Recensioni di Alyss Liebert

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Recensione alla storia counting ghosts - 11/11/17, ore 14:18
Capitolo 1: counting ghosts
Sono una persona semplice: leggo “Kurapika centric”, clicco.
Ciao! ^^ Sono molto contenta di poter leggere un altro tuo scritto riguardante HxH. Uno scritto che racchiude in poche righe una mole notevole di “feels”, come si suol dire.
Innanzitutto, conosco la canzone alla quale ti sei ispirata; ho avuto modo di ascoltarla scoprendo un breve video sulla Leopika. È uno splendido brano, che fa riferimento sia a certe sensazioni tuttora provate da Kurapika, sia alla situazione creatasi fra lui e Leorio.
Voglio dire: “Just where the hell were you? I've just been sitting here counting ghosts. And you look scared again (…)”
Parlando della fanfiction, ti faccio ancora una volta i complimenti per l’eleganza e la minuziosità con le quali hai curato ogni singola parola dello scritto. Questa flashfic ha l’aria di essere stata revisionata più e più volte, com’è giusto che sia, in modo che non risultasse magari troppo semplice, o in modo che catturasse l’attenzione del lettore nonostante si tratti di uno spaccato di vita del protagonista.
Ciò che più mi colpisce è il tuo stile particolare, tramite il quale sei riuscita qui a trasmettere, valorizzare fantomatici pensieri, sentimenti del personaggio, pur avendo adoperato una sorta di “show, don’t tell” al racconto. Infatti, si possono ben intuire i tormenti della sua mente, si capisce chi sta continuamente cercando di mettersi in contatto con lui e anche perché lui sta evitando queste persone. Per non parlare delle reazioni, dei comportamenti dettati da quegli stati d’animo!
Tutto molto verosimile e che si adegua al personaggio di Kurapika. Personaggio che viene molto spesso additato o malvisto dagli appassionati dell’opera per certi suoi modi di fare (per esempio, questo suo recente distanziamento apparentemente assurdo e “da strafottenti”).
Non si tratta di appoggiare ogni sua decisione, ma di cercare di immedesimarsi in lui il più possibile e di capirlo. C’è così tanta “psicologia” in un personaggio come lui che, ogni volta che mi capita di studiarlo o comparare alcune opinioni alle analisi di altri fan, mi stupisco di tale complessità. Togashi può avere mille difetti come mangaka, ma crea personaggi con la P maiuscola.
Infine, per quanto riguarda il timeline, ho immaginato di collocare lo scritto nella saga di Greed Island, o comunque prima che Kurapika divenisse un elemento importante nell’organizzazione mafiosa (quindi prima della saga del Continente Oscuro). Questo perché, siccome si capisce che a chiamarlo non è solo Leorio ma “i suoi compagni”, l’unico momento in cui Gon e Killua potevano effettivamente pensare di contattarlo era – appunto – durante la saga di GI (perché nell’arco delle Formichimere succede tutto quello che deve succedere, Gon diventa, uhm, irreperibile e Killua ha molti altri problemi da risolvere). Inoltre, qui Kurapika mi pare ancora “subordinato” a ciò che succede in quell’ambiente; non mi pare ancora una figura di rilievo, bensì una persona sballottata qua e là per via delle scelte dei suoi superiori.
E non sei l’unica a tremare per i risvolti di questa nuova saga, poiché anch’io sono al passo col manga e non mi capacito ancora che Kurapika abbia già perso, per colpa della sua abilità, ANNI di vita in pochi capitoli. *sospira*
Ottimo lavoro!
Scarlet
(Recensione modificata il 11/11/2017 - 02:22 pm)
Recensione alla storia Domesticity Arc - 25/12/16, ore 10:39
Capitolo 9: Inaugurazione della nuova casa
Sorpresa! Buon Natale! Gioia al mondo! Viva la Leopika! Togashi, se non continui il manga ti ammaz-- (sto uscendo fuori tema?)
Hai rischiato di perdermi quando mi hai avvertito che avevi postato. Death Note, fatti da parte! Ferisce più Domesticity Arc che la penna(?).
Sono strafelice che abbia aggiornato! Ma tanto, tanto, taaanto!
Kurapika:- Ma proprio tanto tanto?-
Tanto tanto tanto (cit. Jovanotti).
E ti ringrazio tantissimo per avermi nominato nell’angolo dell’autrice! *si commuove* Tediarti con la domanda “a quando il prossimo capitolo?” ha dato i suoi frutti. Giuro, non ci speravo più.
