Recensioni di Mizar19

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Dietro la porta - 29/07/13, ore 12:02
Capitolo 1: Dietro la porta
Wow, mi è venuto un brivido tanto è il disincanto che sgorga da questo breve racconto. L'attesa spasmodica, la ricerca di parole che non verranno mai a galla e poi l'incontro, che inizia a e termina in maniera quasi meccanica, tutto mi ha lasciato un (s)piacevole senso si amarezza: la storia è davvero bella - come al solito, da te non mi aspettavo altro - la protagonista sembra smarrita dentro a quella piccola stanza nel motel, cerca qualcosa che non trova (in tutti i sensi), e ho davvero provato un po' di disgusto e claustrofobia leggendola (ovviamente 'disgusto' verso la situazione, non verso la storia). Per un momento Lucrezia mi ha quasi fatto pena, quando tenta di sentirsi come un'eroina ottocentesca, perché in realtà è una donna molto piccola. 
È un bel racconto introspettivo, brava! 
Recensione alla storia Tredici anni e un giorno - 06/01/13, ore 23:00
Capitolo 1: Tredici anni e un giorno
Again, questa storia mi era piaciuta moltissimo ma non mi ero mai messa a recensirla (sì, sono stitica di recensioni). 
Mi è piaciuta soprattutto perché quella di creare una pareta con i miei ricordi è sempre stata una mia fissa, ma siccome mia madre è psicotica non ho mai potuto farlo e mi son dovuta accontentare di quaderni, scatole e cassetti (e una porta completamente). E ricordo bene l'amarezza di tornare su quello che un tempo è stato un bel ricordo per deturparlo, cancellarlo, in modo da metterlo a tacere. 
"Con un grosso pennarello nero, aveva censurato i sorrisi falsi di due suoi compagni." tipo questa è una cosa che io avrei potuto tranquillamente fare, se non che non avevo fotto della Somma Baldracca & co. e quelle della prima media erano troppo lol per pasticciarle.
E poi questo: "Aveva quindici anni e un giorno, una visione molto chiara della vita, una predisposizione naturale al melodramma ed era vittima della sua prima, grande cotta. Per la sorella della sua migliore amica", questa storia mi è piaciuta davvero molto anche perché mi ha ricordato me (sì, sono egocentrica, ma ormai lo sai :3 egocentrica e TIGNOSA), e non solo per il fatto dei quindici anni all'insegna del melodramma che è la mia specialità, ma per le lesbicate - stranamente. Cagnara a parte - che se non la metto un po' sul ridere mi viene il magone e sto guardando Shelob che cerca di infilzare Sam, non può venirmi il magone ora! - è un periodo difficile, un periodo oscuro che la maggior parte degli adolescenti che lo vivono vorrebbe scordare. Ma poi ne esci più forte, un po' più sicuro e quando incontri Elena - la persona giusta *aria da leone vittorioso sulla rupe dei re* - sei completamente guarita.
"La nuda parete era ora curiosamente scolorita nei punti in cui per anni era stata colpita dalla luce, ed era stata felice di poterla ricoprire con un nuovo strato, aiutata da Elena e dal padre" sono parole bellissime, segnano un nuovo inizio, migliore e pieno di speranza, perché ormai il periodo buio è finito, Elena l'ha afferata e tirata fuori.
E poi non può che andare bene, perché è il naturale corso degli eventi. Il finale - che stranamente non sbrodola angst <3 - è davvero bello, è l'inizio di qualcos'altro ancora, una maturazione del rapporto, un passo avanti nella loro vita, decisivo soprattutto perché ancora carico di speranza e amore. Ed è la cosa più importante.

p.s. "Sei la cosa più bella che sono", non aggiungo altro.

