Recensioni di Zackneifan

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia After Crisis: Selfless - 07/08/12, ore 13:42
Capitolo 6: Capitolo VI
Ma...! Sono senza parole.
Spero che tu sia felice, perché onestamente non pensavo che saresti mai riuscito a superare la riesumazione di Cloud.
Non so se riuscirò mai più a prendere Michael sul serio, dopo questo. Suppongo che lo scopriremo, magari tra meno di 12 mesi.
E comunque sei un bastardo, avevi detto che non c'erano scene trash in questo capitolo!

Ma comunque...
Iniziando a leggere il capitolo è successa la classica cosa che succede ogni volta: nel primo paragrafo certe frasi suonano un po' troppo lunghe, un po' troppo piene di descrizioni. Appena il capitolo inizia a procedere, però, questa cosa sparisce completamente e ogni descrizione sembra perfetta. Poi c'è anche il fatto che sì, il capitolo diventa sempre più interessante paragrafo dopo paragrafo. Mi sconvolge un po' dirlo, ma il fatto che ti piacciano di più gli altri personaggi mi sta facendo interessare di più alle scene di Tseng/Michael/Scarlet che a quelle di Cissnei/Cloud. Colpa tua, ma confido che possano riprendere il primato non appena le loro azioni si facciano di nuovo centrali (cosa che, a quanto pare, accadrà presto).
Il flashback, effettivamente, è davvero bello. Tseng è diventato un personaggio molto più completo con questo capitolo, più umano. E anche Aerith, poveraccia, qui non la odio poi tanto.
La descrizione iniziale di Mideel, per quanto sia passato parecchio tempo, non ha mancato di farmi sorridere. Per un attimo mi ha lasciato un vago senso di deja vu, poi ho capito xD
Poi vabbè, Zio Al e Zia Polly si potevano evitare, ma capisco che ormai sia necessario infilarli dovunque.

La scena di Tseng post-sparo, invece, mi è piaciuta per un motivo più o meno opposto. Rientra totalmente nell'atmosfera classica di Midgar, e in quella della AC originale. Ma questo, bisogna ammetterlo, si vede un po' anche nella prima scena con Cloud e Cissnei. Il fatto che la storia della ff si stia più o meno (molto più o meno) riaccostando con l'originale mi preoccupa un po'... Ma chissà, magari adesso Scarlet uccide Tseng e siamo liberi da presagi oscuri.

E poi... Poi c'è l'ultimo paragrafo, inserito evidentemente per pura soddisfazione dei tuoi sogni er... Uhm, stilistici.
Qui boh, davvero non so che dire. La felicità dello scrivere una scena come questa traspare in modo chiarissimo, e probabilmente la rende ancora migliore. E devo ammettere che avevo pensato, verso la metà del paragrafo, all'ipotesi che potesse finire così... Però ero quasi sicuro che non avresti osato scrivere una cosa simile. Ingenuo. Un giorno di questi ti banneranno da efp, e avranno anche ragione.

