Recensioni di angelyuzuru

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Hai un amico in me - 25/10/18, ore 21:52
Capitolo 1: Hai un amico in me
Secondo me basterebbe scrivere "che dedica sentita e dolcissima" per descrivere questa tua one-shot, ma siccome non è affatto nel mio stile fare commenti così brevi, scriverò una recensione più approfondita e sentita, quantomeno.
Premessa più o meno lunga: Toy Story è grande parte della mia infanzia e adolescenza. 
Ogni particolare, dettaglio che ha reso la saga un gioiellino dell'animazione ha permesso di sviluppare dentro me un affetto incommensurabile, oltre a pareri su personaggi, pairing e headcanon spesso contrastanti e poi non concretizzatisi.
Il doppiaggio in italiano, veramente ben realizzato ogni volta, ha fatto senz'altro la sua parte e a parer mio Fabrizio Frizzi è stata la scelta più azzeccata nonostante sia stato presentatore e non tanto un doppiatore; uno di quei casi fortuiti dove una voce si attacca a un personaggio che è pressocché perfetta per lui e lo sto dicendo con obiettività, mettendo l'abitudine da parte.
Ma andando più a fondo nel parere in sé...
Questo tributo assume una doppia valenza scenica e significativa, non solo perché è una delle scene madri del terzo film ma anche per il pensiero che hai scritto all'inizio, con parole cristalline e capaci di andare oltre un'apparenza, dei singoli eventi che si stanno accavallando.
Quello che vuole uscire è il legame amichevole e indissolubile che si è venuto a creare con il tempo e che ha portato Andy e Woody a passarne di molte insieme, a costruire il "per sempre" in ogni momento, che fosse di divertimento o necessità.
Però, arriva un certo momento dove certe storie hanno possibilità di migliorare le entità singole solo se si ha la forza di lasciar andare l'altro: sembra un paradosso ma in alcuni casi si è rivelato assolutamente l'unica alternativa.
Tra le righe si percepisce un magone assurdo e le emozioni sono espresse con lucidità e capacità di portare tutto lo spettro che si evolve riga dopo riga, cercando alla fine di mantenere viva la speranza di mantenere intatta la luce luminosa dell'amicizia tra i due.
"Ti basta solo ricordare...", tanto per citare un pezzo a caso: perché è solo ricordando che qualcosa di vero può germogliare nonostante la lontananza e le vicissitudini!
Una one-shot scritta con molta consapevolezza di creare qualcosa, scritta con giudizio, pulizia e una scorrevolezza visiva di fondo, non troppo complessa ma fortunatamente con una profondità che lascia il segno sui punti che vuole esplicitare come fondamentali, importanti.
Il ricordo, la bellezza degli attimi, la forza nell'accettare il sacrificio.
Tanto di cappello e alla prossima!!
Recensione alla storia Powerless - 20/01/18, ore 08:00
Capitolo 1: Powerless
Comincerò questa recensione dicendo: I FEELS!
Quella scena fa sicuramente molto di quella pellicola così strappalacrime, ti dico solo che la prima volta ero al cinema ed ero combattuta... ho finito per piangere tanto per la tensione e la paura, anche per la grande espressività che ha trasmesso il film.
Sebbene io sia stata sempre più propensa a vedere e volere Jessie e Woody come coppia (sì, sono consapevole di essere un caso patologico), ho sempre trovato il sentimento di Buzz e la relazione che lo lega a Jessie molto dolce e tenera oltre che impressionabile e curiosa, rimanendo del pensiero che è un qualcosa che è proprio lo stesso ranger ad alimentare con i suoi gesti audaci e più o meno chiari, per cui i sentimenti scorrono che è una meraviglia.
La sensazione di ridimensionamento ha colpito Buzz diverse volte nel corso della stessa saga, da puro space ranger ha scoperto la sua natura di giocattolo ma come tale ha cercato sempre di essere un passo avanti per poter mostrare la sua utilità, come se fosse proprio nel suo animo di eroe fare qualcosa e operarsi fino alla fine, talvolta mettendo in secondo piano i sentimenti per il bene altrui.
La natura emotiva di ciò che passa dentro la sua testa e il cuore è molto calibrata e ben descrittiva, ci sono alcuni punti che rappresentano i picchi per come c'è quella semplicità profonda di narrativa e descrizione unite, come ad esempio i pezzi "Nonostante le mie ali fossero finte, con un suo sorriso mi faceva volare" oppure "Quando gli porsi la mia mano, giurai di non aver mai visto tanta disperazione e afflizione sul suo volto" che sono frasi meravigliose e che riescono a scavare nel profondo del cuore del ranger innamorato.
