Recensioni di chaplin

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Recensione alla storia In the light or in the dark, our love is still the same - 25/07/11, ore 09:56
Capitolo 1: In the light or in the dark, our love is still the same
Oramai i momenti in cui recensisco sono quando viene il mattino e mancano due ore prima che vada fuori. x'D Comunque, per partire dal fondo, sappi che questa cosa mi ha risollevato l'umore, e dire "risollevato l'umore" credo sia pure fin troppo poco! <3 Ma sai che Jonesy e' stata la luce della mia vita su quel concerto? Quella versione di No Quarter era sublime, la sezione al pianoforte avrei voluto durasse per sempre, ma poi dopo The Rain Song e Kashmir non ce l'ho fatta e ho spento per proseguire un'altra volta, DAMMI DELLA CODARDA. Ulteriori dettagli te li fornisco stasera, se ci sei. ;_; E ora passiamo alla storia che altrimenti mi dilungo.
Cominciamo da quella foto che hai messo all'inizio e che subito mi ha fatta sorridere. E' un po' il ritratto della gioia come appare ai miei occhi, il sorrisone di John mi piace tantissimo come amo l'espressione felice di Keith. E poi l'inizio del racconto: l'inizio del racconto e' un pezzo che mi ha intenerita tantissimo, perche' hai mostrato un aspetto stupendo di Keith che comunque ha sempre mantenuto sotto tutte le apparenze, ossia quello del ragazzo innocente che vede ogni cosa con gli occhi di un bambino. Quella gioia che le luci e i colori possono risvegliare nella coscienza di un ragazzo... E poi una scintilla che scoppia nella ruota panoramica. Un classico, certo, ma visto da questo punto di vista acquista un non so che di bello e magico, se conosciamo Keith, soprattutto; e' una scena che possiede una purezza indefinibile. Poi John mi ha strappato un enorme sorriso fin dalla sua entrata in scena. La sua tendenza a cercare di essere quello tsundere? tutto noioso e annoiato, quell'uomo piu' silenzioso che propriamente tranquillo, e questi due termini sono ben diversi. Ma quel che mi ha divertito e' come pian piano hai mostrato comunque i piccoli desideri nascosti di John sotto a tutta quella svogliatezza che sembra provare, anche dal fatto che voglia solo che Keith si diverta. Triste invece questa tua nota sui loro atteggiamenti "inusuali" se in pubblico, ma e' anche uno dei motivi per cui apprezzo le tue slash, che vedono le cose da un punto di vista non unilaterale ma da ogni prospettiva, facendo attenzione a non inciampare su ostacoli piccoli ma significativi durante la scrittura di una storia di questo genere, genere in realta' molto difficile da affrontare. Ci vuole tanta sensibilita' per riuscire a scrivere in questa maniera una storia cosi', e tu di sensibilita' ne hai davvero tanta.
La parte nel tunnel l'ho trovata stupenda e dolcissima. Inoltre, col titolo stupendo (si', stupendo) che hai messo alla storia, mi hai pure dato un indizio sul reale valore che possiede questa piccola scena e probabilmente pure l'intero racconto. E' l'amore, che resta invariato in qualsiasi caso, prende sempre posto sopra i dolori e i fastidi e cerca di confortare chi ama per davvero.
Inutile dire che ho adorato il piccolo riferimento agli Stones, oltre al fatto che domani e' il compleanno di Mick Jagger, bellocheseiMick MA QUESTO NON C'ENTRA. Sappi comunque che la scenetta alle giostre l'ho amata per Enty ansimante che ha paura, e per come l'hai conclusa, con un bacio e con due battute semplici ma sempre belle da sentire, belle perche' sincere e pure. Il finale mi ha scaldato il cuore per la piccola descrizione della foto, di come Keith a questo punto, per dirla in termini poco eleganti, se ne frega, se ne frega e ama, perche' nessuno puo' opporsi a una forza tanto grande che a detta di alcuni "fa girare il mondo". Una cazzata, certo, ma ogni cazzata ha un fondo di verita', spesso.
A questo punto, mi sembra di non aver detto molto su questa storia, in fin dei conti. Ho solo elencato quel che mi piace e quel che non mi piace, ma qual e' lo spirito di questa storia? Lo spirito c'e' e sta li', in quella scena nel tunnel, in quella scena nelle giostre... La storia in se' narra il suo stesso spirito, e penso di capire il motivo per cui ne sei tanto soddisfatta e la ritieni importante. Quindi ti ringrazio per aver pubblicato questa perla e ti faccio i miei sinceri complimenti. E... Ancora grazie, si', e di cuore, per avermi tenuto la manina, l'altra sera. Grazie di tutto, e ancora complimenti. ♥
Recensione alla storia Love Reign O'er HIM. - 18/05/11, ore 17:37
Capitolo 1: Face.
So solo che devo recensirti questa storia da anni e continuavo a dimenticarmi di farlo. *facepalm*
Come ti ho detto in precedenza, l'ho apprezzata tantissimo e mi ha quasi emozionata. E' bella, molto bella; non penso che la tua sia una stramba idea o qualcosa del genere, anzi, rispecchia del tutto l'idea che io ho di Pete, che tu hai reso IC, per come lo vedo io.
Per Quadrophenia, Pete si e' descritto come a beggar, a hypocrite - era una persona che tendeva a strafare, a nascondersi e a cercare di superare i suoi limiti. Era fragile, molto fragile, e inoltre era quello che doveva sostenere tutto, doveva assumersi la responsabilita' di tutto il gruppo e doveva doveva doveva. E' comprensibile che ad un certo punto una qualsiasi persona, che sia un impiegato o una rockstar di successo, non ce la faccia piu' a sopportare tutto quello che gli viene offerto quodidianamente da sopportare. L'hai rappresentato perfettamente anche con questo piccolo avvenimento, i sensi di colpa che lo soffocano e semplicemente tutto il resto: dalla moglie alle sostanze che assume. Credo fosse una persona che aveva semplicemente bisogno di amore, alla fine di tutto, una pioggia d'amore, appunto.
Per ultimo ma non di minor importanza: amo Love Reign O'er Me. Amo come Roger la canta, l'atmosfera stessa della canzone, e' perfetta. E leggendo le ultime righe, ho come avuto l'impressione di vederlo Pete, vederlo mentre la pioggia comincia a cadere su di lui, ad avvolgerlo nel suo abbraccio. La pioggia sopra di lui, l'amore sopra di lui.
Cos'altro posso aggiungere se non i soliti complimenti? Che sono anche scontati, davvero. Detto questo, ciao. ♥