Ora rimane da aspettare il prossimo capitolo, e sappi che io mi rifiuterò di leggerlo se esce tra un anno. Non sto scherzando. Questa ff deve finire, e non posso ridimenticarmi tutto ogni volta. Peraltro, se non fossi così fissato con questa storia probabilmente non avrei capito una mazza del riassunto iniziale, non puoi aspettarti di rendere la trama chiara in una decina di righe!
Quindi grazie... e sbrigati. xD
Recensione alla storia After Crisis: Selfless - 02/08/11, ore 15:11
Capitolo 5: Capitolo V
Dunque. Lo ammetto, mi appresto a leggere questo capitolo con il nervosismo di chi, ricordando il passato, teme che il presente possa non essere all’altezza. In un anno, sotto i ponti, di acqua ne passa parecchia. Come essere sicuri che, nonostante i 12 mesi passati, una storia sia ancora capace di prendere a tal punto da generare strane follie collettive? L’unico modo per accertarsene è leggere, suppongo. E dopo sparizioni finesettimanali, pizze troppo condite e una caduta sincronizzata di EFP, pare che infine la possibilità ci sia. Armato di ottimistiche speranze sui paragrafi, mi preparo a leggere un altro più o meno enorme capitolo, e a tentare di recensirlo.
[passano diversi minuti]
… D… Dunque. Ecco. Devo dire che… Uhm. Eh. Questo è il mio commento al capitolo. Esaminiamo la situazione, vuoi? Passano 365 giorni, e io ora mi ritrovo QUESTO. So già che questa non sarà una recensione immensa, e mi dispiace. Mi dispiace di avere solo un punto da recensire, quando in passato ho trovato diversi dettagli interessanti. Potrei riassumerlo con… No, non potrei riassumerlo. Tu sei completamente folle, e spero che la notizia non ti giunga nuova. Tutto questo è così allucinante che mi sembra stupido non averci pensato prima.
Ti dirò la verità. Potrei stare ore a dire che le descrizioni sono più brevi, che il ritmo e la tensione sono cambiati, ma non ho la minima voglia di scrivere cazzate tecniche. Perché non me ne frega assolutamente nulla che la forma stilistica sia in un modo o nell’altro, davanti a QUESTO. Avevi detto che “speravi che i colpi di scena coprissero la scrittura”, e avevi dannatamente ragione. Non sto dicendo che è scritto male, chiaramente, ma solo che la scrittura non esiste. Io non voglio commentare il capitolo, ma la fottutissima TRAMA. Spero che tu mi capisca, perché non sono certo di spiegarmi benissimo in questo momento. Questa recensione verrà assolutamente delirante, e io ne sono felice dal profondo del cuore. Non esiste un modo migliore per descrivere gli effetti di una svolta così inaspettata. Hai passato due anni a far pensare a tutti che Michael sarebbe stato un personaggio decisivo nel corso degli eventi, che i piani di Scarlet sarebbero cambiati, che tutta la trama avrebbe preso una direzione diversa. La cosa davvero sorprendente è che erano tutte puttanate, perché hai creato colpi di scena dove non ne sarebbe esistita nemmeno l’ombra. Da qui in poi, avendo letto AC, lo sviluppo della trama mi pare non dico uguale, ma se non altro abbastanza lineare e fedele. Mi rendo conto di quanto sia ridicolo fare pronostici dopo aver letto questo, però non posso che domandarmi se a questo punto gli avvenimenti principali non andranno nello stesso identico modo. E Michael? Per quanto io sperassi in un paragrafo con Cissnei, non posso credere che sia già il momento di perdere un personaggio del genere. Dove cazzo ha sparato Scarlet? Questa è la questione. Potrebbe avere ancora un ruolo? O hai fatto semplicemente quello che Whedon insegna meglio?
Domande senza risposta, che forse verranno risolte solo il prossimo 28 luglio.
Io sono sconvolto da tutto questo, e non sto affatto scherzando. Leggendo il cognome di Michael (che per molti significherà poco, ma per me è quasi al livello degli altri colpi di scena) mi aspettavo che l’effetto sorpresa sarebbe finito lì. Anche iniziando l’ultimo paragrafo, pensavo che avessi solo aperto possibilità per un capitolo futuro. Non potevo immaginare che si sarebbe concluso tutto esattamente come pianificato, e che per la fine del capitolo tutti i pensieri di Michael (pensandoci ora, forse addirittura esagerati) sarebbero stati smerdati così in fretta. E quindi… Rimane Eliza, la cui esistenza, purtroppo, per quanto mi riguarda è stata letteralmente seppellita dal resto del capitolo. Ok, ammetto che scoprire una differenza tale tra Michael e Scarlet sia stato sorprendente, e che tutto il background di Michael e Hojo mi abbia colpito (in modo non secondario anche per l’importanza inaspettata del secondo), però… Voglio dire, non lo so. Nel senso che non so quello che voglio dire xD
E’ finita solo una pagina, con questa recensione, però non ho davvero altro da dire. La mia esperienza nel leggere il capitolo si è limitata a un enorme e magnifico WTF, il che non contribuisce alla longevità del commento. Spero tu sia felice di aver portato allo scoperto le tue debilitanti malattie mentali, e di aver ucciso i pronostici ancora una volta. Complimenti, e… [REDACTED]. Immagino che prima o poi le numerose domande rimaste aperte avranno le rispettive risposte. Ah, e grazie xDDDD
Recensione alla storia Umami - 26/06/11, ore 02:17
Capitolo 1: Umami
E dunque ero qui, all’una e due minuti di un Sabato notte (o Domenica mattina?) e i sensi di colpa per la mancata recensione mi assalivano. Per questo, dopo lunghe riflessioni, decisi di leggere finalmente Umami.
Pensai di fare una recensione normale e semplice, poi mi dissi “Diamine” – lo so, non dico diamine, ma pazienza – “se devo recensire, recensiamo bene!”. E dunque eccomi qui, all’una e cinque minuti, a iniziare una recensione per ogni “capitolo”.
 