Spero possa gradire questa recensione/regalo di Natale, che ho deciso di postare oggi perché te la meriti e perché anch’io ringrazio te per tutto il sostegno. ♥
Passiamo al capitolo. Devo dire che l’ho apprezzato molto, pur essendo un filino dispiaciuta che sia stato KiluGon centric e che i “disagiati” siano apparsi poco. Sai che non vedo l’ora che tu traduca il resto, vero? Specialmente perché confesso di essermi spoilerata qualcosina e sono ancora più convinta che Domesticity Arc sia una benedizione divina per gli amanti della coppia.
Ho trovato il comportamento di Killua molto IC, mentre ammetto di non essermi ancora abituata ad un Gon così “espansivo”, poiché – pur essendo entrambi aged-up – fatico a non immaginare il moro come il dodicenne ingenuo, infantile e innocente (almeno nelle prime saghe) che ci propone l’opera originale. *ride*
Mi è piaciuto come è stata analizzata la questione del trasferimento di Killua; quest’ultimo ha avuto il mio appoggio fin dall’inizio, perché comprendo e condivido il suo punto di vista. Ovviamente, Gon non riusciva ad accettare questa cosa, finendo per rompere le scatole come sempre avere una lieve discussione con il povero albino che tentava di far valere le sue ragioni.
Alquanto toccanti sono stati i pensieri di zia Mito, la quale è perennemente combattuta fra il piacere di lasciarli andare e il desiderio egoistico di non vederli “crescere” mai ed averli sempre accanto come i suoi “pargoli”.
L’idea di Gon è stata favolosa! *pollice in su* Sia la sua volontà di “cominciare a cavarsela da solo”, sia il fatto di aver telefonato Leorio e Kurapika per informarsi, poiché vorrebbe che lui e Killua si trasferissero accanto a loro! *fuochi d’artificio nel background*
Gon, per una volta… stimo la tua testardaggine!
“Mi staresti dicendo che dovremo trasferirci con Leorio e Kurapika?!” <- Caro mio, se non occupi tu quell’appartamento, lo faccio io. Pure abusivamente.
Quei due con me non avrebbero pace e mi odierebbero.
Comincerei ad installare telecamere di sorveglianza nella loro camera da letto.
Ogni sera, verso le nove, metterei “Ding Dong Song” di Gunther ad alto volume per aiutarli a concentrarsi e creare l’atmosfera adatta.
Ogni mattina li saluterei ponendo con espressione maliziosa le seguenti domande: “Dormito bene? Siete sazi? Fatta, la doccia? Schiarita, la voce?”.
Kurapika:- Ti denuncerei per stalking e disturbo della quiete del condominio.-
“Kurapika è in una strana fase di interior designer ultimamente.” <- … Come faccio a non amare questo ragazzo? Ogni cosa che lo riguarda/che dice/che fa, specialmente in questa fanfiction, è sublime. Passa da un “hobby” all’altro, non finendo mai di stupirmi. Gli fa concorrenza soltanto il Leorio-poeta della mia fanfiction! *ride*
Che dire? Ho amato tutto, tutto di questo capitolo, e sono contentissima che i quattro si siano riuniti! Prevedo che i casini/le “cose belle” inizieranno adesso.
Sai bene che adoro il modo in cui traduci. E tranquilla: ritengo che i vecchi capitoli siano tradotti in una maniera altrettanto buona. Peccato per qualche errorino di battitura…
So di avere due capitoli arretrati prima di questo – che ovviamente ho già letto ma non ho recensito – e ti prometto che lo farò il prima possibile. Have faith in me! *fa l’occhiolino*
Al prossimo sclero e… grazie ancora per avermi regalato il seguito di questa storia!
Alla prossima,
Scarlet
Recensione alla storia Requiem for a dream - 04/08/16, ore 15:54
Capitolo 1: Requiem for a dream
Carissima!
Eccoti la recensione per quest’altra fantastica, splendida one-shot. Sono riuscita a scrivertela prima di ripartire, evviva! *saltella* Te la meriti, sul serio; non potevo andarmene di nuovo senza prima essermi fatta sentire anche qui.
L’ho già detto ma non importa: adoro il tuo modo di scrivere. Leggere le tue storie è davvero un piacere! Narri tutto con una disinvoltura e un’eleganza senza precedenti; le similitudini che usi sono davvero raffinate e donano al racconto un’aura quasi mistica, suggestiva. Mi sentivo parte di quell’universo, perché le descrizioni dell’ambientazione, del modo di agire e di riflettere dei personaggi mi rendevano totalmente partecipe a tutti gli avvenimenti. Hai fatto un lavoro impeccabile! Fanfiction come questa dovrebbero essere molto più “quotate”, a mio modesto parere.
