Recensioni di Nirvana_04

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Recensione alla storia Occhi di fiamma e ali spiegate - 25/12/16, ore 21:45
Capitolo 1: Occhi di fiamma e ali spiegate
Valutazione del Contest "Award for best Drabble&Flashfic"


12° Posto
Occhi di fiamma e ali spiegate
di Katniss_jackson






Grammatica: 9.7/10
“Il sangue macchia i ciotoli” -> -0.1 (ciottoli.)
“rosso, colore del fuoco che brucia le streghe/colore del fuoco negli occhi di Clopin.” -> -0.1 ripetizione
“Niente più fiamme, soltanto silenzio/Assordante silenzio tra le grida dei vinti.” -> -0.1 ripetizione

Stile: 8.8/10
Devo ammettere che la tua drabble mi ha messo in seria difficoltà. Il suo stile è quasi quello di una canzone, tra il musical e la poesia. Questo mi ha messo un po’ a disagio, perché non so bene se la mia valutazione risulterà adeguata.
Ciononostante, questo è quello che penso!
Le frasi, o meglio le locuzioni, risultano nette e secche, come colpi di fruste o rintocchi di una campana. Avrei preferito che armonizzassi le frasi con una sintassi più lineare e uniforme. Ti faccio un esempio: “Notre Dame, giudice.” Potevi aggiungere il verbo essere senza intaccare la disposizione della frase.
La tua scelta ha condizionato il mio giudizio in modo contradditorio: se da una parte è stata una lettura diversa dal solito, in questo contesto non ha potuto che penalizzarti, visto che lo stile che hai utilizzato rientra in due generi che non accettavo; questo fraintendimento è anche colpa mia, e di questo mi scuso.
Per il resto, il tono ridondante e cadenzato ha comunque funto da flash, come se ogni scena apparisse per pochi istanti per essere poi subito cancellata dalla seguente. Questo ti ha permesso di mostrare molto della scena e delle sensazioni che essa trasmetteva.

Originalità e trama: 7/10
L’originalità è innegabile. Hai ripreso uno spezzone bello grosso del secondo atto e lo hai espresso in una varietà di colori in uno spazio molto ristretto. Ma è proprio questa restrizione che ti ha giocato contro: il testo risulta slegato nelle sue parti; i flash che hanno caratterizzato lo stile, hanno anche penalizzato il senso di continuità della trama. Se qualcuno non conoscesse l’opera, si ritroverebbe spaesato da questi salti da un personaggio all’altro, da una scena all’altra. Anche se il momento è uno solo, la scena comunque a diverse sfaccettature. Forse sarebbe stato meglio concentrarsi su un unico aspetto e approfondirlo. Così, invece, la trama perde efficacia e immediatezza di comprensione.
Alcuni passaggi, infatti, non mi risultano chiari: chi è l’uomo riverso a terra? Clopin o Febo? Il fatto che dici “un uomo” mi fa presumere che sia il secondo; ma questo svia l’attenzione del lettore, e diminuisce la concentrazione sul protagonista. D’altra parte, però, Febo non muore, quindi posso anche pensare che sia Clopin in persona, il che avrebbe più senso e forse è anche la risposta che appare ovvia ai più; ma l’articolo indeterminativo e l’indeterminata identità dell’uomo mi ha confuso le idee.
Un punto a tuo favore, però, è l’aver personificato l’ambiente: Notre Dame non è solo uno sfondo, ma è un personaggio vivo. Essa è dura come la roccia che la compone e distaccata come un eremita immobile sul suo scranno. I suoi sentimenti sono freddi, in quanto luogo, ma partecipi in quanto anima che convoglia un intero popolo.

Titolo e impaginazione: 4/5
In questo tuo caso particolare, il testo giustificato non avrebbe aiutato a rendere omogeneo l’impaginazione da te scelta. Per questo motivo non ho sottratto punti di penalità.
Un discorso a parte è, invece, il titolo: esso riprende il primo rigo, e per un verso mi ha ricordato alcune vecchie poesie senza titolo. Per questo motivo, mi è parso un po’ slegato dalla trama. Voglio dire, a parte il fatto che è uguale al primo rigo, la sua attinenza con il testo è molto limitata: richiama le fiamme del fuoco e le ali di Clopin, ma non racchiude in sé i significati del resto del testo.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Della tua drabble ho amato un particolare, che si riflette in ogni sua parte: la sfaccettatura che riesci a dare di ogni suo personaggio, vivente o paesaggistico.
Chi traspare meglio è Clopin, ovviamente. Il protagonista è subito inserito nella storia in tutte le sue mille sfaccettature: Re di un popolo senza terra, zingaro in quanto libero e guerriero in quanto protettore di un’intera famiglia; fratello dei suoi compagni e padre adottivo di Esmeralda. L’ardore che brilla nei suoi occhi lo rende un vulcano di emozioni: rabbia, voglia di non arrendersi, lealtà e speranza. Le ultime righe mi sono apparse come un’introspezione di questo personaggio, e da tali le ho interpretate. La vita che lo abbandona attenua e annulla i suoi sensi, spegne il fuoco nelle sue iridi e li impedisce di conoscere le sorti funeste del suo popolo.
Con poche parole, hai tessuto anche un altro personaggio: l’arcidiacono Frollo. Di lui dici quanto basta per disegnarlo come il cattivo, l’artefice e il causatore di quello sterminio. Il suo volto che cambia a ogni circostanza, assumendo ora l’aspetto di un angelo, ora le sue sembianze di diavolo. La similitudine con la morte accentua il suo ruolo nella vicenda.

Gradimento personale: 3.5/5
La drabble mi ha diviso a metà: se da un lato l’originalità del testo e le sensazioni forti che lo percorrono mi hanno trasmesso parecchio, dall’altro è proprio questo stile “a rintocco” e la trama a spezzoni che mi hanno dato un po’ “fastidio”, non facendomi godere della lettura appieno. Il suo significato non mi è stato subito chiaro, e alcune parti sono ancora rimaste confuse nella mia mente.

Punteggio: 43/50
(Recensione modificata il 25/12/2016 - 09:45 pm)