  • Interessante. Vedere Reno giovane è una cosa che non capita spesso. Vedere un Reno giovane che non sia il completo imbecille di Advent Children è fantascienza. Vorrei far notare quante cose siano emerse sul Reno giovane di questo inizio, in sei righe scarse: è appena entrato nei Turks. E’ desideroso di dimostrare la propria nuova posizione di fronte a un nuovo collega. Pare aver bisogno di un qualche tipo di approvazione (o più che altro di curiosità, o magari di semplice attenzione), ed è chiaramente scontento del proprio fallimento. Nelle ultime righe, in ogni caso, il tutto viene messo ad un piano decisamente meno serio di ciò che ci si potesse aspettare. Ci viene ricordato che Reno è Reno, e anche all’inizio della carriera non era probabilmente un ragazzino bisognoso di imporre la propria “maturità” (NB: sono cosciente che nessuno,autrice compresa, ha capito quello di cui sto parlando o ha in qualche modo ragionato su ciò leggendo o scrivendo la fanfiction.)

  • Un altro lato del “tuo” Reno, che in effetti non c’entra nulla con il fanon classico del personaggio. Non so perché, ma in questa ci vedo un po’ di malinconia. La parte “strana” e incomprensibile di Reno sarebbe potuta essere divertente, invece qui dà un tono nostalgico che si smorza solo nelle ultimissime parole. Probabilmente il tema principale sarebbe il rapporto tra i due, qui, in cui predomina la maggiore esperienza di Rude… Ma alla fine continuo a parlare solo di Reno, vabbè.

  • Ecco, questa è stupenda. Da parecchio tempo non avevo modo (o intenzione? xD) di ritrovare il Reno più cinico e amaro, ma sospettavo che non avrei dovuto aspettare a lungo in questa raccolta. Mi piace in particolare il paragone tra le morti consuete della sua routine giornaliera e la situazione attuale. Mi piace come Reno sia, nonostante tutto, perfettamente consapevole di ciò che fa e perfettamente coerente. Forse la reazione divertita è un po’ troppo folle, ma lo sai che ai miei occhi queste scene fanno un effetto magnifico xD

  • *POW* Il segreto della persona imperturbabile è essere preparato all’inevitabile, non essere troppo ottimista e non lasciarsi andare a pensieri come “oh, tutto qui?”. Sapevo che ci sarebbe stato, ed ecco qui il primo pugno nello stomaco. Che dire? Non lo so, sinceramente. Elena è abbastanza diversa da quella di DSOTF, devo dire. Per quanto riguarda la prima parte, compresi i pensieri sulla risata, avrei detto che era completamente nel tuo canon. Poi no, e per evitare nausea, vomito e autoflagellazioni lascio in sospeso il discorso xD

  • Per un attimo ho temuto la risposta di Reno, considerate le ultime esperienze televisive. Stronzate a parte, questa mi ha colpito molto per la descrizione di Midgar iniziale. Conosco un tizio che un tempo la descriveva all’inizio di ogni capitolo, e pur dilungandosi ogni volta tantissimo trovava sempre qualcosa di nuovo da dire. Midgar è eternamente descrivibile, suppongo. E qui ho pensato la stessa cosa, anche se il tutto è concentrato in poche parole. Passando alla situazione vera e propria… Beh, per quanto riguarda Reno vale il discorso della 3. Sarebbe un personaggio piuttosto odioso, se non fosse così innocente nella sua crudeltà. Così, invece, è semplicemente Reno, nel bene e nel male.

