Recensioni di icered jellyfish

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia The Last Dance - 01/09/14, ore 12:33
Capitolo 1: The Last Dance
A descrivere un momento, si finisce sempre per farne un'analisi che spesso risulta fredda e, semplicemente, il sunto di ciò che è accaduto in quel dato mometo.
Con la tua storia però, tutto questo non è accaduto, perché non solo hai saputo riproporre la stessa atmosfera che ci hanno presentato nel film, ma hai saputo anche scavare dentro Valka come se fosse un personaggio tuo – come se l'avessi creata tu.
L'hai gestita incredibilmente bene, non ho riscontrato sbavature caratteriali o di personalità, e questo è un dettaglio rimarchevole che ho saputo apprezzare più di quanto riuscirei a esprimere a parole.
I sentimenti di Valka sono selvaggi e annebbiati, eppure è stato come riuscire a intravedere – nella coltre di quelle nubi fatte di anni di distanza – la sua umanità. Come se non fosse mai svanita, ma fosse, invece, semplicemente rimasta in qualche piccola stanza racchiusa nel suo io più profondo – quello che l'ha resa la madre di Hiccup e dei draghi, la donna che ha saputo vedere l'anima oltre l'involucro esterno di qualsiasi creatura, umana e non.
È stata una lettuta meravigliosa, carica di emozioni e cannonate che fan sussultare l'animo – sia per il suo legame con Stoick, che per quello ritrovato con il figlio –, e l'unica cosa che mi vien da dirti, a questo punto, è grazie.
Grazie per avermi fatto vivere Stoick e Valka giovani, grazie per avermi fatto vivere il loro matrimonio una volta cresciuti, e grazie per avermi fatto vivere la loro unione dopo vent'anni di separazione fisica, ma non morale.
Grazie per avermi presentato l'amore di Valka, per avermela fatta vedere come la donna forte che subisce un dolore dietro l'altro, senza mai cadere in ginocchio – perché in fondo, anche lei ha il cuore di un capo e l'animo di un drago.
Grazie davvero, è una storia meravigliosa che spero ti frutti più della mia recensione!

a u t u m n
(Recensione modificata il 01/09/2014 - 12:35 pm)
Recensione alla storia Wild Spirit - 31/08/14, ore 22:16
Capitolo 1: Wild Spirit
Credo sia una delle drabble più belle che abbia mai letto.
In questi casi si dice sempre 'con pochissime righe hai reso bene l'idea', ma io vorrei invece dirti che non sono state le poche righe ad aver intensificato la storia, ma il concetto che la tiene in piedi e che l'ha fatta nascere – ovvero la fusione dell'anima di Hiccup con quella di Sdentato.
Loro sono una cosa sola, ed è stupendo come tu sia riuscita a rappresentare alla perfezione la loro complice appartenenza l'un l'altro – il loro essere diventati una cosa sola, come se nulla fosse in grado di scalfire la loro unione e la loro sintonia.
Non credo nemmeno di avere le parole adatte per dirti quanto stupendo abbia trovato tutto questo – quanto viva abbia trovato la sensazione che si può provare non solo nel volare, ma nel farlo con una creatura così diversa da noi ma, in fondo, uguale.
Sei stata bravissima, è stato un po' come essere in cielo anche per me – ad assaporare le carezze del vento sulla pelle e l'adrenalina della velocità.
È stato come essere Hiccup, sul dorso di Sdentato per sentirsi non un secondo spirito, ma il suo drago stesso.

a u t u m n
Recensione alla storia Era un dicembre lungo e buio - 11/07/14, ore 00:17
Capitolo 1: Era un Dicembre freddo e buio
─── No ascolta, muori. [ cit. ]

