Questa è una storia strana ma è molto carina secondo me.
La mano di John sulla fronte e tutti i pensieri si placano, adoro con tutto il cuore quest’immagine che hai creato, di questo ronzio costante nella testa di Sherlock che si calma come il mare dopo una burrasca e ritorna calmo sotto l’influsso di John.
Bello bello bello

Ciao, passo per lasciare la seconda recensione premio per il contest: "Drabble: mi sento".

Sinceramente non mi è piaciuta moto... ^^'
Credo che la prima persona sia stata quasi una scelta obbligata visto che la storia è l'evolversi della noia all'interno della testa di Sherlock... ma non mi convince del tutto.
Sembra tutto molto statico, come lui sul divano che osserva, l'avrei fatto muovere un pochetto.
Sarà che io non mi avventurerai mai nello scrivere cosa un super detective come lui pensi forse...
Hai comunque chiuso in modo originale con l'intervento di John :)
Il non ringraziarlo mi è sembrato perfettamente dal detective, e il modo in cui sottolinei che John non se lo aspetti ma capisca quanto Sherlock gli è grato è fantastico!
Per gli errori, ho notato un paio di "d" in ad" e "ed" dove non ci andrebbero. E prima di "dice" nel discorso finale niente punto.
Ti consiglio anche i numeri in lettere.
A presto,
Rebecca04

Ah ah scovata! E con questo inizio idiota mi appresto a scrivere qualcosa di ancora più idiota,credo ;D Mi inquieti un pochino, sai? E per questo mi piace,mi piace,mi piace! Adoro il modo deliberato con cui mi hai fatto diventare scema per star dietro al flusso ininterrotto di pensieri, tanto incalzante da far restare il fiato in gola.
Ok come al solito sto diventando melodrammatica, quindi la pianto qui che è meglio :D
Adieu darling*.*
P.S si, hai effettivamente una mente perversa :D

Proprio in questi giorni, siccome sto aspettando che mi arrivi quel che devo schedare, sono a casa a non far niente. E, sebbene possa trovare qualcosa per passare la giornata, tra anime ff e altro, mai come in questi giorni mi sono ritrovata a capire Sherlock. Per uno come lui, che ha un lavoro che non è un lavoro fisso, ma dipende da quanto pazza sia la gente lì fuori, la fine di un caso deve avere una dicotomia intrinseca tutta particolare: gioia, per aver dimostrato che lui ha ragione; terrore della noia che verrà fino al prossimo caso dall'altra parte.
Sono arrivata a capirlo. Davvero.
Ho davvero molto, molto gradito questo racconto, sia perché hai descritto, effettivamente, qualcosa che non credo di aver letto - tranne, magari, in qualche fic, ma sempre brevi sprazzi e non precisa come questa - sia perché ho apprezzato quei riferimenti al vero Holmes (come le api) che mi portano a considerare questa storia più a metà, tra fandom del libro e quello della serie.
La partecipazione finale di John, che capisce al volo cosa succede al suo amico e trova una soluzione, ha anche dato quella punta di fluff che non guasta mai e che, personalmente, amo particolarmente. *_*

AHAHAH grazie per la dedica:)
ubiquista che significa, ovviamente come la tua nuora Degenera sono ignorante in questo campo;)
posso solo immaginarmi cosa avrò fatto Mycroft alle persone che vendevano la cocaina a suo fratello.
sinceramente mi sono persa nel finale quando john lo accarezza.
però le api, vorrei proprio vedere una scena con con Sherlock e le sua amate api.
ps
pardon per la recensione un pò corta e insulsa.