Recensioni di Maqry

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Recensione alla storia All's well that ends well to end up with you - 06/07/23, ore 13:44
Capitolo 1: All's well that ends well to end up with you
Ciao! 💙
 
Spero tanto che tu stia bene e vada tutto bene e il tuo pc sia tornato funzionante!  💙
 
Io arrivo qui di soppiatto perché avevo puntato questa storia ancora dai tempi del calendario (sì, ovviamente mesi fa e ovviamente arrivo sette mesi dopo perché ehi, non sarei io se non ci mettessi eoni per far tutto e se la rl non fosse sempre un casino), e mi aveva stra incuriosita perché NANCY DREW??? Io talmente fuori dal mondo negli ultimi tre anni che manco mi ero accorta che avessero fatto una nuova serie (immagino che il declino di Riverdale e The Flash mi abbiano inesorabilmente allontanata dalla CW), ma comunque NANCY DREW!!???!! Sopra il letto ho semplicemente tre mensole solo di libri suoi risalenti ad almeno quarant’anni fa (l’unica eredità degna di tale nome che mi ha passato mia mamma), e sono stati tra i miei primi libri letti, so… dovevo assolutamente recuperare! Poi che tu la seguissi e che tu ci avessi scritto mi faceva solo da incentivo. Quindi è finita nella lista di cose da fare molto presto, che poi ho fatto molto tardi perché, ehm, la vita è sempre un disastro quindi. Così.
In realtà non l’ho ancora finita, sono a metà della seconda stagione (2x08, quando si scopre del marito di Bess, quelle cose lì), e visto che gli spoiler segnalati si sono già visti mi sono tipo buttata a capofitto su sta storia perché. EH. Ho tipo bisogno di storie di Ace, di Nancy e Ace, dei platanchor. E qui su, come sempre, sei la mia unica salvezza (perché sì, ao3 è ao3, ma argh, a volte trovare storie nella tua lingua cambia tutto, I guess). Quindi. Non avevo dubbi che tu avessi come sempre ottimi gusti e shippassi Nace, cioè seriamente come si fa a non shipparli, non sono ancora canon manco lontanamente ma per me lo stanno dal primo ep (tipo i Jiara, no? Che per due stagioni ce l’hanno menata e noi avevamo già capito, ecco, perché scusa ma Ace come la guarda cioè. EH. Chissenefrega se ora pare che uscirà con Amanda, immagino di sì, dalla tua storia pare proprio che sarà così XD almeno ci arrivo preparata. Anche se secondo me almeno Ace è già sotto per Nancy ma insomma).
Quindi niente, come ogni volta io ti devo ringraziare perché quando finisco nel baratro degli sfigafandom su cui nessuno scrive trovo te, tipo la luce in fondo al tunnel, che mi salvi e regali gioie.
Perché questa storia è bellissima, e io ho solo squittito dall’inizio alla fine e ho amato ogni singola parola, ogni frase, TUTTO. È incredibile come io apra una tua storia e ci ritrovi tutto quello che avevo sempre desiderato senza nemmeno saperlo e mi ritrovi a shippare ancora di più di quanto fosse possibile, ed amare la storia ancora di più e i personaggi e boh, a iniziare a considerare tutto canon (sì, pure in questa che è una AU, certo!). AH. Non hai idea della sensazione di soddisfazione (?) che riescono a regalare le tue storie.
 