Poi c'è anche Woody che cerca di fare qualcosa nel suo piccolo perché non solo è testardo ma è stato anche il "capo" per tutti quegli anni, così come la stessa Jessie che però vuole contare nell'aiuto e nella presenza del suo fido compagno, che però è impotente per diversi aspetti, si colpevolizza del non essersi confessato totalmente alla sua cowgirl e non poter far altro che tenere la mano come fanno tutti gli altri, forse più drammatici sul loro epilogo.
Anche il "Te Amo" è un po' come se fosse la ciliegina sulla torta per un finale in bilico, aperto e misterioso fatto di luce, che può significare tante cose in realtà, devo dire che mi ha convinto (e io prediligo quelli chiusi a vita, sia chiaro questo).
Hai preso quella determinata scena dandole il giusto equilibrio di lento angosciamento e rapidità in cui si svolge la scena dell'inceneritore... i brividi se ripenso all'animazione, la bellezza dei sentimenti profondi qui nella tua fanfiction, un binomio imbattibile e assolutamente brillante.
Tra le mie ricordate senza alcun dubbio!
I miei complimenti e alla prossima!!
Recensione alla storia Ho un serpente... da qualche parte - 03/02/17, ore 20:20
Capitolo 1: Ho un serpente... da qualche parte
Ciao!
Il brutto di essere giocattoli, immagino! :D
Si comportano esattamente come tutte le persone che li comprano, giocano con loro o li collezionano, possiedono emozioni astratte notevoli e complesse, capaci di andare oltre qualunque cosa...
Leggere delle pulsioni mi sorprende e mi destabilizza, portandomi tra il comico e il nonsense più assoluto.
Sono così presi dalla loro condizioni che sono convinti di essere in tutto e per tutto uguali agli essere umani, mentre per me questo risulta essere un bel paradosso grande come una casa, considerando anche che non possono rapportarsi con questi ultimi.
Però ammetterò che nonostante l'idea basicamente insensata, mi è sembrata simpatica ma se presa senza alcun tipo di complessità di fondo e facendomi delle domande, in maniera completamente leggera, ecco.
Lo stile comunque, nonostante ci sia qualche virgola mancante e non sia esattamente compatto, è semplice e capace di andare dritto al punto, facendoti capire le intenzioni di Woody e Buzz fin da subito.
La citazione legata al serpente è d'effetto quanto geniale, sicuramente la parte più sensatamente comica dell'intera tua fic, a parer mio, così come il riferimento ai comportamenti legati ai bottoni premuti.
Il finale ci sta, come già accennato è la sfiga di essere giocattoli in tutti i possibili sensi e questo non cambierà mai!
Nonostante tutto sono riuscita a divertirmi, l'idea non è male e riesce a intrattenere il giusto...
Complimenti e alla prossima!!!
Recensione alla storia Quando lei mi amava - 28/12/16, ore 00:40
Capitolo 1: Tuffo nel passato.
Ho appena finito la visione di Toy Story 2 su Rai 3 (per la centesima volta, del resto) e mentirei a me stessa se dicessi che la storia di Jessie e l'abbandono da parte di Emily non mi ha mai colpito.
Questa fanfiction l'ho trovata spontanea nel suo dolore e per questo meravigliosa nel suo modo di esporre le emozioni e i pensieri della cowgirl, anche perché è sostanzialmente la fine di un'amicizia che si credeva eterna per via di quello che Emily riuscisse a darle con poco, stando con lei.
Jessie non potrà mai dimenticare nessun tipo di particolare, dal primo giorno che ha avuto a che fare con la sua prima proprietaria e amica fino a quel drammatico momento dove quest'ultima l'ha scaricata perché cresciuta e oltre i giocattoli, come si può intuire mentre va la meravigliosa canzone (poi io amo anche l'originale di Sarah McLachlan, per cui).
Lei era felice, il suo cuore batteva di più quando stava immobile con quel sorriso dipinto a vivere tanti pomeriggi insieme a lei e sembrava avere un posto assicurato dentro la sua vita... la sua esperienza è così delicata e fragile che ha insegnato a Woody più di quanto non avesse fatto chiunque allora!
Mi è piaciuto tanto anche l'accostamento esplicito all'autunno come sorta di raffreddamento del rapporto e conseguente abbandono, anche perché ricalca bene la scena specifica dato che si vede che si è in quella stagione, per via dei colori tenui e forti al tempo stesso...
Vengono anche accennate alla sua paura di essere abbandonata, la sua claustrofobia e la sua malinconia che poi la renderanno dubbiosa per il futuro, non appena Woody dirà delle cose specifiche su Andy e quando chiederà a lei e Bullseye di venire con loro: insomma, quella che hai descritto è proprio lei in tutto e per tutto.
Una storia ben scandita e descritta che metterò volentieri tra le ricordate per la sua bellezza che riesce a sprigionare con realismo e sentimentalismo.
Davvero bella :D