Recensioni di Amaya Lee

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Il tuo sorriso si espande come una farfalla - 03/07/15, ore 23:27
Capitolo 1: Il tuo sorriso si espande come una farfalla
Salve, Setsuka. Comincio col dire che mi sento oltraggiata dalla mancanza di commenti su questo lavoro, che nel modo più assoluto ne meriterebbe a valanghe. È, onestamente, una delle fanfiction più belle che abbia avuto il piacere di leggere in questo fandom, sia in italiano che in inglese (fortunatamente la sezione di Ao3 è ben più fornita di MikaYuu e altri pairing rispetto a efp). Sono quasi senza parole, perciò ho dovuto aspettare 5 minuti prima di riesumare le mie "capacità discorsive" per lasciare una benedetta recensione.
La FeridMika mi destabilizza.
Mi destabilizza perché nel canon i toni (molto sottili, vero) cupi e, se devo dire la mia, devianti del rapporto tra i due sono altroché presenti e, proprio per la mancanza di delucidazioni, ancora più angoscianti. Non è infatti esplicitato da nessuna parte (a meno che non mi sia persa qualcosa per la strada del manga) che Ferid abbia effettivamente abusato sessualmente di Mika, ma il cosiddetto "hint" credo l'abbiano colto un po' tutti. Una cosa però è coglierlo. Una cosa completamente diversa è trattarlo. Penso che tu l'abbia fatto nel modo più equilibrato possibile; senza rendere spiacevole il pezzo sfociando nel Non-Con (sia chiaro, mi tengo lontana da quella roba), hai mantenuto i personaggi IC, persino uno come Ferid, e hai marcato una grave nota di riluttanza e tristezza per quanto accade. Non è chiaramente un rapporto al quale Mika vuole partecipare, ma al contempo asseconda il vampiro per il bene della propria famiglia, e i motivi che sappiamo seguendo l'opera originale. 
Penso che entrambi, Ferid e Mika, usino l'altro come un oggetto, in due modi differenti. Ed è un soprattutto per questo che un'unione così carnale, superficiale tra loro mi destabilizza da morire. Non esiste un legame romantico, una considerazione reciproca, come non esiste un briciolo di empatia o di connessione. 
Interessante, in questa flashfic, è il continuo citare il sorriso di Mika, che assume due forme differenti a seconda della persona per cui è sfoggiato. Dopotutto, sul sorriso gira attorno il titolo stesso. Mi piace perché è uno dei primi tratti che ci colpiscono di Mikaela dai primi momenti dell'anime/manga, questo suo sorriso permanente, che non può far altro che insospettire il lettore su quanto del piccolo mondo del ragazzino siamo in grado di capire. I personaggi che sorridono sempre mi confondono. Vedi Shinya Hiiragi.
E infine veniamo alla MikaYuu. (O in questo caso YuuMika, dato che mi sembra di capire che Mika si figura come "ricevente", anche se non è così importante nel complesso.) Questo pairing è la mia debolezza. Che dire, in questa breve storia l'ho letteralmente adorato. Ho potuto percepire bene la drammaticità delle emozioni del nostro Mika, che fluiscono nella sua testa in modo naturale, inarrestabile, perché semplicemente non possono essere tenute fuori da un momento intimo come questo. L'affetto che Mikaela nutre per Yuu-chan, com'è lampante nel canonverse, è profondo ed è ciò che per lui conta più di qualsiasi altra cosa. Mi ha colpito che, pur di sopportare il dolore, inconsciamente, Mika sostituisca Yuu a Ferid durante un atto del genere, nonostante (dentro, molto, molto in fondo) me lo aspettassi. 
Avevo bisogno di una fanfic del genere, non c'è dubbio. E poi il tuo stile è spettacolare, le farfalle nello stomaco le ho sentite io. A proposito, il ritmo è a posto, ho zero suggerimenti per rendere questa cosa migliore di quanto già non sia. Ho finito di leggere sentendomi triste e intrigata ed inquietata; perciò complimenti, credo che tu abbia centrato il segno. Tanta, tanta pena per Mika. Ne sta passando di tutti i colori. 
Grazie infinite per aver condiviso questa flashfic, si sente che ci hai messo molto impegno e dedizione. (Grazie indirettamente anche al tuo professore, suppongo?)
Ancora complimenti, e alla prossima!
-Amaya


Recensione alla storia keeping your balance - 21/06/15, ore 11:54
Capitolo 1: #
Salve! Trovo abbastanza assurdo che questa storia non abbia ancora recensioni, onestamente, perciò ho pensato di rimediare.
Prima di tutto; la GureShin mi sbilancia sempre un po'. Che lo legga in inglese o in italiano, questa ship in particolare conserva un alone di ambiguità che non permette di definire con esattezza quanto profondi siano i sentimenti l'uno dell'altro (a differenza della MikaYuu, per esempio) e quanto, effettivamente, i personaggi siano disposti ad esprimerli. E poi concordo con te, quando dici che non sono personaggi semplici da caratterizzare. Con questo brano ti sei spinta anche in acque diverse, e sto parlando del character study, diluendolo con la trattazione del pairing in modo delicato e per niente distaccato, che ho molto apprezzato.
"Shinya ci azzecca sempre in un modo o nell'altro, per questo è un cecchino." Penso che questa sia proprio la mia frase preferita, nel complesso. Un po' perché evoca la veste di soldato della quale, dopotutto, un uomo in guerra come Shinya non può spogliarsi. Al massimo può scoprirsi un poco di fronte ad un altro uomo, spostare gli orli e permettere a Guren di lasciare un segno per ricordargli che è ancora vivo, ma Shinya e "il cecchino" sono una cosa sola, indivisibile. E Guren lo conosce. 
Mi è piaciuto anche come ci si sposta con il POV. Se infatti per la prima parte avvertiamo la stanchezza di Guren, che di fronte alla morte a questo punto ha imparato a non reagire, nella seconda ho percepito, forse da sola, forse no, un senso aleggiante di vuoto.
Magari perché Shinya è auto-consapevole e Guren anche, ma un po' meno. Ma l'ho amata, la differenza, qualunque sia. 
E poi secondo me, il fatto che nella parte finale del brano Guren non sia presente dice qualcosa. Non so se tu l'abbia costruita volontariamente così, ma considerando il generale sentimento della one-shot, non avrebbe potuto avere un finale diverso; Guren non c'è, Shinya fa quello che deve fare, e copre le proprie tracce da solo di fronte ai compagni, a suo fratello. Ma pare quasi che se ne sia fatto una ragione, a dover pensare a ciò che lega lui e Guren da solo. Che forse lui è l'unico a cui importa, e che nonostante questo va bene, è così che deve andare. 
Il risultato finale è toccante proprio attraverso la sua parvenza fredda, grazie alla quale i personaggi tentano di "non sentire" e "non provare", ma a conti fatti devono comunque mantenere l'equilibrio tra emozioni troppo umane e un vuoto che non lo è.
Per finire, complimenti, ottima one-shot e tranquilla, non hai incasinato i personaggi. Grazie per aver condiviso il tuo lavoro, spero di rileggerti presto!
Alla prossima,
-Amaya