Andando con ordine casualità.
I dettagli. Come sei riuscita a prendere il canon e farne tanti piccoli easter egg da disseminare per tutta la fic solo tu lo sai. Il sogno di Ace, che no, non è claustrofobico, ha solo questo ricorrente e asfissiante sogno – un po’ troppo specifico – di finire appeso al gancio per la carne di una cella frigorifera, Gil e Amanda che diventano personaggi di sfondo del passato e creano tutto il nuovo background dei nostri eroi, Nancy che ancora conserva la fascia da Reginetta del Mare, la lettera azzurra lasciata da Kate, che qui diventa anche il modo tramite cui Nancy scopre la verità sul suo passato (e sì, confermo, sospettabilissimo tipo dal secondo episodio che lei fosse figlia di Lucy ahahah XD, ti veniva giusto il dubbio perché, sai com’è, sembrava trovare divertente farle e farci prendere più infarti del normale e forse non era chissà che atteggiamento materno, ma immagino fosse anche l’unico modo possibile per lei di comunicare, poretta). Ace che dice che casa sua durante le vacanze è un po’ come un campo di battaglia, che cita quello che dice a Nancy la volta in cui la porta a conoscere suo padre – cioè, capito, io leggevo e trovavo tutte queste citazioni e mi si illuminavano gli occhi, perché è da queste cose che si nota l’attenzione e l’amore che qualcuno mette in una storia. O i riferimenti al Claw e Nancy che lo vedeva lavare i piatti e non sa nemmeno come fa di cognome, proprio come quando ce lo presenta nel pilot (che poi: il cognome di Ace vero mistero della serie, nemmeno wikipedia è di aiuto!). O Nancy che ha una storiella con Nick oppure ancora che crede ci sia qualcosa tra Bess e Ace, perché vede lei che sgattaiola in casa loro, tipo quando loro due escono insieme dalle stesse stanze e Bess si sente in dovere di specificare che non facevano niente, anche se erano insieme, mentre George e Nancy li guardano sospettosi. E poi come hai rielaborato la questione di Josh (tra l’altro, wow, non so, ho amato la profondità che hai dato alla cosa, con i sensi di colpa di Nnacy e lui morto davvero: non ci si sofferma mai più di tanto sugli aspetti negativi del metodo di Nancy – almeno fin dove sono arrivata io – e anche quando scoprono che un tizio è morto in seguito alle sue azioni è passato un filo in sordina, quindi approfondirlo qui mi è piaciuto moltissimo, perché hai dato maggiore tridimensionalità al personaggio).
 
