Recensioni di Silvar tales

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Who is the evil? - 10/11/11, ore 23:00
Capitolo 1: Who is the evil?
Con mostruoso ritardo, sì, ma alla fine eccomi qua a recensire la tua storia. 
E' la prima che leggo di Elfen Lied, e ti dirò sono davvero contenta di iniziare con questa tua piccola perla.
Trovo che questo racconto sia veramente emblematico della storia madre, e allo stesso tempo trovo che il titolo - quel titolo che riprendi alla fine dandogli una certa importanza - sia emblematico di questo racconto e di conseguenza della storia di Elfen Lied. In poche parole, secondo me sei riuscita a riassumere solamente nel titolo tutto quanto il significato di questo stupendo anime (manga, in primis). 

Chi è il cattivo?
Dopo aver visto Elfen Lied, questa è una domanda che viene naturale porsi. Anzi, tutta la storia di Elfen lied è una sorta di continuo dibattito, di continua lotta tra due parti che hanno entrambe le loro mostruosità, che hanno entrambe le loro ragioni di voler eliminare l'altra. Anche se, è vero, la ragione pende più dalla parte di Lucy (decisamente). Tu qui, in queste righe, hai racchiuso l'essenza più profonda della storia originale. Senza prendere posizione in modo evidente, hai semplicemente descritto due momenti particolarmente significativi, esponendo con efficacia (proprio perché hai preso le voci dei diretti interessati, narrando in prima persona) i due diversi punti di vista. E lo scopo è far riflettere il lettore. Presentargli i pro e i contro, e farlo riflettere. Lasciarlo indeciso.
Originale anche la scelta di dar voce alla ricercatrice, la "madre adottiva" di Mariko, personaggio cui (perlomeno nell'anime) non si dà nessuna importanza o ruolo. Ho amato molto questo approfondimento, quindi. 
Poi ho amato la tua scelta di mettere in scena Lucy, anche se è il personaggio principale e quindi quello più scontato su cui lavorare, ha un'introspezione paurosa e interessantissima. Senza contare che adoro il suo personaggio (finalmente una ragazza di un manga trattata diversamente! O almeno sotto certi aspetti...) 
Mi è piaciuta anche la tua scelta di inquadrare Lucy durante il suo periodo di prigionia, quello più toccante e significativo. L'hai descritto in modo molto realistico e fedele, e sei riuscita a trasmettere meravigliosamente lo stato d'animo della ragazza, anche attraverso particolari strategici, come quella disumana visiera di ferro che le copre il viso, o il trattamento che gli altri le riservano, indegno persino per un animale. 
Anche quel particolare che hai deciso di inserire, del modo in cui la lavano con l'acqua gelida, lasciandola poi bagnata, senza darle niente per asciugarsi, beh l'ho trovato parecchio azzeccato. Soprattutto perché ricalca ancora una volta il calore, un tocco confortevole, un semplice affetto, anche minimo, che le viene costantemente negato. Come nell'anime, che dopo aver perso tutto, Lucy perde ancora una volta l'unica amica che aveva, e l'unica che era riuscita a riconquistare. Come fosse una maledizione. 
Tutto questo per dirti che ho amato molto anche quel particolare della "doccia gelida", apparentemente privo d'importanza, forse, ma poi quando mi sono figurata Lucy lasciata sola, nuovamente al buio, con la pelle bagnata dall'acqua gelida, ho carpito veramente un'immagine della sua solitudine. Una delle più significative, forse. 
Poi, questo resoconto di particolari passati, di dolori accumulati, è quantomai realistico e ben fatto. Lei che continua a maledire Kouta, e che medita su chi scatenare la propria vendetta una volta uscita... tu poi hai dato anche una spiegazione - tutto sommato molto plausibile - dell'uccisione di Kisaragi, perché era un'altra di quelle persone legate a Kurama. E' bello il modo in cui sei riuscita ad incastrare tutto quanto, aggiungendo cose nuove e legandole a quelle risapute. Nonostante ciò, anche quando racconti ciò che è già stato raccontato, riesci a farlo dandogli un ulteriore spessore, dandogli un' ulteriore sfumatura, rendendolo nuovamente vivo agli occhi del lettore. Coinvolgendolo più da vicino, proiettandolo in un momento molto importante della vita di Lucy che tuttavia non è stato approfondito troppo (quantomeno, non nell'anime), mentre invece mi sarebbe piaciuto saperne di più. 
A coronare il tutto, anche se mi sembra superfluo fartelo notare, il tuo stile.
Ho letto solo tre tue storie, questa compresa. So che sono poche, in confronto poi a tutte quelle che hai scritto, ma credo mi siano bastate per convincermi fermamente di adorare il tuo modo di scrivere. Le parole per definirlo sono sempre le stesse, fluido, scorrevole, coinvolgente, non dirò originale qui, ma certamente limpido, pulito, chiaro e decorato. Non è un particolare da trascurare, per la buona riuscita di una storia. A volte, anzi, è uno dei più importanti. 
Bene, chiudo qui questo romanzo. Ho visto che hai scritto altre storie su Elfen Lied, chissà, se mai troverò il tempo mi piacerebbe darci una sbirciatina e scriverti qualche altra recensione, magari meno noiosa di questa XD

Alla prossima, e ancora complimenti! Direi di non poter aggiungere altro. 
Silvar