Recensioni per
Ricordi di una rosa
di Lily BlackRose

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/04/12, ore 11:27

ciao! volevo farti i complimenti per la tua storia, che, come confermano anche le classifiche, è davvero bella, semplice e intensa. niente di troppo "enfatizzato" , con frasi composte da parolone importanti, come spesso si trova in questo genere, (spero di essermi spiegata!) ma una storia originale e accurata..sentivo davvero le goccie di pioggia sul viso! :D

Recensore Master
02/04/12, ore 13:02

Lily Blackrose – Ricordi di una rosa 

Grammatica 4.9/5 
Lessico: 4.5/5 
Originalità e trama: 9/10 
Uso del profumo: 8/10 
Uso della citazione: 10/10 
Giudizio personale: 9/10 
Totale: 45.4/50 

GRAMMATICA: 

Grammatica perfetta, corretta si dal punto di vista sintattico che della punteggiatura. 
Unico errorino, che riporto alla tua attenzione, è questo: 
- “…l’acqua portava con se…” In questo caso il “se” va accentato e sostituito quindi con “sé”. 

STILE E LESSICO: 

Mi è piaciuto molto il tuo stile: semplice, scorrevole e ricercato quel tanto che basta da non apparire assolutamente banale o scontato. 
Anche il ritmo è tenuto molto bene: incatena il lettore alla storia e lo porta ad entrare quasi sulla scena, a prendere parte al racconto ed emozionarsi con esso. 
Riguardo al lessico, come detto poco prima, mi è parso abbastanza curato, ricercato e mai ripetitivo. Si vede che hai puntato molto anche su questo, sulla ricerca cioè di termini non usuali e sull’evitare ripetizioni di parole che avrebbero potuto, invece, appesantire il racconto e la lettura stessa. 
Sempre riguardo allo stile, però, ho qualche notina da inserirti, note che sono esclusivamente pareri personali e non assolutamente correzioni. 
-“Gl’animali l’accoglievano con gioia(,) così come i contadini la festeggiavano quando portava gl’acquazzoni nelle afose giornate d’estate.” Per dare maggior ritmo alla frase ed al periodo, ti ho aggiunto tra parentesi quella che mi pareva una buona scelta, a mio avviso, riguardo la punteggiatura. 
- “Cerere, la chiamavano spesso, dea della terra e delle messi, ma lei invece era solo una fata che faceva ciò per cui era venuta al mondo... (.)” Qui invece, sinceramente, non trovavo necessari i puntini sospensivi che, sostituiti invece da un punto fermo, renderebbero la frase più corretta. 
- “Avvicinandosi un poco alla rosa purpurea che si stava schiudendo (,) la magica creatura si scompose in mille goccioline che andarono a bagnare il dolce visetto della neonata, lasciandole così l’eredità dei suoi poteri e dei ricordi delle ere passate.” Anche qui ti ho posto, tra parentesi, quella mi sembrava una più scorrevole, alla lettura, modifica della frase. 

ORIGINALITA’ E TRAMA: 

Nonostante la brevità del testo trovo che tu sia riuscita a raccontare una storia davvero splendida, ben articolata e molto originale. 
Originale per struttura e per idea nonostante il tema sia stato, almeno confesso di averlo letto in passato, già riproposto ma in maniera ovviamente diversa. 
Mi è piaciuto molto come tu sia riuscita a dare un senso profondo a questa storiella, come l’abbia resa particolare attraverso le descrizioni ed anche molto emozionante grazie al finale che vede spegnersi una vita ma, subito dopo, ne vede una nuova che sboccia. 
In particolare è proprio questo che mi ha colpita e che trovo abbia coronato alla perfezione la narrazione iniziale attribuendo alla storia una conclusione degna e per nulla scontata. 

USO DEL PROFUMO: 

Per quanto riguarda l’uso del profumo ammetto che, a mio avviso, potevi fare di meglio. 
La pioggia è sempre presente ed è un importante elemento della storia ma, qui, non veniva richiesto solo il trattare l’elemento proprietario dell’odore, quanto più l’odore stesso. 
E’ anche vero che, rimarcando la presenza della pioggia nel testo, oltre all’immaginazione visiva si aggiunge quella olfattiva ma, nel contest, credo fosse richiesta una descrizione maggiormente incentrata sull’odore stesso, sulle sue sfumature e sulle sue fragranze. 
Forse è questa la frase che più mi ha aiutata ad immaginare l’odore della pioggia o quando meno, quella dell’ambiente; ma non l’ho ritenuta sufficiente per conferirti un punteggio più alto: 
“Il terreno iniziava a bagnarsi liberando attorno a lei l’acre odore di foglie secche e di terra inumidita.” 
Credo che se tu avessi insistito maggiormente su questo punto, arricchendo ulteriormente la descrizione, avresti potuto ottenere un punteggio di gran lunga più elevato in questo campo. 

USO DELLA FRASE: 

Non ho proprio potuto non assegnarti un 10 tondo e pieno per quanto riguarda questo parametro. 
10 davvero meritatissimo, tra l’altro, questo è chiaro. 
Hai inserito la frase alla perfezione nel testo e non solo, sei riuscita ad amalgamarla ed a renderla, oltre che parte della narrazione, anche un punto importante della storia. 
La frase infatti è a mio avviso importantissima in quanto preannuncia la fine di morte verso cui va incontro la protagonista ma anche, nelle sue parole dolci e grate, una speranza che poi infatti si compie con la nascita della nuova creatura di pioggia. Insomma, in qualche modo sembra che tu abbia strutturato la storia proprio attorno alla frase e non adattandola, invece, come era richiesto. 
Un lavoro splendido e ottimo che ti ha permesso di aggiudicarti, mi ripeto, un meritatissimo punteggio pieno. 

GIUDIZIO PERSONALE: 

Ripeto, la storia mi è piaciuta molto; è un racconto intenso, profondo ed emozionante e, in qualche modo, anche molto fantastico. 
Adoro le atmosfere naturali ed i racconti che commuovono ed in particolare quelli che sembrano racchiudere una qualche filosofia di vita, un messaggio che va al di là delle semplici parole scritte. 
In questo caso, per esempio, trovo che l’idea di una protettrice della pioggia, ed in qualche modo della natura, che muore, dovrebbe farci pensare a quanto male stiamo facendo a questo nostro pianeta, ma anche invogliarci a proteggerlo, a farlo crescere prendendocene cura proprio come se si trattasse di una creatura appena nata. 
Ho amato molto il legame quasi materno che intercorre tra le due creature naturali anche se, l’una non conosce ancora l’altra ma ne avrà, successivamente rimembranza. Mi rendo conto che in qualche modo le due protagoniste sono la stessa persona ma, forse per il vissuto trascorso della maggiore, continuo a vederla quale una madre, una figura protettrice e materna. 
Inutile dirti, infine, che ho amato profondamente la frase finale: 
“Piccola eterea della pioggia dalle innumerevoli essenze, sorridi alla vita e fai sognare questo mondo che di te ha un immenso bisogno.” 
Una splendida poesia, delle parole dolci che commuovono e rapiscono. Mi hanno impressionata e rapita completamente e, ripeto, mi hanno anche commossa notevolmente. 

Ria-chan