Da quanto tempo non leggevo una storia decente sulla mia cara e dolce Senritsu… ♥ L’amore che provo per questo personaggio è grandissimo; le voglio tanto bene, tengo molto a lei. Spero davvero che Togashi le dia la giusta importanza più avanti (perché, piccolo spoiler, nel manga è riapparsa), così come mi auguro che la sua “condizione” non venga dimenticata e che riesca a raggiungere il suo obiettivo; in caso contrario, ne rimarrei davvero delusa… e progetterei immediatamente una long in suo onore, senza problemi.
Ora… forse tu non te ne rendi pienamente conto… ma mi hai dato una gioia immensa scrivendo prima su Leorio e Kurapika (principalmente), poi su Senritsu! Cioè… hai postato – anzi, ripostato – delle storie sui miei tre personaggi preferiti che io amavo alla follia! Ma io ti adoro! ♥ Non smetterò mai di ringraziarti!
Tornando a questa one-shot… non ho parole, è bellissima.
Togashi non ha rivelato praticamente nulla sul passato di Senritsu (le ha fatto dire poche cose); da una parte continuo tuttora ad avere l’amaro in bocca, dall’altra noi scrittori abbiamo la possibilità di riflettere di più sul personaggio e di fantasticare su ciò che gli riguarda. Fra tutte le congetture, teorie su come “viveva” prima Senritsu… devo confessarti che questa non mi era ancora venuta in mente! Non mi riferisco alla sua passione per la musica e ai suoi concerti… bensì al suo rapporto con quel famoso “amico” di cui lei aveva parlato a Kurapika; diciamo che me l’ero immaginato leggermente diverso… e non avevo pensato che potesse essere solo lui l’artefice di quel misfatto, per giunta a causa di un cruccio nei confronti di un suo parente (dato che Senritsu stessa, se non ricordo male, aveva detto che entrambi erano ubriachi e in vena di fare stupidaggini). Comunque, questa tua “versione dei fatti” mi ha aperto un mondo, mi ha fatto scoprire un’ulteriore possibilità di come è accaduta la catastrofe… e confesso che mi è piaciuta tantissimo!
Hai caratterizzato Senritsu fedelmente, proprio come ci viene mostrata nell’opera originale, aggiungendo poi altri piccoli ma rilevanti dettagli alla sua personalità che l’hanno resa ancora più viva… e per certi versi più innocente; è cauta ed ignara allo stesso tempo dei grandi pericoli della vita.
Parlando di Hikaru, con lui ho stabilito un rapporto di amore e odio. Da un lato ho provato molta pena per ciò che ha passato, ma dall’altro non ho potuto fare a meno di vederlo fin da subito come un personaggio potenzialmente negativo, quasi un antagonista per Senritsu; lui si è rivelato alquanto egoista, già in parte corrotto dal male, da una serie di sentimenti negativi e contrastanti… e la sua “influenza” non ha affatto giovato la povera ragazza. Lei stessa aveva intuito che qualcosa non andava, però ormai si era affezionata tantissimo al giovane.
Lui non l’ha risparmiata, non le ha neanche consigliato di abbandonare la stanza: ha giocato col fuoco, ha sfidato ogni possibile disgrazia – la morte compresa, rendendo partecipe la sua “amica”.
Le reazioni e i comportamenti dei personaggi sono realistici; i dialoghi interessanti, coinvolgenti, non troppo lunghi ma ricchi di informazioni-chiave per la trama (perciò assolutamente non futili, scontati o banali).
Quel puzzle strano e complicato quale era la questione del fratello di Hikaru si è piano piano completato, così come è venuto sempre più a galla il suo bizzarro e malsano attaccamento alla musica. Tutte le tessere mancanti sono state messe al loro posto; i “misteri” sono stati chiariti, anche se tutto è avvenuto con una certa lentezza e un pizzico di suspense, effetto utilizzato in una maniera talmente distinta da impedire che il lettore si annoiasse.
Hai anche capito l’importanza della gestualità di un personaggio, la quale è a volte proprio l’elemento essenziale che lo caratterizza, che ci fa ricordare di lui; per esempio, Senritsu è solita muovere le dita a mezz’aria nel bel mezzo di certe spiegazioni.
Ho trovato interessanti anche alcune riflessioni come quella sull’amicizia o sui “demoni” del passato; essendo una ragazza nostalgica e che si affeziona subito alle persone, non potevo non rimanere colpita da frasi come queste.