Recensione alla storia Pillole (di vita) - 15/07/12, ore 14:39
Capitolo 1: Pillole (di vita)
Inizio subito con la grammatica: “le volute di colore girare in cerchio fino a rendere il liquido di un colore omogeneo.”, ripetizione di ‘colore’; “lasciando cadere l’oggetto sul pavimento di parquet.”, è pleonastico perché parquet vuol dire di per sé “pavimento in legno”; “Non pianse, no, erano anni che non lo faceva, e probabilmente aveva dimenticato persino come si faccia.”, errore di consecutio; infine, come ti ho già detto, hai questa tendenza a mettere un sacco di virgole prima delle congiunzioni e non è che sia sempre sbagliato però lo trovo un po’ fastidioso perché in alcuni punti non è necessario. Però sono errori minimi, la storia è scritta veramente bene e si fa leggere con piacere, grazie anche allo stile che si mantiene sempre chiaro e limpido, che fa trovare al lettore la parola giusta al posto giusto. Ho apprezzato particolarmente i personaggi della tua storia, sono veri, sono vivi, non sono del tutto innocenti né del tutto colpevoli, sono grigi e belli nel loro essere intermedi, soprattutto li sento veri. Alessandra e Ludovica sono entrambe donne che hanno bisogno di uscire dalla loro inerzia, entrambe hanno bisogno di uno scossone e forse il fatto di essersi trovate ha giovato ad entrambe; Giulia è un personaggio che appare poco e soprattutto appare nei flashback – breve incontro con Alessandra a parte – ma è proprio lì che acquista spessore, attraverso poche ma efficaci parole, o pensieri, che si lascia sfuggire Alessandra, ed è evidente che il fatto che incolpi l’altra ragazza della rottura tra loro accusandola di essere una persona egoista; Alessandra dal canto suo non ha mai accusato direttamente Giulia di nulla, se non di non aver mantenuto la promessa che aveva fatto, la differenza di fondo tra le due è che Alessandra ha saputo perdonare se stessa, come da chiusura, Giulia pare essere rimasta bloccata nel suo rancore, non è riuscita ad andare avanti. 
Insomma, la storia mi è piaciuta davvero molto: in uno spazio breve sei riuscita a far crescere ed evolvere dei personaggi che sono piccole perle.

Aggiungo inoltre quel particolare di cui ti avevo accennato, cioè che paiono mancare pezzi della storia, ma su quello ci siamo già chiarite!

Recensione alla storia Ciao. - 26/06/12, ore 17:07
Capitolo 1: One-shot
Recensisco 'a caldo' questa one-shot. Ne sento il bisogno.
Ovviamente lo sai che scrivi bene, io adoro il tuo stile e la cura che hai per i dettagli, quindi non mi dilungherò su questo punto.
La storia è bella, è semplice ma bella. Le due protagoniste mi hanno inevitabilmente ricordato qualcosa *tossicchia* ma rimembranze a parte, le adoro: Maria Sole è dolcissima, una ragazza che dentro di sé custodisce ancora un enorme tesoro tramandatole dalla nonna (la fantastica nonna, vorrei sottolineare); di Eirene non si dice molto, non quanto su Maria Sole almeno, però la trovo affascinante per il suo modo di essere delicata in tutto, non solo nell'aspetto fisico, ma anche nella costante ricerca di quiete e riservatezza.
Scivolano piacevolmente lungo la narrazione i flashback, che ci riportano a Maria Sole e Pilar, in periodo diversi e non meglio precisati della sua infanzia, grazie ai quali capiamo perché la ragazza agisce in determinati modi. L'ho trovato un espediente molto vivace - dà un'impronta più vera a Maria Sole, secondo me - per integrare la narrazione!
Infine, ho amato tantissimo le ultime righe del finale (non solo per il dettaglio del dormire assieme, dell'incastro perfetto...) soprattutto per il dialogo in chiusura, e tu sai benissimo perché!
C'è sempre il varco, nonna Pilar (e Montale, dai) aveva ragione: nella caoticità con cui viviamo ogni giorni all'improvviso tutto si ferma e noi non possiamo far altro che notare 'qualcosa', qualcosa che ci cambierà, che entrerà in noi o che comunque modificherà il nostro modo di affrontare il mondo, portando un pizzico di armonia (e di zucchero, che male non fa).
Qua mettici tutte quelle cose meravigliose che vorrei dirti e che non sto dicendo :3

P.s. Mi è venuta voglia di menta.
Recensione alla storia «Dormi in fretta» - 07/01/12, ore 13:37
Capitolo 1: « Dormi in fretta »
Mmh, questa mi pare di averla già sentita...! Scemenze a parte, ripeto ciò che già ti ho detto: è una storia molto, molto bella e dolce, è veramente tenera. Soprattutto, mi fa tornare in mente gli anni dell'asilo, quando se ti piaceva una bambina non stavi a farti troppe seghe mentali, ti piaceva e basta, non esisteva giusto o sbagliato, socialmente accettabile o socialmente inaccettabile, solo l'ingenuità e l'innocenza. Ahhh, bei tempi! 
E ora finisci tu-sai-cosa, è una minaccia! <3