  • E dire che un tempo odiavo questo pairing xD A essere sincero, preferisco DSOTF come esempio della Rudenei, lì il tutto mi è sembrato più vivo. Quello che invece mi è piaciuto parecchio è l’accennata invidia di Rude per il carattere di Reno. Dopo averlo visto come una sorta di mentore nella 2, è strano metterlo sotto questa luce qui. Trovo che le due cose coesistano benissimamente, comunque.

  • (hai notato che hai messo il numero 6 anche a questa? Mi stai confondendo xD) Uhm. Questo è nuovo, completamente nuovo. Mi piace come ogni pensiero di Tseng sia mostrato come una scusa, un pretesto nato da una specie di paura che non si spiega facilmente. E poi c’è il tuo uso dei dettagli, come al solito. Qui è ancora più evidente, perché si tratta di composizioni cortissime; non c’è una parola di descrizione che non serva ad ampliare la caratterizzazione dei personaggi,in pratica.

  • *POW* Qui dovrei rivedere la recensione della prima, ma, dato che le sto scrivendo mano a mano, mi sembrerebbe piuttosto scorretto. Ritorna il tema del bisogno di Reno di affermarsi, che avevo allegramente liquidato per non esagerare nell’analisi. La cosa più significativa, comunque, è la sua “decisione” di addormentarsi. Nonostante il suddetto bisogno, a Reno non mancano le caratteristiche che cerca di mostrare, non è un personaggio fragile sotto alcun punto di vista. La fine… Una volta l’avrei di sicuro definita pesante (ricordi?). Ora… *nausea, vomito e autoflagellazione*

  • Qui mi coglie un ricordo buffo: mi viene in mente Elena in FFVII, che alla fine è poco più di una spalla comica per Reno e Rude. E’ inquietante che sia possibile darle un tono drammatico senza cambiarne minimamente la personalità, non trovi? La cosa “nuova”, rispetto al gioco, è il suo essere “quella che si accontenta”. Ormai a me sembra normale, ovviamente, ma penso che anche leggendo solo questa raccolta si possa intendere come una naturale conseguenza della sua scarsa fiducia.

  • “Quanto manca”. Rude, tra i Turks, è la persona più normale. Dunque, direi, è normale che sia l’unico a porsi questa domanda. In un lavoro in cui la morte è parte della quotidianità, chiunque non abbia seri problemi se lo chiederebbe. A Reno sembra non importare, Tseng semplicemente accetta la possibilità, Elena è più preoccupata dal fallimento che dalla morte stessa. Restano Rude e Cissnei, come da programma. In un certo senso, suppongo che entrambi sopravvivano alla cosa solo grazie ai colleghi e al loro aiuto involontario.

  • L’uniforme è una sola *____* Ok, basta, compostezza e serietà. La raccolta termina con il lato più normale del lavoro dei Turks, nonostante la natura degli ordini sia probabilmente tutto tranne che tale. Torna più che altro il tema della ripetitività di tutto, e forse anche della normalizzazione di una routine che normale non è affatto. L’idea delle due situazioni identiche è davvero ben fatta, soprattutto per la morale sottintesa secondo cui tutti i temi della raccolta sono destinati a rimanere in un ciclo immutabile.
 
Uff. Che altro dire? Non sono d’accordo con chi ha detto che non è facile inserirle nello stesso contesto. Per me sono chiaramente pezzi diversi della stessa realtà, ma mi sa che parto avvantaggiato e con una conoscenza superiore. Ho l’impressione di essermi soffermato su particolari spesso non centrali, ma pazienza. Alla fine recensire è anche parlare di ciò che colpisce, e non posso farci molto. E’ stato un po’ un tuffo nel passato, e salvo eccezioni non è stato per niente spiacevole. Avevo dimenticato molte cose, e un po’ me ne vergogno. Complimenti, quindi, e vedi di continuare a scrivere nei momenti in cui ti lascio in pace xD
 
 
PS: La recensione qui riportata è nata come uno spudorato ringraziamento. Tuttavia, voglio far sapere all’autrice che ne è valsa la pena, e che le due pagine di commento non sono state per niente impegnative da scrivere xD