Recensioni di darllenwr

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Shy - 27/03/14, ore 20:59
Capitolo 1: Shy
La canzone scelta come accompagnamento non la conoscevo, è molto bella, grazie per aver avuto questa idea.
Passando alla storia in sé, devo dire che l'idea di una band formata dai personaggi di DGM mi sembra affascinante e bizzarra, per l'idea che mi sono fatto dei personaggi, se dovessi accostarli alla musica, mi verrebbe in mente porta di felliniana prova d'ochestra.
La storia nel suo insieme mi sembra ispirata a quella nota massima che dice che èè preferibile star zitti dando il sospetto di essere stupidi che non parlare e togliere ogni sospetto al riguardo, il protagonista sembra fare il possibile per alienarsi le simpatie del prossimo, forse perché incosciamente spera di poter dare la colpa al destino cinico e baro dei suoi insuccessi anziché a lui stesso (ma la persona che ha puntato dev'essere molto gentile, sempre che non lo faccia per timore di perdere un cliente...).
Si dice che la fortuna aiuti gli audaci, forse fa un'eccezione per quelli presi da goffagine acuta.
PS. Scusa il cospicuo ritardo nella stesura di questa e delle altre recensioni che ti dovevo.
Recensione alla storia It's a Mistake... maybe - 19/01/14, ore 20:10
Capitolo 7: L'Esca
A mali estremi, estremi rimedi, ma questo è davvvero molto pericoloso, anche se si tratta di un rischio calcolato (ma non saprei dire fino a dove), devo dire che nel frattempo (e con non poca sagacia narrativa da parte tua, complimenti) sei riuscita a fare in modo che tra i due sorgesse qualcosa di diverso dall'antipatia a vista in maniera credibile e non perché sì o perché il/la fanwriter li immagina uniti perché stanno tanto bene assieme (è un problema che si presenta molto spesso ed è, come dire, "transfandom"), certo il carattere duro del poliziotto non si pulò smussare dall'oggi al domani, ma costui ha avuto la necessaria elasticità mentale per capire che farsi aiutare (apertamente e non attraverso sotterfugi pur eseguiti per una buona ragione) è sempre meglio che arroccarsi dietro a un rifiuto sterile, come anche nel cambiare tattica per cercare di stanare il famigerato pluriomicida che gli sta dando così tanto filo da torcere; nel Trattato sulla guerra di Sun Tzu (che Kanda per background culturale dovrebbe conoscere, o almeno Lenalee), è scritto che si dovrebbe far compiere al nemico quello che noi vorremmo che facesse (belle parole, più difficile metterle in pratica...), in questo il comunicato rientra esattamente in questa strategia, e fa nulla se lo snaturato e pretenzioso parente di Lavi si accorge troppo tardi di avere un nipote in pericolo, ed è meglio rinunciare anche alla propria privacy, se è vero che il fine giustifica i mezzi, e nonostante che Kanda preferisca la forza delle armi a quella delle parole (ma queste ultime hanno un potere da non sottovalutare e molto più pervicace).
In ultima analisi, desidero rivolgerti un duplice ringraziamento: in primis per aver partecipato a un mio contest, il secondo per avermi segnalato questa storia forse un po' datata ma che di certo non ha perso il suo fascino, forse non sono stato capace di apprezzarne la bellezza più intima della stessa per inopia nella conoscenza di un fandom come quello di D.Gray- Man, ma credimi se ti dico che ho apprezzato non poco questa storia, che difficilmente avrei conosciuto se non fosse stato per il contest di cui sopra.