Parlando seriamente – no, non ancora – la sconfitta dell’Olanda da parte della Germania, ti deve aver segnato troppo. E PECCATO CHE STAI RIVERSANDO IL DOLORE IN QUESTO MODO – e qui parto davvero seriamente. x°
Dio che aria sporca che ho respirato per tutta la fic, è stato davvero come sentire tra le particelle di azoto e ossigeno, quell’odore di morte e putrefazione di un periodo storico che andrebbe cancellato – ma non dalla memoria, ma dai fatti proprio.
E’ un tema a me particolarmente sensibile – non a caso, la mia tesina alla maturità è stata sulla Shoah – quindi l’impatto che questo piccolo capolavoro ha avuto su di me è stato notevole.
E’ un’AU che va ricordata sotto ogni punto di vista – sia per la tematica, che per l’episodio davvero ansioso e malinconico che hai raccontato.
Astrid, Gambe di Pesce e i gemelli Thorston, a differenza degli altri hanno tutte le caratteristiche fisiche per appartenere alla nazionalità tedesca, e ho trovato davvero calzante questa tua trovata – che sono certa hai ponderato anche in vista di queste componenti genetiche.
Non so in realtà come poterti esprimere l’inarrestabile senso di dolore morale – di innesto forzato dopo essere venuti a conoscenza di un tale, immotivato e disgustoso sterminio – che mi si è risvegliato dentro, ma voglio che tu sappia che ho trovato tutto fin troppo fatto bene – fin troppo delicato, nella sua psicologica forza bruta – per non essere rimasto in me così indelebilmente.
Figurarmi l’amore sbagliato di Astrid ed Hiccup, i loro sotterfugi e quel bambino forse non voluto, ma ormai prossimo al mondo, mi ha destabilizzato tantissimo – così come il paesaggio innevato, contrastante all’inverosimile con quel tremendo grigiore che si percepisce e che non è dovuto all’inverno, ma alla vomitevole condotta della Germania del ‘900.
La scena rifatta sul primo film di How to train your dragon – quella del bacio e del pugno – è stata inserita divinamente, solo con una purtroppo necessaria malinconia in più.
Mi hai riportato molto all’oscar La vita è bella – sensazionale, una delle migliori pellicole in assoluto a mio avviso –, e la parte in cui hai descritto la speranzosa Astrid che si ritrova davanti all’orribile scenario del nascondiglio di Hic e Moccicoso sottosopra, ha inevitabilmente fatto risuonare nella mia mente la stessa, struggente melodia che, nel film, si manifesta nel momento in cui Dora torna a casa sua e la riscopre ribaltata dai nazisti – con conseguente riallacciamento anche al suo stato emotivo, naturalmente.
E’ lacerante, funerea, nella sua bellezza e nel suo rispetto per l’argomento, perché per tutto il testo non ti sei sbilanciata né troppo né in malo modo – e forse proprio per via del timore nel trattare un qualcosa di così delicato, non so –, proponendo, piuttosto, solo ciò che dovevamo sapere per rimanere folgorati moralmente e psicologicamente – per non dimenticarci né di quel che c'è stato davvero, né di quel che tu hai voluto creare.
E’ un miscuglio letale, tutto questo, perché non c’è speranza e non c’è felicità – nemmeno davanti alla disperata decisione della fuga – e, il fatto che la storia non abbia un vero e proprio finale, per quanto questo possa implicare libertà di fantasia per un seguito, ci fa capire che non ha neanche un futuro.
 
a u t u m n
Recensione alla storia Forbidden Dreams - 05/07/14, ore 22:02
Capitolo 1: Forbidden Dreams
Una fanfiction incartata con tanto di fiocco – una sorpresa nel quale si cade senza accorgersi, catturati dalla fluidità della lettura. E rimanendo con un « ma… » sospeso tra le labbra giunti al termine. x°
Personalmente non mi aspettavo un risvolto come quello che c’è stato, ed è stato molto piacevole incappare in un finale del genere.
Non so quale sia il motivo esatto del mio coinvolgimento, ma nell’ultima parte – salvo palesi eccezioni x° – è stato per me un po’ come essere Hiccup – un po’ come se avessi vissuto il suo disorientamento, il suo risvegliarsi nel torpore della sua temperatura corporea, sudato e agitato per un episodio che, fino all’attimo prima, aveva creduto di aver vissuto realmente.
Adoro quando mi sveglio all’improvviso di notte, è un po’come aprire gli occhi in un lasso di tempo bloccato sull’orologio – come se lo scorrere dei secondi si fosse interrotto in ogni parte del mondo per te – quindi sarà forse questo il motivo per il quale mi è risultata così chiara e sentita la seconda parte della storia, ma innegabilmente la maggior parte del lavoro l’ha fatto la tua bravura – perché non prendiamoci in giro, hai descritto tutto divinamente, ambienti, sensazioni e sentimenti senza distinzioni.
Ripetitivamente ti dirò, bella – e spero davvero di non annoiarti con la monotonia di questa parola hahaha.
Alla prossima
 
a u t u m n
Recensione alla storia Appuntamento al buio... O quasi - 04/07/14, ore 23:32
Capitolo 1: Appuntamento al buio... O quasi
Avevo già letto questa storia quando ero al mare, ma al solito, mi sono ritrovata impossibilitata nel commentarti repentinamente - io la tastiera touch del telefono non ci ameremo mai. MAI.
Passando oltre, per quanto non ami la coppia non ami lo shonen e lo yaoi in generale , non posso negare di aver sorriso alla lettura di questa deliziosissima fanfiction un episodio divertente e molto soft, senza pretese ma con un'ironia di base che l'ha saputa condire molto bene.
Non ci sono state forzature di alcun tipo, nessun esigenza nel voler propinare la ship in questione come assoluta o come canon o come altro. Semplicemente, ci hai descritto accuratamente i dettagli di un piccolo quarto d'ora di Eret al ristorante, facendo percerpire almeno a me – l'ambiente circostante, l'ansia del ragazzo e il suo intrinseco disappunto su una situazione in cui si è ritrovato coinvolto senza essere stato capace di rifiutare.
E il finale, oh, il finale. C'è davvero da commentarlo? Non credo. x°
Insomma, al solito, complimenti! Bella fic, bell'idea, bella padronanza del testo!
Alla prossima,

a u t u m n