Poi, i personaggi.
Come sempre hai fatto un lavoro perfetto (cioè mi rendo conto che io so ancora poco e niente e forse dovrei stare zitta sulle caratterizzazioni perché ho visto nemmeno una ventina di episodi, ma… boh, per me sono loro). in modo particolare ho amato tutta l’introspezione che sei riuscita a fare su Nancy, sulla Nancy eroina di Horseshoe Bay da un lato e sulla Nancy non poi così tanto benvenuta in città dall’altro. Mi è piaciuta tutta la riflessione interiore sul lutto che ha subito, sul college e soprattutto su come la sua vita sia andata, dopo la morte di Kate, sulle aspettative e sul sentirsi non così brava, sul volersene andare da Horseshoe Bay, dove tutti hanno un’opinione su di lei, e provare a costruirsene una nuova. In particolare ho apprezzato come hai scelto di gestire la sua amicizia con George nella tua trama, facendole diventare già migliori amiche verso la fine della scuola. Non so, è come se ora ci fosse qualcosa di più vero (? Non è giusto, perché la loro amicizia è vera anche nella serie, ma non trovo termine migliore) a legarle, oltre all’essersi trovate a lavorare insieme a un locale e poi a un caso e poi due casi… che poi, quello che dici e anticipi alla fine è quello che succede: George che è quella che, anche se prima non sarebbe mai stata amica di Nancy, perché l’emarginata della scuola, è quella che davvero resta, e in qualche modo – brusco, sgarbato anche – le sta accanto e la tira avanti, invece che lasciarla a languire nel suo dolore. mi piace un sacco, di George e la sua amicizia con le ragazze, come lei sia davvero come un riccio, proprio come la descrivi tu. George è dolorosa, per come si rapporta agli altri e per quello che ha passato, e fa male, a volte non volendo altre sì, eppure pur rimanendone tutti un po’ feriti non penserebbero mai, poi, di abbandonarla, perché… è George? Come fai a volerle male e lasciarla lì, quando riesci a vedere cosa sta dietro gli aculei (boh, lei e Ace miei personaggi preferiti al momento, quindi sono di parte). Questo per dire che George era perfetta, il suo rapporto con Nnacy, anche se leggermente modificato, era perfetto, perché ricalcava davvero quello che lo rende speciale nel canon. E Nancy è perfetta, Nancy che si dimentica di mangiare se è troppo concentrata su un caso, Nancy che vuole fare tutto da sola, perché se no gli altri rischiano di farsi male e sarebbe colpa sua (ma come dice un saggio, gli amici “show up” e si continueranno a presentare nonostante tutto per starle accanto), Nancy che lavora meglio da sola e ha sempre la tendenza a chiudere gli altri fuori da tutto, anche il nuovo coinquilino che ha solo l’inconveniente di venire dal suo stesso paese.
Ho amato come hai rappresentato la mentalità di paese di Horseshoe Bay, per come riesce a trasparire dalle poche parole: per me hai fatto centro, e approfondito un elemento che nella serie è proprio sullo sfondissimo (?). l’ho già detto, ma credo abbia dato più spessore a tutta la riflessione di Nancy.
E poi, vabb, come non amare Ace? Lui è perfetto sempre, in tutti gli universi – e questo è canon – e vederlo che addobba tutta casa, e prepara cioccolata calda per Nancy, ed è sempre il solito adorabile nerd (che scrive pure fic in codice binario su Star Trek – ho già detto che lo adoro?), esperto di computer e di riferimenti super on point. Cioè, hai idea di quanto mi sia ribaltata dalle risate a lui che cita TEEN WOLF AHAHAH Ace, hai ragione, chi se lo fila Scott McCall quando esiste Stiles!
E il suo essere così leggero, e alla mano, e allo stesso tempo un attento osservatore che di Nancy ha capito molto più di quanto lei crede di lasciar vedere, e che in realtà sotto la superficie nasconde molto di più (solo che, davvero, come dici tu non dice mai niente, santo cielo!!). mi è piaciuto vederlo tramite gli occhi di Nancy, perché ho ritrovato tutto quello che so essere canonico di Ace, ma l’ho visto da una nuova prospettiva che lo ha reso ancora più interessante (e bello, Nancy anche tu sei cotta o non avresti mai sognato un Ace identico a quello vero anche nel tuo mondo perfetto. Eh eh).
Ed è vero che Bess fa una minima apparizione ma… BESS TI AMO ahahahha, scusa ma quando si è arrivati alla fine ho solo riso come non mai perché ovvio, come ho potuto non pensarci subito, era così palese che avesse tentato di evocare spiriti random e fare esorcismi e simili. Bess, sei incorreggibile e ti amiamo così come sei.
 
Poi, la trama. Allora. Io davvero non lo so come riesci a pensarle e metterle per iscritto, davvero, è una cosa che invidio (in senso assolutamente positivo, giuro) tantissimo, perché io non riesco a pensare a trame originali da un sacco di tempo, invece le tue sono così geniali e naturali e perfette per i personaggi. La casa infestata e Nancy che come ovvio attira su di sé tutti i fantasmi del circondario?! Ogni singola scena e siparietto tra lei e Ace? Le doti da investigatrice (e scassinatrice) di Nancy che tornano utilissime? La soluzione che è ovviamente un tentato rituale non andato proprio come doveva (come SEMPRE AAHAHA). Ogni dialogo era perfetto, ogni scena, e boh, mi è piaciuto come hai ingranato tutto, come hai saputo dare spazio all’introspezione, al costruire questo tuo nuovo-rivisitato background, alla trama, alle scene Nace, al costruire la conoscenza tra i due. è stato bellissimo e davvero, io adoro la fantasia che riesci a mettere in ogni tua storia, come siano davvero “storie”, non solo riflessioni sul canon o studi di persoanggi, ma vere e proprie storie complete, dove ogni tassello si intreccia all’altro. E poi tutto nel perfetto stile della serie.
 
Niente, tante chiacchiere per ripetere che ho davvero amato tutto, e ti sono profondamente grata per essermi venuta in soccorso con questa storia mentre sto in fase ossessione per l’ennesimo show sciocchino e fuori target, forse, ma sempre adorabilissimo e con il giusto trash e i giusti trope (diciamocelo, pure qui come found family non scherziamo, ma poi misteri??? Fantasmi??? Storie di paura??? Infartini che poi ho paura ad alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d’acqua dopo che ho finito un episodio??? I’m in!!).