Recensione alla storia It's a Mistake... maybe - 19/01/14, ore 19:29
Capitolo 6: Minacce
Si potrebbe dire a una prima lettura che cosa non si fa per amore dell'entità bendata e con la bilancia, anche se il vero motivo sembrerebbe essere quello di evitare di dare nuovo lavoro al medico legale, di solito, nella tradizione narrativa che si può generalmene definire come "caccia allo spietato serial killer che si fa beffe della polizia e del poliziotto che fato, caso, necessità o sfortuna hanno assegnato al caso" il primo tiene a lasciare indizi qua e là perché il malnato sfida il tutoree dell'ordine anche perché "vuole essere fermato" (costituirsi o suicidarsi sarebbe troppo semplice), in questo caso ci vedo un rapporto simile, il misterioso tizio sembra avercela espressamente con il poliziotto, prendendo spunto da quello che, lavoro di revisione o meno, è il suo punto d'orgoglio, ovvero la sua opera, e quale sottile, perfido stratagemma che quello di seguirne indirettamente le orme? Un piano davvero ben congegnato, specie se si pensa che il poliziotto in questione deve affrontare problemi d'altro genere, di solito in questo tipo di storie trattasi dell'ex moglie con figli adolescenti a carico, qui invece è un giornalista imprudente su cui già si è mosso il cicaleccio del distretto, che evidentemente non crede a una semplice storia di "collaborazione professionale" (del resto pare che abbia la discrezione di un elefante in una cristalleria), del resto per lui è meglio stare in un distretto di polizia che sentire le invettive del suo snaturato parente...
Recensione alla storia It's a Mistake... maybe - 19/01/14, ore 18:41
Capitolo 5: Serial Killer
Premetto che per mia natura di lettore sono naturalmente portato a preferire le scene dialogiche a quelle generalmente descrittive, leggendo questo capitolo devo dire che ne sono rimasto soddisfatto in pieno nel vederne più d'uno e tutti magnificamente orchestrati, atti a mostrare ala personalità dei vari personaggi a tutto tondo non evitando di mostrare gli aspetti meno simpatici all'apparenza che li contraddistingue, del resto riesce difficile non mettersi nei panni (per capirlo, se non giustificarlo) del protagonista costretto ad affrontare una ridda di problemi non da poco e non dipendenti da lui (o meglio, il suo rapporto conflittuale cone le Muse sì, ma certo non poteva aspettarsi che da questa poca favilla sarebbe secondata tal fiamma?), si dice che bisogni guardarsi piì dagli amici che non dai nemici, difficile non dare torto all'assertore di questa massima vedendo come il malcapitato sia circondato da persone che almeno a parole vogliono il suo bene (e purtroppo anche in questo caso Lenalee dimostra che è meglio non parlare, in questo caso avrebbe dimostrato agli occhi del protagonista più comprensione di quanto dice di provare a parole).
Riguardo a Lavi, la sua deontologia professionale è ammirevole, andrebbe citato per l'assegnazione di un premio nel settore, si trova in una situazione paragonabile a chi si trova a fare il reporter in zone di guerra...
Ultimo ma non per importanza, davvero molto significativa la situazione speculare che si crea tra pagina scritta e realtà effettiva.
Recensione alla storia It's a Mistake... maybe - 17/01/14, ore 14:58
Capitolo 4: Galeotto Fu il Libro
Tutto il capitolo m'è parso un insieme ben impostato di dialoghi che rendono piacevolmente edotto il lettore sugli sviluppi della storia, il più importante è per me quello tra Kanda e Lenalee, le sue giustificazioni non giustificano un bel nulla, ha senza permesso compiuto degli interventi non graditi e non richiesti, e se lo ha fatto per una buona e nobile ragione, beh, non era necessario agire nell'ombra, mettendo nei guai l'autore che si è trovato con una patata bollente non indifferente da gestire (mi spiace scrivere questo di lei, che è un personaggio che mi è discretamente simpatico, ma dal mio punto di vista quello che ha fatto non è meritevole di elogio, e non fa nulla che si sia documentata, anzi, peggiora la sua situazione perché si parlerebbe di comportamento ostinatamente pervicace nel commettere un atto indegno, qui non si è trattato di una revisione, di un editing o di un betareading per usare un termine da fanfiction, ma di un travisamento).
Per il resto, non è affatto male la parte che mostra la potenza delle parole scrite sull'agire dei personaggi...