L’ultima scena è stata tanto breve quanto intensa: ho potuto percepire chiaramente ogni emozione di Senritsu e ho provato tantissima pena per lei. Non si meritava una fine del genere… che poi non è proprio una “fine”, ma piuttosto un nuovo, violento inizio.
Ha ottenuto dei poteri utili e particolari… ma, come lei stessa ha detto, ciò non la rende affatto felice: vuole tornare come prima e trovare al più presto quello spartito per distruggerlo. Glielo auguro con tutto il cuore.

Ora mi dileguo perché altrimenti la recensione si trasforma in un poema, haha!
Ovviamente la storia resta tra le preferite e non vedo l’ora di leggere qualche altro tuo racconto su HxH; il fandom ha bisogno di persone come te. Ci conto, eh? ♥
Ancora complimenti per lo stile impeccabile e per l’idea originale!
Alla prossima e un abbraccio fortissimo,
Scarlet.
Recensione alla storia L'ultima goccia di sangue dei Kuruta - 13/07/16, ore 17:02
Capitolo 1: L'ultima goccia di sangue dei Kuruta
Comincio questa recensione con la seguente parola: bentornata. ♥
Carissima… non sai quanto sono felice di poterti risentire dopo tutto questo tempo. Sai, sono una ragazza che si affeziona subito ai recensori e agli autori con cui ha instaurato un buon dialogo e si è trovata veramente bene; per questo motivo, non dimentico nessuno, tantomeno te.
Quando ieri sera ho visto il tuo aggiornamento, mi sono commossa. Ero – non te lo nascondo – tanto euforica quanto agitata.
Avrei voluto scriverti immediatamente, ma era tardi (e, detto fra noi, a quell’ora non so scrivere recensioni di senso compiuto *ride*); ho deciso, quindi, di inserire subito questa e l’altra one-shot tra le preferite (perdonami se ti sono sembrata alquanto precipitosa), sia per farti capire che ho saputo del tuo ritorno e che sono contentissima, sia perché queste storie, in passato, le avevo già lette e sapevo di cosa trattavano.
Tempo fa, prima che ti succedesse quel fatto spiacevole, volevo recensirle, ma alla fine non ho potuto… e poi mi ero anche allontanata da EFP per tanti motivi… Insomma, un casino dietro l’altro!
Ora, però, non ho intenzione di perdere altro tempo. Comincio con questa splendida, meravigliosa one-shot che – inutile dirlo – ho amato alla follia e ancora adesso, dopo averla riletta, amo con tutta me stessa. Mi è mancata tantissimo!
Partiamo con il tema, che può essere considerato il succo del racconto: il suicidio di Kurapika. Anche a me affascina tantissimo riflettere su questa sua possibile scelta futura e non nego che anche a me piacerebbe scrivere un giorno qualcosa a riguardo. Al contrario di molti fan che vedono questa eventualità con una certa avversione, io, pur amando questo personaggio con tutto il cuore, non ho problemi a dire che considero il suicidio un’ipotesi non totalmente negativa, così come la sua morte per mano di qualcun altro o per un suo sacrificio. Nessuno sa quali saranno i suoi sviluppi, specialmente psicologici, e, se le cose andranno a finire esattamente come le hai descritte tu in questa fanfiction, allora vedrò il suo gesto, per quanto mi farà star male, come qualcosa di inevitabile.
Si tratta di Kurapika, della sua vendetta che gli sta corrodendo pian piano l’anima, del suo carattere difficile, del suo modo di pensare… Non si può dire che nella tua storia abbia fatto male o bene, non si può dire che avrebbe potuto fare un’altra scelta, perché noi non siamo lui… e lui è un personaggio molto, MOLTO particolare e complesso. L’alone di mistero che lo avvolge mi ha sempre affascinato.
Tu, con questa one-shot, hai saputo, appunto, donare al lettore una duplice visione della sua “esperienza”. Da un lato abbiamo, da parte di Leorio, la sua disperazione per ciò che è capitato, la sua angoscia e rabbia per non averlo potuto e saputo aiutare, la sua rassegnazione, frustrazione, il suo senso di impotenza; dall’altro abbiamo la certezza che ora Kurapika si trova in un posto migliore, assieme alla sua famiglia, sereno, felice.
“Come si può salvare qualcuno che ha già deciso l’epilogo della sua storia?” <- Esattamente. Questa è, a parer mio, la chiave di tutto. Kurapika non aveva sicuramente preso quella decisione tutt’ad un tratto: ci aveva riflettuto molto… soffrendo. Inoltre, cosa non meno importante, aveva compiuto quel gesto senza mai perdere il suo orgoglio, il suo pudore, la sua compostezza.
