Recensioni di Cress Morlet

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Il nero è solamente un colore - 25/08/18, ore 12:27
Capitolo 1: Il nero è solamente un colore.
Ciao cara! Sono qui per lo Scambio Libero de Il Giardino di Efp :)
Proprio di recente ho letto una storia ambientata in questo Fandom dove vi era il personaggio maschile che è anche qui presente quindi mi sono proprio buttata! 
Prima di tutto, complimenti per essere arrivata prima classificata a questo contest perché te lo meriti proprio, non ho letto le altre ma la narrazione scorrevole e piacevole di questo testo è davvero fantastica. 
Non ho avuto problemi a non conoscere perfettamente l’opera originale, sei stata molto brava perché hai spiegato piano piano tutto il contesto e ho amato la psicologia dei personaggi, soprattutto di lei. Li ho trovati entrambi realistici nelle loro esternazioni e mi sono appassionata alla tenerezza dei loro gesti, delle loro intenzioni. 
Brava, davvero brava! 
A presto cara :)
Recensione alla storia Vita d'una schiava - 21/08/18, ore 14:37
Capitolo 1: Vita d'una schiava
Ciao tesoro. Eccomi qui, commossa tantissimo, a recensire questa bellissima storia.
Sono molto emozionata perché è stata un colpo al cuore inaspettato, sono davvero senza parole perché è una storia ricca di sentimenti, emozioni intense e discordanti, pensieri che rispecchiano una realtà che purtroppo bisogna ancora definire attuale.
Proverò ad andare con ordine ma è difficile con tutte queste sensazioni forti, wow, sono ancora scossa. 

Ti ringrazio di avermi spiegato il contesto, mi ha agevolato nella lettura e mi ha aiutato ad entrare subito nel racconto senza lasciarmi respirare per un solo secondo. 
Il personaggio di Rasha è difficilissimo e tu lo hai gestito in maniera ottima, è ciò che più mi ha colpito e che mi ha sconvolto, perché hai riportato esattamente quelli che sono i veri pensieri di una schiava, di una vera mente soggiogata e non hai mai dato delle sbavature e non c'è mai stato un pensiero contraddittorio, nella sua mente completamente legata a Dakova lei è risultata coerente e lineare. 
Forse un attimo, forse un momento, le sembra di voler pensare qualcosa di diverso, di provare qualcosa di nuovo, ma lo uccide lei stessa e si crocifigge per quello, ed anche qua hai donato quelli che sono i moti più naturali e animali della nostra psiche, il cervello che tenta di ribellarsi a qualcosa di imposto ma che poi sceglie di essere sconfitto pur di vivere quella che considera una specie di ‘pace’. 
C’è sudditanza, lavaggio del cervello, addomesticamento. 
Lei è una schiava nel vero e proprio senso della parola, lei è schiava non solo nel corpo ma nei pensieri, nell’anima e nelle intenzioni. 
Dakova non l’ama e lei neppure crede che lui potrebbe e nemmeno lo spera, compie il suo dovere e basta e l’attegiamento del mago non è dettato dalla gelosia, dal desiderio di rabbia e vendetta perché qualcuno si è innamorato della sua amata. Anche qua, tu hai ripreso quello che è il vero e proprio senso del termine possesso e lo hai donato a noi nella sua forma più perversa. Toccare Rasha era toccare un oggetto di suo proprietà, toccare un oggetto di sua proprietà significava mettere in discussione il suo potere. 
Ruota tutto intorno a questo, in quei pensieri che Rasha, in un antro della sua mente, sa che sono crudeli ma che poi definisce semplicemente fredda logica. 
Il mago ribelle lo ho adorato. Lui ci tiene davvero a Rasha, lui forse può essersi alla fine piegato ma solo su stesso e perché non crede di avere più un valore ma per lei no, per lei mai. Anche dopo tempo, anche dopo quello che sembra il suo periodo di addomesticamento, lui le chiede di fuggire e di andarsene via, di correre lontano e magari di farlo con lui. 
La scena in cui lui non si lascia toccare mi ha uccisa.
Davvero bellissima e toccante, sei stata bravissima.

Mi è davvero molto piaciuta questa storia e questo poteva essere il solo e giusto finale, perché Rasha non si sarebbe mai ribellata e perché il suo destino lo aveva scelto lei stessa nonostante le tante possibilità che si erano create intorno a lei e che lei non ha mai voluto vedere. 
In fondo divenire ciechi è perdere tutti i propri sensi, soprattutto quello della ragione. Pur di non impazzire.

Meravigliosa! Non ho nulla da segnalarti e voglio dirti che sei stata davvero bravissima con l’introspezione, hai fatto un ottimo lavoro! Lo stile l’ho trovato ancora più curato e ciò è bellissimo.
Complimenti come sempre :) 
A presto tesoro :)