Grazie!  💙
Un bacio,
Maqry
Recensione alla storia Progetti - 15/01/23, ore 21:54
Capitolo 1: Progetti
Ciao!

Partecipiamo nella stessa categoria agli Oscar della Penna, e ci tenevo a passare per una piccola recensione.

Purtroppo non conosco il fandom, ma quello che eravamo chiamati a giudicare era la migliore storia breve, a cui credo concorrano tanti altri elementi oltre alla caratterizzazione, che non ho gli elementi per cogliere.
Innanzitutto ho apprezzato lo stile: è pulito, efficace, adatto per cogliere l'introspezione di un personaggio e soprattutto in grado di arrivare al lettore in modo diretto, con poche immagini ben scelte con cui hai deciso di rappresentare il personaggio e che anno colpito anche me che non lo conosco, incuriosendomi. 
Non posso fare un confronto con l'introspezione canonica, ma guardando al personaggio come a un originale, ritengo che tu abbia saputo darne un quadro sufficiente a farsi un'idea di chi sia, e soprattutto quali siano i suoi valori. 
Mi è particolarmente piaciuta la chiusa, staccata dal resto del testo, che come una massima quasi proverbiale arriva a riassumere il personaggio e le sue azioni. Questo tipo di chiusure, in storie brevi, mi piace sempre molto e lo trovo perfetto per racconti che in poche parole devono riasumere un intero mondo.

Grazie della lettura: ho apprezzato davvero molto l'aspetto stilistico, che secondo me è la vera chiave perché una storia breve sia riuscita. Davvero complimenti e in bocca al lupo per le nomination!

Alla prossima,
Maqry
Recensione alla storia Cronache di paturnie a lieto fine - 03/07/20, ore 17:24
Capitolo 1: Cronache di paturnie a lieto fine
Ciao!
 
Ma che meraviglia è mai questa storia? L’ho letta quasi una settimana fa, e finalmente riesco a passare per lasciarti un piccolo commento delirante. Delirante perché, insomma, Derry Girls è una di quelle serie in cui non mi sono mai preoccupata delle coppie, e anzi non credevo nemmeno di volerne “interne” al gruppo, tanto adoravo la loro amicizia, però… però James che lascia la convention per portare Erin al prom mi ha praticamente fatto versare qualche lacrimuccia di troppo, e questa storia non è stata altro che il passo decisivo per portarmi ad amare ancora di più l’idea di loro due assieme. Non mi importa nemmeno se accadrà oppure no nella serie, perché questa tua versione è semplicemente bellissima e mi ci sono affezionata sin dalla primissima lettura.
 
Te l’ho già detto nella scorsa storia, e scusami se mi ripeto, ma amo tantissimo come riesci a caratterizzare e far parlare i tuoi personaggi, perché sono proprio loro fin nelle più piccole sfumature, e le tue storie riescono a rendere anche quella che è un po’ l’atmosfera della serie: rido fino alle lacrime in alcune parti, mi commuovo in altre, e sullo sfondo di tutto riesci sempre a mettere dettagli particolarmente realistici dell’attualità irlandese.
Non so se ho riso di più per come Erin vorrebbe rispondere a James al sapere che è tornato single (non stento a credere che potrebbe pensarlo seriamente, e magari mordersi poi la lingua a metà frase prima dell’irreparabile), per nonno Joe che si presenta alla discussione con crocifisso ben in vista o finisce per trattare freddamente James quando entra nel clan McCool-Quinn, o per l’adorabile siparietto alla conferenza di James. Quest’ultima parte è stata oro puro, tra i sempre sobri tentativi di passare inosservata di Claire, Orla con i cappucci sulla testa che poi si scopre molto interessata a Cromwell, ed Erin che si avvicina al palco dove sta James a carponi (cioè è davvero tutto così realistico, non mi aspetterei di meno da loro!).
 
