Recensioni per
Come Salgari
di Cavalier Cionco

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/04/12, ore 19:21
Cap. 1:

Bella, bella, bella! Sei proprio tu, non ci si può far niente, coi soliti giochi d'iperbati e anacoluti, con quella sintassi, insomma, che sa un po' d'antico ma non manca di freschezza, con quella rapidità quasi sentenziosa, con quella lapidarietà quasi epigrammatica... Ti si potrebbe pure levare il nome da là sopra, capiremmo lo stesso chi è il poeta. Trovare uno stile così fedele a stesso, un autore che così poco manca a se stesso, è in un certo senso quasi liberatorio, e in ogni tua poesia si sente la presenza di un amico ancora una volta ritrovato. In ogni caso, cerchiamo tutti di volare altrove - non solo fisicamente! -; la realtà di costringe ogni volta. Al volo! E alla prossima, caro Cionco! Spero il tuo esilio proceda bene!

Recensore Master
11/04/12, ore 21:21
Cap. 1:

Salve Cionco! Eccomi qui a recensire questa tua ultima poesia, finalmente dirai tu. In generale direi che mi è piaciuta! Forse anche perchè avendo ben presente i luoghi e le atmosfere che la nostra terra ci può dare, su di me ha un effetto profondo. L'ineluttabilità che ci lega alla nostra patria è un qualcosa di indescrivibile, probabilmente l'immagine dell'equipaggio di Achab alla fine è l'unica che riesce a rendere l'idea.
Detto ciò, gli ultimi versi hanno qualcosa che non va. Non nei concetti, anzi, come ti ho già scritto il paragone l'ho decisamente apprezzato; piuttosto nella forma. Forse dà quest'impressione solo a me, non so. Suonano molto meno scorrevoli e musicali del resto dello scritto. Comunque, a parte questo, niente da dire, è una bella poesia ^^

Un saluto caro Cavaliere in trasferta nella terra dei barbari!
[Ingrato, io ti scrivo una recensione e tu non mi saluti al telefono perchè stavi mangiando -_- vedrò di concederti la grazia del perdono per stavolta]
Tua, Tawara

Recensore Veterano
01/04/12, ore 00:45
Cap. 1:

Appurato che non sono ancora capace di scrivere una recensione decente, dicevo, sono veramente contenta che tu sia tornato :)
Ho letto la poesia più volte, perché mi piacciono davvero i termini che usi e la forma pressoché perfetta, e poi volevo coglierne appieno il significato: bellissimo questo senso di andare e tornare alla terra, o meglio, della terra che sa sempre come riprendersi ciò che è suo! L'immagine dei "ramponieri di Achab" è fortissima, inesorabile quasi - non c'entra molto, ma mi hai fatto venir voglia di leggere seriamente Melville (ed è un bene)!
Poi pensavo al titolo: di Salgari ricordo solamente il triste destino, ma spero non sia solo questo... sursum corda, no?
Con stima

Doo:)