Molto commovente questa fanfic, difficile trattenere le lacrime leggendo le tue parole. Toccante Efestione accanto al morente Alessandro, non lo ha lasciato solo neanche in quel momento, nel passaggio. Lo rincuora, lo aiuta, lo sorregge, lo tiene stretto a sé: un compagno perfetto. Insieme nel bene e nel male. Alessandro non ha nulla, è vero, non ha un impero, esso è una cosa terrena; non ha un successore, non ha fatto in tempo a vederlo nascere; ma ha l'amore del suo amato e quello è eterno, terreno ma anche spirituale.
Sono delicate le tue parole nonostante affrontino l'argomento della morte: brava!

Buonasera ^^ Mi hai fatto piangere come una fontana: Placebo più Alessandro che muore, micidiale. Bellissima, comunque, perchè all'inizio non si capisce bene cosa stia succedendo e quando diventa chiaro è come prendersi una mazzata, perchè in fondo le storie tristi sono le mie preferite e perchè mi piace come scrivi: scorrevole, limpida, coinvolgente, per nulla pretenziosa. La parte dei "ti ricordi" potrebbe essere una poesia a parte e il fatto che tu scriva LE patrie rivela attenzione nei confronti di Alessandro come personaggio storico. La parte su Bagoa è molto dolce, sarà che ho appena finito di leggere "Il ragazzo persiano" (bello, bello, bello ^^) e mi mancava la prospettiva di Alessandro riguardo al fatto che alla fine ci fosse solo il fanciullo persiano sul suo letto di morte, mentre i suoi "fedeli" generali già si scannavano.
Bhè e poi c'è Efestione, o meglio l'ombra di Efestione, sempre presente, nella vita come nella morte. Complimenti!
Un abbraccio An