Recensioni di Roiben

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia This is me - 20/08/19, ore 17:33
Capitolo 9: Capitolo 2- Battle Symphony(Frustrazione-Strada Alternativa)
Forse ricordo male, ma la versione in cui Connor scala la catena dell’ancora non è quella in cui viene intercettato al varco da Markus? Quindi in teoria mi pareva che fossero amici… circa. Com’è che Connor fa il cattivo e cattura Markus per conto della Cyberlife?
 
L’altra dei container invece è ok. Che poi è l’unica in cui Connor azzecca la missione senza un graffio: bravo Connor! Una volta tanto (poi fa nulla che Amanda lo manda a rottamare… io Amanda non la sopporto proprio, mi manda fuori di testa).
 
Comunque la versione in cui North & Co. lo catturano è troppo triste, e si ripete anche due volte, giusto per rigirare il dito nella piaga; e Hank con la mano rotta, poverino, sigh.
È carina anche quella in casa di Carl, anche se un poco sentimentale; ma non ho chiaro come Carl riesca a rigirare Elijah abbastanza da farsi mandare a casa Hank, e nemmeno dove sia finito il secondo agente di polizia che dovevano mandargli di guardia assieme al tenente Anderson.
La mia preferita in assoluto è quella in cui Markus non stacca la testa a Connor quando arrivano allo Zen Garden e fuggono insieme dal cellulare. Chissà se Hank ascolterà il messaggio di Connor.
 
Vediamo come se la cavano i nostri. E Connor è finito in discarica altre due volte a questo giro… poveretto.
 
Grazie,
Roiben
Recensione alla storia Cross the line - 20/08/19, ore 08:45
Capitolo 1: Cross the line
Ho apprezzato le riflessioni e le considerazioni di Kara riguardo il suo attuale stato di deviante, il modo in cui prova a comprendere e forse tirare le somme, cosa che al contrario a Connor non riesce per nulla bene, forse perché non è ancora un deviante ma non è neppure la stessa macchina rilasciata dalle industrie Cyberlife; è sull’orlo, e suppongo che infine spetterà a lui decidere se e quando superare la linea che lo divide dai devianti.
 
Desideravo anche esprimere la mia sorpresa quando Connor, dopo aver intimato a quei… tizi la resa, restituisce a Kara la pistola. Ehm… Avrà fatto bene? Perché ho l’impressione che abbia ecceduto in ottimismo? D’accordo che qui Kara sembra abbastanza equilibrata e si spera che non ammazzi nessuno, però aveva un’arma da fuoco, cosa che già di per sé fa pensare.
 
Vorrei anche dire che quella gentaglia davanti alla capanna è completamente svitata. Loro non lo sapevano che entrambi fossero androidi, ma questo è perfino più grottesco perché significa che non gli sarebbe importato un bel niente di dar fuoco a una ragazza. Bella gente che gira per Detroit.
 
Infine una constatazione e un dubbio. Kara è un modello casalingo, quindi non mi sento di darle torto, non ha certe conoscenze del settore; ma Connor è progettato come detective, è fornito di un database completo di riconoscimento, perché accipicchia non vede che Alice è un modello YK? Poi, a che serve dotare gli androidi di sensibilità alle temperature? Forse negli YK concorre a renderli più verosimili, ma un modello casalingo credo venga solo impacciato da certe sottigliezze, e un RK800 deve investigare, non preoccuparsi di rabbrividire. Gli mettono i bastoni fra le ruote, in questo modo, quei “geni” della Cyberlife. Già Connor non è una cima e si fa mettere i piedi in testa più o meno da tutti, se per di più lo mettono di fronte a difficoltà non richieste non se ne esce più.
 
