sia tutta per loro e solo per loro, in questa splendida apoteosi del loro amore.
E' un punto di arrivo per loro, la conclusione di un viaggio iniziato per entrambi sette anni prima, il compimento di un'educazione sentimentale che ha seguito per ognuno di loro strade diverse, ma che li ha condotti nello stesso luogo. Stratford-upon-Avon. E' un luogo geografico, è un luogo storico, ed è un luogo del cuore, e dell'anima.
E' il loro punto di arrivo. Ed è per loro un punto di partenza. Verso una vita di amore e conoscenza profonda e comprensione e condivisione. Un amore fatto di passione incontenibile e di toccante tenerezza, di complicità, di gioco inevitabilmente sempre mescolato ai momenti seri.
Non può essere che così per loro. I loro caratteri, i loro temperamenti, pur diversissimi, si somigliano in tante cose, sono fatti della stessa sostanza, si esprimono in un linguaggio che entrambi sanno codificare e comprendere.
E così il cerchio si è chiuso.
Per Terence è stata un'educazione sentimentale ed esistenziale che lo ha portato a trovare se stesso, e a vivere pienamente i suoi affetti più cari.
Per la madre, a cui già si era riavvicinato.
Alla fine del suo percorso per il padre, superando i rancori, l'orgoglio ferito, l'odio.
L'amicizia.
Per Scottie, cresciuta mentre le loro vite, in un certo senso affini e parallele, andavano avanti verso una maturità esistenziale e artistica sempre più consapevole.
Per Robert, che è stato per lui un padre oltre che un amico fidato, col quale Terence ha imparato ad aprirsi e comunicare, e di cui ha pianto con dolore sincero la morte, consapevole del sacrificio da Robert compiuto per salvarlo.
Per Stear, un'amicizia basata sulla stima reciproca e sulla purezza e onestà dei loro sentimenti.
Per Annie, che ha aiutato in un momento di difficoltà e disperazione, comunicando con lei come nessuno era mai riuscito prima.
Per Albert, l'amico fraterno, che anche senza memoria è l'amico di sempre, e col quale era sempre in confidenza.
E soprattutto l'amore. Questo amore totale e totalizzante per Candy, e con Candy.
Mi piace che non ci hai descritto una Candy "bacchettona" e puritana ad oltranza, del tutto irrealistica, anche per quei tempi.
Candy non è mai stata bacchettona, e neanche puritana. Era semplicemente un'adolescente ancora del tutto ignara di ciò che riguarda la passione, l'amore fisico, il sesso e i suoi turbamenti. Tant'è vero che quando questo mondo si apre a lei timidamente, per la prima volta con Terence, lei non capisce cosa le sta succedendo, è confusa, spaventata, e reagisce con tutta l'impetuosità del suo carattere.
Candy non rifiuta il bacio di Terence perchè è puritana, anzi non lo rifiuta affatto, il bacio se lo prende tutto, e poi, turbata e spaventata dalle reazioni in lei suscitate, e incerta sulle vere motivazioni di Terence, lo allontana con l'ormai storico schiaffo. Non è la "ragazzina per bene" che agisce in lei (o non solo), ma l'adolescente innamorata senza ancora rendersene conto, che sente in Terence un'oscura minaccia e ha paura di esserne ferita, ha paura di quell'attrazione così totalizzante, ha paura della sua femminilità nascente che ancora non sa riconoscere. Quando Candy ritrova Terence a Chicago e comincia a sognare di una vita futura insieme, non c'è niente di "puritano" nel suo concreto desiderio di essere moglie di Terence e madre dei suoi figli. Quando si incontra con Terence a New York, Candy è delusa dell'accoglienza "fredda" del ragazzo, è evidente che si aspettava un'accoglienza più calorosa, un abbraccio, un bacio, e comprende che qualcosa di estraneo a loro trattiene Terence, così come comprende che sarebbe "naturale" lasciarsi andare ad esprimere anche fisicamente i loro sentimenti e la gioia di ritrovarsi. Candy non esita a chiedere a Terence di portarla nel suo appartamento, non la sfiora il pensiero che "non sta bene", che forse è sconveniente. Non si è mai preoccupata Candy delle regole e delle convenzioni, non ha mai esitato ad infrangerle se lo riteneva giusto. L'unica legge da seguire per lei era quella del proprio cuore e della propria coscienza, se era in pace con questi era in pace col mondo intero, e niente poteva fermarla. Non ha mai esitato a disubbidire a Miss Pony e Suor Maria se per lei era a fin di bene. Non si è mai preoccupata di fare qualcosa di sbagliato quando in collegio la sera tardi andava nella stanza dei ragazzi. E non esita ad andare all'appuntamento con Terence nelle scuderie, per quanto la richiesta le sembri strana, le basta pensare che Terence ha bisogno di lei. E non esita a rischiare la propria reputazione e il proprio lavoro quando si tratta di aiutare Albert e andare a vivere con lui, le basta sapere che Albert ha bisogno di lei.
Non sopporto le ff in cui ci viene presentata una Candy che a vent'anni e oltre continua ad esere sempre inibita, ingessata, rigida, praticamente asessuata. Perchè Candy non è mai stata così.
Credo di essere andata un po' fuori tema. Torniamo a noi. Come all'inizio hai saputo descrivere le scene di sesso - senza amore - senza cadere nella volgarità o nella descrittività troppo didascalica, così ora hai saputo descrivere amore, passione non trattenuta, assenza di inibizioni, ma anche tenerezza, complicità, gioco, in un alone romantico che non è mai sdolcinato (era questo il rischio più grande), il tutto soffuso di magia e poesia, la poesia delle loro anime che si toccano e dei loro corpi che si riconoscono e si scoprono, e creano una familiarità che durerà per loro tutta la vita.
Non resta che augurare a Terence e alla sua occhi di luce tante notti piene d'amore e tanti giorni pieni di tutto quello che desiderano, una vita lunga e piena, e soprattutto si essere sempre insieme, uniti, di potersi e sapersi specchiare ogni giorno negli occhi dell'altro.
E non resta che ringraziare te per questa meravigliosa avventura che abbiamo vissuto insieme.
Un abbraccio, e a presto.