Recensioni per
Second Life.
di keiko_chan86

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/06/14, ore 23:46

mi piace questa fic(e anche la coppia).
davvero forte l'idea della loro doppia vita.
Ti mando un saluto

Nuovo recensore
19/12/12, ore 14:56

ma ma ma questa storia non è bella, è stupenda! Mi piace molto il tuo stile (ti invidiooooo >.<) e poi adoro la fanfiction (aspetta, l'ho già detto!! XD) Lo so, è un po' tardi per accorgersene solo adesso di questa meravigliosa opera, ma complimenti davvero!!

Recensore Master
06/04/12, ore 03:56

Nuooo che dolceee! E mi piace come parla Sanji sisi mi piace assai. Forse uno o due termini stonavano ma... Adoro come parla Sanji!!!!! <3
Cioè mi hai conquistata e non è poco v.v
Metto su ricordate dato che i prefreiti son ostati bloccati >.>
Finalmente una storia decente! E degna di nota!
(Recensione modificata il 06/04/2012 - 03:58 am)

Recensore Master
05/04/12, ore 21:49

Vedere questa storia sul sito è stata una bella sorpresa, forse perché non mi aspettavo che tu la postassi dopo tutto questo tempo
Comunque sia, ecco qui il giudizio del contest :)

«SECOND LIFE» DI KEIKO_CHAN86
La tua storia mi ha lasciata un vago senso di nostalgia, forse proprio per come essa si apre.
La visione del mare di notte, quella grande distesa scusa che si estende a perdita d'occhio e che solo quando la luna è alta nel cielo acquista un punto di luce in mezzo al nulla, mi hanno riportata ad uno dei periodi migliori che ho passato, e non ho dunque potuto evitare di sorridere. Uno di quei sorrisi malinconici e sereni che spuntano sulle labbra quando si pensa a qualcosa di bello ma distante.
Complimenti dunque per la tua padronanza nel descrivere qualcosa e far nascere sensazioni anche con poche frasi, poiché non è da tutti; mi è anche piaciuta la distinzione che hai fatto tra il «mondo diurno» in cui vivono i due pirati (Ex cacciatore e cuoco) e il «mondo notturno» in cui possono essere semplicemente Zoro e Sanji, due semplici uomini che si amano. Ciò che ti ha fatto acquistare punti, però, è proprio il modo in cui li hai caratterizzati. Hai lasciato trasparire il sentimentalismo durante la narrazione, ma non sei caduta in errore e non hai dunque lasciato che esso sgorgasse anche nelle parole dei due protagonisti. Tu, in quanto narratore, hai tenuto il sentimentalismo per te, tenendo ben salda la tua posizione e quella dei due pirati, senza far uscire dalle loro bocche frasi stucchevoli che non sarebbero state da loro.
Mi ha fatta sorridere anche il modo in cui hai mantenuto il carattere di Sanji - il suo pensare alle donne, alle sue Muse e l'idiozia che è il suo biglietto da visita - e quello di Zoro - scontroso, irascibile e letteralmente stupido - anche in una situazione come questa, forse specialmente per come l'hai trattata. Come già detto non l'hai resa eccessivamente romantica o sentimentale, per quanto tra le righe si veda bene ciò che lega i due pirati; ho sorriso anche per l'appellativo che hai dato a Sanji (ero-cook), che mi ha per l'appunto ricordata il modo in cui viene sempre chiamato nelle doujinshi di Yamato.
Mi sono terrorizzata, invece, all'affermazione di Sanji (Trasformati in una bella ragazza e riserverò le mie attenzioni anche a te) e nell'immaginarmi dunque Zoro versione donna. Mi è bastato già Sanji Okama.
Tralasciando questo mio commento sarcastico, sulla grammatica ho poche cose da appuntare, a parte che forse tu debba cominciare a rivedere le virgole e i periodi, spesso un po' troppo lunghi proprio a causa della mancanza delle stesse come in questo passaggio, per dirne uno: «Zoro (virgola) seduto poco distante (virgola) l'osservava in silenzio contemplando ammaliato quel profilo illuminato dalla luna.» Una piccola cosa che ripeti spesso, inoltre, è quella di separare il soggetto dal verbo. Ciò si nota principalmente nelle prime battute della storia (In riva al mare, avvolto stretto in una coperta, Sanji, osservava || Come se si fosse ricordato solo in quel momento della sua esistenza, Sanji, prese), e rende un po' ostica la lettura. Un'altra cosa, poi, riguarda i punti di interpunzione: basta solo un punto esclamativo per rendere d'effetto una frase, tranquilla; più di uno non cambia le cose, ma è un pugno nell'occhio per il gusto estetico. Hai anche la tendenza a dimenticare gli accenti (sé, lì ecc), ma non sapendo se siano errori di distrazione e basta, te lo appunto soltanto.
La conclusione con Rufy che si sveglia e reclama cibo è impagabile.


P.s. Come accennavo tempo fa nel contest, ho anche pubblicizzato la storia sul mio blog :)
Alla prossima