A questo punto non mi rimane che ringraziarti per la piacevole lettura. Alla prossima.
Roiben
Recensione alla storia This is me - 29/07/19, ore 10:43
Capitolo 5: Capitolo 1- (Paura - Trova una strada alternativa)
Non credo di aver mai letto un “what if?” più “what if?” di questo, e se posso essere schietta, mette un po’ a disagio, dà l’idea che non ci sia una soluzione che sia una che possa portare a una conclusione precisa.
Detto questo, ci sono alcune possibilità che destano più interesse di altre. Per esempio sarebbe curioso scoprire cosa ci sia dopo l’opzione della resa, o ancora dopo la versione del salto dai container con conseguente sparatoria (anche se dubito andrà molto lontano, tutto sforacchiato com’è).
Mi chiedo: come faceva Markus a sapere che dietro al parapetto della nave penzolava Connor, in entrambi i casi? Nel primo posso supporre che gli spari l’abbiano messo in allerta e fosse nei paraggi (a questo proposito la Cyberlife avrebbe fatto prima a convincere Markus a lavorare per loro, perché a suo confronto Connor è un mezzo disastro). Ma nel secondo? Prevede gli eventi come Lucy?
L’opzione di ingannare le guardie fa stringere il cuore. Povero Connor, gli sviluppatori si devono essere scordati di implementare le sue capacità deduttive, perché altrimenti non gli sarebbe mai passato per la mente di suicidarsi a quel modo, considerando che tutti conoscono la sua faccia e il suo lavoro, perfino Sumo.
Sono piuttosto curiosa di scoprire se riuscirà a concludere qualche cosa, o se tutti i suoi tentativi più o meno maldestri lo condurranno inevitabilmente alla discarica. Tutto sommato è intrigante vedere quante volte riesce a fallire prima di azzeccare il giusto compromesso. Almeno in un paio di occasioni sono quasi sicura (quasi, bada bene, ché con questo prototipo un po’ imbranato non si può mai essere certi di nulla) che riuscirà ad arrivare molto vicino al suo obbiettivo, dato che ha raggiunto incolume e non visto la nave.
Devo segnalare una certa quantità di refusi, che non mi hanno comunque fatta desistere dal proseguire la lettura. Inoltre suggerirei di scegliere un tempo verbale dall’inizio e mantenerlo per il resto della storia, perché ho avuto modo di incontrare un notevole crogiolo di tempi verbali, anche in una sola frase, ed è stato abbastanza spiacevole: passato prossimo, passato remoto e presente tutto mescolato è ben difficile da leggere senza sentirsi spaesati e confusi.
Attendo comunque con piacere di scoprire il seguito delle mirabolanti avventure di un povero cacciatore di devianti con crisi di identità incipienti.
 
Roiben
Recensione alla storia Reset - 18/01/19, ore 11:19
Capitolo 1: Prologo
Perbacco, un inizio che promette brutte cose. Povero Connor, ma soprattutto povero Hank. Cosa mai avrà fatto di male, nella vita, perché gli vadano sempre così di traverso?
 
Sono curiosa di capire come ha fatto Connor a finire mezzo rottamato in quel modo. Era uscito tutto d’un pezzo dalla CyberLife, raggiungendo Markus e gli altri androidi. Poi? Qualche cosa è andato storto, immagino.
 
E Hank ha chiamato Markus. Ma lui lo sa come aggiustare un androide? Mi auguro di sì, magari negli ultimi mesi ha fatto pratica con la sua gente.
 
Bene… Cioè, punti di vista, credo… Ora vediamo se Markus arriva prima che Connor si spenga.
 
Alla prossima ^-^
Roiben
Recensione alla storia Che cosa hai fatto, Kara? - 08/01/19, ore 17:36
Capitolo 1: Che cosa hai fatto, Kara?
Effettivamente era una scena piuttosto aberrante. Insomma, Kara è diventata una deviante per salvare Alice. E poi la molla da sola a farsi smontare per salvare sé stessa. Non ha senso. E va bene che i devianti hanno questa tendenza a essere confusi e un po’ fuori di testa (un po’ come gli esseri umani, a ben vedere), ma fino a un certo punto. Per dire: riesco a capire, in qualche modo, un Daniel che spara al capofamiglia perché sta cercando di fregarlo (ovvero di darlo in rottamazione per acquistare un nuovo androide); posso capire il povero androide di Carlos Ortiz, che ha scoperto che è meglio prendere a calci chi cerca di farti a pezzettini, piuttosto che subire passivamente. Non sono riuscita a immaginare, invece, cosa potrebbe essere passato per i circuiti di Kara, per decidere di fuggire da sola e lasciarsi alle spalle tutto quello per cui ha lottato fino a quel momento.
E da quello che hai scritto sui suoi pensieri, mi pare che non l’abbia capito granché nemmeno lei.
A parte il mio personale giudizio sulla scelta di Kara, trovo che la tua storia sia molto ben costruita e piena di sentimento (anche se si tratta di sentimenti sbagliati, almeno dal suo punto di vista).
Grazie per la lettura interessante e piacevole. Alla prossima occasione,
Roiben