Ho amato tantissimo come hai costruito la relazione tra Erin e James: è una storia molto ordinaria, come ne capitano spesso, senza gesti plateali, e proprio per questo l’ho amata ancora di più, per il suo essere straordinariamente realistica e viva. Sono amici da tanto, probabilmente innamorarsi di lui è l’ultima delle cose che Erin immaginerebbe, eppure un giorno si rende conto per caso di adorare la sua risata, essere gelosa di altre ragazze, amare le serate passate a guardare film con lui mangiando dolci. Finiscono a letto assieme, e la paura di rovinare tutta l’amicizia costruita, o non saper gestire questo nuovo sentimento la spaventa. Ho amato come hai inserito il dettaglio della sciarpa e come l’hai sviluppato legato alla loro relazione.
Mi prendo solo un ultimo angolino per Orla (per quanto li ami tutti alla follia, lei è sempre un passo oltre chiunque), perché tutta la questione di metterla insieme a questo dottor Finn mi è piaciuta moltissimo, ho adorato la perplessità di Erin, che pensa potrebbe essere tutto spiegato con il volerla studiare come caso clinico.
 
Davvero complimenti, è una storia bellissima (ho giusto trovato un refuso, magari lo vuoi correggere: “parla come di Michelle”, manca quella – spero di non risultare sgarbata) e non sai quanto mi abbia fatto piacere trovarla e avere avuto modo di leggerla. Grazie infinite di averla scritta!
 
Alla prossima,
Maqry
Recensione alla storia Un ventaglio ti salva la vita - 18/05/20, ore 21:40
Capitolo 1: Un ventaglio ti salva la vita
Ciao!
 
Ho finito di guardare Derry Girls giusto un paio di giorni fa tra un’infinità di risate e qualche lacrimuccia per il finale della seconda stagione, e stavo così girovagando sul sito per vedere se qualcuno ne avesse scritto perché non volevo ancora abbandonare i personaggi e tutta la loro simpatia. Per fortuna sono incappata nella tua storia (ho visto che ne hai un'altra sempre su di loro, appena riesco tra un capitolo e l’altro da studiare passo sicuramente anche di lì!) che mi ha strappato un enorme risata, in perfetto stile Derry Girls!
 
Partivi già avvantaggiata, perché Mulan è uno dei miei cartoni Disney preferiti, ma raccontato da Orla raggiunge livelli di epicità impensabili! Anche perché sei riuscita a rendere benissimo il suo personaggio, riuscivo proprio a visualizzarmela spiegare la trama con le sue divertentissime osservazioni e quel tono sempre un po’ perso: anche perché è decisamente il genere di persona che vedrei benissimo ragionare sulla possibilità di tagliarsi i capelli con un coltello da cucina! Ma a dire il vero sei riuscita a cogliere appieno lo spirito di tutti i personaggi, da nonno Joe in perenne conflitto con gli inglesi e con il genero (povero Gerry, a volte mi sento un po’ in colpa per ridere tanto dei loro bisticci…), alle assurde affermazioni di zia Sarah – certo che, l’idea del surf sulla neve può venire solo a lei e Orla, eh! –, a Erin che effettivamente assomiglia parecchio a Mushu, sempre tutta infervorata per qualsiasi cosa.
Sul serio, complimenti, perché erano proprio loro: leggevo e sentivo nella testa le battute pronunciate con le loro voci e potrebbe benissimo essere uno spezzone della serie (e a proposito di battute, mi è piaciuto molto come hai inserito i vari termini gergali irlandesi). Vabbeh, non parliamo dei vari paragoni con il mondo di Derry, da Shan Yu che assomiglia a Big Mandy al Palazzo Imperiale che è ovviamente più piccolo della casa di Jenny Joyce (ma poi, vogliamo mettere, l’Imperatore della Cina non avrà la fontana di cioccolato come Jenny, non può nemmeno competere con lei!).
 
Temo che questa recensione sia diventata un po’ sconclusionata, ma spero si sia capito quanto abbia adorata la tua storia, e soprattutto tutti i riferimenti alla serie e alla realtà storica nordirlandese del tempo che hai saputo inserire benissimo nei dialoghi. Bellissima, davvero, finisce subito tra le preferite, grazie per averla scritta! Anzi, spero scriverai ancora su di loro perché sei davvero in grado di renderli coerenti con le controparti della serie.
 
Complimenti ancora e a presto!
Maqry