E' un peccato che non ci siano recensioni qui, questi "diciannove minuti" di riflessione meritano.
Mi sono sorpresa a pensare che Andrea, nonostante venga nominato, sia una presenza poco sentita. Di fatto la protagonista centra i suoi pensieri su di sè, sul proprio modo di percepire la vita che cambia. Non è un male - ma essendo lui l'uomo della sua vita, me lo sarei aspettato meno evanescente.
Ma la consapevolezza, la malinconia che non travolge (come faceva un tempo, mentre poteva trascorrere il tempo libera in casa) ma costruisce un senso di appartenenza ed una commozione più mature; le hai rese molto bene.
Interessante la scelta di descrivere una ragazza che sta per sposarsi: posso chiederti come ti è venuta l'idea? Uno spunto dalla vita reale?
E' forse l'impressione che danno spesso le originali, ma la sento particolarmente intima a te.
Ah, quello che riesce a falciare il prato in diciannove minuti me lo devi presentare, eh. Io, col cavolo. Anche nella vecchia casa, che non aveva certo la giungla tropicale che cresce dove sto ora :)
Comunque, chiacchiere a parte; complimenti. |
