*non piangere, non piangere* ok, devo dire che sei riuscita a tenermi sulle spine dalla prima all'ultima parola di questo capitolo. Ma procediamo per gradi.
1) Mi e' piaciuto il modo in cui hai espresso l'autocompiacimento di Sherlock. E' vero, chi altro cammina come lui? Hai messo nero su bianco cio' che ho sempre pensato di quest'uomo.
2) Hai parlato molto bene delle emozioni di Sherlock, descrivendo la stanza con i lucchetti e la sua reazione alla vista del corpo del padre. Ti giuro, sono quaso stata male anche io, l'hai reso cosi reale...non ho parole! Il bello e' che non sembra nemmeno OOC, per quanto possa sembrare strano uno Sherlock cosi debole e preda delle emozioni e' pur sempre un uomo. E quando ha chiamato Myc! Quando gli "chiede" di aiutarlo a sistemare la stanza delle emozioni...
3) Il tuo stile e' divertente e poetico allo stesso tempo!
4) Ti amoooo !!
5) Scusa per il mio ritardo nel recensire, penso che andro' avanti cosi per un po', ma la scuola non mi da' tregua. Fosse l'ultima cosa che faccio recensiro' TUTTI i capitoli perche' mi sono gia' innamorata di questa long...e sono solo al secondo capitolo :D

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Colpo di scena magistrale! Ed ecco che i sentimenti repressi nel nostro si riversano violenti nel mondo esterno. Ottima descrizione delle azioni e dei pensieri di Sherlock. Mi è piaciuta un sacco la parte in cui contatta il fratello e non capisce più niente. Beh, un altro lato del superbo detective da scoprire

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