Recensioni di theuncommonreader

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Recensione alla storia I said it's too late to apologize - 22/02/16, ore 22:06
Capitolo 1: I said it's too late to apologize
Eccomi qui a recensirti questo breve pezzo sul mio adorato Rhett, che già tanto apprezzai a suo tempo in occasione dell'event. *-*

Mi fa piacere, come sempre, lasciarti un commento anche qui: non posso che farti plauso perché, nonostante la brevità, credo tu sia riuscita a catturare l'essenza non solo della nostra canaglia preferita, ma anche del legame fatale che lo lega a Rossella.
Prima cosa, lo stile: ho trovato che ricalcasse perfettamente la forma mentis di Rhett, tanto per il lessico usato quanto per la lunghezza delle frasi che poi culminano con una verità pregnante e breve come uno schiaffo; vi ho ritrovato il suo modo di esprimersi, così come in certe immagini - e non mi riferisco solo a quelle ricalcate dal film, che hai opportunamente citato nelle note.

Quanto all'essenza del legame che lo lega alla moglie, sua croce e delizia, è evidente quanto sia sofferto nella trama stessa della flash: il fatto che la sogni così vividamente e che solo in sogno si conceda di abbassare per un'ultima volta la guardia e stringerla a sé senza che lei gli si rivolti contro, come ha sempre fatto - se non nel momento di vero bisogno, la terribile notte del ritorno a Tara. Ho sentito l'eco di quella scena, pure se non è il fuoco e la guerra ad avvolgerli ma la nebbia del desiderio inespresso: in realtà immagino siano lontani, con Rossella che solo quando l'ha perduto ha preso ad apprezzare il suo valore - forse, proprio perché lo ha perduto.

Non nascondo che mi piacerebbe questo diventasse il primo capitolo di una raccolta, soprattutto di fronte a quanto bene tu sia riuscita a rendere il punto di vista di lui, il suo carattere così prono a inguaiarsi non solo nelle vicende della vita ma anche in quelle sentimentali; Rossella è l'incarnazione dell'avventura, una giumenta indomabile - quello che Rhett pare volere dalla vita, nonostante gli intervalli di pace a cui pare agognare, sempre così brevi, come godesse a farsi erodere da lei.

Come sai, l'angst è il mio mestiere, dunque non mancherò di promptarti altro quando capiterà. ù.ù Intanto, ti lascio una bandierina verde per questo pezzo perfetto - per forma quanto per contenuto - e me ne vado a deprimermi e a sguazzare nella sofferenza. ù.ù