I miei più sinceri complimenti per aver caratterizzato i personaggi così magnificamente bene! Dire che sono IC è riduttivo! Mi riferisco a tutti: Kurapika, Leorio, Gon, Killua… Questi ultimi due, in poche righe, hanno avuto comunque la loro rilevanza, soprattutto Killua con le sue congetture riguardanti Kurapika.
Ho amato ogni singola cosa/parola che hai fatto loro fare/dire, perché ciò ha reso i personaggi praticamente identici a quando è Togashi a “manovrarli”.
Un’altra cosa che è d’obbligo dirti è: adoro il tuo stile. Mi piace la precisione con cui narri/descrivi e con cui curi l’aspetto puramente estetico della storia, rendendo la lettura davvero piacevole.
E ciò che mi stupisce è: questa storia è del 2013. Non l’hai scritta ieri. Adesso sarai migliorata tantissimo! Già definisco il tuo modo di scrivere eccezionale… Non vedo l’ora che pubblichi qualcosa di nuovo!
Hai saputo trasmettermi non poche emozioni mentre leggevo. In alcuni momenti ho riso di gusto, in altri stavo per scoppiare a piangere.
Le scene che mi hanno totalmente rapita sono: quando Leorio riceve la chiamata da parte di Kurapika – che però non gli rivolge nessuna parola, quando è Senritsu a telefonarlo e – letteralmente – tutta l’ultima scena, specialmente la parte in cui si parla della decisione di portare le ceneri di Kurapika nella sua terra e quella in cui Leorio ricorda i momenti passati con lui.
Che dire… mi hai uccisa (in senso buono).
Faccio i salti di gioia quando vedo che pubblicano fanfiction riguardanti i miei tre personaggi preferiti (Kurapika, Leorio e Senritsu) e impazzisco ancora di più quando l’autore si focalizza sulla relazione fra Leorio e Kurapika, sia che venga intesa come semplice amicizia, sia come qualcosa di più (ahimè, li vedo troppo bene insieme); quindi, immagina quello che sto provando in questo momento.
Ti rinnovo i complimenti per questa fanfiction che, ovviamente, continua a stare fra le preferite. Non so quando potrò recensirti l’altra perché devi sapere che dalla prossima settimana sarò in viaggio e il tempo che avrò per scrivere al PC sarà veramente esiguo. Sono contenta, però, di essere riuscita a farti sapere la mia almeno per questa one-shot.
Detto ciò, non mi resta che augurarti una buona permanenza in questo sito e ti esorto davvero a continuare a scrivere perché hai talento.
Spero riesca a metterti in pari con HxH!
Un abbraccio e spero di risentirti,
Scarlet.
Recensione alla storia I see you in my dreams. - 12/07/16, ore 14:00
Capitolo 1: I see you in my dreams.
Ciao, Alexys.
Ho letto la tua fanfiction il giorno stesso in cui l’hai pubblicata… e solo adesso ho trovato il tempo di commentarla (meglio tardi che mai).
La lettura di questa one-shot è stata molto piacevole! Gon e Killua che comunicano attraverso i sogni: un’idea davvero originale (così come è originale il modo in cui li hai contestualizzati… Dio solo sa quanto amo le AU! ♥).
I Prompt – così come Tumblr – sono una salvezza, soprattutto per chi è in cerca di nuove idee; d’altra parte, se si hanno già abbastanza idee in testa, essi si rivelano utilissimi per i semplici esercizi di scrittura.
Tornando a noi, ritengo che abbia fatto un regalo davvero delizioso a Killua (auguri in ritardo!). Si vede che adori lui e anche Gon, che ti piace tanto scrivere qualcosa che riguarda loro. È interessante conoscere qualcuno a cui sta molto a cuore un personaggio e che mette impegno in quello che scrive anche per lui. Il fandom ha davvero bisogno di queste persone.
In poche righe hai saputo trasmettermi diverse emozioni e, in certi momenti, mi sono sfuggiti sorrisi (per la dolcezza di Gon, per la “disavventura” di Killua…).
Hai narrato la scena molto bene, e mi sono piaciute le – seppur brevi – descrizioni. Hai un bello stile!
Confermo che il Fluff si è percepito tantissimo quando i due si sono incontrati e si sono scambiati quei teneri gesti d’affetto (specialmente il bacio).
Le storie nelle quali un personaggio è “intrappolato” in una dimensione onirica mi piacciono tantissimo ed è sempre un piacere immergermi in queste letture; perciò, da amante di questo “genere”, affermo che hai fatto davvero un buon lavoro.
Ancora complimenti e alla prossima,
Scarlet.